Viaggio in Egitto
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                                                                      (report di viaggio di Marisa Uberti, giugno 2000)

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Moschea_di_Alaabastro.jpg (26852 byte)TargetPreview_01.gif (39808 byte)GIZA.jpg (10803 byte)Cammello.jpg (27354 byte)

Colosso-di-Ramses-Menfi.jpg (23167 byte)Valle_dei_RE2.jpg (30733 byte)Valle_dei_RE_1.jpg (32318 byte)

Dehir_El-B..jpg (34131 byte)Ingr.Toba_Nefertari.jpg (24509 byte)Ingr.Tempio_di_LUXOR.jpg (27839 byte)Viale_delle_Sfingi_a_KARNAK.jpg (28655 byte)

Foresta_di_colonne-KarnaK.jpg (27406 byte)I_colossi_di_Memnon.jpg (28834 byte)Tempio_di_Esna.jpg (30336 byte)Kom_-Ombopart..jpg (38594 byte)

Diga_di_Aswan.jpg (23247 byte)isola_di_Kirchener.jpg (36282 byte)Nilo.jpg (26870 byte)Tempio_di_Philae.jpg (26383 byte)

Colonne_a_Philae.jpg (25766 byte)Tempio_Grande-Abu_Simbel.jpg (32679 byte)Tempio_Piccolo.jpg (31538 byte)ALBA.jpg (13435 byte)

Nilo_si_sposa_con_deserto.jpg (22505 byte)

 

Fasi_spostamento_T.G..jpg (83844 byte)T.G..jpg (9840 byte)topografia_territorio.jpg (25107 byte)

                                                [ Per vedere le immagini ingrandite, cliccare sulla foto stessa].

Il nostro viaggio è iniziato dalla città del Cairo; è proseguito-all'insegna di un' alba stupendamente ammirata dall'aereo- in Nubia,è 'approdato' ad Aswan (o Assuan),dove ci siamo imbarcati per una indimenticabile crociera sul Nilo, facendo scalo di volta in volta nei siti archeologici di maggiore risalto e previsti dall'operatore turistico. Purtroppo è questo il limite! Avrei desiderato rimanere a lungo in quella Terra, perchè non solo i grandi e rinomati Centri hanno una storia da conoscere e apprezzare,ma anche quelli meno noti, perfino nelle oasi più remote credo vi siano tesori che aspettano ancora di essere trovati e portati alla fama di tutto il mondo. L'Egitto offre un mondo inesauribile per tutti noi che lo amiamo e ne vogliamo penetrare-nel nostro piccolo- gli enigmi,che sono tuttora infiniti e ai quali l'Egittologia ufficiale non ha dato risposte convincenti.

Questo è un minimo resoconto di un viaggio che mi ha spinto a continuare la ricerca nei confronti di me stessa e del macrocosmo in cui mi trovo a vivere . E non vuole essere nemmeno una sequenza di nozioni,alle quali ognuno di noi può accedere nei numerosissimi libri o siti internet che si occupano dell'argomento. In fondo a questa sezione, ho cercato di raccogliere un'utile bibliografia di riferimento e alcuni validi links che ritengo stimolanti per chiunque, come me, voglia iniziare e  proseguire la ricerca, formandosi una mente critica.

La lingua ufficiale parlata in Egitto è l'arabo ma ugualmente compreso è l'inglese e discretamente ANCHE l'italiano! Specialmente da parte dei venditori ambulanti e di chiunque abbia a che fare con i turisti(e lì sono TANTI!).La gente va vestita con il barracano,ma anche con abiti 'occidentali'. Molte donne usano ancora coprirsi capo e volto. Le case della periferia sono costruite con mattoni crudi,come una volta, e non hanno i tetti, perchè periodicamente vengono 'aggiunti'piani abitativi; esse contrastano con quelle delle grandi città. Gli abitanti di questi piccoli villaggi dell'interno vivono di agricoltura e allevamento,che praticano con tecniche rudimentali. La prinicpale fonte di guadagno del Paese è il TURISMO. La religione è per il 90% ISLAMICA.La popolazione si aggira sui 55.000.000 di abitanti,e nella sola Il CAIRO 12.000.000. La moneta è la LIRA EGIZIANA che vale circa 600 delle nostre vecchie lire italiane, quindi circa 30 centesimi di EURO. Nella foto è mostrata

 una lira egizia,ONE POUND;sotto, vediamo 50 piastre,ovvero mezza lira Egiziana,che vale 300 lire italiane,ossia circa 15 cent di Euro. Come notiamo,su tutte impera l'antico Egitto:sopra, il Tempio Grande ad Abu Simbel e sotto la statua di Ramses II .

 

Menatel.jpg (13647 byte) Questa è una tessera telefonica da 6.000 lire italiane(10 lire egiziane)comprata al Cairo:come per noi la Telecom,loro hanno una compagnia telefonica che gestisce la rete nazionale che si chiama MENATEL.

Prima di addentrarci nel 'viaggio', ripassiamo un po' da dove proviene la civiltà dei faraoni.

In realtà gli Egizi ebbero, come ogni altro popolo dell'umanità, una preistoria. Vediamo di conoscerla nell'approfondimento.

Approfondimento:la preistoria egizia (CLICCARE)
 

                                                                                   Inizia il viaggio...!

Facciamo tappa a Saqquara. La zona è molto suggestiva: il turista viene 'dirottato'generalmente alla visita del complesso funerario di Zoser, faraone della III dinastia e quindi ad una mastaba. In quella di Ptah-Hotep -nella necropoli di Saqquara -si trovano dei magnifici bassorilievi dipinti con scene di offerte e si notano particolari originali. In questa foto ecco il famoso dipinto... a bassorilievo in cui alcuni vi vedono un essere alieno dagli enormi occhi (di colore più scuro). Ufficialmente è  un vaso contenente offerte vegetali. In effetti è esattamente questo, bisogna distinguere bene tra 'quali'sono gli eventuali enigmi su cui interrogarsi e quelli che  si vogliono vedere ad ogni costo!

                                                           

Eccomi, infatti, davanti al'ingresso della Mastaba di Mereruka,Visir della VI dinastia. Ingresso_Mastaba_di_Mereruka.jpg (29825 byte) Queste tombe sono molto importanti per penetrare le credenze degli antichi Egizi nell'aldilà. Quella da noi visitata conserva ancora oggi magnifici bassorilievi e colori vivaci. Si 'sente'la presenza di colui per il quale fu costruita.

Ma nel sito di SAQQUARA si trova la necropoli che è lunga 8 Km e larga all'incirca 1 Km e in essa trovano posto le tombe che appartengono a molte dinastie EGIZIE di VARIE EPOCHE:dalla I dinastia a quelle dell'epoca saitica, persiana e tolemaica.

Il 'centro'ideologico è la PIRAMIDE A GRADONI, inserita nell'importantissimo complesso funerario di re Zoser, attorno al quale vi sono molte mastabe e piramidi di tutte le epoche. A nord si trova il famoso SERAPEUM, con l'ipogeo dei buoi API, sacri a Ptah-dio di MENFI. La 'mastaba' è un particolare mausoleo costruito con mattoni crudi e legno ed era proprio in questi che venivano sepolti i primi sovrani d'Egitto.

