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Tematiche: Simbologia e Cultura Orientale Utility: Servizi:
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Note
sul Le
notizie in mio possesso sulla famiglia Gambarini di Verdello sono piuttosto
scarse, e a quelle che ho esposto sul libro appena citato posso aggiungere ben
poco. Carlo Maria Gambarini, capostipite di questo nucleo verdellese, nacque a
Bergamo nel 1754 da una famiglia di commercianti, passò una giovinezza
errabonda con saltuarie esperienze nell’ambito del commercio e, quindi, entrò
nello studio del notaio Domenico Maria Gavazzeni. Con i proventi di
quest’attività, tra il 1791 e il 1792, incominciò ad acquistare appezzamenti
di terreni in Verdello e poi, intraprese un’attività d’ingaggi “in
servizio di economiche gerenze” lautamente remunerati. In questa mansione
dovette segnalarsi in modo tale da divenire, all’epoca della dominazione
francese, prima “fornitore associato” e poi “fornitore proprietario” dei
trasporti militari. Nel periodo in cui svolse quest’incarico, assai
redditizio, avvenne l’edificazione della Villa, ora sede del Municipio, e
l’espansione dei suoi possedimenti in Verdello, fino a raggiungere
l’estensione di circa 3000 pertiche. Con il ritorno degli austriaci in
Lombardia, si dedicò esclusivamente all’economia rurale, reinvestendo i
proventi per estendere le sue proprietà. Nel 1844, scomparso Carlo Maria
Gambarini dopo i figli Beatrice e Giovanni Giuseppe, le proprietà passarono al
figlio di quest’ultimo, Carlo Gerolamo, e alla morte di questi, nel 1850,
all’allora minorenne Rosa Gambarini, pronipote in linea diretta del
capostipite (Angelini P. & S. Angelini, 1980. La
Villa Comunale di Verdello. Grafica Gutemberg, Gorle – Bergamo). Di
seguito aggiungo alcune altre informazioni. Lo
stupendo Mausoleo della famiglia Gambarini, sottoposto a vincolo stabilito con
Decreto Ministeriale già dal 1933, è a pianta quadrata e si compone di due
piani, uno rialzato comprendente la Cappella a base ottagonale e con l’accesso
da Est, e l’altro seminterrato, con le sepolture in loculi e sepolcri ed
accesso da Ovest. La Cappella è sormontata da un tiburio che racchiude
all’interno la cupola circolare e semisferica, protetta da un tetto ricoperto
di rame. L’edificio ha un’altezza totale di m 10,80 ed è dotato da due
avancorpi a stele situati ai lati dell’ampio arco d’accesso, sormontato da
un timpano. La facciata principale è decorata con varie sculture e
bassorilievi, descritti nei testi sopra citati, e nell’insieme esprime
un’armonia equilibrata e fuori del comune. Sui
due avancorpi a stele sono incise delle scritte in latino, con alcune parti
mancanti a causa del deterioramento della pietra arenaria su cui sono scolpite.
Fortunatamente, alcuni anni fa, durante un raro lavoro di “pulizia” delle
facciate (probabilmente l’unico che finora è stato fatto), decisi di salire
sulle impalcature e di trascrivere quanto leggibile e, poi, venuto a conoscenza
di alcune fotografie risalenti al 1973 (purtroppo incomplete e non sempre
leggibili), riprese da Romano Mossali di Verdello e messe gentilmente a
disposizione, riuscii a ricostruire quasi completamente le scritte. Nelle trascrizioni che propongo qui sotto, le parentesi quadre indicano mancanze che non sono riuscito a ricostruire neppure attraverso le fotografie, i punti tra parentesi indicano solo approssimativamente il numero delle lettere mancanti, mentre le lettere inclinate indicano dei dubbi, essendo difficilmente leggibili allo stato attuale e sulle fotografie, oppure non presenti in esse. Naturalmente, poi, ci possono essere anche alcune lettere interpretate in modo errato o trascritte male.
