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Un tempo Memnof-Rà,a cui i Greci diedero il nome MEMPHIS,era
la capitale che avevano scelto i sovrani dalla II dinastia alla VII-VIII
(insieme ad Abidos)e della XXVII (insieme a Sais) e XXX(insieme a Sebennito).Doveva
essere magnifica e possedeva un tempio dedicato a Ptah, in cui
venivano incoronati i Faraoni.La città si estendeva per 15 Km da Giza a
Saqquara e vi si erigevano molti templi dedicati a tutte le divinità del
mondo antico,in quanto vari popoli, i Fenici, i Giudei, gli Armeni ,i
Greci, i Libici e i Sudanesi, avevano fatto un loro quartiere.Di tutto ciò,
oggi non resta quasi più traccia. L'ascesa di Alessandria
decretò il totale declino di Menfi,che già nel IV secolo d.C. versava in
totale degrado. Venivano utilizzati ancora alcuni templi dai cristiani, che
li avevano trasformati in chiese, poi con la fondazione della città del
Cairo ,il materiale venne usato per costruirne gli edifici.Nel marzo
2001 è iniziata una campagna di scavi per localizzare la città 'perduta'.
Una spedizione russa guidata dalla direttrice del Centro per la Ricerca
Egittologica - Istituto di Studi Orientali dell'Accademia delle Scienze
Russa- Galina Belova ha individuato alcune lastre di calcare che
pavimentavano alcune strade e le fondamenta di alcune colonne. L'area degli
scavi comprende il presunto antico 'cuore di Menfi', noto come
Kom Tuman,e stanno venendo alla luce anche oggetti di culto, alcuni
forni per la terracotta e molti reperti in ceramica smaltata di pregiata
qualità, che pare fossero rari all'epoca. Il manufatto più prezioso sembra
però una testa scolpita, che reca l'acconciatura tipica degli antichi
faraoni, e che verrebbe attribuita ad un sovrano della XXVII dinastia.
Quando si giunge a Menfi, con pullman,dal sito di Giza, si trova un Museo
all’aperto,di cui sicuramente una delle attrattive è la SFINGE DI
ALABASTRO,
costituita da un unico blocco di granito:è alta 4.5 m ed è lunga 8 m, e
anche se paragonata a quella di Giza sfigura (in quanto a dimensioni) è
veramente bellissima. Reca il cartiglio del faraone Amon-Ofis (Amenhotep)
II , della XVIII dinastia e un tempo si ritiene fiancheggiasse
l'ingresso del tempio di Ptah, dio di Menfi. In una sorta di ‘hangar’
coperto, si trova invece la colossale statua del faraone Ramesse II,
faraone della XIX dinastia. Non trovo le parole adatte per descrivere
le fattezze del suo volto sorridente,bello,fiero; tutto sembra essere stato
curato con perizia estrema dagli scalpellini che la realizzarono: i
particolari del gonnellino,della cintura da cui esce un pugnale dal manico
lavorato...il tutto perfettamente levigato,sembra una statua 'vivente', da
restare senza fiato. E' scolpito in granito rosa ed è alto oltre 10 metri ed
è presentato sdraiato perchè è privo della parte inferiore del corpo(fu
ritrovata mutila).Una statua uguale- ma in posizione eretta- si trova nella
piazza della Stazione al Cairo,dove fu collocata nel 1954,dopo essere stata
ritrovata a Menfi. Una copia, invece, si trova sulla strada che conduce all'
aeroporto del Cairo. Si dovevano trovare davanti ad uno dei piloni del
tempio di Ptah; nello stesso punto, sono venuti alla luce frammenti di
statue colossali sedute.
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www.duepassinelmistero.com
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