La piramide di Zoser, ideata dal 'gran maestro dei carpentieri', Imhotep, è una 'sommatoria'di MASTABE, dalla superficie via via più piccola,che venivano costruite come dimore eterne.Essa è la prima costruzione-secondo l'Egittologia 'ufficiale'- in pietra squadrata,misura 62.50 m.di h,125 x 109 m la sua base. Sotto di essa è stato scoperto un vasto complesso di sale ipogee,corridoi e gallerie.Alla base dell'enorme pozzo centrale,isolata tutt'attorno,vi è la tomba del re,in granito,contornata da bellissime stele in maiolica bluastra. Più in basso,con ingressi indipendenti,si trovano le gallerie con le tombe della famiglia reale.

panoramica_Unas_e_Zoser.jpg (21695 byte) Qui accanto vediamo, davanti alla piramide a gradoni di Zoser, la Piramide di UNAS, nel complesso funerario della V dinastia,che comprendeva il tempio,la piramide e la galleria che portava al tempio della valle. Rispetto alle piramidi delle dinastie precedenti,questa ha modeste dimensioni e si trovava già in rovina nel 2000 a.C.,quando venne restaurata sotto il regno di RAMESSE II. E'crollata quasi del tutto ed è visitabile solo con permessi speciali. Essa riveste un'importanza eccezionale perchè al suo interno le pareti sono interamente rivestite di magnifici geroglifici che sono noti con il nome di "Testi delle Piramidi" che attingono probabilmente ad un'epoca anteriore il 3000 a. C. e abbracciano tutta la saggezza cosmica dalla terra al cielo e la storia stessa dell'Egitto. E'infatti impossibile scindere l'architettura dell'antica civiltà Egiziana dalle  sue credenze astronomico/religiose che in essa sono una cosa sola: potremmo definire tutto questo "scienza sacra".

Approfondimento: la visione religiosa nell'Antico Egitto

Poco più di cent'anni dopo l'erezione della Piramide di  Zoser a Saqquara -secondo la cronologia ufficiale-si passa a costruire piramidi a facce piane, opere costosissime per materiali impiegati e forza-lavoro, al limite delle possibilità umane, quasi un ASSURDO architettonico, se pensiamo che-in fondo-doveva esservi posto un...defunto. A tutt'oggi sono state ritrovate 110 Piramidi lungo il Nilo, come una 'catena'che ricopre una lunghezza di 50 Km,alcune a gradini altre a facce piane.

Cerchiamo di capire come si sia giunti dalla preistoria alle...piramidi:
Dalla preistoria egizia alle piramidi (approfondimento) CLICCARE

                                                                              Proseguiamo il viaggio..........

TAPPA A GIZA

Eccoci a Giza con le tre piramidi disposte diagonalmente( quelle di Cheope e Kefren sulla stessa diagonale di base) da Nord - est a sud - ovest,in modo che nessuna copra mai il sole alle altre. Ufficialmente il sito è una necropoli del 2.500 a.c., e rappresenta una delle sette meraviglie del mondo antico. Ma molti studi portano a credere che l'epoca in cui vennero erette le Piramidi e la Sfinge sia da retrodatare. Il complesso è assai vasto,ma i monumenti principali sono:la SFINGE Abu el-Hol ("padre del terrore") e le grandi Piramidi. Tutte hanno un tempio funerario a monte, una galleria che le collega ad esso e un tempio a valle. 

Naturalmente è d'obbligo la cammellata bel deserto!

ma attenti però a non farvi portare troppo lontano dalla vostra guida. Potreste rischiare di non farvi più riportare indietro se non dietro aumento del compenso che avevate già prestabilito!

Noi siamo giunti nella piana di Giza con l'autobus, provenendo da Saqquara e percorrendo una strada in discesa costeggiata da una fitta vegetazione di palmeti, un paesaggio incantevole e stridente con quello desertico lasciato pochi minuti prima... 

Abbiamo parcheggiato di fronte alla Grande Piramide. Non sapevo cosa fare:volevo correre e toccarla per constatare che fossi proprio lì! Ma l'emozione mi impediva di muovermi e sono rimasta con gli occhi fissi a scrutarne le dimensioni,che non è possibile 'contenere' nel solo organo della vista! Ti senti pervadere da un richiamo che investe tutti i sensi,e dopo tante letture che avevo fatto relative a questo 'colosso',ora mi sentivo piccolina(e quanto non lo si immagina!),specialmente andando vicino ad uno dei blocchi, che ora sono dei gradoni dove ci si può sedere, sostare e scattare le classiche foto-ricordo!

Vedete sotto, quella sorta di 'muretto'bianco su cui si transita, in primo piano, è ciò che resta del primitivo rivestimento calcareo, che la faceva risplendere sotto i raggi del sole. Le pareti erano perfettamente lisce, e dall'esterno nessuna apertura sembra fosse possibile identificare.

Quella che si vede sulla destra è la piramide di Micerino, il cui ingresso è ben visibile dove c'è quella sorta di 'fessura'verticale. In questa -dopo qualche incertezza per via del condotto particolarmente stretto e del passaggio a doppio senso che fa temere per un attimo di non riuscire a respirare, sono riuscita ad entrare: dopo il corridoio discendente,si arriva in una piccola CAMERA, dove fu ritrovato un sarcofago.

Alzando gli occhi, si resta impressionati dalla volta 'a botte' formata da enormi blocchi che sembrano reggersi senza alcuna legge fisica! Il paesaggio sembra davvero 'marziano', non notate?

Tutto l'approfondimento sui numeri, le teorie, le nuove scoperte della Grande Piramide le trovi nell'approfondimento.

 

Viaggi nell'aldilà? Questa foto mostra la 'barca solare'ritrovata nei pressi della G.P.e ora in mostra nel piccolo museo che è allestito dietro la Piramide stessa.

Ufficialmente queste imbarcazioni avevano solo scopo rituale,accompagnavano cioè il defunto Faraone nel suo viaggio verso la vita ultraterrena,poi venivano sotterrate nella sabbia e dimenticate.Il 23 ottobre 2000 venne data la notizia che un team di archeologi statunitensi aveva riportato alla luce i più antichi esemplari noti di barche solari egizie,risalenti alla prima dinastia faraonica ( circa 5000 anni fa ), nel sito funerario di Abidos, 500 Km a sud del Cairo. Esse, confrontate con quella trovata a Giza fanno sorgere alcune domande: infatti la barca solare di Giza presentava il fasciame tenuto insieme da spesse funi mentre le tavole delle navi ritrovate ad Abidos sono quasi cucite insieme utilizzando corde molto sottili. Sembra che, con il progredire delle dinastie, le tecniche siano regredite! Eppure gli Egizi di quell'epoca uscivano appena dalla protostoria: queste barche rivelano che invece essi erano già maestri nell'arte navale e nell'uso di legname importato ( probabilmente cedro del Libano ),e dimostra che all'epoca avevano gia contatti commerciali molto estesi. Un "indizio" di una conoscenza che è andata perdendosi, "memoria" di un popolo di navigatori?

A titolo di curiosità ci potremmo chiedere ad esempio,come mai il simbolo solare Egizio ( nel riquadro ) sia stato ritrovato praticamente identico nel territorio australiano...

