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LA CATTEDRALE DI VALENCIA (di Marisa Uberti - Avvertenze/Disclaimer) L'area è quella che già in Antico era considerata 'sacra' e per questo scelta come luogo di culto,in cui si ergeva un tempio romano (probabilmente ancor prima vi sorgeva un tempio dedicato al culto di una precedente Cultura indigena):si ha notizia del tempio di Diana e di Esculapio. In età paleocristiana vi sorse una basilica,che durante l'epoca di dominazione araba divenne una moschea(VIII secolo d.C.).
La fontana rappresenta il fiume Turia con i suoi sette canali d'irrigazione. Naturalmente,sapevamo che all'interno è custodito il Santo Calice, El Santo Caliz come dicono a Valencia, ovvero la Coppa ritenuta usata da Gesù durante l'Ultima Cena.Perfino sui biglietti d'ingresso- perchè la visita della cattedrale (con audioguida) è a pagamento - c'è una piccola dicitura che recita "La Catedral del Santo Grial". Caspita, ma allora il ricercatissimo Graal è proprio qui? Siamo emozionati, e vorremmo subito entrare, ma la guida deve ancora spiegarci alcune cose interessanti. Nel 1262 venne posta la prima pietra della cattedrale attuale, sotto il regno di Giacomo I d'Aragona.La parte più antica(1260-1270) è la sua porta romanica, detta dell' Almoina o Porta del Palazzo, perchè si affaccia sulla piazza in cui svetta il palazzo arcivescovile. Vi sono quattordici mensole a forma antropomorfa sul cornicione del portale, orizzontalmente, che la tradizione indica come i volti degli sposi che si unirono in matrimonio all'epoca del ripopolamento cristiano dopo la Reconquista cristiana di Valencia da parte di Giacomo I (re Jaime I).Vi sarebbero i nomi relativi sulle targhette e resti di pitture policrome. Legata al culto dell'acqua, Valencia non poteva non essere sotto la protezione della Vergine, la Madre Universale. La porta degli Apostoli (iniziata nel 1300) reca l'immagine della Madonna con Bambino e ai lati, angeli con strumenti dell'epoca e,naturalmente, gli Apostoli.I giovedì non festivi, a mezzogiorno, si radunano davanti a questo portale gli agricoltori di Valencia per assistere al millenario "Tribunale delle acque" che giudica oralmente le contese. La cattedrale ha anche un'altra porta,che è barocca ed è denominata Porta dei Ferri, perchè ha una cancellata davanti, di ferro, ed è da questa che entreremo.
Il Micalet (o Miguelete o Michelino, come volete) è uno dei simboli della città, che si vede da ogni punto del centro storico (utile se ci sta disorientando!). La sua costruzione si protrasse dal 1380 fino al 1429. Ha un'altezza di 51 m., che è la stessa lunghezza del suo perimetro di base.Trae il nome dal fatto che la campana che suona le ore venne battezzata il giorno di San Michele Arcangelo,anche se è molto più tarda (1532, peso: 11 tonnellate). La torre è a pianta ottagonale, suddivisa in quattro corpi. E' una bella pietra, dal colore caldo e vi si può salire tramite una scala a chiocciola interna (207 gradini);arrivando in cima, si può godere un panorama stupendo della città di Valencia.La parte superiore è diversa dai corpi che la precedono e il campanile termina con pinnacoli che rifiniscono i contrafforti, eleganti motivi geometrici e raffinate sculture.Culmine di tutta la struttura è un campanilino a ventola in pietra, che contiene la campana dei quarti. Sopra:tre vedute della splendida cattedrale valenciana. Sotto:tre particolari di bassorilievi e sculture accanto al portale quattrocentesco.
Sotto:curiosi 'doccioni' si protendono dalla facciata della Porta del Palazzo.Si tratta di figure femminili a busto scoperto (insolito davvero come scelta per un elemento del genere in una cattedrale cristiana) .Nel palazzo vescovile di fronte ha soggiornato papa Benedetto XVI, nel suo recente viaggio nella cattedrale valenciana:sporgendosi alla finestra si trovava proprio dinanzi a questo doccione...! L'interno è a croce latina a tre navate, poco elevate:16 metri di massima la centrale e massimo 12 per le laterali, l'abside è poligonale e la cupola è alta 40 m.Si differenzia sicuramente dalla cattedrale di Toledo e da quella di Barcellona non c'è recinto del coro nella navata centrale, dunque si ha una visione completa dell'altare, quando si entra. E' chiara, dona una sensazione di armonia, di proporzionalità come si percepisce nelle antiche basiliche romane, così vaste ed essenziali;al contempo i suoi pilastri semplici, con solo qualche rara incisione o figura scolpita, ricordano le chiese monastiche di impronta cistercense. Come sono curiosi, diremmo simpatici, questi personaggi anonimi scolpiti alla base di una colonna:quello a destra sembra si porti una mano all'orecchio per ascoltare meglio qualcosa..mentre l'altro? La cupola, opera audace ed eccellente, non ha mura di recinzione.Le vetrate originali non ci sono più dal XVIII secolo; furono sostituite da alabastro. L'effetto è molto particolare.Nella cattedrale si tenevano rappresentazioni sacre teatrali, fino a che furono proibite dal Concilio di Trento.E' un punto di notevole penetrazione interiore,questo della cattedrale,secondo chi scrive:si diventa contemplativi, ci si deve fermare per raccogliersi,per non disperdere vanamente l'attenzione,che la sacralità del luogo esige.Ma come spesso ci troviamo a dover dire,questi siti così intrisi di storia,di vicende e tradizioni secolari,di opere d'arte,tentano. La volta dell'abside è splendidamente affrescata come un cielo stellato in azzurro,appena in tempo per saperlo:poco dopo aver scattato queste foto è stata montata un'impalcatura per lavori di restauro! Sicuramente suggestivo e bellissimo il Sigillo di Salomone(o stella di Davide) inscritto nel tondo del rosone del XIV secolo (crociera del Vangelo).L'uso sapiente dei colori che sono stati accostati, la geometria dei particolari e del globale, il fiore con dodici petali che racchiude una croce, lo rendono un elemento delicato e significativo, che si impone comunque. Da fuori, la si vede la stella o sigillo, ovviamente, sopra il portale degli Apostoli, ma dall'interno la luce sa renderlo cento volte più apprezzabile. Le guide locali lo indicano come 'caratteristico del gotico mediterraneo' e simbolizza Gesù,' Figlio di Davide', nato da Maria, rosa eletta e anche le due vie di ascensione alla conoscenza di Dio:quella mistica e quella razionale". Di questa simbologia abbiamo parlato in diverse sezioni. Non va dimenticato che questo è un simbolo Ebraico e che qui la comunità giudea era molto numerosa, convivendo pacificamente con le altre di confessioni diverse. Madonna Nera nella Cappella della Vergine
del Pilar.Nella cattedrale ha sede un Museo, che conserva preziose
croci, ostensori, calici e oggetti religiosi, ma anche dipinti del XV-XVIII
secolo. L'Archivio cattedralizio custodisce inoltre migliaia di documenti
e codici miniati, manoscritti del XIII secolo.
tel.n.963 91 81 27 Uffici della Cattedrale, via della Barchilla - Valencia
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