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Medicina e magia:un po' di storia...

(a cura di duepassinelmistero)

                                              (Il Caduceo:a sinistra versione Occidentale,a destra quella Orientale)

Stabilire quando apparve l'uomo sulla terra,è uno dei misteri più intricati che ancora restano insoluti.Quale uomo,potremmo ulteriormente chiederci? Spirito o materia? Perchè, fin dalla sua comparsa sulla Terra,l'uomo ha capito che la propria posizione nel mondo non  dipendeva solo dall'abilità e forza fisica,ma che al suo interno c'era una potenza interiore sottile,una volontà di superamento che trascendeva l'istinto,una sorta di energia fatta di intuizione,di un uso del pensiero  ottimizzato ad affrontare meglio la vita. Così,accanto all'affinarsi delle tecniche manuali,all'acuirsi dei riflessi e dello spirito di osservazione,si aggiunse il potere di 'deduzione'e l'arte di interpretare i segni. In realtà,non sappiamo molto bene come dovesse essere la situazione in un tempo che impropriamente dobbiamo chiamare primordiale. Come dovesse apparire il mondo,all'umanità di un remoto passato. Una delle ipotesi che possiamo tentare di affermare è che il mondo,con i suoi stimoli e le relazioni che vi si stabilivano,andavano codificati,compresi, e tradotti. Avveniva comunque 'qualcosa' che sfuggiva da ogni comprensione,a cui l'uomo doveva in un certo senso arrendersi,sottomettersi,in cui non servivano nè forza fisica nè istinto:di cosa si trattava? Forse l'idea che potesse trattarsi di 'qualcosa' fuori dal sè,qualcosa che la Natura aveva insito come caratteristica peculiare ed esclusiva, qualcosa che andava 'gestito' secondo concezioni proprie di ciascuna cultura che si andava progressivamente  sviluppando. Cosa avvenne ad un certo punto dell'evoluzione umana?  Le manifestazioni espressive di un'umanità antica spesso emergono dalla coltre del tempo,svelando un'arte che ha cercato di dirci cosa pensava,come agiva,a cosa aspirava,soprattutto esaltava la Forza, Salute(intesa come  Equlibrio), Ordine cosmico.Una vita oltre la vita terrena. Una Ricerca,quella della Vita Eterna,che ha interessato uomini d'ogni Epoca,che l'hanno interpretata secondo concezioni e percorsi diversi a seconda del contesto in cui si sono trovati a vivere.

Disegni,pitture parietali,sculture,tombe...sono le più remote testimonianze di un 'arte magica: trasformando le caverne in santuari si simboleggiava un certo Ordine Universale,che  consentisse di acquisire quella indispensabile sicurezza per poter affrontare la vita quotidiana. L'uomo iniziò anche molto presto a concepire una realtà esistenziale in un aldilà invisibile:la propria anima,che si considerava sopravvivente al corpo.Mantenersi in salute,dentro e fuori,era dunque,possiamo immaginare,lo scopo dell'esistenza di ciascun essere umano.

Alcuni individui si dimostrarono senz'altro più 'predisposti'di altri a svolgere un ruolo di 'mediatori'tra la terra e il Cielo(cioè tra il visibile e l'invisibile,tra la materialità e lo 'spirito') e ad essi venne affidato il potere di invocare,guarire,prevedere. Erano personaggi che -probabilmente dotati della capacità di far allontanare la paura e perfino i pericoli con danze,parole,suoni e gesti-venivano rispettati e temuti all'interno del gruppo sociale.

Questi sciamani, godevano quindi di enorme considerazione tra i membri del nucleo di appartenenza,vivendo in costante contatto tra due 'mondi'. Meditazione e digiuno prolungato,danze sfrenate, iperossigenazione, uso di sostanze allucinogene(per dirne alcuni) erano i mezzi che lo sciamano usava(e usa) per indurre in sè stesso uno stato alterato di coscienza ed entrare così in comunicazione con 'gli spiriti'(entità che non si vedono con gli occhi fisici).

Ad un certo momento,a seconda della cultura prevalente,l'arte di curare crebbe in maniera separata dalla religione. Sia che si parli di medicina ortodossa che di guarigione 'esoterica' l'origine comune è implicita e la più antica testimonianza di questo è da ritrovarsi con tutta probabilità nel CADUCEO,che i Greci definivano il 'bastone di Esculapio'Esculapio1.jpg (22172 byte)e nella modernità modificato per divenire l'attuale simbolo della medicina ufficiale.

Il serpente attorcigliato al bastone è sempre stato accettato come simbolo dell'arte medica:Egizi,Greci,Indiani del Nord e del  Sud America;Germani,se ne servivano a questo scopo. L'aspide sulla corona di ISIDE, il Serpente di Fuoco sull'insegna  dei medici Assiri ,il geroglifico del Serpente a Sonagli del Messico o del Brasile e l'Ofide sul Bastone Magico di Apollo, Esculapio ed Ippocrate significavano tutti la stessa cosa: IL PRINCIPIO VITALE OCCULTO E DELLA CONOSCENZA CHE RENDEVA IL POSSESSORE UN ESSERE DIVINO E DOTATO DI POTERI SOVRANNATURALI. Anche il serafino bronzeo attorcigliato al bastone di Mosè pare possedesse un tale potere da ridare vita ai moribondi. 

Qual'è questo principio occulto che rimanda a poteri di guarigione insiti nell'uomo stesso? E perchè questi principi erano considerati tanto potenti da essere riservati a 'caste'particolari di uomini o donne?   