 

LA SFINGE. Leggi tutto nell'approfondimento perchè c'è molto da sapere! CLICCARE

 

 
TAPPA A MENFI

A Menfi, pochi Km dal Cairo, si giunge in autobus e si visita il piccolo museo all'aperto.Qui sono stati posti alcuni manufatti ritrovati nella zona. Sicuramente una delle attrattive è la SFINGE DI ALABASTRO

                                          

costituita da un unico blocco di granito:è alta 4.5 m ed è lunga 8 m, è bellissima. Reca il cartiglio del faraone Amon-Ofis(Amenhotep) II , della XVIII dinastia e un tempo si ritiene fiancheggiasse l'ingresso del tempio di Ptah, dio di Menfi. Indescrivibile la mia emozione quando,entrando in una sorta di 'hangar' coperto, ho visto questo eccezionale corpo di uomo...

Colosso-di-Ramses-Menfi.jpg (23167 byte) E' RAMSES II, faraone della XIX dinastia. Non trovo le parole adatte per descrivere le fattezze del suo volto sorridente,bello,fiero; i particolari del gonnellino,della cintura da cui esce un pugnale dal manico lavorato...il tutto perfettamente levigato,sembra una statua 'vivente', da restare senza fiato. E' scolpito in granito rosa ed è alto oltre 10 metri ma è sdraiato perchè è privo della parte inferiore del corpo.Una statua uguale- ma in posizione eretta-  si trova nella piazza della Stazione,dove fu collocata nel 1954,dopo essere stata ritrovata a Menfi.Una copia,invece,si trova sulla strada che conduce all' aeroporto del Cairo. Si dovevano trovare davanti ad uno dei piloni del tempio di Ptah;nello stesso punto, sono venuti alla luce frammenti di statue colossali sedute.

Approfondimento su Menfi CLICCARE

                                Nuove emozioni ci aspettano. Eccomi all'ingresso del Museo Egizio...

                                                                  

Al Cairo, si visita il MUSEO Nazionale, che costituisce la raccolta più importante al mondo di reperti dell'antica civiltà Egizia,che ha qui la sua sede dal 1902. Tra essi,il TESORO della Tomba di Tutankamon, riportata alla luce da Howard Carter nel  1922,l a cui visione varrebbe da sola il biglietto d'ingresso; le mummie di Faraoni come RAMESSE II, ecc.,ed è impossibile continuare per non fare torto a tutte le altre opere qui conservate.

Ma una piccolissima 'chicca' che vale la pena di menzionare; io non ho visto tale manufatto personalmente nè posso sapere se esista realmente. Riporto quanto trovato(anzi,se vi fossero notizie precise mi farebbe piacere averle, sia per smentire tale notizie che per confermarla e quindi riflettervi): "Al  Museo  Egizio  del  Cairo si trova un reperto che per molto  tempo  fu creduto una riproduzione di  un uccello e venne catalogato con il n°6347.Trovato nel 1898 in una tomba a Sakkara solamente nel 1969 il dottor Khalil Messiha si accorse che l'animale era senza gambe, aveva strane ali e una cosa  insolita,  posta  verticalmente. Gli studiosi allora  lo esaminarono in modo approfondito e scoprirono che si trattava di un modello  di  aliante  pesante solo 39,12 grammi.Il muso di 3,2 cm e  la fusoliera sono modellati tenendo conto  dell'aereodinamica. Le ali misurano 18 cm e sono leggermente curve, progettate in modo  da  creare  un  vuoto  di  portanza  nella parte  superiore.Il corpo  è  lungo  14 cm  e  il piano della coda è rialzato. Le misure sono ideali per garantire il volo. La scritta "Pa-Diemen", che lo identifica, significa dono   di   Amon, il  signore  del  soffio  d'aria . Il  ministro  della  cultura   egiziano Mohamed  Gamal  El-Din  Moukhar  nominò  nel  1971  un   gruppo  di  esperti   per esaminare la sensazionale scoperta.L'anno successivo fu inaugurata al Museo Egizio delle  Antichità  la  prima  mostra  di  aereoplanini  dell'antico  Egitto ,  con  ben  14 esemplari."

Chissà quant'altro è accatastato 'in attesa di essere magari identificato'nei magazzini del vastissimo Museo.

Prima di partire dal CAIRO un po' di ...shopping è quasi d'obbligo.

Kahan_el_Kalili.jpg (30435 byte)

C'è il famossissimo mercato di Kahan el Kalili,il più importante  e famoso del Cairo,con oltre cento botteghe che si snodano in viuzze e interi quartieri,mettendo in mostra e in vendita infiniti prodotti locali.E'tutto coloratissimo e sembra una festa. Le mercanzie vengono spesso tuttora portate in ceste sul capo...Si incontra qualcuno che ama godersi il movimento fumando il Narghilè,seduto in qualche tipico locale Egiziano. Nessuno infastidce i turisti a Kahan el Kalili,che sono liberi di gironzolare senza l'assalto-a volte un po'esagerato-dei venditori ambulanti che si incontrano nei vari siti archeologici. Il problema è che vorresti comprare un po' di TUTTO!

Prima di partire, c'è una bella visita 

-all'ISTITUTO del PAPIRO,dove si osservano le operazioni per la fabbricazione dei fogli di papiro e dove si possono acquistare come ricordo o da regalare quando si tornerà a casa.

-ad una fabbrica di TAPPETI EGIZIANI,stupendi davvero.Anche qui vi è la possibilità di acquistarli.Si possono far spedire direttamente dall'Egitto al proprio domicilio in Italia.

IL CAIRO è una metropoli che stupisce, 'sospesa' nella storia. Lasciato il traffico intensissimo ad ogni ora del giorno e della notte, a pochi Km sorgono i grandiosi complessi archeologici  che ogni giorno attirano migliaia di turisti. I viaggi organizzati di solito comprendono visite 'prestabilite' in  diversi siti: questi sono i 'classici' biglietti d'ingresso ai principali monumenti che si visitano durante il soggiorno al CAIRO.

Non in tutti è data la facoltà di scattare fotografie o effettuare videoriprese. In altri,come al  museo archeologico all'aperto di MENFI, si deve pagare un piccolo contributo per fare delle foto(ne vale la pena).

 

Qui si vede uno scorcio della Città Islamica, vista dalla Cittadella di Saladino, costruita nel 1117.

 cittadella_islamica.jpg (24647 byte) La parte 'moderna'del Cairo fu fondata nel 969 con il nome di Al Kahira, l'attuale Cairo(il cui nome significa la Vittoriosa), e diventa la nuova capitale dell'Egitto. Nella foto vediamo la moschea del sultano Hassan(a sinistra)che fu costruita tra il 1356 e il 1363 ed occupa una superficie enorme:quasi 8.0000 mq!E' una delle più note e più belle del Cairo; quella di Al Rafai (sulla destra) fu costruita per volere della principessa Khoshiar Hanem e fu terminata nel 1912: ospita le tombe della famiglia reale Egiziana, dal Kedivè Ismail Pascià fino a Faruk.

