Simboli sulla pietra(2)
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Continuano i nostri due passi nel mondo delle epigrafi misteriose,ma anche dei simboli,segni,incisioni,stemmi...e non solo sulla pietra. Bisogna dire che spesso la mancanza di una conoscenza adeguata in campo glottologico ed epigrafico, porterebbe a classificare come insolute anche quelle scritte che tali non sono, molto probabilmente. E' pur vero,però,che (specialmente in alcuni ambiti), si è sempre fatto uso di alfabeti 'segreti', o meglio di 'crittografie', note solo a pochi, per celare messaggi ad occhi indiscreti,far circolare messaggi che altrimenti sarebbero inevitabilmente 'intercettati' (valido soprattutto in contesti militari). E' risaputo che in epoca romana veniva impiegato un sistema (anzi,più d'uno)di crittografia,così pure nel Medioevo,ad esempio si dice che i Templari avessero un sistema in codice per trasmettersi le informazioni o proteggere,come dice la didascalia,i loro interessi in campo finanziario

                                        Agfa-ScanWise-1-(1)--.jpg (36177 byte)

(in realtà,la croce dell'immagine sembra più appannaggio dell'Ordine Giovannita o dei Cavalieri di Malta).

Non tutto ciò che non riusciamo a decifrare o a interpretare, in base alle nostre personali conoscenze, può dunque essere annoverato tra i 'misteri'. E'appunto per questo che -divulgando ad un numero sempre maggiore di persone- si può trovare una risposta o condividere perlomeno le opinioni.Senza contare che -vedendo un dato simbolo,un alfabeto,un'epigrafe,si può trovare un raffronto con ciò che si è visto,magari tempo addietro,o si è fotografato,e dunque è importante rimettere insieme i vari pezzi del 'puzzle' che compone questa nostra Sezione, che abbiamo chiamato 'simboli sulla pietra', genericamente.

Oltre agli arcinoti Sator (e altri palindromi) e Triplice Cinta,cui abbiamo dedicato larga parte in questo sito, cui una definitiva interpretazione manca, ricordiamo la misteriosa epigrafe di Barga(LU),che recentemente ho catturato 'dal vivo', su un pilastro d'ingresso del meraviglioso Duomo.

                                                

Campiglia Marittima (LI):lastra inserita sulla facciata di un'abitazione privata nella via principale del paese,a due passi dal teatro (foto dr.R.Volterri).Risulta ancora indecifrata. NOVITA'. nell'agosto 2013 siamo andati a vederla e abbiamo scoperto diverse cose interessanti; abbiamo anche trovato, forse, una soluzione. Scopritelo leggendo il nostro articolo

 

Brescia:Museo Lapidario del Tempio Capitolino (I sec.d.C.). La lapide risulta incastonata in una parete della cella centrale del Capitolium,a sinistra.La particolarità è che quattro righe sono incise in caratteri latini e le due ultime righe parrebbero scritte in caratteri diversi,con alcuni segni del tutto fuorvianti (come i cinque puntini a inizio frase,nella penultima, e verso il fondo,nell'ultima riga).Presenta anche una N inversa.A questo proposito diremo che la N 'al contrario' è presente in alcuni alfabeti,come quello russo ad esempio: "La И, minuscolo и è una lettera dell'alfabeto cirillico, pronunciata [i] in russo, ed [ɪ] in ucraino. All'apparenza sembra un'immagine allo specchio della lettera maiuscola latina N, ed è derivata dalla lettera greco Eta (Η, η, pronunciata [ɛː] in Greco antico ma [i] in Greco moderno)"(da Wikipedia).Ci sembra doveroso fare questa aggiunta,poichè la presenza di una N inversa non denota il carattere misterioso o un intento esoterico generico,cioè non sappiamo perchè venne incisa all'inverso,non lo sappiamo,dunque sbilanciarsi in ipotesi è al momento fuori luogo.Ci si è limitati a farlo osservare.Certo è che la presenza -nelle due ultime righe-di taluni caratteri alfabetici nettamente diversi dalle righe superiori, alcuni dei quali davvero insoliti,ci ha incuriositi.

              

Chiesa dei Quatuor Coronati (Roma).Curioso frammento di lastra presente alla base di un lato del chiostro (segnalazione e foto Giulio Coluzzi).Si notano alcuni segni grafici evidenti.

