Due passi nel misterioso mondo delle
epigrafi,ma non solo.Esistono innumerevoli stemmi,lastre,lapidi,che recano dei 'curiosi'
simboli,i quali all'occhio profano risultano assolutamente privi di 'senso'....Questo,per
esempio,è uno scudo che ha la parte centrale divisa in due 'settori',in cui nel
registro superiore si nota una corona e,sotto,una gamba piegata.Ma se si presta
minuziosa ispezione,si possono 'scoprire' particolari che all'occhio fuggevole
non si offrono. Questi 'antichi'...parlavano per mezzo di rebus o la
soluzione è più chiara di quanto immaginiamo? Se si conosce la risposta, si!
Indubbiamente si tratta di uno stemma familiare,e prossimamente verranno
inserite anche le 'risposte giuste', dove esse esistono,poichè sono ancora molte
le epigrafi indecifrate.Ma procediamo con ordine(accanto ad ogni reperto è
indicato se c'è -al momento in cui scrivo- una spiegazione oppure
no.Auspichiamo di poter scrivere presto di averla trovata...almeno
quella...ufficiale!).
In
riflessione sui gradini del Palazzo della Ragione,a Bergamo 'Alta',la
città vecchia per antonomasia.La parete destra è 'tappezzata' di
lapidi che vi sono state murate e che si trovavano nella vetusta chiesa
di S.Agostino,oggi sconsacrata,e collocate qui(come dice l'epigrafe in
apertura di pagina) nel 1881.Dovrebbero appartenere alle più antiche
famiglie cittadine.Talune lastre sono grandi,fanno pensare alla
ricopertura di sepolcri tombali o usate come monumenti
commemorativi/funerari.
1. Una croce,sormontata da un
circolo,all'interno di una curiosa figura a nove lati curvati,a sua
volta inserita in un elemento quadrilobato.Una curiosità è che,nei
quattro angoli interni della croce,sono incisi dei 'segni'(due X a
destra,sopra e sotto;e due segni poco chiari a sinsitra,sopra e
sotto).Cosa sono?L'insieme prende l'aspetto di un 'fiore'(abbozzo di
'gambo'nella parte terminale del braccio lungo della croce,margine
inferire destro),continuità dell'incisione della croce,che si 'apre',offrendo
appoggio alla 'sfera',in cui c'è un elemento crucifero(ricorda il seme
dei 'quadri'nelle carte da gioco)è al centro.Per il momento:INSOLUTA
2.Lastra molto consunta,in cui è visibile un elemento centrale che
attira per la sua somiglianza ad un pentacolo o stella a cinque punte (l'uomo
vitruviano!);probabilmente era una ruota,di cui il raggio superiore
è poco visibile,è inscritto in un contorno dai lati irregolari ,che
sormonta un ancor più enigmatico elemento,percorso in obliquo da 5 'coppelle',non
so se coeve al resto.Per il momento:INSOLUTA
3
4.Le due lastre raffigurano il medesimo stemma.Sopra la corona,fuori
dall'ovale,c'è un elemento ellissoide vuoto,piccolo.Altra curiosità è
fornita dalle due lettere,visibili ingrandendo la lastra di dx,sotto
l'epigrafe latina:due C al contrario? O sono numeri? Per il momento:INSOLUTA
5.Lastra
molto consunta,nel cui insieme si riconosce l'elemento esterno
quadrilobato della foto 1.Si vede una croce latina all'interno.Mi sembra
di poter dire che questa lastra venne reimpiegata,perchè c'è la
presenza di lettere sovrapposte,di una cromia diversa tra la parte
centrale(più scura)e quella più esterna.Inoltre curiosi 'tracciati' a
righe squadrate ripetute, paiono evidenziarsi soprattutto nella parte
destra.AL momento;INSOLUTA.
6.7.