Nella foto successiva,siamo all'interno della Moschea -emblema del Cairo,che è inserita all'interno della cosiddetta Cittadella del SALADINO. La Moschea,gioiello progettato dall'architetto  Youssef Bochna sul modello di 'Santa Sofia'ad Istanbul, fu costruita nel 1830 da Mohammed Alì, che qui ha anche la sua tomba. E'detta anche Moschea di Alabastro poichè una gran quantità di questo materiale la caratterizza.Qui vediamo l'interno,illuminato da numerosi lampadari di cristallo concentrici sospesi a catene. La Moschea è il luogo di culto dei Musulmani, non ha alcuna icona e si entra scalzi; alle donne non è consentito entrare scoperte. Forniscono loro gratuitamente le necessarie vestizioni. Lo splendido edificio ha una base quadrata,con cupola centrale di 21 metri di diametro, è alta 52 metri e poggia su quattro pilastri quadrati. Elementi fissi di una moschea sono: uno o più MINARETI (almanar), la fontana per le abluzioni o un posto per le purificazioni (in genere nel cortile), nella foto

 

fontana_per_le_abluszioni.jpg (26601 byte) la nicchia che indica la direzione della Mecca(detta mihrab) situata a sud-est, e il pulpito, in genere di legno scolpito( minbar),dove si svolgono le predicazioni del venerdì, che per i musulmani è un giorno festivo. Sul minareto,ci disse la nostra guida. si trova rappresentata una mezzaluna perchè i musulmani dipendono dal calendario LUNARE; per loro, il 2000, era il 1420 dell'anno dell'Egira (fuga di Maometto).

                                                                      E adesso...voliamo ad Abu-Simbel!

TAPPA ad ABU SIMBEL (Nubia)

Che nostalgia. Abbiamo lasciato la città del Cairo di mattina molto presto; l'aereo ci attendeva all'eroporto per portarci in Nubia,dove siamo giunti dopo un volo 'traballante'(a causa delle correnti ascensionali)e l'unico pensiero che mi teneva lontana dal panico(sono una fifona in aereo) era che dovevo ancora vedere ABU SIMBEL, il tanto decantato sito scelto dal Faraone RAMSES II per erigere un Tempio a sè stesso e uno alla sua sposa, Nefertari.Il primo è chiamato Tempio Grande, per distinguerlo da quello attiguo, denominato Tempio Piccolo.

Siamo arrivati all'eroporto di Abu Simbel, tutto nuovo (era il 2000). Paesaggio 'lunare', se non fosse che era mattino prestissimo e già c'era un grande caldo.Un clima che personalmente amo molto,secco e quindi non fastidioso.Si deve scendere per una strada,in cui si incontrano venditori ambulanti sorridenti e scurissimi: la pelle delle persone,man mano ci si addentra verso sud,  si  tinge di un colore più scuro poichè ci avviciniamo al Sudan(ci troviamo ai confini).In Egitto piove,secondo le statistcihe,solo per sette giorni all'anno. Erano le sette del mattino ma si intuisce dall'abbigliamento che la temperatura è molto elevata,quasi quaranta gradi! Un po' di colore speravo di prenderlo anch'io!

Si giunge sul sito e la voglia di 'scoprire'con i proprio occhi il Grande Tempio di Ramses giunge al limite:una corsa ed ecco,come l'ho scorto, l'ho immortalato:Scorcio.jpg (36388 byte)

Ma si ha desiderio di andare più vicino,di ammirarlo e imprimerselo per sempre nella memoria.

E' una visione che difficilmente si può descrivere e impossibile da dimenticare. Le statue sono alte 21 metri, ll'incirca,e sono raffigurate a due a due. La prima statua a sinistra è quella che si è conservata meglio e in essa si può ben notare la doppia corona posta sul suo capo.Sembra che un terremoto abbia causato il crollo di una delle teste colossali.

Testone_caduto.jpg (32775 byte) Qui sono accanto al testone caduto di Ramesse II. E dietro di me, si vede il paesaggio che Ramses II aveva scelto perchè i suoi colossi lo scrutassero per l'eternità...con qualche modifica ...doveva essere più o meno simile, comunque un paradisiaco luogo.

Con una forte stretta al cuore, con un emblematico abbraccio che significa "arrivederci", con una irrefrenabile voglia di portare questo posto con me, dobbiamo lasciarlo. Il tempo di raccogliere una manciata di sabbia e chiuderla in una bottiglia e si va via.

Approfondisci l'argomento. CLICCA per saperne di più sui templi di Abu-Simbel.

 

TAPPA AD ASSUAN(ASWAN) E DINTORNI

Ripreso l'aereo, si vola per un breve tragitto e si raggiunge l'aeroporto di Assuan. Dall'aereo si vedono 'cose meravigliose'...

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Qui il Nilo -che diventa un lago-si 'sposa'con il deserto e dà origine a minuscole isolette dimenticate dal tempo... Ad Assuan -cittadina incantevole in cui luce e silenzio sono le caratteristiche peculiari-c'è molta vita! Il BAZAR la sera è affollatissimo,si contratta all'impazzata e ci si diverte parecchio sulla motonave su cui ci si imbarca.

 Ogni motonave ha un ambiente confortevole: una sala ristorante, una sala bar e ballo,un solarium con piscina,un piano superiore adibito alla tintarella e al relax...godendosi una visione impareggiabile:il NILO,che a tratti offre la vegetazione di palmeti e banani,con le foglie grandissime, in altri tratti la roccia e il deserto mutano totalmente il volto al paesaggio.E'veramente un dono degli 'dei',l'Egitto.

Ad Assuan, l'antica Syene, il clima è sempre mite,anche in inverno. In giugno, noi abbiamo trovato oltre 40°,ma non è un caldo che infastidisce poichè non c'è umidità. Si trova ad 866 Km dal Cairo e si trova sulla riva destra del Nilo,e qui comincia la Nubia,e da qui noi risaliamo in crociera,fino a Luxor.  Nubia anticamente era nub,nbw,cioè "oro",via del commercio e passaggio obbligato per l'Africa nera.Questa terra dava al Faraone oro,e soldati forti,legname pregiato,avorio,spezie profumate e piume di struzzo tra le più belle...Le sue cave di granito erano tra le più rinomate,specie il tipo rosa,detto sienite.Ancora in età Romana queste cave venivano sfruttate! Assuan è stata importantissima perchè anticamente da qui passava il tropico del CANCRO(oggi spostato più a sud).Al solstizio estivo,le dritte pareti di un pozzo venivano illuminate dal sole senza dare ombre: ERATOSTENE in questa maniera calcolò la lunghezza del meridiano terrestre e capì che la Terra ERA ROTONDA! Ma poi ci si dimenticò di questo e si dovette aspettare...e aspettare...

Oggi il suo moderno nome deriva dall'egizio "swenet",che significa 'commercio',che in copto è 'suen',quindi Assuan (Aswan).

Giunti qui,si visita la GRANDE DIGA, realizzata per regolamentare le piene del Nilo. Si è formato, così, il lago NASSER, dal nome del Presidente Egiziano sotto cui si realizzò l'opera, che andò a sostituire la Diga già esistente.

L'entrata al sito sembra uno 'STARGATE', non è vero? E'presidiata da una miriade di militari armati, che controllano ogni veicolo in ingresso e in uscita.

