Non è possibile
comprendere tutta la grande Sapienza degli antichi Egizi se non si aprono
tutti i nostri sensi e il nostro cuore: hanno lasciato tanti disegni,
tanti geroglifici, nelle tombe, è vero ,ma ci vuole una comprensione che
vada al di là della semplice 'visione': possiamo solo cercare di penetrare
nella loro concezione della vita terrena e di quella ultraterrena, mai
sganciate, così mai sganciati sono l'Uomo dal Cosmo, da dove egli proviene
e dove egli certamente ritornerà. Così –nell’Antico
Egitto - il Regno Terrestre è uguale al Regno Celeste, dove si
continueranno a compiere le medesime azioni. Tutto ha un "Kà",
il 'soffio divino',che Rà
ha infuso in ogni materia vivente. Quindi, ogni cosa è "causa e
manifestazione"del proprio essere. Il microcosmo,l'uomo,e il
Macrocosmo, devono vivere secondo il medesimo ordine cosmico,vivendo
in modo interdipendente.Il dio Khnum,artefice
della razza umana,ha modellato due figure identiche: il
Khet-la
materia inerte - e il
Kà, il
soffio vitale, lo spirito.Da essi trae origine il
Ba,l'anima di ogni uomo che è anche la propria coscienza
individuale,staccata dal creatore. L'anima e il Ka
devono 'lavorare'in modo parallelo,in un grande ordine che lo rende
responsabile delle azioni quotidiane. Il Ka è
eterno,quindi immortale.
·
LA prerogativa dell’ immortalità,
nell'ANTICO REGNO, l’ aveva soltanto il FARAONE:egli adorava
RA,il dio del Sole.In quel periodo(Antico Regno) si fa strada il culto di
OSIRIDE,probabilmente un personaggio REALMENTE VISSUTO in epoca
predinastica, che venne divinizzato.
In ogni civiltà si
trova un EROE CIVILIZZATORE:inizialmente,
era forse un re-pastore
del Delta, ad ABUSIR,dove si era sovrapposto ad una divinità locale,
Andyeti.
Il suo regno prospero
portò il popolo a divinizzarlo. Egli,raffigurato con i suoi attributi
regali,si mostra con in mano il bastone ricurvo e il flagello,attributi
dei pastori e caratteristici del dio Andyeti,cui
è assimilato.Nei "Testi delle Piramidi"egli viene citato come
NEOFITA del pantheon e il clero di ELIOPOLI lo elevò ad erede di
GEB,dio della Terra e di Nut, dea
del Cielo;con i suoi fratelli si formò l'Enneade
Eliopolitana,così composta:
Amon
-Ra creatore
dell'universo;SHU,dio
dell'ARIA,TEFNUT,
dea del FUOCO,GEB,
NUT,OSIRIDE(dio
dell'aldilà e forza fecondante),ISIDE(dea
dell'amore divino e forza generante),SETH(dio
della distruzione),NEFTIS
(dea sorella e aiuto di Iside). E'fondamentale
capire l'importanza che ha il culto Osiriaco
poichè egli è la prima figura 'umana'
che viene sulla Terra,dopo i tre regni governati da
Shu,Ra e Geb
in cui esisteva una sorta di EDEN, per portare 'conforto'ad un'umanità che
era 'caduta' al di fuori dell' EDEN. Osiride la aiuta a rialzarsi,a
rifiorire. I Testi Egizi affermano che la storia dell'Egitto ha
inizio con un REGNO di OSIRIDE, che era stato preceduto da TRE
GRANDI REGNI DIVINI:
-il Regno dell'Aria SHU;
-il Regno dello Spirito
Ra;
-il Regno della Terra GEB.
In queste 'ERE'
possiamo rintracciarvi le 'leggende'comuni ai popoli antichi che
'rivelano'l'esistenza di 'epoche'precedenti alla nostra,in cui l'Uomo era
‘in simbiosi’ con dio,viveva senza spazio
nè tempo,senza condizionamenti...Poi ci fu la...'caduta',una
sorta di allontanamento da quella condizione paradisiaca e l'Uomo
spirituale lasciò il posto all'uomo Materiale.