La foto 6 è l'integrale mentre
nella foto 7 c'è il dettaglio della curiosa scritta,che sembra
riportarci agli arcaici periodi paleocristiani.Forse un riutilizzo più
tardo;la lastra centrale presenta una spaccatura,e sembra poter dire che
sopra ci fosse un'altro elemento che,rompendosi,ha permesso di ritrovare
questo? Abbiamo ancora l'elemento quadrilobato della foto 1 e 5;nello
scudo centrale pare individuarsi un paio di elementi circolari ai lati e
superiormente.La scena simbolica raffigura un cavallo che sta salendo
sul tronco di un alberello frondoso.La scritta inferiore,a parte dello
stemma,è interessante:la prima sembra un 'omega'messo in verticale,una
linea lo congiunge ad una V (che potrebbe significare Vita ma a volte
anche l'alfa è raffigurata in questo modo(ma sarebbe messa al
contrario),manca però qualsiasi elemento interno alla lettera per
rinforzare tale tesi;la X (chi greca)e la croce a due bracci(vescovile)
o croce di Lorena, mi sentirei di dire che sono una forma diversa del
monogramma di Cristo,e del segno vittorioso di Costantino,molto in uso
nella crittografia dei primi cristiani.Al momento però,l'intera lapide
rimane INSOLUTA.
8
Foto del generale e,nella 9, del particolare del 'numero' o sigla(il
contorno nero è mio).La foto 'generale' l'ho lasciata secondo la
visuale che se ne ricava direttamente in loco,osservando la lapide;nel
particolare ho ruotato l'immagine di 180° per visualizzare la medesima
'sigla' al rovescio.Come si deduce,le cose 'cambiano'.Teniamo presente
che queste lastre forse ricoprivano tombe e dunque chi leggeva aveva la
visuale completa. 9.Da
dire che la numerazione che ho trovato sulle lapidi attigue(su una 47,su
un altra 48,qui 49 farebbero anche pensare,molto meno arcanamente,che si
tratti della numerazione fatta da qualcuno per contraddistinguere i
manufatti,ma in questo caso,valeva la pena di deturparli centralmente?Mi
riservo di indagare!). Il soggetto centrale,iscritto in un elemento decorativo
poco analizzabile,presenta forse caratteri legati alla
vegetazione,alla fruttificazione,ma al momento la decifrazione resta INSOLUTA.
10.Epigrafe
ed elementi scolpiti di assai ardua lettura.Al centro,sembra riconoscere
il medesimo elemento quadrilobato delle foto 1.,5.,e 6.All'interno di
esso,un elemento simile a quello della foto 1,con 9 lati curvilinei, il
cui soggetto interno sfugge ad una valutazione precisa,almeno per la mia
attuale opinione.Sembra intravedersi una civetta o un altro volatile,ma
l'ipotesi è alquanto incerta.Per il momento:
INSOLUTA.
11.Figura
femminile,che reca nel braccio destro un libro aperto;con l'altro la
piega della veste.Ha uno strano copricapo e appare seduta su uno
scranno.Al di sopra,le insegne araldiche dei Torriani (che governarono
il ducato di Milano),e tra i due scudi una data:M.CCC.L.X (letta così
fornisce la data Mille Trecento Sessanta).Il legame tra la dama e i due
scudi crociati resta per il momento INSOLUTO.
12.Ancora
l'elemento quadrilobato delle foto che abbiamo visto nella
1,nella5,nella 6,e nella 10,e l'elemento centrale a nove lati
curvilinei,dentro il quale,nella parte superiore,qui abbiamo due
figure,nell'atto o di combattersi o di danzare(!),non è molto
visibile.Vi sono delle linee trasversali che attraversano lo stemma.
L'epigrafe al di sopra è abbastanza leggibile ma al momento si
classifica INSOLUTA
13.
Consunta lapide con stemma
centrale che raffigura un giovane con fascia legata dietro la nuca; le
lettere C (sopra,vicino al mento,poco visibile!) e P, ben visibile nella
parte inferiore.Il tutto inserito in un 'cartiglio' abbastanza
insolito.Cosa significano? Per il momento INSOLUTA
14.Due
leoni che tirano un cordone,mantenendo aperto il 'siparietto'sulla
scena,che non è più molto visibile.Lo scudo che ne risulta,è
circondato da una grossa croce patente(Cavalierato di Malta?).La data
appena visibile indica il secolo XVI. Al momento:INSOLUTA
15.