Originariamente questo simbolo della guarigione era costituito da due serpenti attorcigliati attorno ad un terzo serpente -alato-e tutte e tre le teste erano in contatto. Nell'India antica questo era il Tridente di Siva: l'asta centrale era Asvatta=l'Albero della Vita,e i due serpenti lo Spirito e la Materia;tutti e tre erano simboli di quelle energie del corpo umano che analizzeremo in questa sezione(nella parte dedicata alla 'guarigione esoterica). In Occidente,con i secoli,questo emblema divenne noto come il Caduceo di Mercurio(HERMES), il messaggero degli Dei.Il suo potere, seppur modificato nell'iconografia, fu cantato da tutti i poeti antichi.       

I primi rudimenti della medicina risalgono ad un tempo addirittura anteriore ad IPPOCRATE, a cui si dice si debba il nostro prezioso emblema del serpente attorcigliato al bastone.Questo perchè  si ritiene che la Medicina abbia raggiunto il suo massimo splendore nell'antica Grecia(patria di Ippocrate) ma abbiamo già potuto vedere,occupandoci dell'antico Egitto(antecedente alla cultura GRECA) quali fossero le tecniche avanzate già conosciute dagli Egiziani,ad esempio,ma anche nella VALLE DELL'INDO e del FIUME GIALLO,in CINA, dove i re-saggi (o rishi,personaggi considerati altamente evoluti, eroi, dei) si dedicarono a quest' "arte"(tra le altre)3.000 anni prima della venuta di Cristo.

Con la nascita delle prime grandi civiltà conosciute,attraversando rapidamente la storia,assistiamo al proliferare della magia,che divenne un'arte di cui facevano parte astrologi, indovini, guaritori, 'stregoni', tutti tenuti in massima considerazione. I Greci li chiameranno magòs,che significa sacerdote. I più antichi concetti di Medicina,le sue più antiche Tradizioni sono inestricabilmente collegate ai concetti di Divinità,Astrologia e Misticismo,poichè tutte queste categorie rientravano nella sfera degli unici 'scienziati'che la civiltà del tempo conosceva,i 'sacerdoti' appunto. Per poter entrare nella storia della 'magia'Europea, è necessario fare un breve quadro delle principali 'correnti'che si interpenetrarono :la magia orientale proveniente dai CALDEI, dai PERSIANI, DAGLI EGIZI E DAGLI EBREI si mescolò con le credenze dei GRECI E DEI ROMANI, a loro volta fusesi con quelle dei CELTI, DEI GERMANI,DEGLI SLAVI e altri popoli secondo il continuo fluire e rifluire delle migrazioni e delle invasioni.

EGIZI: molti sono i grandi pensatori che hanno tentato di penetrare i misteri egizi. Pitagora(che si sottopose alla circoncisione per poter aver accesso ad una conoscenza che si poteva ottenere soltanto tramite l'iniziazione ai Misteri Egizi),Talete,Erodoto,Parmenide,Empedocle,Orfeo cercarono in quella terra "i segreti della Filosofia Naturale e della Teologia".Tutto il  mondo Egizio era fondato su formule magiche scritte,nelle pietre o nei papiri; largo uso si faceva di amuleti,talismani sia in vita che in morte. I "Testi delle Piramidi",più tardi divenuto il 'LIbro dei Morti', scritto all'interno dei sarcofagi, aiutava il defunto ad affrontare il viaggio nell'aldilà-che gli Egizi credevano disseminato di insidie.Nella vita quotidiana essi attribuivano fondamentale importanza alla potenza del suono,del verbo,che 'crea ogni cosa,tutto ciò che amiamo e odiamo,la totalità dell'essere'. Esistevano delle 'caste'apposite di sacerdoti che erano anche dei grandi Sapienti. Le terapie presso gli Egizi erano di tipo sia medico,che chirurgico che magico:si usavano erbe, magnetismo, pranoterapia.  ISIDE, dea lunare della rinascita, rimase il simbolo di tutti i maghi e alchimisti d'Europa.In un'iscrizione incisa sullo zoccolo della statua della dea a SAIS, ,nel delta Egiziano,è scritto:"Sono tutto ciò che fu,tutto ciò che è, tutto ciò che sarà...e nessun mortale è mai stato capace di scoprire quello che c'è sotto il mio velo". C.G. Custom in "The History of the Medicine" afferma che "Può sembrare sorprendente -per la nostra concezione moderna- considerare che la Medicina e la MAGIA fossero appartenenti alla stessa categoria.Gli antichi Egizi la pensavano diversamente e generalmente usavano lo stesso termine per designare sia il medico che il mago".Un esempio  di personaggio in seguito elevato a dio della Guarigione fu IMHOTEP,il geniale architetto del faraone Zoser(III dinastia)che si ispirava alle tradizioni di THOT-ERMES,che rappresentava un gruppo di saggi della Tradizione Ermetica e che è indicato come l'inventore del linguaggio e della scrittura(che aveva portato dal cielo e che comunicò agli uomini),e di tutte le arti. Al tempo di Giamblico(363 a.C.),i sacerdoti Egizi erano in possesso di 42 libri che attribuivano ad Hermes,dei quali 36 contenevano la storia della conoscenza umana e i restanti trattavano di anatomia,patologia,malattie dell'occhio e strumenti chirurgici. Thot veniva rappresentato come una scimmia cinocefala e il grande prof.Karl Jung indica che gli Egiziani sapevano dell'esistenza dell'inconscio,la cui conoscenza utilizzavano per analizzare i sogni,e anche per l'ipnosi. Il simbolo della scimmia rappresenta "quella parte dell'inconscio che trascende il livello cosciente".