Osiride si fa uomo,soffre e muore fatto a pezzi dal fratello
Seth. La leggenda narra che i pezzi furono
sparsi per l'Egitto e ritenuti reliquia sacra; molte
località proclamano di possederne uno. ABIDO fece un santuario
dedicato al suo culto. Iside,sua sorella e sposa,riuscì a trovarli
tutti meno il fallo,mangiato dal pesce
Ossirinco,che per tale ragione non veniva mai mangiato.Il pesce
divenne anche un simbolo per il culto di Osiride. Iside,con l'aiuto di
Neftis,riesce a trovare i pezzi e a farsi
fecondare sotto forma di uccello,da Osiride,ricomposto miracolosamente.Da
questa unione,nascerà Horus.Si
aprirà una lunga lotta per il potere,dato che SETH aveva preso il trono di
Osiride,ma Osiride decretò dall'aldilà che la successione fosse ereditaria
e dopo che Horus perse un occhio durante il
combattimento con lo zio Seth,fu proclamato re.Quando
Osiride morì,diventò -tanto era stato un dio in
vita-il dio dei morti. Tutti i faraoni si identificheranno da
vivi, con Horus, mentre da morti con Osiride.
Osiride,rinascendo,ha
sperimentato e vinto le forze della natura,esprime il mistero del seme che
muore al buio della terra e germoglia alla luce del sole e dà
vita,ciclicamente. Iside diviene la più amata tra le dee,a lei vengono
dedicati templi e statue e il suo culto permarrà nei secoli a venire... Il
culto di ISIDE si fonde con quello della DEA MADRE terra che accoglie il
seme inerte (il seme-dio) per nutrirlo e portarlo a nuova vita, in un
ciclo eterno di nascita,morte,rigenerazione.
Il clero di
ERMOPOLI, ad un certo punto della storia Egizia, prende il
sopravvento e porta avanti un culto basato su un’Intelligenza
Universale,assimilata al dio Thot,che
padroneggiando la Parola di cui è Signore,fa emergere il concetto del ‘verbum’
–per la prima volta- come Principio della
Creazione. “Solo se la voce era “giusta” il mago poteva acquisire il
comando delle forze procreatrici della natura”.Nella forma
evolutiva,questa Concezione Ermopolitana farà
scaturire da Thot,dalle acque primordiali,
quattro coppie paritetiche,che compongono l'OGDOADE
Ermopolitana:Nedu
e Nenet,dei
del mondo occulto;Nun
e Nenet,dei
delle acque primordiali;Hehu
e Hehet,dei
dello spazio infinito;Keku
e
Keket,dei
dell'oscurità. Esse non fanno parte dell’universo creato,perché intese
come componenti negative dello stesso;esse non creano,non ne hanno il
potere,che appartiene soltanto al dio Thot,il
quale può trasformarle nei loro opposti e trasporle nel mondo delle
forme,della luce,del visibile e finito.Dal bagno nelle ‘acque
primordiali’ di queste divinità,compreso
Thot,uscirà l’uovo cosmico da cui
Rà emergerà sottoforma di uccello
della luce,annunciatore della Creazione del
Mondo.Riassumendo,nell’Antico Egitto,le concezione
cosmogoniche sono riconducibili a tre:quella
di Eliopoli,con l’Enneade;quella
di Menfi,creata dal collegio sacerdotale del dio
Ptah,in cui è ribadita la concezione del
verbum come principio della creazione.
Ptah è l’artigiano divino,che ha originato il
mondo organizzato, mediante l’azione collegata del cuore che concepiva
le cose, e di conseguenza queste stesse ‘cose’concepite,pensate,gli
elementi della creazione, venivano dalla lingua rese concrete,per la
magia della parola.Questa storia è scritta sulla stele n. 498, ora al
British Museum.Anche
nella città di Esna si sviluppò un mito
originario analogo,in cui il dio artigiano è Khnum,
“colui che plasmò al tornio gli dei, che modellò uomini e animali”;quella
di Ermopoli.
·
La prerogativa di avere una vita
ultraterrena,con il passare del tempo e del loro potere, l'ebbero
ANCHE i Nobili e i ricchi. Nel MEDIO REGNO, per facilitare
l'ingresso del defunto nell'aldilà,furono creati dei testi
magico-rituali,che vanno sotto il nome di
"Testi dei Sarcofagi", poichè venivano
scritti all'interno del coperchio del sarcofago che conteneva la mummia. Essi
'derivavano'dai "Testi delle Piramidi". Nel NUOVO REGNO, ciascun
Egiziano poteva accedere alla vita dell'aldilà
purchè avesse condotto una esistenza 'giusta' e veniva
aiutato,nell'accesso ultraterreno,da testi noti come "Libro dei Morti", scritto
su papiri e deposto vicino al defunto. Essi derivavano dai precedenti. Si
consiglia di proseguire l'approfondimento del
culto dei morti nel
Nuovo Regno.
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