cliccare sull'immagine per ingrandirla KAROLVS
. MARIA JOSEPHI
. F . GAMBARINI SEPVLTVRAE
. LOCUM ITA
. VTI . EST . CAMERATVM PARIETIBVS
. PILIS . ET . SCALARIO COMPREHENSIS
LONG
. PED . XXI LAT
. PED . XVIII IVXTA
. COMMVNE . PAGI COEMETERIVM
VIVENS
. FECIT . SIBI . ET SVIS
. POSTERISQVE . EORVM ANNO
MDCCCXXIII Stele
Nord, lato Nord: TIBI . QVISQVISH[..]ANC
. MORTALITATIS . DOMVM INGREDERISVOX . HAEREAT . SALTEMET
. ADMONEAT QVOTIDIE . PARS . VITAE . DEMITVRNEVE . EST . CVR . QVAERAREINATVRA
. REPETIT . QVVMVVLT QVOD
. EA . LEGE . TIBI . DEDIT Stele
Sud, lato Est:
NIMIVM . NEGESTIASSI
. VIRIBVS . ANNISQVE FLORESCISNOS
. QVOQVE . FLORVIMVS ESIT
. QVVM . MORS NOS
. INTERCEPERIT TIBI
. QVID . EXPECTANDVM […..]NTO
Stele
Sud, lato Sud: D
. O . M
AE[..]EM . ET . ALTAREKAROLVS
. MARIA . GAMBARINI DICAVIT VT
. PRO[...]ST CVM
. MANSVM . HVC . VENERIT ET
. PRO . SVIS . POSSIT SACRIFICARI
SVCCEDITE . PIETASQVE . VESTRA [..]T
. VOBIS . PROSIT All’interno
della Cappella, sulla sinistra, vi è un sepolcro sormontato dalla scultura di
un uomo dormiente ed un cippo decorato con un festone e una corona d’alloro
con al centro un’ape. L’epitaffio recita: QUI ASPETTA VITA NOVELLACARLO
MARIA GAMBARINI FU
SPERTISSIMO NEGLI ECONOMICI AFFARI AL
PIGRO E AL NEGHITTOSO PORGENDO
ESEMPIO DI SAGACE INDUSTRIA CHIAMÒ
IL POVERELLO A PARTE DELLE ACQUISITE SUSTANZE E
MEMORE DELLO ESTREMO FATO DI QUAGGIÙ CON
RELIGIOSA MUNIFICENZA QUESTO
MONUMENTO A
SE ED AI SUOI PREPARAVA
VISSE
ANNI 89. M. 4 G. 3 Sulla
destra c’è un secondo sepolcro, sormontato dalla scultura di una donna
dormiente ed un cippo decorato come il precedente. Questo è dedicato a Teresa
Lucchini, moglie di Carlo Maria Gambarini per 55 anni. A
sinistra dell’altare è collocato un cippo con busto femminile, il cui testo
inciso è dedicato a Giuseppe Gambarini (10 Agosto 1786 – 3 Giugno 1820),
decorato con un Ouroboros al centro del quale vi è un’ape. Il testo recita: PENA E GIOIA CHE VALSE O MORTA GENTESE POCA POLVERE OR SEI CHE NULLA SENTE A
destra dell’altare c’è un altro cippo con busto femminile, dedicato a
Beatrice Gambarini Ganna (morta il 18 Giugno 1823), decorato con tre fiaccole
incrociate e capovolte. A
destra dell’uscita c’è un busto maschile con testo dedicato a Carlo
Gerolamo Gambarini, decorato da una stella a sei punte con viso al centro. A
sinistra dell’uscita è collocato un busto di ragazzo, senza testo e decorato
con una clessidra alata sormontata da una fiamma. Inoltre
vi sono due tronchi di colonna sormontati da busti maschili, un bassorilievo
sopra l’uscita con profilo maschile e, ai lati dell’altare, due bassorilievi
con profili femminili. Sulle
lapidi e i cippi, vi sono incisi vari motti ed epitaffi. Sotto
la cupola della Cappella, al centro, c’è un triangolo con grande raggiera. Nel
sotterraneo del Mausoleo ci sono varie lapidi dedicate a : Carlo
Maria Gambarini (1754 – 1844) Teresa
Lucchini in Gambarini (1753 – 1839) Giuseppe
Gambarini (1786 – 1820) Anna
Tasca in Gambarini (1793 – 1846) Isabella
Gambarini (1760 – 1833) Beatrice
Gambarini Ganna (1814 – 1850) Luigi
Gambarini (1817 – 1875) Oltre
a queste, vi sono le lapidi di: Rosa
Cagnola G.
B. Cagnola Costanzo
Cagnola (1868 – 1925) Elena
Cagnola Infine,
quelle della famiglia Abbiati: Cav.
Emilio Abbiati (31/1/1863 – 17/10/1943) Luigina
Abbiati Brolis (22/2/1868 – 5/12/1960) Arturo
Abbiati (26/6/1887 – 30/11/1963) Lina
Abbiati Riva (21/6/1889 – 16/1/1977) Comm.
Carlo Abbiati (12/12/1893 – 9/6/1978) Maestro
Franco Abbiati (14/9/1898 – 22/1/1981) Carla
Nicolini Ved. Mario Abbiati (22/10/1903 – 5/6/1999) Si pubblica per gentile concessione dell'Autore,arch. Riccardo ScottiArgomenti correlati in questo sito:
dicembre 2006
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