|
TEMATICHE: Due passi nell'Italia nascosta Simbologia e Cultura Orientale UTILITY: Ricerca veloce titoli per argomento SERVIZI:
| Galleria 1- 2 -3 - 4 (foto e testi di Marisa Uberti) Il 'graffio'del Diavolo è la leggenda che accompagna la chiesa di San Pietro in Somaldi (in realtà,questi tre 'segni'di artigli li abbiamo visti su stipiti di altre chiese lucchesi).Qui ,in particolare, all'interno è alla libera lettura uno scritto che narra che il diavolo, venendo respinto per l'ennesima volta dalla fanciulla Gemma Galgani (poi fatta Santa e a Lucca molto venerata),che qui veniva a prendere la Comunione ,sentitosi vinto dalla costanza della ragazza,avrebbe lasciato le impronte sul pilastro, prima di scomparire. La chiesa trae la denominazione da Sumuald, il longobardo fondatore della prima chiesa,consacrata nel 763.Essa fu ricostruita tra XII e XIII secolo, fino a concludere l'abside in mattoni, nel XIV. L'architrave della porta centrale,che non è possibile vedere per attuali lavori di restauro, è datato 1203 e raffigura la consegna delle chiavi a Pietro,opera di Guido Bigarelli da Como.Sul terzo pilastro dell'interno, è un'iscrizione che ricorda la donazione di cento carri di pietre per la costruzione della chiesa, da parte dei rettori della Confraternita di S.Nicolao (databile al 1190 o 1191)
Altra splendida chiesa è quella di San Francesco,con annesso convento dei Francescani, attestatati a Lucca già nel 1228, e il nuovo ordine assunse subito un ruolo preminente nella vita cittadina. La chiesa, costruita in laterizio a aula unica con copertura a capriate, venne completata agli inizi del Quattrocento con l'inserimento di tre cappelle presbisteriali. Fui indemaniata nell' Ottocento,il che comportò la perdita di molti arredi,ora in vari musei. All'esterno della chiesa,vi sono due arche sepolcrali,che recano incise croci patenti(simili ai sepolcri visti fuori della chiesa di San Romano). Una delle arche è del 1249 e l'altra del secolo seguente.La chiesa fu completata nel '600 e la parte superiore della facciata nel XX secolo. Lungo i fianchi nord della chiesa si trovano chiostri con alcune tombe medievali e la sacrestia del '200.All'interno, tombe di personaggi illustri:Giovanni Guidiccioni(1500-1541),umanista e poeta, nonchè vescovo; Francesco Geminiani e Luigi Boccherini, musicisti lucchesi. Sull'architrave dell'attiguo edificio conventuale,un'epigrafe poco leggibile e,ai lati,due scudi vuoti (abrasi?).
Torre Guinigi,su cui crescono dei lecci secolari. La zona dove sorgeva l'antico anfiteatro romano,di cui restano tracce di muratura(esso è interrato di circa tre metri,oggi)del I o II secolo d.C.,aveva 54 arcate su pilastri e una cavea formata da 24 gradoni. Finì in rovina con le invasioni 'barbariche' e il materiale riutilizzato per varie chiese soprattutto (era insomma divenuto una cava da costruzione,come spesso accade per gli antichi edifici romani).Oggi presenta un gradevole 'assetto urbanistico,con la caratteristica piazza dalla forma ellittica,in cui Umberto Cordier, nella sua 'Guida ai luoghi misteriosi d'Italia', sostiene esservi un'acustica tanto perfetta da provocare echi e risonanze di grande effetto, se si emettono frasi dal centro esatto della piazza (vedi pag.220 dell'opera citata). Le casette che prospettano sulla piazza sono di origine medievale e hanno arcate in cui trovano posto negozi, botteghe e bar con i caratteristici tavolini all'aperto. Poco distante sorge l'antica chiesa di San Frediano,del VI secolo(gli scavi hanno confermato questo) che accoglieva le sue spoglie dall'VIII secolo,in una cripta.All'inizio del XII secolo,fu riedificata e nel XIII secolo rialzata.In quel periodo si concluse la facciata con un magnifico mosaico nella parte superiore(Ascensione di Cristo nella 'mandorla mistica').All 'interno mantiene -nonostante i rimaneggiamenti successivi,un'impronta medievale.Da segnalare il Fonte Battesimale(a cui abbiamo dedicato una sezione in questo sito),anzi più che altro una Fontana Lustrale;la cappella con il corpo incorrotto di Santa Zita;un monolito poggiato nel transetto sinistro,vicino alla zona presbiteriale,che la leggenda dice fu trasportato miracolosamente da S.Frediano,poichè nessuno riusciva a toglierlo dalla cava cui era stato intagliato.In effetti è un unico blocco,enorme,del peso di svariate tonnellate.Come si intravede nella foto,dietro la scrivente(le dimensioni parlano da sole.Il monolito ). .Molte le opere contenute in questa basilica,impossibili da descrivere(vedasi un link utile) ma segnaliamo la cappella Trenta,con le tombe terragne dei coniugi Trenta,scolpite mirabilmente da Jacopo della Quercia. Sul lato nord dell'edificio sorgeva anticamente un cimitero,distrutto già nel XV secolo. Su una parte di esso venne costruita la cappella del Soccorso che conserva interessanti tombe medievali.Questa è invece una lastra tombale la cui 'epigrafe dice :SEPULCRUM FRATRUM ET SORORUM A-MAE CONFRATERNITATIS SS.(mi))SACRAMENTI IN HAC BASILICA ERECTAE". Vi dovrebbero essere sepolti frati e suore(ma le sorore abbiamo visto essere le donne- 'infermiere' all'interno degli Hospitali gestiti dall'Ordine del TAU). San Frediano ha anche un chiostro del '500 poichè vi è un edificio conventuale annesso alla chiesa, di cui si stanno mettendo in luce anche altre parti del secolo precedente.Il convento era già citato nel VII secolo! Con Pietro Martire Vermigli divenne,nel XVI secolo, il principale centro di diffusione a Lucca delle dottrine riformiste."La Repubblica fu in un primo tempo tollerante verso le nuove idee,che si diffusero rapidamente non solo nelle classi dominanti ma anche nel contado, soprattutto in Val di Serchio e in Garfagnana. In seguito però, per evitare interventi esterni, che ne avrebbero compromesso l'indipendenza, fu costretta prima a vietare l'introduzion,e nello stato, di libri dichiarati ereticali e poi a bandire i principali rappresentanti della Riforma. La maggior parte di essi si rifugiò a Ginevra, dove tutt'oggi vivono alcuni loro discendenti.La Repubblica tuttavia riuscì sempre a impedire la presenza a Lucca dell'Inquisizione e dei Gesuiti".('Lucca Storia e Arte',edizioni OGB s.n.c.). Lasciamoci alle spalle San Frediano e,visto che ha iniziato a piovere,infreddoliti,approfittiamo per fare una suggestiva passeggiata sulle Mura.Possiamo osservare ancora l'abside e la torre campanaria della Basilica,alle nostre spalle. E pieni di piacevoli ricordi,con tante immagini serbate nell'anima,alquanto trafelati ma entusiasti,usciamo dalle porte della città, congedandoci da Lucca.
Luoghi del Culto Mariano in Lucca e dintorni con descrizione di varie chiese Il Palazzo Ducale e i Signori di Lucca
Galleria fotografica: pagina principale
|