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TEMATICHE: Due passi nell'Italia nascosta Simbologia e Cultura Orientale UTILITY: Ricerca veloce titoli per argomento SERVIZI:
| Continuano i nostri due passi nel mondo delle epigrafi misteriose,ma anche dei simboli,segni,incisioni,stemmi...e non solo sulla pietra. Bisogna dire che spesso la mancanza di una conoscenza adeguata in campo glottologico ed epigrafico, porterebbe a classificare come insolute anche quelle scritte che tali non sono, molto probabilmente. E' pur vero,però,che (specialmente in alcuni ambiti), si è sempre fatto uso di alfabeti 'segreti', o meglio di 'crittografie', note solo a pochi, per celare messaggi ad occhi indiscreti,far circolare messaggi che altrimenti sarebbero inevitabilmente 'intercettati' (valido soprattutto in contesti militari). E' risaputo che in epoca romana veniva impiegato un sistema (anzi,più d'uno)di crittografia,così pure nel Medioevo,ad esempio si dice che i Templari avessero un sistema in codice per trasmettersi le informazioni o proteggere,come dice la didascalia,i loro interessi in campo finanziario (in realtà,la croce dell'immagine sembra più appannaggio dell'Ordine Giovannita o dei Cavalieri di Malta). Non tutto ciò che non riusciamo a decifrare o a interpretare, in base alle nostre personali conoscenze, può dunque essere annoverato tra i 'misteri'. E'appunto per questo che -divulgando ad un numero sempre maggiore di persone- si può trovare una risposta o condividere perlomeno le opinioni.Senza contare che -vedendo un dato simbolo,un alfabeto,un'epigrafe,si può trovare un raffronto con ciò che si è visto,magari tempo addietro,o si è fotografato,e dunque è importante rimettere insieme i vari pezzi del 'puzzle' che compone questa nostra Sezione, che abbiamo chiamato 'simboli sulla pietra', genericamente. Oltre agli arcinoti Sator (e altri palindromi) e Triplice Cinta,cui abbiamo dedicato larga parte in questo sito, cui una definitiva interpretazione manca, ricordiamo la misteriosa epigrafe di Barga(LU),che recentemente ho catturato 'dal vivo', su un pilastro d'ingresso del meraviglioso Duomo.
Potrebbe trattarsi di un particolare tipo di 'schema di gioco'? L'ipotesi nasce dal fatto che esistevano,specie nel mondo classico ma poi trasposti anche in seguito(con varianti o meno), schemi di gioco simili,come quello del Latrunculi
A Lucca (Tesoro del Museo della Cattedrale) mi è capitato di vedere un'iconografia che me l'ha rammentata. Particolare della 'sigla' Dittico eburneo del console Areobindo(prima metà VI secolo d.C.),bottega di intagliatori costantinopolitani. Non si conosce nè quando nè come il reperto entrò a far parte del tesoro della Cattedrale di Lucca. Aerobindo fu console a Costantinopoli tra il 506 e il 545.Da incisioni di nomi di santi (come San Frediano) all'interno delle valve,databili per grafia al VII_VIII secolo d.C., si ritiene che il manufatto sia stato precocemente usato nella liturgia.
E' sprovvisto di qualsiasi segno epigrafico,e la parte centrale (dove c'è una fascia obliqua) è fortemente stata abrasa o scalpellata (vi erano forse proprio qui delle scritte?). Difficile dare un'attribuzione anche agli otto piccoli elementi contornanti lo scudetto centrale.Anche il seguente stemma ecclesiastico si trova nella medesima Basilica romana.Gli stemmi di vescovi,cardinali e papi sono molto interessanti e ogni Casato ne ha uno diverso. Questo purtroppo non ho potuto associarlo al suo 'proprietario'ma non è un mistero,infatti i più attenti tra i lettori sapranno facilmente riconoscere a chi appartenga lo stemma qui mostrato
In uno scudo suddiviso in due registri verticali,compaiono a destra un compasso e,a sinistra,tre stelle;al di sotto,la scritta OMNIA CUM MENSURA (tutto secondo misura) e ancora più sotto,pende una sorta di 'medaglione' con croce aureolata.
Chissà qual'era il suo significato,con quale intento sono state tracciate, perchè questo prelato le volle sulla propria tomba:una semplice decorazione? Assai strana se lo fosse... La tomba apparterebbe al vescovo Consalvo Rodriguez, che fu vescovo di Albano Laziale, morto nel 1299 (almeno così si deduce dalla scritta latina a corredo), anche se non è scritto 'Albanensis' bensì 'Albanem'. Nelle foto seguenti, l'intero monumento e il particolare dell'epigrafe dedicatoria. Da essa si apprende che l'opera fu eseguita da un Giovanni, della famiglia dei Cosmati, cittadino romano. Uno scudetto uguale a quelli del registro inferiore,si trova al di sopra del bellissimo mosaico.In totale,si hanno 6 scudetti. Questo vescovo doveva essere particolarmente affezionato a questo numero. (continua-) Testo e foto appartengono ai legittimi proprietari indicati e seguono le Avvertenze/Disclaimer. |