Elegante epigrafe con uno scudo inserito in un riquadro merlato.La
lettera S ha tutti i bordi che si toccano.Ricerche in corso per capire a
chi appartenne.Al momento
INSOLUTA
16.Bellissima
iconografia che raffigura una sirena coronata, a due code(la doppia
natura umana e divina),tenute dalle sue mani;i seni sono triangolari e
le forme 'piene'(fertilità?),con organo genitale esterno evidente,a
ricordare il significato profondo della chiave rinchiusa nelle Leggi
della Natura stessa,in una duplice lettura,esoterica ed essoterica.In un
dinamico sfondo di svolazzi vegetali,la sirena siede su una sorta di 'monte'(tumulo
primordiale?)conico su cui è ulteriormente effigiato uno scudo che
raffigura ancora la stessa sirena,tre stelle e un elemento bombato di
imprecisa decifrazione. E'identico a quello rappresentato nella foto
sotto,la n.17,situato in posizione più elevata (sopra una porta)
nell'atrio d'ingresso del Palazzo della Ragione(dove sono state ritratte
tutte le figure presenti in questa pagina).
17Questa
iconografia appartenne a quale famiglia cittadina?La questione al
momento è INSOLUTA.
Un gentile utente (Modesto,
collaboratore C.R.O.P.), che ringraziamo, ci fa
notare come l'iconografia n. 16, sia 'somigliante' a quella da lui rinvenuta e
che pubblichiamo:
Sopra lo scudo, il motto "JUSTUS.
UT.PALMA.FLOREBIT",cioè Il giusto fiorirà come la palma.
Stemma appartenuto al podestà Simone
Premarino. I Premarino furono un'antica famiglia veneziana originaria di
Iesolo, aggregata al Gran consiglio nel 1205. Un Nicolò fu uno dei
governatori delle galee inviate ad Alessandro III nel 1177 contro il
Barbarossa; un Ruggero, fu capitano dell'armata che a Pola sconfisse i pisani;
nel 1202 era uno dei 49 governatori delle galee che andavano a recuperare Zara
( sotto il comando di Enrico Dandolo).
In realtà, le due iconografie
divergono ad un'analisi comparativa.Ringraziamo però per avercela
segnalata e averci permesso di constatare che la nostra, rimane ancora 'insoluta'!
Ma anche attorno a quella mandataci da Modesto, sono sorti alcuni 'misteri'. La
targa era apposta originariamente sul campanile della chiesa di San Mauro a
Isola (cittadina nella regione costiero-carsica Slovenia) e ci
fornisce indicazioni circa la sua realizzazione.Infatti, sotto lo stemma, c'è
la scritta: "INTERMISSUM INIIURIA TEM // PORUM HOROLOGII USUM // SIMON
PERMARINUS PRAETOR // PRAECIPUO STUDIO RESTITUIT // MDXXI " (interotto
l'uso dell'orologio per l'inguria del tempo, Simone Premarino lo restituì dopo
particolare intervento. 1521).Qui
si apre un piccolo 'mistero' perchè la data riportata nell'epigrafe è 1521 (MDXXI)
ma pare che la chiesa sia stata costruita soltanto dopo e il campanile nel 1585.Come
poteva egli aver riparato l'orologio del campanile se questo non era ancora
stato eretto? Indagheremo per capire se la data del 1585 sia errata e debba
essere anticipata almeno a prima del 1521, altrimenti i 'conti non tornano'!
Lo stemma, ci informa Modesto, è oggi murato al termine
del palazzo municipale, sull'abside della chiesa della Madonna d'Alieto,
a sinistra del campanile, in via Giuseppe Verdi. Dimensioni 90 per 100 cm.