         

Potrebbe trattarsi di un particolare tipo di 'schema di gioco'? L'ipotesi nasce dal fatto che esistevano,specie nel mondo classico ma poi trasposti anche in seguito(con varianti o meno), schemi di gioco simili,come quello del Latrunculi                      

                                            latriunculi.jpg (93811 byte) (cliccare)

Sigle e iconografie che hanno destato la curiosità del nostro amico e collaboratore Giulio Coluzzi,che ha immortalato questa lastra marmorea nella Basilica di San Clemente a Roma.Forse lo stemma di qualche personaggio cui appartenne la lastra?

          

A Lucca (Tesoro del Museo della Cattedrale) mi è capitato di vedere un'iconografia che me l'ha rammentata.

                      Particolare della 'sigla'

Dittico eburneo del console Areobindo(prima metà VI secolo d.C.),bottega di intagliatori costantinopolitani. Non si conosce nè quando nè come il reperto entrò a far parte del tesoro della Cattedrale di Lucca. Aerobindo fu console a Costantinopoli tra il 506 e il 545.Da incisioni di nomi di santi (come San Frediano) all'interno delle valve,databili per grafia al VII_VIII secolo d.C., si ritiene che il manufatto sia stato precocemente usato nella liturgia.

Nella Basilica dei SS.Quatuor Coronati a Roma, ho trovato il seguente curioso simbolo, inciso su una grande lastra tombale pavimentale,cui tuttora manca una spiegazione.

                                            

E' sprovvisto di qualsiasi segno epigrafico,e la parte centrale (dove c'è una fascia obliqua) è fortemente stata abrasa o scalpellata (vi erano forse proprio qui delle scritte?). Difficile dare un'attribuzione anche agli otto piccoli elementi contornanti lo scudetto centrale.Anche il seguente stemma ecclesiastico si trova nella medesima Basilica romana.Gli stemmi di vescovi,cardinali e papi sono molto interessanti e ogni Casato ne ha uno diverso. Questo purtroppo non ho potuto associarlo al suo 'proprietario'ma non è un mistero,infatti i più attenti tra i lettori sapranno facilmente riconoscere a chi appartenga lo stemma qui mostrato

                      

In uno scudo suddiviso in due registri verticali,compaiono a destra un compasso e,a sinistra,tre stelle;al di sotto,la scritta OMNIA CUM MENSURA (tutto secondo misura) e ancora più sotto,pende una sorta di 'medaglione' con croce aureolata.

Ad un vescovo  appartiene invece la curiosa (secondo me) tomba situata in una cappella della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma (foto G.Coluzzi).Non è sicuramente la statuaria o il monumento in sè che destano grosse perplessità,quanto le singolari 'freccine'che furono apposte nel fregio musivo policromo inferiore (bianco, rosso e blu). Esse sono poste in numero di una e di  due alternativamente  (meglio visualizzare nell'immagine per capire meglio) e la somma di ogni fila verticale è uguale a 6.Le file sono tre per ciascuno 'scudetto', dunque si potrebbe scrivere,sottoforma di numero, 6 6 6...

                                           

Chissà qual'era il suo significato,con quale intento sono state tracciate, perchè questo prelato le volle sulla propria tomba:una semplice decorazione? Assai strana se lo fosse... La tomba apparterebbe al vescovo Consalvo Rodriguez, che fu vescovo di Albano Laziale, morto nel 1299 (almeno così si deduce dalla scritta latina a corredo), anche se non è scritto 'Albanensis' bensì 'Albanem'. Nelle foto seguenti, l'intero monumento e il particolare dell'epigrafe dedicatoria. Da essa si apprende che l'opera fu eseguita da un Giovanni, della famiglia dei Cosmati, cittadino romano.

                         S_Maria_Maggiore_1.jpg (187207 byte) Scritta sepolcro S.Maria Maggiore.JPG (96890 byte)(cliccare)

Uno scudetto uguale a quelli del registro inferiore,si trova al di sopra del bellissimo mosaico.In totale,si hanno 6 scudetti. Questo vescovo doveva essere particolarmente affezionato a questo numero.

(continua-)

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