BABILONESI: i maghi Asiatici babilonesi (Caldei) diedero origine all'astrologia, basandola sulla concordanza del moto degli astri con le reazioni umane;sapevano intepretare i sogni -preannunciando la moderna psicologia del profondo; leggevano nelle interiora degli animali che venivano offerti in sacrificio agli dei, usavano incantesimi e 'filtri'per proiettare o allontanare i sortilegi. Esiteva un "collegio dei maghi", anzi più di uno, in cui venivano svolti rituali complicati e recitate formule,dirette non solo verso i dèmoni ma anche verso i nemici umani dai quali ci si doveva premunire,oltre che invocazioni per gli dei,che brillavano nel cielo.

La torre di BABELE,(dipinto di H.van Cleve,XVI sec.) che era chiamata "la casa della pietra di base del cielo e della terra", era costituita da 7 piani di  colori differenti,corrispondenti a loro volta ai pianeti:alla base c'era il NERO=SATURNO,salendo al secondo il GRIGIO=la LUNA;al terzo il GIALLO=MARTE;al quarto l'AZZURRO=VENERE;al quinto il ROSSO=MERCURIO;al sesto il BIANCO=GIOVE;il settimo e ultimo era ricoperto d'ORO=residenza del  SOLE. L'altezza della torre era pari al lato del quadrato della sua base:l'universo diviso in quadrati era in correlazione con i sette governatori dei cieli.Per la prima volta si ricorreva ai numeri per esprimere l'ordinamento del mondo. L'uomo voleva unire il microcosmo con il macrocosmo,per carpirne i segreti ma la Bibbia ci dice che questa pretesa fu stroncata da Dio.

 Bassorilievo babilonese conservato al Museo del Louvre di Parigi,arte del II millennio  a.C.I popoli mesopotamici conoscevano con tutta probabilità l'alchimia,dal momento che erano loro noti i  segreti del betilo, il sacro ferro meteoritico,mandato dagli dei("proveniva dal Cielo"), le cui tecniche di lavorazione si sarebbero diffuse solo millenni dopo,ad opera soprattutto degli Ittiti.Piccoli reperti ma anche un vaso Caldeo di antimonio sono stati trovati in vari siti archeologici.

INDIA ANTICA: l'unica rivale dell'Egitto,per antichità e specializzazione, in campo medico.Nel Tibet esistono -gelosamente custoditi-documenti in cui possiamo trovare la più chiara esposizione del Caduceo.Se pensiamo a quante civiltà esso sia comune, possiamo supporre che sia esistita  una tradizione COMUNE e appare ovvio che tutti questi Paesi abbiano attinto ad un'unica fonte antecedente di cui nulla è conosciuto.Si avanza l'ipotesi che la Medicina Indù sia ancor più vecchia della Egiziana.I VEDA, gli antichi testi sacri, vennero rivelati oralmente migliaia di anni fa ai saggi che li interpretarono in un commentario esoterico conosciuto come le UPANISHAD,che si dice costituiscano l'insegnamento più antico noto all'uomo.Tecniche come l'isterectomia,l' incisione addominale, e alcune operazioni di chirurgia plastica vi trovano descrizione con dovizia di particolari. L'intera gerarchia braminica veniva usata per sostenere la dignità sacerdotale della professione e per escludere i profani dalla posssibilità di diventare medici.Vi sono somiglianze tra Buddha e Mercurio, simboleggiati entrambi -tra l'altro- da un serpente.

PERSIANI:Zoroastro sviluppò la magia dei numeri e dei cicli ed una cosmologia che si ritroverà espressa nella Bibbia.Nei diciassette salmi a lui attribuiti troviamo molte prescrizioni magiche,invocazioni contro i dèmoni e riti purificatori che troveranno un posto -più tardi-nella 'stregoneria' europea.

Zoroastro, chiamato anche Zarathustra, profeta persiano(VIII-VII sec.a.C.)viene ricordato come un saggio che seppe comprendere il dualismo del bene e del male.

EBREI:il libro sacro degli Ebrei,il Talmud,è ricco di rimandi alla magia. Mosè era in grado di compiere 'prodigi'che i maghi della corte Egizia sapevano emulare,ma interpretando (secondo la descrizione Biblica) essi la parte malvagia, Mosè riuscì comunque a dimostrarsi in questo 'superiore'. Re Saul,più avanti, si recò da una strega per farsi predire il giorno della sua morte(e apprese che era per il giorno a venire!); Salomone,il re -sapiente,aveva la rinomata lanterna e il sigillo che gli davano potere su tutta la creazione.Sembra che nella Bibbia sia insito un 'codice' criptato,che i cabalisti Ebrei da sempre saprebbero decifrare,basato su numeri 'simbolici' e che - opportunamente interpretato-  fornirebbe la 'chiave' per conoscere passato,presente e futuro dell'umanità.

