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Curiosità di Madrid        (di Marisa Uberti- Avvertenze/Disclaimer)

"Fui fondata sulle acque, i miei muri sono di fuoco"

 

  Madrid Alchemica

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Il ponte di Segovia sul fiume Manzanarre è il più antico ponte in pietra di Madrid(1572),e sostituiva il precedente in legno. Monumentale,con nove archi,fece esclamare ai poeti "troppo ponte per così poco fiume!".

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Il Tempio di Debod (IV sec.a.C.), un angolo di Egitto a Madrid! Fu donato alla Spagna dal governo Nasser per l'aiuto dato nello spostamento dei templi nubiani di Abu Simbel.E' stato ricostruito -dopo che giacque per anni, smontato, in attesa di sistemazione- sulla collina del Parco dell'Ovest, in riva a delle vasche d'acqua che lo fanno sembrare doppio.Un effetto grandioso!

 

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Il Museo del Prado  fu fondato nel 1785 come Gabinetto di Scienze Naturali e trasformato poi in Museo Reale delle pitture nel 1819


La statua di Filippo IV nella Plaza de Oriente,di fronte al Palazzo Reale.Il cavallo appoggia  sulle sole zampe posteriori: per la statica fu chiesto consiglio a Galileo Galilei.

La Puerta de Alacalà è considerata la più bella porta monumentale d'Europa e fu creata per celebrare l'arrivo del re Carlo III (il re sindaco)da Napoli dall'arch.italiano F.Sabatini tra il 1769-'78.

L'edificio delle poste in piazza Cibele.

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Plaza de Cibeles è una tra le più belle di Madrid,cui gli abitanti sono molto affezionati,considerando la dea al centro della fontana  (Cibele è moglie di Cronos e madre di Zeus) come la loro madre simbolica. L'opera è del 1792. E' raffigurata seduta su un carro quale dea dell'agricoltura ed è trainata da leoni che si lasciano tenere alle redini.In un gioco d'acqua di grande suggestione,di giorno e di sera.

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Porta di Toledo(cosiddetta perchè porta all'omonima città):doveva celebrare il trionfo di Napoleone e venne iniziata sotto il regno di suo fratello Giuseppe I Bonaparte.In realtà fu terminata sotto il regno di Fernando VII e celebra la vittoria contro Napoleone!

 

Una certa somiglianza con Parigi si ritrova in questo Arco di trionfo,del 1947,in Plaza della Moncloa,che segna l'entrata alla città Universitaria Complutense,il più grande ateneo pubblico della Spagna.Fu costruito dal Generalissimo per celebrare la sua vittoria nella Guerra Civile(triste ricordo per i Madrileni).

Piazza Colon fu ripristinata nel 1977.Si notino le due torri di Colombo,e il monumento a lui dedicato del 1886.Al di sotto,si trova il Centro Culturale della Città.

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Plazade Toros(detta anche Monumentale o delle Vendite)è la più grande piazza di tori della Spagna (23.000 spettatori),dove i toreri ragiungono il loro pieno magistero e gli allevamenti ottengo antichità quando hanno fatto una corrida in questo luogo.E' in stile neo-mudejar con mattoni e ceramiche.Le corride si effetuano da Marzo a Ottobre ogni domenica e giorno festivo,in occasione della festa di San Isidoro (patrono di Madrid),durante cui per 20 giorni si combattono tori e i migliori matador.Creata nel 1929, vi è 'installato dal 1951 il Museo Taurino.

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La cattedrale de la Almudena sorge sul luogo dell'antica moschea araba,ma Madrid non ebbe una cattedrale fino al 1884! Non era infatti sede episcopale. Il 19 marzo 1884 il papa Leone XIII istituì la diocesi di Madrid/Alcalà con la Bolla "Romani Pontificies".Nel 1885 la prima cattedrale di Madrid è la chiesa di San Isidoro,in Calle Toledo(un tempo chiesa dei domenicani di San Francesco Saverio),che restò cattedrale fino al 1993 quando Giovanni Paolo II consacrò la nuova cattedrale dell'Almudena.La prima porzione che fu realizzata fu la cripta,che doveva accogliere le spoglie della moglie di Alfonso XII (che sono ancora all'Escorial oggi);il progettista fu il Marchese de Cubas,ma il suo lavoro originale venne cambiato dagli architetti Sidro e Chucca-Goitia nel 1944 e l'opera terminata nel 1993.Ha un interno molto luminoso,in pietra chiara e lo stile è neogotico a tre navate e pianta a croce latina.Ha soffitti affrescati con brillantissimi colori e conserva pregevoli opere,tra cui l'arca funeraria di San Isidoro,del XIII secolo.La mummia del santo è però conservata nella chiesa omonima.

