Abu Simbel si trova a 300
Km circa da Assuan e 1260 circa dal Cairo. Ramesse II fece costruire
il Tempio scavandolo nella roccia. Le quattro statue colossali del faraone
seduto fungono da colonne portanti.Certamente esistevano già delle grotte
in cui si celebravano culti locali a qualche divinità: Ramses le ampliò e
fece creare diverse sale e sostituì le divinità con le nuove del pantheon
Egiziano: Ra-Haractes ,che nella mano tiene due dei simboli che
compongono il nome del Faraone(una figura della dea MAAT -la giustizia-e
uno scettro 'user') e Hathor, con i quali il Farone e la sua sposa
si identificavano .L'interno consta di
·
una sala ipostila formata da
colossi Osiriaci, con le sembianze del re, disposti su due file,a
destra e a sinistra (di cui solo quelle a dx portano la doppia corona-
Pschent)
·
una camera che precede il santuario
·
la cappella
· diverse
camere laterali
· il
santuario,che misura 4 m X7. Qui,si trovano quattro statue sedute,sulla
parete di fondo: raffigurano Ramsete divinizzato,Ptah,Amon
Ra e Harmakhis.Due volte all'anno, ai solstizi, i raggi del sole
attraversano il tempio e si posano consecutivamente su tre statue, che
vengono illuminate per circa venti minuti, lasciando in ombra Ptah, dio
delle tenebre,che deve restare nell'oscurità. Questo fenomeno
straordinario, che gli architetti-astronomi di Ramses avevano
appositamente adattato alla costruzione per il faraone,fu definito 'miracolo
del Sole' da Champollion, il decifratore dei
geroglifici,che lo aveva notato visitando il luogo.
Il Tempio Piccolo
è dedicato ad Hathor/Nefertari,la prima moglie di Ramsete II,ma non
ultima,certo la preferita e la più amata. A lei fu dato il privilegio di
essere rappresentata su questo Tempio a grandezza uguale a quella del
suo sposo,il Faraone,e raggiunge i 10 metri di h. Le statue
raffigurano quattro volte Ramses e due Nefertari,accanto a loro i figli, i
principi. Nefertari cinge sul capo la corona della dea Hathor: il disco
solare tra due corna di vacca sovrapposte alle due piume.Ogni statua ha la
gamba leggermente portata in avanti Ovunque è inciso il
cartiglio del faraone,che
portava cinque nomi La pianta dei due TEMPLI è diversa.
Sulle pareti interne vi è
la glorificazione del Faraone,con scene della Battaglia di Quadesh(parete
nord T.G.),in cui -solo- riesce a sconfiggere i nemici Ittiti, nel
V anno del suo regno, oltre a rituali religiosi e scene di vita quotidiana
di Ramses e di Nefertari.Sono magnifiche,il loro amore viene continuamente
esaltato e la grandezza e la potenza del faraone rivivono in ogni scena.
Il resoconto della
battaglia fu il tema di un'opera che va sotto il nome di "Il Poema di
Pentaur",un testo epico scritto da questo poeta di corte e che venne
inciso-oltre che qui-anche sulle pareti del tempio di LUXOR e di
KARNAK. Il Faraone doveva tenere in grande considerazione questo
sito,e ci tornava periodicamente,per accertarsi che i sacerdoti
custodissero in maniera efficiente il sacro luogo dove egli veniva
venerato come un dio.Nei pressi vi è anche la cosidetta "Stele del
matrimonio", che Ramses II fece erigere incidendo il 'patto nuziale'
tra lui e una principessa ittita,per rinsaldare la pace tra i due popoli.
(Ramses II fu il primo personaggio a stendere un trattato di pace
diplomatico che sia giunto fino a noi).
Quando questo tempio,negli
anni '60,rischiò di venire inghiottito come molti altri presenti in
Nubia,dalle acque del lago Nasser(lago artificiale che si veniva a
creare con la costruzione della grande Diga di Assuan), vennero mobilitate
tutte le nazioni, le quali si adoperarono per salvaguardare in qualsiasi
modo il sito.Fu accettato un progetto che previde lo spostamento 60
metri più in alto dell'intera montagna in cui erano scavati i due templi
e con l'aiuto economico di più Paesi-tra cui l'Italia-il lavoro fu
portato a termine nel 1967,con ottimi risultati.Il testone fu posizionato
esattamente come era stato trovato, a terra. L'unico inconveniente è che
oggi il "miracolo del Sole"è spostato di un giorno. Un tempo entrambi i
templi avevano sicuramente colori più vivaci perchè le sabbie li avevano
preservati dal deterioramento(il mondo si era dimenticato di Abu Simbel!).E'
questo uno dei motivi per cui all'interno è vietato fotografare con i
flash. Ecco com'era il Tempio Grande al momento della casuale scoperta:
ad opera di uno svizzero,J.Ludwig
Burckhard,il 22 maggio 1813.A quel tempo i locali lo
conoscevano come Yhbsambul e ne avevano quasi paura! Fu
l'italiano G.Battista BELZONI che si adoperò per liberarlo
parzialmente dalle sabbie,nell'agosto del 1817 e scoprì la porta di
accesso al tempio. Da allora non ha più smesso di stupire e attirare
visitatori e studiosi da ogni parte del mondo.
Sezioni correlate in questo sito:
www.duepassinelmistero.com
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