GRECI E ROMANI:Per i Greci esisteva un confine tra quello che gli uomini 'potevano'conoscere e l'inconoscibile.Volerlo superare era segno di hybris=eccesso.Tutto aveva una sacralità e gli dèi si 'mescolavano'continuamente nelle vicende del mondo, abitando ovunque.Nella volontà di capire i segreti della creazione e le sue leggi ,si trova una delle molle più potenti dell'evoluzione umana.Si narra che nell'isola di Cos e nella città di Cnidos,vi fossero gli Asclepiadi ,i discendenti di Esculapio (altrimenti detto Asclepio, ipotetico figlio di Apollo)che erano riuniti in un consorzio medico,i cui membri erano vincolati dal 'Giuramento di Ippocrate'.Non esistono prove che Esculapio sia esistito come mortale, solo Omero lo menziona come uomo ne 'L'ILIADE'; certo è che fu elevato al rango divino come dio della salute e veniva adorato nei templi dai pazienti che vi si recavano per essere curati.Si narra che egli venne iniziato alla Medicina in paesi situati oltre la Grecia e la sua storia è simile a quella più antica di IMHOTEP in Egitto. Nella ROMA, capitale del nuovo Impero, vi si ritrovarono tutti i culti,tutte le credenze,i prodigi,inventati o meno. In uno Stato razionale e severo,trovavano posto la magia dei SOGNI,della PAROLA,degli smarrimenti del PENSIERO e del CORPO,tutte le varie forme di divinazione,medicina,scongiuri e di sortilegi che conobbero una grande fortuna. Si poteva trovare dal ciarlatano alle sacerdotesse di ISIDE,di CIBELE,di ASTARTE e di MITRA e ogni sovrano ebbe accanto a sè astrologi,indovini,fabbricanti di filtri magici,d'amore o di morte.Plinio il Vecchio,nel 77 d.C., pur scagliandosi contro questa schiera di "maghi",vantò le proprietà delle erbe che usavano,degli amuleti,delle pietre preziose e degli estratti animali. Tacito,un grande storico,li difendeva adducendo che ogni professione ha dei ciarlatani. Cicerone divise la divinazione in due 'gruppi: intuitiva(sogni,profezie) e induttiva(aruspici,auspici,interpretazione degli eventi prodigiosi).I metodi di divinazione in effetti erano tantissimi(oltre 50)! Il fatto che la mente umana possa immergersi nei misteri della vita e dell'universo,travalicando la realtà fisica,era un campo affascinante che colpì anche Ovidio,Orazio,Lucanio,Apuleio,Virgilio,Petronio,che parlarono della magia in modo benevolo,quando intesa alla ricerca del superamento di questa barriera.

       L'iniziazione al culto di Mitra partiva dal    sacrificio di un toro,che qui vediamo.Il dio poi procederà ad usarne il sangue per il battesimo di altri iniziati mentre i segni dello Zodiaco circondano la scena.Mitra secondo la leggenda nacque in una caverna il 25 dicembre.

CRISTIANI:i miracoli di Gesù descritti nel Nuovo Testamento della Bibbia lasciano supporre che abbiano favorito l'affermazione della  nuova religione molto più delle sue parabole.Gesù seppe tramettere i poteri ai suoi dodici discepoli, che grazie a questi avevano una 'dote' in più per 'convertire' le folle.

CELTI E DRUIDI:soprattutto in Gallia e in Bretagna(ma un po' in tutta l'Europa prima dell'affermazione del Cristianesimo), la cultura Celtica affidava la parte cultuale a dei sacerdoti/sapientissimi chiamati Druidi.Non si sa con precisione se essi fossero una casta a sè stante o facessero effettivamente parte della popolazione celtica,erano al tempo stesso medici,educatori,consiglieri,mediatori tra le forze celesti e quelle telluriche,e avevano l'ultima parola nel giudicare le questioni quotidiane, affinchè regnasse una buona armonia nel clan.Il Druido,detentore del Sapere, era più forte del re stesso,che in fondo era 'solo' l'emanazione del gruppo. I Romani si stupirono di questa straordinaria 'casta', che però ostacolava l'espansione del loro Impero e con l'avvento del Cristianesimo,i Druidi dovevano essere destinati a scomparire. Il Sapere che riuscì ad essere tramandato da uomini e donne, fu in seguito visto come una sorta di stregoneria e di minaccia nei confronti dei princìpi teologici e sociali della Cristianità. I Drudi insegnavano il contatto con la NATURA e le loro scuole erano i boschi.Curavano con piante come la salvia(purifica il sangue e rinnova l'energia);la verbena(malattie del fegato,stomaco e intestino),o altre ritenute magiche:la quercia(porta della saggezza),il tasso(scaccia il cattivo spirito),il pruno selvatico(datore di vita,utilizzato contro i sortilegi di vario tipo),la betulla(per scacciare lo spirito del vecchio anno),il salice,il sambuco.Se si abbatteva un albero come il  melo,si veniva puniti a morte.Gli alberi-capi erano:quercia,nocciolo,agrifoglio,tasso,frassino,pino e melo.Ciò sta ad indicarci come (oltre a rispettare le piante perchè apportatrici di benefici,di nutrimenti e di legna per accendere fuochi,fabbricare armi,ecc.)  si ritenessero  ESSERI VIVENTI suscettibili di reazioni.Sicuramente si affidavano a piante  speciali come la vite, o funghi per procurarsi degli stati 'alterati di coscienza' o ebbrezza sacra, che in ogni civiltà era elemento indispensabile della pratica magica.

      Sacerdotessa-Druida1.jpg (11391 byte) L'immaginario collettivo di come dovesse essere unauna sacerdotessa Druida appoggiata ad un dolmen:in mano tiene il vischio sacro, che veniva tagliato con un falcetto d'oro indossando abiti bianchi,seguendo certe fasi lunari;veniva quindi posto in un  telo immacolato.Il vischio più raro,quello di quercia,veniva considerato 'guaritore di tutti i mali'(Opera del XIX secolo del pittore Laroche)

GERMANI:il dio germanico ODINO,secondo la leggenda,si era appeso all'albero sacro situato al centro del mondo,un frassino chiamato Yggdrasil ,e vi era rimasto per nove giorni e nove notti.