Nei pressi di Assuan vi sono alcune isolette poco accessibili per via della turbolenza delle acque; una delle più interessanti da vedere è quella di Sehel,dove alcuni blocchi di granito sono ammassati in maniera disordinata dando quasi l'impressione di formare le rovine di due gigantesche piramidi:alcune pareti recano graffiti con simboli e iscrizioni,venivano probabilmente usate come stele e recano datazioni che vanno dalla VI dinastia fino all'epoca Tolemaica(sembra che su una di quest'ultimo periodo si menzioni il re Zoser-III din.).Su una di queste stele, detta "della Fame"(stele 'Famine'di 19 colonne) è stata riscontrata una probabile 'ricetta'per la fabbricazione di un composto 'artificiale'adatto per le costruzioni,il cui 'committente'sarebbe stato appunto il Faraone Zoser!I primi 'geopolimeri'della storia? Pare che un'intera industria moderna,sulla scorta di quelle indicazioni che si riteneva avessero un puro valore magico-rituale dedicate al dio-Khnum,"colui che impasta l'egilla",abbia sviluppato il progetto con ottimi risultati. La traduzione da parte dell'egittologo M.E.Chioffi della suddetta Stele, non ricondurrebbe assolutamente ad alcuna 'ricetta', e pare che si tratti di un falso antico,che risale all'epoca Tolemaica. Per maggiori info e l'intera traaduzione fatta dall'esperto: http://www.egittologia.net/content/scheda_art.aspx?id_art=640#

Sulla riva sinistra del Nilo,camuffate nella roccia desertica,vi sono le antiche tombe che costituiscono la necropoli di Assuan,che alla sera creano una suggestiva immagine di luci che si specchiano nelle acque del fiume.Da Assuan, una feluca(tipica imbarcazione locale) ci ha portato all'isola di Kitchener o isola degli alberi, un paradiso botanico dove  la lussureggiante vegetazione sembra quasi finta:quei 'pali'verticali bianchi, ad esempio, non sono l'arredo per illuminare  il viale ma...tronchi di un particolare tipo di palma!

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Il tempio di PHILE o FILE

Agilkia è l'isola dove è stato ricostruito -in una scenografia di rocce e di acqua, il tempio che prima si trovava sull'isola di File(o Philae),oggi scomparsa sotto le acque del lago Nasser.

FILE fu considerata l'isola sacra alla dea ISIDE e il santuario a lei dedicato era stato costruito appositamente nel punto in cui si riteneva avesse inzio il miracolo dell'inondazione annuale del Grande Nilo e,con esso, il rinascere della vita per mezzo di Iside che, con la Forza dell'Amore, aveva resuscitato il suo sposo,Osiride. Il tempio sembra emergere da una visione fantastica,te ne stai seduto sulla tua piccola barchetta e te lo ritrovi davanti, restandone abbagliato.Insieme ai templi tolemaici di Edfu e  Denderah,è il meglio conservato di quel periodo dinastico. E'una perfetta sintesi tra le civiltà Egiziana,Greca e Romana. 

phile.jpg (50981 byte)cortile_File.jpg (52201 byte)cortile_Phile.jpg (23783 byte) Anticamente File si trovava sulla riva orientale del Nilo,nell'angolo di una piccola baia,all'estremità sud della prima cateratta; il suo nome-Pilak-significava "isola dell'estremità"o"isola dell'angolo". Faceva parte di un piccolo gruppo di tre isolotti, di cui uno-quello di Biga-che oggi risulta quasi totalmente sommerso,era considerato sacro perchè indicato come il "luogo del sonno eterno di Osiride", quindi alienato dalla presenza dei comuni esseri umani:solo i sacerdoti potevano accedervi,tramite una barca,e qui pare officiassero riti sulle 360 tavole di offerte che indicavano-appunto-il luogo della sepoltura di Osiride. File ebbe i suoi sacerdoti fino al 535 d.C.,dopodichè vennero allontanati sotto l'imperatore Giustiniano. UN ESEMPIO DI COME IL CRISTIANESIMO ABBIA PRODOTTO UNA SOPPRESSIONE DI TRADIZIONI ANTICHISSIME,CHE VERRANNO ALLA LUCE SOLO DOPO CENTINAIA DI ANNI.

File ci saluta. E come questa immagine è piena di ombra e di luce,così la scienza non riesce ancora a rischiarare il significato di moltissimi geroglifici,che restano tutt'oggi mistero...

SI NAVIGA VERSO...

In navigazione, si raggiunge Kom-Ombo, che sorge su una piccola collina che sovrasta il Nilo

                                                                                                   Kom-Ombo.jpg (59083 byte)

Il Tempio che vi sorge era dedicato a due divinità:Sobek-il dio/coccodrillo (dio primordiale a cui si attribuisce la creazione del mondo e dio della fertilità) e Haroeris,dalla testa di sparviero, ovvero Horus il Grande(una delle personificazioni del Sole), figlio di Iside e di Osiride. Per questo la particolarità di questo Tempio è che consiste praticamente in due templi uniti.Mantiene ancora oggi parti in buono stato di conservazione;abbiamo visitato anche un antico Nilometro e un interessantissimo gruppo di geroglifici che illustrano gli 'strumenti chirurgici'usati dai medici Egizi:nella foto si vedono abbastanza bene.Kom_-Ombopart..jpg (38594 byte)

Aggiornamento: da recenti ritrovamenti, si è potuto confermare che gli antichi Egizi erano abili chirurghi. Dalla mummia di una donna sepolta nella necropoli di  Tebe all'incirca databile verso il 1000 a.C.,si è scoperto che le era stato applicato un alluce di legno,come PROTESI,quand'ella era in vita. Fino ad allora si riteneva che queste venissero applicate nel processo di imbalsamazione,per reintegrare un corpo mutilato. Per il momento,questo è il più antico reperto 'artificiale'noto applicato ad un soggetto. Ciò dimostra che gli Egiziani avevano le tecniche necessarie ad amputare e applicare protesi funzionanti. L'esame del corpo ha evidenziato che la zona amputata era ricoperta di pelle e tessuto connettivo,che si era riformato,quindi doveva essere viva quando fu amputata.La protesi in legno era divisa in tre parti per permettere i movimenti,ed era fissata con lacci di cuio e i segni di usura fanno capire che fu utilizzata dalla donna nella propri vita quotidiana. Altre mummie presentano protesi,e ora verranno 'rivalutate'per esami comparativi(potrebbe logicamente non essere un caso isolato).
Gli Egizi erano anche valenti chimici:sono state portate avanti, nel marzo2002, analisi su campioni di 39 polveri cosmetiche egiziane risalenti al periodo compreso tra il 2040 e il 1070 a.C.,che si trovano al Museo del Louvre. Le dimensioni,la densità,la distribuzione dei cristalli che formano la struttura dei composti hanno evidenziato che alcuni di essi furono ottenuti artificialmente con un procedimento lungo e complesso,anche se basato su semplici reazioni chimiche:lo dimostrerebbe la presenza di composti assai rari in natura,come la laurionite e la fosfagenite-composti contenenti cloro-Gli ingredienti delle polveri sono in maggior misura solfuro di piombo(la galena),il carbonato di piombo(la cerussite):la prima,ossidandosi al calore,produceva ombretto giallo,blu o nero.Già da tempo si sapeva che gli antichi Egizi usavano la malachite finemente macinata per ottenere ombretto verde e l'ocra rossa per labbra e guance. Pensiamo che essi lo usavano non solo per un fattore estetico ma questi avevano proprietà antibiotiche e proteggevano dal riverbero dei raggi del sole. Si è giunti alla conclusione che gli Egizi impiegassero la chimica detta "umida",che si è sempre ritenuta appannaggio delle moderne tecniche.Gli Egiziani erano anche farmacisti provetti: in alcuni papiri compaiono liste di oltre 100 prescrizioni diverse di 'medicine'soltanto per la cura di patologie oftalmiche,dalla congiuntivite al tracoma! Immaginiamo quante possano essere per tutte le altre patologie organiche.

