Durante il periodo che
precede le antiche dinastie 'ufficiali'Egiziane(chiamato 'predinastico'),
il Paese,
come abbiamo visto,
era governato da una casta di re -sacerdoti-semidei. L'Egitto era
ben diverso da adesso:prima che 'esplodesse' la civiltà Egiziana,nel
Paleolitico, due grandi bacini costituivano il Mar Mediterraneo:in mezzo
c'era una lingua di terra che univa l'Italia e la Tunisia e passava per
l'isola di Malta. Al posto del deserto c'erano lussureggianti foreste e il
Nilo non esisteva,al suo posto c'erano vaste lagune e il tutto si
estendeva fino al mare. Vi fu un cataclisma che portò alla distruzione di
questo quadro,in un periodo ancora non ben definito tra il 10.000 e l'
8.000 prima dell'Era attuale.
Cosa successe
esattamente non lo sappiamo con certezza: i testi di quasi tutte le grandi
civiltà antiche- geograficamente assai distanti tra loro-ci parlano di un
'diluvio',un immane diluvio che scombinò la faccia della Terra. Ma non
possiamo a tutt’oggi dare risposte certe. Sconvolgimenti climatici si
susseguirono e cambiarono volto alla geografia terrestre. La lingua di
terra tra l'Italia e la Tunisia sprofondò, lasciando emergere solo qualche
lembo di terraferma,di cui l'isola di Malta costituisce il residuo. Le
vaste foreste dell'Africa del Nord iniziarono a decurtarsi e le vaste
lagune scomparvero, lasciando solo roccia e sabbia al loro posto. Il corso
del fiume Nilo prese forma, enorme serpente che partiva dal centro Africa
e per migliaia di chilometri, scorreva accanto al mar Rosso,fino a trovare
il Mar Mediterraneo. Tra l'8000 e il 5.000 a.C. migrazioni di popoli
avvennero da un capo all'altro dell'Egitto, dal nord al sud e viceversa,
gente proveniente da dove? Comunque il luogo, poco a poco, va trasformandosi
in un deserto sabbioso, inospitale, in cui il Nilo senza alcuna regola
continua implacabile a riversare il suo limo nerastro, trasformando i
lembi di terra coltivabile in pantani inutilizzabili.
A sinistra alcune
statuette appartenenti alla 'dea serpente' della
cultura NAQADA, del periodo predinastico Egizio, a destra una dea-serpente della cultura Jamo dell'Iraq.
.Secondo alcune teorie
eretiche, ma comunque supportate da alcuni documenti, informano che un tempo l'Egitto era governato da 'vigilanti', chiamati
Shemsu-Hor, uomini-serpente o uomini-uccello che vegliavano sull'umanità.
In uno dei manoscritti ritrovati a Qumran ("testamento di Amran,
4Q543,545-548") si legge di strani 'esseri'chiamati Vigilanti così
descritti "Uno di loro aveva un aspetto terrificante, come un serpente... E lo osservai di nuovo...il suo volto era come
una vipera e indossava tutti i suoi occhi...". Sembra superfluo aggiungere -ma non lo è-che tutte le statuette ritrovate raffiguranti
divinità-serpente, hanno aspetto femminile, pertanto questo simbolo andrebbe
associato alla Grande Madre (il Faraone portava sul copricapo regale un
cobra).
Anticamente
l'Egitto si chiamava "KEMI"che significa "Terra Nera". Verso
il IV° millennio avanti la nostra Era, appare un popolo dalle
straordinarie capacità organizzative, con conoscenze strabilianti,
che gli permettono di regolamentare per chilometri le acque del Nilo,
di coordinare il lavoro agricolo, di fondare città, e
soprattutto una società che darà vita ad una civiltà che durerà per
tremila anni e che può avere pochi paragoni nella storia dell'Uomo.
Verso il 3000 a.C. avviene l'unificazione delle due Terre
(1).
Simbolicamente l'Egitto pre-dinastico era diviso in una parte
settentrionale, del delta del fiume NILO, chiamato Basso Egitto e da una
più meridionale, detta Alto Egitto, ma l'unificazione del Paese avvenne
sotto NARMER, che diventa il primo Faraone della storia Egizia,
assoggettando i suoi nemici e indossando la doppia corona. Notare che la
tavoletta di Narmer, conservata al museo Egizio del Cairo, è già
accuratamente lavorata e ricca di particolari interessanti, per l’epoca
‘preistorica’in cui fu realizzata. Come osserviamo, l’Egitto Antico sa
mantenere dopo millenni ancora molti segreti…
Segno dell'
unificazione era la doppia corona: la corona ROSSA del Basso Egitto e
BIANCA per l’Alto Egitto di cui, curiosamente, non è stato mai trovato
nessun esemplare.
L’architettura delle prime dinastie Egizie si caratterizza per l’erezione
di tombe a tumulo chiamate ‘mastabe’,cui sarebbero seguiti –come forma
evoluta e di esasperante desiderio di onnipotenza- quei grandi monumenti
chiamati Piramidi,il cui ‘prototipo’ –secondo gli studiosi- è quella ‘a
gradoni’ di Saqquara, edificata dal faraone Zoser o Djoser, e progettata
dal suo architetto Imhotep.
Poco più di
cent'anni dopo l'erezione della Piramide di Zoser a Saqquara-secondo la
cronologia ufficiale-si passa a costruire Piramidi a facce piane, opere
costosissime per materiali impiegati e forza-lavoro,al limite delle
possibilità umane, quasi un ASSURDO architettonico,se pensiamo che-in
fondo-doveva esservi posto un...defunto.
A tutt'oggi
sono state ritrovate 110 Piramidi lungo il Nilo, come una 'catena'che
ricopre una lunghezza di 50 Km,alcune a gradini altre a facce piane.
Interessante(ma meno nota delle piramidi di Giza), ancora da indagare a
fondo, è la Piramide di Mejdum,attribuita a Snefru, padre di
Kheope e iniziatore della IVdinastia. Chiamata anche
falsa piramide:si presenta oggi come un 'gradone'sovrapposto da
due più piccoli,ma doveva avere altre strutture rivelate dalla mole di
materiale che è situata alla base della piramide stessa.
Dobbiamo
chiederci come mai, al pari di quella di Unas(V dinastia),
piramidi coeve a quelle di Giza (IV dinastia) versino in
condizioni assai peggiori.
Nota:
1)- Una nuova teoria (2009), pubblicata su Al-Ahram Weekly, consultabile
al link
http://weekly.ahram.org.eg/2009/931/he11.htm
sembrerebbero affermare che i due regni fossero già uniti in epoca
predinastica.
Sezioni correlate in questo sito:
www.duepassinelmistero.com
Avvertenze/Disclaimer