www.duepassinelmistero.com

 

TEMATICHE:

Aggiornamenti

Alchimia

Antiche Civiltà

Archeoastronomia

Architetture

Colonne e Nodi

Due passi nell'Italia nascosta

Due passi nei misteri esteri

Fenomeni Insoliti

Interviste

L'Uomo e Dio

Maestri Comacini

Medioevo e...

Mistero o Mito?

Personaggi

Simbolismo

Simbologia e Cultura Orientale

Storia e dintorni...

Templari "magazine

Ultimi Reports

UTILITY:

Archivio reports

Bacheca

Collaboratori

Extra sito

Libri del mese

Links amici

Ricerca veloce titoli per argomento

SERVIZI:

FORUM

Newsletter

Avvertenze/ disclaimer

 

 

     

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                Le tre celle del Capitolium di Brescia

L'aspetto attuale delle celle si deve agli interventi di restauro e ricostruzione che seguirono la scoperta dell'edificio,in particolare quelli eseguiti tra il 1826 e il 1830 su progetto dell'architetto Rodolfo Vantini,quando vi venne inaugurato il Museo Patrio.                                                      

                                       Capitolium-9.jpg (32972 byte)

In origine le celle non erano comunicanti tra loro ed erano chiuse da pesanti portali,probabilmente in legno rivestito di bronzo.Sulla parete di fondo di ogni ambiente si conservano ancora i resti dei podi che accoglievano le statue della Triade Capitolina;                          

                                        Capitolium-7.jpg (32197 byte)

alcuni frammenti di quella di Giove,esposti nel Museo della città,sono stati portati alla luce in prossimità del tempio e hanno consentito di ricostruire l'aspetto originario della statua,alta circa 4 m e 70 cm che rappresentava il dio seduto in trono. I pavimenti conservano ancora le lastre di marmo originali tagliate regolarmente e disposte secondo schemi geometrici che ne esaltano i colori e le diverse qualità, riconducibili alle cave più rinomate del Mediterraneo.Nel pavimento della cella centrale è stato inserito nel XIX secolo un mosaico moderno

                                            Capitolium-6.jpg (46745 byte)

realizzato ad imitazione di un tappeto musivo del II-III secolo d.C., rinvenuto nel centro storico di Brescia.Si contano una ventina di nodi di Salomone in esso. La cella a sinistra conserva le porzioni più ampie di pavimento originale e, su un gruppo di lastre, sono visibili alcune sigle graffite,che indicano un intervento di manutenzione effettuato in antico.Le pareti delle sale di culto erano scandite da tre registri sovrapposti;lo zoccolo era rivestito di lastre di  marmi colorati.Il registro mediano era costituito da lesene con capitelli corinzi mentre quello superiore doveva avere un secondo ordine di lesene di dimensioni ridotte.Alcuni arredi e frammenti di statue del tempio sono esposti nel Museo della città,in Santa Giulia.

Le notizie ufficiali relative alle celle sono state raccolte in loco.

Purtroppo, al momento in cui si scrive, l'accesso alle celle è interdetto al pubblico, che le può ammirare soltanto parzialmente:una balaustra delimita il confine consentito.E' al vaglio la realizzazione di un progetto che dovrebbe permettere un percorso di visita completo,comprendente molte altre strutture oggi ancora chiuse alle visite.

Si può vedere,comunque, benissimo la cella centrale, con il podio in fondo, come da foto 1, molte epigrafi alle pareti,ognuna collocata secondo un ordine di appartenenza(di fronte quelle della famiglia imperiale, ai lati steli per lo più funerarie ritrovate in aree cittadine di scavo). Le celle di destra e di sinistra, oggi comunicanti con quella centrale, non sono ben visibili, purtroppo. In un angolo della cella centrale, prima dell'ingresso alla cella di sinistra, ho notato una curiosa epigrafe, che reca caratteri sia latini che in un altro alfabeto (etrusco?)e caratteristici puntini, cinque in tutto,all'inizio della penultima riga e verso il fondo della seconda riga.

 (si noti tra l'altro una N inversa nell'ultima parola dell'epigrafe).

                                           Tutte le foto sono di Marisa Uberti e possono essere utilizzate secondo le Avvertenze/Disclaimer.

Torna al Capitolium