Si raggiunge, quindi, Esna, che conserva un Tempio- inserito in un contesto totalmente 'moderno', tra i mercatini e il folclore locale delle abitazioni,rifatto in epoca Tolemaica,su uno precedente della XVIII dinastia. E'in ottimo stato di conservazione

                              

E'visibile solo una parte del tempio di Khnum, il dio-vasaio che modella al tornio gli uomini:la sala ipostila è praticamente intatta,misura m33x18 ed ognuna delle 24 colonne ha un'h di 13.50 m,che terminano con splendidi capitelli compositi.Il Tempio di Esna ha una forte somiglianza strutturale con quello di DENDERA, dove però- purtroppo-il nostro tour non ha fatto approdo. Un'occasione per tornare in Egitto una prossima volta e visitare ciò che non ci è stato possibile in questo viaggio! Ad Esna la motonave ha attraccato. Abbiamo visitato il BAZAR, multicolore e denso di profumi speziati, a tratti anche nauseanti. Del folclore Egiziano fanno parte i BAMBINI, che sono spettacolari: dal Cairo alla Nubia li puoi vedere venirti incontro per venderti qualcosa o per chiederti un semplice 'regalo':munitevi di biro o matite, le accettano volentieri. Bambini ne abbiamo visti tessere tappeti,con maestria:si tratta di una sorta di 'dopo scuola' organizzata dai vari enti locali,in cui essi possono imparare il mestiere. Altri aiutare nei Bazar, altri- incredibili -  scortare'le nostre feluche a bordo di improvvisate e malmesse 'barchette'monoposto e remare con palette poco più grandi delle loro mani... sorridendo! Altri stanno a guardare dalle rive opposte del fiume,sbucando dalle piantagioni in braccio ai genitori o vicino agli animali:guardano le motonavi solcare il Nilo e salutano, qualcuno si bagna nell'acqua e si spruzza,giocando allegramente. Un grande senso di pace, di serenità, di voglia di fermarsi insieme a loro, lontano dal 'progresso' e dalla frenesia della vita moderna.

  Le teorie eretiche sulle lampade di Dendera...
Una domanda che sorge spontanea è come potessero disegnare, scrivere, incidere intere pareti, nel buio delle camere sotterranee.Si è detto che gli Egiziani usassero delle lampade a olio su cui si versava del sale perchè non facessero fumo.Altri studiosi ipotizzano potessero avvalersi di specchi,che riflettevano la luce dell'esterno e la convogliavano negli ipogei.
Esiste un'interessantissima tesi,avanzata dal prof.Clarbruno Vedruccio-fisico italiano-che avrebbe interpretato i bassorilievi presenti nelle cripte del tempio di DENDERA in chiave 'tecnologica

 

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(tratte dall'articolo apparso su "Hera" n.6,a cura del CIFAS,dal titolo "il Dendera File",giugno 2000)

A destra si vede lo schema completo del sistema a raggi X realizzato da Roentgen nel 1895 e,a sinistra,il bassorilievo di Dendera.Si può osservare come i bulbi sono sorprendentemente simili! Lo studioso afferma che probabilmente queste 'ampolle'fossero destinate per un impiego in mineralogia,sfruttando la capacità di generare raggi X a bassa energia.Ad esempio,per ricercare materiale fluorescente ai raggi X. Poteva però divenire anche uno strumento che folgorava. Per 'emettere'tali radiazioni, bisogna che quel filo 'serpentiforme'che vediamo all'interno,che rappresenta gli elettroni,bombardi i 'braccetti che vediamo prolungarsi da quello Zed posto al di sotto.Il pilastro Zed,a questo punto,a cosa servirebbe? "Da TRASFORMATORE elevatore degli impulsi ad alta tensione, magari avvolto su un nucleo di basalto del Sudan",spiega Vedruccio.Ciò avrebbe fatto di questo strumento un mito,tale da essere rappresentato ovunque in Egitto.La presenza del dio Thot che impugna i coltelli,nel bassorilievo,farebbe pensare che indichi una "zona pericolosa".

La voce della scienza non individua affatto, in realtà, nei geroglifici di Dendera alcun manufatto 'anacronistico' e invito a leggere il parere dell'egittologo M.E.Chioffi alla pagina http://www.egittologia.net/content/scheda_art.aspx?id_art=504

 

                                     TAPPA NELLA MITICA TEBE...(Luxor, Karnak)

Da Esna, essendo la 'chiusa' del Fiume proprio 'chiusa'per pulizia dei condotti,non abbiamo potuto raggiungere LUXOR e Karnak in crociera,ma attraverso la strada che le collega, in pulmann,di mattino prestissimo,poco dopo le sei. La strada viene chiusa dalle ventitrè alle sei del mattino per problemi di ordine civile,e abbiamo viaggiato per l'intero tragitto con la scorta(provvedimento precauzionale). Ci vogliono oltre sessanta minuti per raggiungere il sito e ci si gode il paesaggio che sfila dietro i finestrini. Agli angoli della strada capita di incontrare persone a dorso di asini,con grandi carichi. I cammelli li abbiamo visti solo nel deserto.Sul sito dell'antica e meravigliosa TEBE,oggi si visita

         - l'antica necropoli, formata dalle tombe dei Faraoni del Nuovo Regno, chiamata Valle dei RE e dalle tombe delle Regine e dei Principi, chiamata  Valle delle Regine

          -il sito di Dehir el Bahari, con lo scenografico Tempio di Hatshepsut,l a regina-Faraone

          -i Colossi di Memnon, in realtà appartenuti al faraone Amon-Ophis III,che sono le ultime vestigia di quello che doveva essere un sontuoso Tempio

         -IL TEMPIO DI LUXOR e IL TEMPIO DI KARNAK

LA VALLE DEI RE

Si arriva con il pulmann presso un parcheggio pieno di  automezzi fin dalle prime luci dell'alba. Noi siamo giunti nella Valle prima delle sette,e già il caldo era intenso. Si percorre un tratto di strada a piedi,si incontra un punto di ristoro dove tutti accorrono a dissetarsi,acquistare guide/opuscoli,fotografie, perchè nelle tombe è vietato fotografare e riprendere con le videocamere. Non preoccupatevi; vi venderebbero loro,volentieri,grappoli di immagini e VHS già confezionate(ma vuoi mettere il gusto di un proprio 'lavoro'?). Quindi, si sale su un simpatico TRENINO,che porta fin quasi verso l'ingresso vero e proprio della 'gola'che i faraoni del Nuovo Regno avevano scelto come "Dimora pr l'eternità" La 'gola'sembra situata fuori dal mondo reale: rocce bruciate dal sole cocente, deserto che nasconde ipogei ricchissimi di dignità,di tenerezza,di potenza, che sembra celebrino la vittoria della vita sulla morte. La Valle dei Re è situata sulla riva occidentale e questo nome le fu assegnato da J.F.Champollion nel XIX secolo della nostra Era; prima si chiamava 'Ta Sejet Aat',ovvero la grande Prateria (!). Il luogo fu scelto molto probabilmente perchè il regno dei Morti si situava in Occidente,dove tramonta il Sole e la montagna ricordava la Piramide.