Secondo la tradizione nordica,questo frassino favoloso aveva le radici nelle profondità della terra,innalzava i rami fino al limite del cielo e avvolgeva con le fronde l'universo:la Terra è visibile al centro,ed è circondata da Midgard,il serpente che si morde la coda(conosciuto in alchimia come ouroboros).L'albero della vita è un simbolo universale. In questo modo,ODINO aveva scoperto le RUNE,una sorta di alfabeto dai caratteri molto particolari che divenne per il popolo uno strumento magico.Le loro sacerdotesse erano le sibille, e oltre alla farmacopea vegetale,erano in uso incantesimi, profezie e arti magiche. L'insegnamento delle rune si trasmetteva oralmente e-ad ogni aspetto della vita quotidiana -corrispondevano formule runiche rituali,che potevano essere incise su talismani,attrezzi,armi oppure intagliate nel legno per essere poi utilizzate in lanci divinatori.Esistono due tipi di alfabeti, uno proveniente dalla Germania, composto da 24 rune raggruppate in 3 gruppi da 8, che è il più antico, ed uno originario della Scandinavia, più recente, ed è composto da 16 rune, raggruppate nella forma 6, 5, 5.
In Inghilterra, ad esempio, il numero di rune è stato aumentato a 33. La runa ha un valore sia fonetico che ideografico, e rappresenta il primo suono della parola.

Pietra Runica su cui il re Danese Harold Blatand(940-987 d.C.) fece incidere la conversione del proprio popolo al Cristianesimo.Con esso,però,gli antichi caratteri avranno un rapido declino. 

FINNICI: possedevano uno strumento magico simile ,i 'runotti', di cui conosciamo il largo impiego tramite l'epopea del Kelevala: ogni attività umana è soggetta ad elementi magici dal momento,dice il testo,che nella materia è insita una 'formula'precisa che bisogna decifrare,al fine di poter 'influire'sulla materia stessa. Ne deriva che, conoscendo la 'formula'si possa conoscere l'origine di tutte le cose. Per i FINNO-UGRICI ogni cosa è dotata di anima, alla quale è necessario rivolgersi con la parola o far VIBRARE per poter entrare in 'contatto'con essa e la sua origine profonda. Questo metodo di pensiero ci appare oggi inaccettabile,per molti versi,ma dobbiamo ricordare che un tempo gli esseri umani sapevano 'ascoltare' la Natura molto più di quanto facciamo oggi,ne volevano conoscere e carpire i 'misteri', ed essa poteva ancora parlare loro.

SLAVI:campi,alberi, laghi ,fiumi, stagioni...tutto era sottoposto all'azione della divinità, di cui se ne poteva propiziare il beneficio con appositi riti;così anche ai morti-per "accattivarseli"- venivano riservati particolari culti.Nel giorno del solstizio d'estate,chiamato Kupala, si intraprendeva una raccolta di erbe magiche: all'alba l' "erba delle lacrime"(la salcerella) che si riteneva 'domasse'i dèmoni; durante la giornata l' "erba che spacca"(la sassifraga) che si riteneva avesse la proprietà di spezzare i metalli al semplice tocco;di notte,l' "erba sacra di Kupala"(il mitico fiore di felce,che leggenda voleva essere custodito da mostri ma che, una volta colto, dava potere illimitato a chi fosse riuscito nell'impresa).Il guaritore era chiamato vratch,ovvero 'colui che scongiura il male con le parole',segno che la magia guaritrice basava davvero molto sull'utilizzo della PAROLA,del suono e della formula sacra.

Abbiamo fatto una carrellata molto veloce delle radici che diedero origine al fenomeno che la Chiesa cristiana avrebbe in seguito ritenuto 'stregoneria' e condannato ferocemente. 

FUSIONE

Nel Medioevo Europeo, queste 'pratiche'si fusero favorite dalle Crociate in Terrasanta, che furono occasione di contatto con la civiltà Bizantina che teneva ancora accesa la fiaccola dell'eredità sapienziale greco-romana arricchita da numerosi altri apporti orientali.Nel 1204 con il sacco di Costantinopoli da parte dei Veneziani non vennero sottratti solamente tesori artistici,reliquie conservate nei luoghi 'sacri'originari ma vennero importati un sapere ed una conoscenza che per sopravvivere dovettero riversarsi o nei monasteri(non dimentichiamo che i monaci sapevano-e sanno-creare preziosi tipi di 'elisir' e preparati terapeutici naturali) o essere paludati sotto le spoglie dei simboli cristiani.Il potere taumaturgico che i Celti attribuivano alle pietre,alle fonti,alle piante,venne trasferito alla Vergine Maria(Iside Egizia)o ai santi(per un approfondimento di questi aspetti,vedasi la sezione relativa al Medioevo). Quando,nel 1453,Costantinopoli cadde sotto il giogo Turco,vi fu un massiccio fluire della cultura bizantina verso le corti Europee: neoplatonismo,gnosticismo,alchimia esercitarono un influsso determinante sull'intero filone magico-ermetico del pensiero rinascimentale dei vari Pico della Mirandola,Giordano Bruno,Tommaso Campanella...Gli Ebrei,inoltre,si insediarono in molte città d'Europa,specie in quella orientale.Da allora,in città come Praga o Varsavia si potevano vedere strani fumi uscire dalle cantine:gli alchimisti si mettevano al lavoro per ricercare il 'segreto della vita'...