All'esterno la cattedrale è in pietra arenaria,calcare di Colmenar e granito.Non stona affatto con la piazza d'Armi e il Palazzo Reale,cui sta di fronte.

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Stemma della Corona di Spagna(con il collare dell'Ordine del  Toson d'Oro,c ui appartengono i suoi re)

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Cortile interno(dell'Armeria) del Palazzo Reale.E' uno dei più bei palazzi europei,con magnifici affreschi,lampade di cristallo,arazzi fiamminghi,mobili in vari stili,porcellane,orologi,ritratti;c'è anche la Cappella a croce greca con stupendi affreschi (neoclassica con grande cupola centrale).Interessantissima anche l'Armeria,fondata da Filippo II e considerata la più importante collezione di armature e armi di Spagna.Vi si trovano quelle appartenute a Massimiliano d'Austria,Filippo il Bello,Carlo V,il principe Carlo,Sebastiano di Portogallo e altri,e anche quella di Boabdil,oltre a stendardi e oggetti di provenienza crociata e appartenuti al 'nemico'.

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Sala del trono:fu dipinta a fresco dal Tiepolo.

L'ambiente che ci ha più colpito è stata la Farmacia Reale (vedi lato destro con foto).

 

 

 

 

 

Questo è scritto su un muro dove si ergeva la vecchia muraglia di selce e mattoni che cingeva la città araba.

Madrid non è nota per avere grandi corsi d'acqua, eppure nel IX secolo, quando abbiamo la prima documentazione storica, gli Arabi del regno del sultano Mohamed I che si installarono nel luogo dove oggi si trova il Palazzo Reale, la chiamarono Mayrit, forma arabizzata del latino "matrice", equivalente a sorgente o fonte d'acqua (e quindi di vita). Altri usano il termine 'Magerit' per indicare 'polla d'acqua'.Un luogo fortemente radicato alla terra e alle acque, dunque, che si situava sulla linea difensiva di Tulaitola (Toledo).Per molti storici, il fondatore della città sarebbe il figlio di Maometto, Al Mundhir.Il luogo era fittissimo di boschi e pullulava di una flora e una fauna ricchissime.Non a caso nello scudo della città figurano un orsa e un corbezzolo,contornato da sette stelle che pare si riferiscano alla costellazione dell'Orsa Maggiore,che ritroveremo  parlando di Valencia...

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 Madrid ha fama di essere una capitale 'moderna', seppure abbiamo già visto che non è proprio così, anzi, ha origini antichissime e sulle quali si continua a speculare.

Una leggenda -forse 'costruita ad arte' quando si volle farla diventare capitale dell'impero- raccontata dal frate latinista Francisco Tarafa (De Origine et rebus Hispaniae,1560) la vuole fondata dal figlio della maga Manto (mitica fondatrice di Mantova) che,riparata da Tebe in Italia,vi generò un figlio chiamato Ocno(menzioanto da Virgilio nel Libro X de l'Eneide).Quest'ultimo sarebbe fuggito a sua volta in Spagna e per oscure ragioni capitato sull'altopiano della Meseta e l' avrebbe fondato Madrid,la 'Mantova dei Carpetani'.

Il suo fiume è il Manzanarre, ma chi lo ha mai sentito nominare? Cioè non è sicuramente famoso come quelli sulle cui rive sono sorte capitali come Roma (Tevere),Parigi (Senna) o Londra (Tamigi). Infatti è più 'famoso' proprio per il contrario:un fiume povero d' acqua e per questo anche oggetto di scherno.