Approfondimento sulla Valle dei Re. CLICCARE

Questa foto, ripresa dal pullman, mostra l'altura dove è situata la "casa di Carter", in cui il grande cercatore soggiornò nel periodo in cui si trovò a Luxor mentre cercava di trovare la tomba di Tutankhamon.

Scendendo da questa Valle per portarsi in quella delle Regine, si deve assolutamente sostare a "Deir el Bahari", luogo portato allo splendore dalla regina Hatshepsut, erede legittima al trono essendo figlia di Thutmosi I, che morì senza eredi maschi, e sposa del suo fratellastro Thutmosi II. Ella regnò come un vero e proprio Faraone, con l'appoggio dei sacerdoti del clero di AMON, bbenchè regnasse insieme ad un co-reggente, Thutmosi III, l quale-essendo molto giovane-non aveva la capacità di regnare sull'Egitto.

Si 'vocifera'che tra i due non corressero buoni rapporti,di zia e nipote e che questi, alla morte della Regina, distrusse i cartigli con il suo nome e varie opere da lei edificate. Ma non c'è tuttora nulla di certo. Sotto il regno del faraone RAMESSE II, però, la memoria di Hatshepsut venne cancellata.

Sembra che si innamorò del suo architetto di corte, SENMUT, dal quale potrebbe avere avuto una figlia, ed egli ebbe il privilegio di costruire una cappella funeraria(molto interessante) proprio nel sito di Dehir el Bahari. Fu proprio Senmut a progettare questa meraviglia architettonica, che pare una struttura moderna!

La Regina si fece edificare questo tempio per il proprio culto,secondo l'usanza del Nuovo Regno di erigere i templi distanti dalle tombe. E'strutturato a terrazze digradanti,prendendo come modello un tempio che il faraone Montu-Hotep I aveva fatto costruire nella parte sinistra della necropoli. La regina scelse il lato destro; il nome 'dehir el-bahari- significa"convento del nord"ed è un nome moderno che deriva dalla presenza di un convento che nel corso del tempo si era innestato sulle rovine del Tempio di Hatshepsut; in tal modo lo preservarono da una totale distruzione.Fin dalla XI dinastia tale zona era stata destinata al culto della dea Hathor e scelta come necropoli,ma venne abbandonata,per essere 'riscoperta'dalla Regina -faraone.

Un tempo doveva essere molto diverso,con il viale delle sfingi e i pilastri che ne fiancheggiavano l'ingresso e c'era un vasto giardino, di cui non rimane alcuna traccia.

Entrando nelle varie zone colonnate, si ammirano scene molto diverse,di cui qualcuna conserva ancora bei colori:il trasporto  e l'erezione di un obelisco;nel secondo ripiano si trova un magnifico portico che ha una doppia fila di pilastri e ancora sulle pareti scene di vita,dalla nascita 'divina'della Regina alle spedizioni nel paese leggendario di Punt. A nord-est si trova il tempietto di Anubi ottimamente conservato,si vedono una sala ipostila e tre cappelline,nelle quali non si può accedere. Molto belli i capitelli hathorici delle colonne sul lato sud-ovest.In fondo, scavata direttamente nella roccia, si trova la cappella con raffigurazioni della regina che adora la dea Hathor sotto forma di vacca e in alcune scene appare anche Senmut. Arrivati all'ultima terrazza,troviamo colonne e un portale in ottimo stato.Qui si trovano vari templi(nel tempio):al dio Horakthy,a Thutmosis I, e l'ipogeo della regina, che reca splendidi bassorilievi dipinti,di tema sacrificale. Hutshepsut è stata sepolta nella Valle de RE:la sua tomba è stata contrassegnata n.22.

Si percorre un buon tratto di strada a piedi e si giunge alla VALLE DELLE REGINE(qui vediamo l'ingresso della tomba di Nefertari,moglie di Ramesse II) Il suo nome moderno è Biban el-Harim, ovvero "Le Porte delle Regine" e si trova 1.500 metri circa più a sud di quella dei RE. Presenta un aspetto meno stretto tra le gole delle montagne ed è vicina al villaggio di coloro che lavorarono con eccellente maestria a queste tombe, Deir el-Medina.Si deve percorrere un buon tratto di strada inerpicandosi per sentieri assolati e silenziosi,osservando le anonime rocce, su cui può capitare di vedere incisioni(preghiere a Osiride o ad Anubi).Qui,trovano posto un'ottantina di tombe,alcune delle quali non terminate e altre rovinate. Appartengono quasi tutte al periodo compreso tra il 1300 e il 1100 a.C.(XIX e XX dinastia). La struttura interna delle tombe è un po'differente da quelle dei RE,con grandi vani scavati nella roccia,quindi più somiglianti agli ipogei dei Nobili,anche nelle decorazioni e nei colori. La tomba della Regina Nefer-Tari accoglie solo 150 persone al giorno,per problemi di umidità che stanno danneggiando gli incomparabili dipinti.La sua tomba mantiene la struttura delle tombe dei RE,pur essendo più piccola,ma complessa(non l'abbiamo visitata).

Questo è un magnifico fregio situato(se non ricordo male), sull'architrave della seconda stanza della tomba del principe Amon-her-Khopechef, figlio di Ramses III e sepolto nella valle delle Regine.Si vede il disco solare alato,fiancheggiato dai cobra e ,nel registro inferiore,due cobra alati che spiegano le ali per proteggere i cartigli reali,in cui sono incisi i nomi del faraone.I colori sono ancora intensi e bellissimi. Abbiamo visitato la tomba di questo principe e quella della Regina  Thiti, probabile  Sposa di Ramses IV.Sembra incredibile,ma questa tomba fu usata come STALLA, eppure presenta colori che paiono messi da poco. Rimane veramente impressa nella memoria per le tinte utilizzate, molto vivaci, dal giallo al viola, e pareti  interamente affrescate da scene di offerte e del viaggio nell'aldilà. Dato che è rappresentata con i capelli raccolti in una treccia, chiamata 'dell'infanzia',si ritiene possa essere morta in giovane età.

Queste tombe fanno salire le lacrime agli occhi per la loro eccezionale vividezza e splendore. Nel silenzio che aleggia, ci si può sentire  tanto estranei... il sonno di chi vi riposava, forse non doveva essere interrotto.

                         Approfondimenti:

il culto dei morti nel Nuovo Regno
Il faraone eretico Akhenaton e il periodo amarniano

                                                             Proseguiamo il viaggio...I Colossi di Memnone!

Allontanandosi dalla Valle delle Regine, si visita una bottega artigiana, dove oggi come un tempo si lavora la pietra. E'addossata a quelle che un tempo costituivano le abitazioni degli artefici delle meravigliose tombe delle due Valli. All'interno,pezzi di alabastro di ogni forma e soggetto,in una zona denominata Gurnah.!Prima,però, come d'usanza, si deve accettare il fresco KARKADE',l a tipica bevanda rossa a base di Ibisco.