A partire dalla seconda metà del '500-grazie a personaggi come PARACELSO-con la parola 'Alchimia'si iniziò ad indicare ogni trasformazione artificiale delle sostanze: si distingueva,quindi, un 'Alchimia esoterica (legata alle finalità gnostiche e metafisiche) da quella essoterica (legata più specificamente alle manipolazioni artigianali dei corpi naturali) che verrà chiamata archimica o spagiria. Nel '600 emersero figure di chimici importanti che volevano slegarsi dalla scienza ora divenuta 'ignorante e superstiziosa' quale era considerata in senso spregiativo l'alchimia,ma che non riuscivano a farlo.  J.Becher e J.B.Van Helmont sono tra i personaggi più emblematici di questa fase di transizione,in cui la chimica è 'filosofica':si vede ancora negli elementi chimici non solo la loro struttura fisica e materiale ma uno 'spirito universale' ,una sostanza incorporea  che rappresenta l' "anima del mondo".Nel 1618 Van Halmont, si dice, entrò in possesso di una porzione di pietra filosofale e grazie al potere trasmutatorio di questa,ottenne da  una sola parte di essa la trasformazione di 19 parti di mercurio in oro zecchino! La chimica come scienza pura vedrà la luce con Robert Boyle(1627-1691)e soprattutto con Lavoisier (1743-1794) che le fornirà delle solide basi e formulerà la legge della conservazione della massa, FU IL PRIMO A DIMOSTRARE CHE LA RESPIRAZIONE è UN FENOMENO DI COMBUSTIONE che avviene per mezzo dell'ossigeno presente nell'aria e produce anidride carbonica. Lentamente la vecchia,immortale scienza Alchemica si ritirerà nei laboratori privati,continuando indisturbata l'antica ricerca della natura divina dell'uomo,dell'Elisir e della trasmutazione degli elementi.

L'  'astrologia medico-magica'

L'astrologia assunse un ruolo capitale nella magia operativa,per le invocazioni; in alchimia per determinare il momento propizio per iniziare l'Opera e per designare le tappe intermedie;nella cabala per conoscere le qualità proprie alle Sefirot,agli spiriti divini e le loro relazioni.

mandorla1.jpg (10662 byte)L'Astrologia antica non era certamente quella che ci viene propinata oggi.Essa si basa sul principio che l'esistenza dell'essere umano-come tutti i fenomeni naturali-ubbidisce ai ritmi ciclici della natura,legati alla corsa dei pianeti nel cielo,considerando l'interdipendenza che unisce le varie forze ed energie dell'universo.L'essere umano è il riflesso del grande specchio celeste e dei segni zodiacali (illustrazione di una miniatura tratta dal "Libro d'ore"del duca de Berry). L'Astrologia è la Scienza Sacra all'opera nella storia. Fin dalle sue origini caldee, babilonesi e in tutte le sue espressioni culturali(cinese,indiana,azteca,peruviana)per arrivare al suo sviluppo islamico e occidentale, l'astrologia è al tempo stesso un ramo dell'antica saggezza e questa saggezza stessa.I Babilonesi furono i primi a stabilire una corrispondenza tra metalli e pianeti: il Sole simboleggia l'oro, la Luna l'argento; i Greci,fin dal IV sec.a.C., vi aggiunsero altre correlazioni:Marte=Ferro,Mercurio= Argentovivo (da cui il nome attuale del metallo, cioè mercurio),Venere=rame, Giove=stagno, Saturno=piombo. Dato che ciascuno dei pianeti era governato da un dio del Pantheon greco-romano, si otteneva una triplice relazione: metallo - pianeta -dio che rimase in auge fino al Rinascimento. I Greci vi avevano poi collegato dei simboli grafici, che si conservano tutt'oggi.

  (Nell'antichità si faceva riferimento ai pianeti fino a Saturno,comprendendo il Sole e Luna, non essendo- verosimilmente- noti gli altri)

Fanno parte di una Scienza ormai dimenticata che legava tutte le cose esistenti: minerali, piante, animali e li rapportava alle leggi cosmiche,al movimento delle stelle e della terra, interpretando il detto alchimistico secondo il quale "ciò che è in alto,è come ciò che è in basso". Un eco del pensiero astrologico che analizza e sintetizza i rapporti tra macrocosmo e microcosmo.Micro-e-macro1.jpg (8868 byte)Miniatura del XII sec.che illustra il "Liber divinorum operum"(Libro delle opere divine)scritto dalla mistica benedettina tedesca Hildegarda di Bingen.. Come ad ogni Astro vi sono corrispondenze astrologiche e magiche(ad esempio al Sole-che presiede al segno zodiacale del Leone, è associato l'alloro,la quercia come vegetale,l'oro come metallo,il diaspro come pietra),anche tutte le nostre parti del corpo-stando alla dottrina astrologica-  sono dominate da segni che governano le pietre preziose e i loro effetti terapeutici. Infatti, seguendo la tabella elaborata da un antico trattato, si ha che l'

Ariete controlla la testa e corrisponde alla sardonica

Toro controlla la nuca e corrisponde alla corniola

Gemelli controllano le braccia e corrispondono al calcedonio

Cancro controlla la gola e corrisponde al topazio

Leone controlla il cuore e corrisponde al diaspro

Vergine controlla lo stomaco e corrisponde allo smeraldo

Bilancia controlla i reni e corrisponde al berillo

Scorpione controlla il sesso e corrisponde all'ametista

Sagittario controlla le cosce e corrisponde al giacinto

Capricorno controlla le ginocchia e corrisponde al crisopazio

Acquario controlla i malleoli e corrisponde al cristallo di rocca

Pesci controlla i piedi e corrisponde allo zaffiro

Ogni PIETRA PREZIOSA aveva il suo significato:

Pietre del Sole=diamanti,curavano le malattie di cuore,topazi tenevano lontani gli incubi;

Pietre della Luna=perla o opale,diafane come l'astro,guarivano febbri,malattie nervose e cerebrali;

Pietre di Marte=rosse come il rubino,il granato e l'agata guarivano le anemie,favorivano la cicatrizzazione delle ferite e tonificavano l'organismo;

Pietre di Venere=verdi come lo smeraldo,chiamato 'pietra dei Magi', impiegate per curare le malattie del ventre e dei reni;

Pietre di Mercurio=onice,agata nera,giada, usate per placare le febbri;

Pietre di Giove=turchese,zaffiro, curavano le malattie del fegato.

Si sviluppò una vera e propria 'medicina delle pietre'(oggi è nota come 'cristalloterapia'!)alle quali si attribuivano poteri magico-energetici. Ecco alcuni esempi:

L'ametista e il giaietto, si ritenevano protettori contro la vecchiaia.

Il corallo  era noto anche ai Romani perchè ritenuto potente protettore nei confronti delle energie 'negative', specie nei bambini, e le donne lo usavano portare incastonato negli orecchini allo scopo di regolarizzare il ciclo mestruale.Fino al 1800 gli venivano attribuite proprietà apotropaiche e medicinali (si riteneva curasse  il mal caduco,i disturbi dentali e gengivali,ecc.).Al maschietto veniva legato un cordoncino di seta o cotone dove si inserivano sette granati di corallo al polso sinistro,alla femminuccia a quello destro.Si diceva allontanasse i 'vermi'intestinali e proteggeva dal malocchio.Ancora fino a non molti anni fa,nel corredo nuziale rientrava anche la collanina di corallo(in regioni come le Marche,l'Abruzzo,il Lazio)che proteggeva da'energie negative'la gestante e la partoriente.

Il granato era noto già nel Medioevo per la sua virtù di proteggere contro le malattie,scacciare demoni e fantasmi e contro il malocchio.Inoltre aiutava la partoriente ed era antinfiammatorio.Rendeva felici chi lo portava ed era chiamato anche 'pietra della vedovanza',perchè consolava chi aveva perso il coniuge.

il diamante contro l'impotenza,le malattie cardiovascolari,la tosse,l'anemia;

la perla era un afrodisiaco

il rubino per la febbre malarica,l'anemia perniciosa,ecc.

lo zaffiro toglieva qualsiasi incantesimo e liberava da molte malattie della pelle e nervose;l'agata dava salute  e vita longeva

 l'opale dava vista acuta

il topazio preservava dagli incubi notturni

La 'pietra aquilina' era costituita da un frammento di ametista (tra l'altro pietra ritenuta capace di curare molte malattie delle ossa) ,da un'immaginetta sacra di S.Giovanni' e da frammenti di corallo rosso e nero(elemento apotropaico) incastonata e portata al collo,si trasferiva di madre in figlia e portata durante la gestazione in molte zone delle Marche( impediva il parto prematuro).

PARACELSO aveva definito la proprietà delle pietre e degli elementi naturali in base al loro COLORE,alla FORMA e al segno zodiacale della persona che ne faceva uso.Egli asseriva che l'amuleto attirava -per 'simpatia'(come la calamita con il ferro) le virtù del cosmo e questa concezione antica ha sempre fatto sì che gli esseri umani si siano sempre adornati di gioielli, oltre che per 'ornarsi', per proteggersi magicamente.

Naturalmente, nella preparazione, si dovevano rispettare momenti astrologici favorevoli. Le pietre venivano preparate dai medici-astrologi in vari modi:per essere portate addosso sottoforma di pendagli,anelli,ecc.; per essere ingerite:finemente triturate ed esposte per giorni o settimane agli effetti 'energetici'delle maree,della luna,del sole,venivano poi diluite e bevute; bollite per ore al fine di ottenere un benefico elisir o calcinate.Questi rimedi per ricchi erano costosissimi.Ma ovviamente non tutti potevano permettersi di distruggere rubini o diamanti,quindi esistevano altre possibilità,per i meno abbienti:i medici mettevano a bagnomaria per una settimana la pietra e l'acqua si impregnava dell'energia insita in essa,quindi veniva data da bere ai pazienti in piccole dosi nell'arco delle giornata. L'acqua del diamante fermava i danni della senilità; quella del rubino favoriva la circolazione sanguigna;quella dello smeraldo curava le affezioni gastriche e potenziava l'energia vitale... 

Sappiamo che Paracelso coniava talismani del  metallo specifico per un dato segno zodiacale,che veniva inciso con formule magiche(protettive e/o propiziatorie);sappiamo altresì che egli costruiva 'quadrati magici' costituiti da specifici metalli e da tante caselle in base al pianeta cui si riferivano.

Soffermiamoci sull' uso di questi 'quadrati magici' ,dei quali esiste una ricchissima tradizione e si è portati a chiedersi PERCHE'? Quale era il loro effettivo 'potere'? Ovviamente,oggi ci chiediamo quale fosse l'effettivo potere di tutte le pratiche che incontriamo in questa sezione,però dovremmo cercare di ragionare con la testa degli Antichi e non con la nostra 'moderna' e globalmente 'condizionata'.

Il QUADRATO- come figura geometrica- è uno dei simboli fondamentali insieme al punto,al cerchio e alla croce ed è universalmente noto.Rappresenta la terra,in opposizione al cielo,ma anche il simbolo dell'universo creato in opposizione al non -creato e al creatore.Rimandando il lettore ad altre sezioni in cui si parlerà più diffusamente del simbolismo,torniamo all'uso che  è sempre stato  fatto del 'quadrato magico',mezzo capace di 'captare'e mobilitare virtualmente un potere racchiudendolo nella rappresentazione simbolica del nome o della cifra di colui che detiene naturalmente questo potere.Secondo i biografi arabi, già Thabit b.Kurra(826-890 d.C.)avrebbe scritto su quadrati magici,mentre il primo rapporto tra questi quadrati e i pianeti sarebbe stato stabilito dai SABEI. L'invenzione dei quadrati magici risalirebbe alle origini della scienza,poichè i saggi dicono  che la scienza del quadrato magico è la scienza iniziale che Dio ha creato, iniziando poi Adamo e i suoi profeti alla stessa.