Si scorge, in lontananza, ciò che resta del maestoso RAMESSEUM

                                                

costruito dal faraone RAMSES II tra Gurnah e il deserto. Purtroppo non è stata possibile una visita del sito (ci devo per forza ritornare!).

A testimonianza dell'imponente complesso funerario che doveva essere quello di Amenophis III, costruito all'inizio del XIV sec.a.C., rimangono due colossi malmessi di arenaria, i Colossi di Memnone

Essi rappresentano il Faraone la cui sposa  Tiye, è ritratta vicino alle sue gambe, nella statua di dx, e nella sx c'è la madre del faraone, Mutemuya. I Colossi sono alti circa 18 metri,si stima possano 'pesare'1.300 tonnellate!Il tempio subì susseguenti demolizioni a causa di eventi sismici, agenti atmosferici e mano dell'uomo. Strabone-il geografo greco- riferisce che nel 27 a.C. ne crollò una buona parte a causa di un terremoto, lasciando nelle spalle e nel bacino delle statue alcune fessure. Da allora, al levare del Sole, si poteva sentire una sorta di 'suono'emesso dai colossi, che fece nascere la leggenda dell'ORACOLO di MEMNONE (che per i Greci era il figlio di Aurora e re dell'Etiopia), cui i pellegrini si rivolgevano, in venerazione. I Romani, conquistato l'Egitto nel 30 a.C., provarono sempre grande ammirazione per la cultura che vi trovarono, rispecchiata negli edifici e quando l'Imperatore Adriano(76-138 d.C.) visitò i Colossi, si sentì 'salutare'; restituendo loro il 'saluto', ma restatone ammaliato pensò di farvi incidere il proprio nome sulla pietra, cosa che fecero molti visitatori più o meno 'illustri'. iù tardi, Settimio Severo(193-211 d.C.), pensando di fare una cortesia a quei grandi colossi in rovina,li fece restaurare,ma da allora essi smisero di 'cantare'. E'molto probabile che il vento, attraversando le fessure, creasse dei sibili simili a sussurri. Quando esse vennero chiuse, il fenomeno cessò!La cosa curiosa è che la quarzite di cui sono fatti, un unico blocco monolitico, NON proviene da Tebe ma dalla zona del Cairo:ancora oggi ci si può chiedere come abbiano potuto trasportarli.I  testi parlano di imbarcazioni sul fiume e poi slitte trascinate fino qui.

                                      E siamo giunti ai favolosi Templi di Luxor e Karnak...

Ecco una panoramica dei siti situati sulla rive orientale ed occidentale del Nilo, nel Medio e Alto Egitto

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Mentre la necropoli si trova sulla Riva occidentale,dove il sole tramonta,i due maggiori Templi di Karnak e Luxor si trovano su quella orientale. Con una barca a motore, che si prende appena scesi dalla zona della necropoli, si approda sull'altra sponda, e si vedono le colonne del grande tempio in lontananza. Si scende e ci si dirige a piedi davanti a due maestosi colossi seduti di RAMSES II.

Il Tempio di LUXOR è uno splendido capolavoro,nel quale quasi tutti i faraoni del Nuovo Regno vollero lasciare la propria impronta per l'eternità. Fu iniziato da Amenhotep III (Amenophis,1391-1353 a.C.).

                                                  

 

A destra vedete come sono minuscola, ai piedi di uno dei colossi del faraone, posti all'ingresso del tempio, che in origine aveva due obelischi. Oggi ne resta uno, a sx dell'entrata, poichè l'altro fu donato da Mohamed Alì ai Francesi e ora si trova in Place de la Concorde a Parigi.

                                                                           Obelisco_a_Parigi.jpg (19282 byte)

Nell'agosto 2002 ho avuto la 'fortuna'di potermi recare a Parigi e quindi vedere anche l'obelisco che in origine era a Luxor(eccolo sullo sfondo nella foto). Esso è sormontato da un piramidion dorato. Sulle facce del suo piedistallo, sono raffigurate le fasi dello spostamento. Ecco come le ho fotografate:

Fasi_spostamento_a_Parigi.jpg (41179 byte) e-concludendo la 'parentesi parigina-la targa dedicatoria (di forma piramidale!)al decifratore dei geroglifici e fondatore dell'Egittologia moderna,Champollion, apposta  il 14 maggio 1998.

Dedica_a_Champollion.jpg (22043 byte)

Torniamo in Egitto, però! L'occhio corre in modo naturale all'interno:si intravede la corte di Nectanebo (XXX dinastia!). A destra,alcune statue,decapitate,all'interno del primo cortile.

Viali_delle_SfingiL.e_K..jpg (54441 byte) Questo è il Viale delle sfingi a testa di montone, inizialmente, poi trasformate in testa umana, che è antistante il tempio di LUXOR e un tempo lo univa a quello di Karnak,dove si trova un viale di sfingi criocefale, che simboleggiavano il dio AMON (identificato con l'ariete); tra le zampe, le sfingi hanno una statuetta del faraone per proteggerlo.

Altre immagini del t. di Luxor, nel grande cortile, con doppia fila di colonne lobate a papiro chiuso...

...da far girare la testa!

 

Qui invece ci siamo spostati nel grande complesso monumentale di KARNAK

KarnaK.jpg (50648 byte)KarnaK2.jpg (31096 byte)KarnaK1.jpg (31308 byte)

Esso si trova a circa tre Km dal tempio di Luxor, al quale era collegato. Il complesso è composto da tre zone recintate e distinte. La meglio conservata è quella centrale, grazie all'imponente lavoro di restauro in continuo svolgimento. Essa era destinata al culto del dio AMON, ed è orientata secondo l'asse sud-est e nord-ovest; ha una forma trapezoidale; ha un recinto di mattoni crudi e presenta otto ingressi. A sinistra si trova la zona dedicata al dio Montu, recintata da mattoni crudi; è la più piccola ed ha forma quadrata, è in parte da scavare A destra, circa a duecento metri, si trova la zona dedicata a Mut, che rimane tuttora da esplorare, di forma trapezoidale, recintata da mattoni crudi                       

Il lago sacro fu creato all'epoca del faraone Amenhotep III e serviva ai sacerdoti per fare le abluzioni(purificazioni)quattro volte al giorno.

Eccone uno scorcio 

Quando fu ritrovato,era praticamente riempito di sabbia. Sullo sfondo, è visibile l'obelisco della regina Hatshepsut. Gli obelischi erano realizzati in un unico blocco e resta ancora da chiarire la tecnica per il loro trasporto e l'erezione in situ. Simboleggiano il desiderio di unire la Terra al Cielo.

Approfondimento sui Templi di Luxor e Karnak

                                                                                  Fine del viaggio...

Si torna alla nave, si fanno i bagagli, ci si reca all'aeroporto di Luxor per tornare in Italia. Se non aveste ancora completato i vostri acquisti, tranquilli:qui avrete l'imbarazzo della scelta! Non esistono i tabelloni elettronici per conoscere i voli in arrivo e in partenza, usano ancora i "cartelli"esibiti dal personale! Ma oggetti -ricordo, quanti ne desiderate! Il ricordo più bello, però, quello che mai nessuno ci porterà via, è impresso per sempre nei nostri occhi, nella nostra mente e nella nostra anima.

 

Sezioni correlate in questo sito:

Antico Egitto
Viaggio in Egitto
Antiche Civiltà

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