Il quadrato magico/talismano nella sua forma più semplice è composto da 9 caselle;per ogni riga orizzontale,verticale ed obliqua si ottiene la somma di 15 e vi si ritrovano tutte le prime nove cifre(dall'uno al nove) 

4 9 2
3 5 7
8 1 6

Questa disposizione la troviamo già dal X secolo nel Kitab-al-Mawazm di Giabir Ibn Huyàan;un secolo dopo Al-Ghazali decrisse un amuleto ancora oggi usato detto sigillo di Ghazali:questa figura(attribuita ad Apollonio di Tiana)dev'essere disegnata su pezzi di stoffa non ancora usati e viene posta sotto i piedi delle donne partorienti,per facilitarne il parto.Amuleti molto più grandi,formati da quadrati di 7 caselle per 7,venivano creati per essere collegati ai giorni della settimana e ai pianeti conosciuti.

I sigilli planetari sono stabiliti nel seguente modo:

SIGILLO DI SATURNO=QUADRATO MAGICO DI 9,IN PIOMBO

SIGILLO DI GIOVE=QUADRATO MAGICO DI 16,IN STAGNO

SIGILLO DI MARTE=QUADRATO MAGICO DI 25,IN FERRO

SIGILLO DEL SOLE=QUADRATO MAGICO DI 36,IN ORO

SIGILLO DI VENERE=QUADRATO MAGICO DI 49,IN RAME

SIGILLO DI MERCURIO=QUADRATO MAGICO DI 64,IN LEGA D'ARGENTO

SIGILLO DELLA LUNA=QUADRATO MAGICO DI 81,IN ARGENTO.

Questa congiunzione di quadrati magici-pianeti-metalli, diffusa in tutto il mondo islamico fin dal XIII secolo,si sviluppò in Occidente fino ad arrivare all'Occulta Philosophia di Agrippa di Nettesheim(1533)e alla Practica Arithmetica di Cardano e rimasero molto in voga nel XVII e XVIII secolo per risolvere ' i problemi più difficili'.

Nella magia ARABA si usano dei derivati del 'quadrato magico',i jadwal=tavolo,piano.Il principio è simile: si inscrivono nelle caselle le cifre corrispondenti al valore numerico delle lettere dell'alfabeto arabo e che compongono il nome della persona per cui l'amuleto viene preparato.I segni sono combinati secondo il metodo dell'abjad(A=1,ecc.). E' possibile scrivere nelle caselle anche i nomi o parole magiche,a volte parole tratte dal Corano.

Un jadwal molto diffuso è formato da 7 x 7 caselle (può essere scritto su carta e poi spezzettato,oppure diluito in acqua e bevendo il tutto) in cui sono iscritti: 1-il sigillo di Salomone;2-i sette sawakit cioè le consonanti che non si trovano nella prima sura del Corano;3-i sette nomi di Dio;4-i nomi dei sette spiriti;5-i nomi dei sette Geni;6-i nomi dei sette giorni della settimana;7-i nomi dei pianeti.

E'curioso sapere che la rappresentazione grafica dell'oroscopo,del tema astrologico(cioè di una carta del cielo) era QUADRATA fino al XIX secolo in Europa(mentre in India lo è tutt'oggi) il che comporta ben determinati sviluppi simbolici.La famosa 'quadratura del cerchio'comprendeva (per gli astrologi del Medioevo e del Rinascimento)  il problema dell'introduzione dell'individuo materiale nella spiritualità del Cosmo o in Dio,cioè il problema matematico ed astrologico era del tutto analogo e paragonabile all'interpretazione interiore e iniziatica della Grande Opera degli Alchimisti.Nel XVIII secolo,gli astrologi inglesi inventarono la FORMA ROTONDA dell'oroscopo che si propagò e riadattò all'alba del XX sec,ad opera di Paul Choisnard in Francia. Tale forma era più comoda per il lavoro pratico e quindi più razionale e scientifica,ma ha perduto tutto il contesto simbolico di un tempo.

FORME E COLORI COME SIMBOLI: essi hanno un proprio linguaggio che in ogni momento della nostra vita ci circonda e influisce sull'evolvere dei nostri stati d'animo.Ogni colore ed ogni forma possiede un magnetismo particolare che  risveglia inconsciamente reazioni nervose e psichiche diverse. Esoterici, sacerdoti e maghi vari hanno sempre saputo fare uso di questa magia creando così un simbolismo dei colori e delle forme.

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  Bibliografia:

"Europa misteriosa"-Edizione del Reader's Digest,1983

"Cagliostro e l'arte di sanare nel '700"-a cura di Antonio Bortolotti a cui vanno particolari ringraziamenti -Mediamix,1995

"Guarigione Esoterica"-Le sette colonne della Saggezza Antica-I volume(di tre)-del dr.Douglas Baker-Edizioni Crisalide,1994

"Dizionario dell'Esoterismo'-di Michel Mirabail-Mondadori (Collana "Nuovi Misteri")

"Dizionario dei Simboli"(due volumi indivisibili) di Jean Chevalier e Alain Cheerbrant-BUR -Rizzoli

Sezione correlata in questo sito:

L'ARTE DI SANARE ATTRAVERSO I SECOLI...

 

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