 

Il luogo fu comunque abitato fin dal Paleolitico,di cui sono testimonianza importanti giacimenti ritrovati sulle sponde del fiume, con utensili di pietra e fossili di mammuth.

Gli arabi costituirono due nuclei principali situati su due colline:quella dove costruirono una fortezza (alcazar in arabo) e la moschea maggiore (attualmente vi è il Palazzo Reale e la cattedrale dell'Almudena, nome mutuato dall'Arabo) e sulla collina della Vistillas, a Sud-Ovest.

La città araba era piccola,probabilmente aveva 1500 abitanti,e comprendeva una  comunità giudaica e mozarabica.

Situata quasi al centro della Penisola Iberica e nella Meseta Spagnola,si trova ad un livello medio di 650 metri sopra il livello del mare e gode di un clima gradevole in primavera e in autunno,molto caldo e secco in estate e rigido in inverno(dicembre e gennaio sotto zero).

Una pietra intagliata pavimentale nella Piazza de la Puerta del Sol (ai piedi del palazzo della Regione Madrid,detta anche Casa de Correos) indica il chilometro zero, da cui si calcolano tutte le distanze radiali  in Spagna, di cui Madrid è considerata il centro geografico.

Madrid non fu sempre la capitale della Spagna e nemmeno la città più importante.Gli arabi vennero scalzati nel 1083 da Alfonso VI e restò una piccola città del regno di Castiglia e LeÓn per tutti i secoli XII, XIII e XIV in cui convivevano pacificamente giudei, mori e cristiani. L'arrivo dei 're cattolici' portò scompaginazione in questo quadro, come altrove in Spagna.

I re di Castiglia e poi gli Asburgo ampliarono la fortezza araba primitiva; vi venivano a caccia e vi risiedevano per brevi periodi. Fu solo nel 1561,sotto Filippo II, che la Corte e l'Amministrazione di Toledo vennero trasferite qui.Si vocifera che più che lui,vi avesse fatto risiedere 'su invito forzato' diplomatici e funzionari stranieri,e che non si dette pena di cingerla da mura difensive.Inoltre non doveva essere un luogo molto ospitale, poichè battuta dai venti spiranti dalla Sierra (è la capitale più alta d'Europa, 655 metri sul l.d.m.). Abitò il meno possibile nella nuova residenza reale, che aveva sede nell'antica fortezza araba, perchè  decise di costruire il palazzo reale dei suoi sogni a poca distanza da Madrid,ma ancora più in alto(1000 metri circa):El Escorial, in cui creò un complesso ineguagliabile per architettura e considerato l'ottava meraviglia del mondo.Doveva essere un mausoleo per il padre, Carlo V, per sè e i suoi discendenti.Qui creò anche una residenza reale e un monastero  con chiesa a croce greca.

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Con non più di 15.000 abitanti a quell'epoca, Madrid si trasforma nella capitale della Spagna (eccetto che per il periodo 1601-1606 in cui la corte venne spostata a Valladolid). Nel periodo di regno della Casa d' Austria si edificarono chiese, conventi, monasteri, la splendida Placa Mayor, il Palazzo del Buen Retiro...La città diventa velocemente un polo culturale, politico, religioso:la popolazione passa in un secolo a oltre 40.000  abitanti, emergono nell'Arte nomi della massima caratura, le cui opere sono oggi conservate al museo del Prado (fondato nel 1785 come Gabinetto di Scienze Naturali e trasformato poi in Museo Reale delle pitture nel 1819): Diego de Silva e  Velásquez (Sivigliano di nascita, genio barocco della luce, morì a Madrid;il Prado ospita più di 50 sue opere,molte delle quali famose perchè ritraggono i membri della famiglia di Filippo IV); El Greco (Domenicos Teotocopulos, nacque a Creta e fu discepolo di Tiziano in Italia, si innamorò di Toledo dove rimarrà fino alla morte; il Prado conserva più di trenta opere sue); Francisco de Goya Y Lucientes (noto come Goya, nacque nei pressi di Saragozza e morì in Francia autoesiliato ;il Prado conserva la maggior collezione al mondo di opere sue,110 quadri e 50 disegni) e ancora Josè de Ribera (nato a Jativa,Valencia,si conservano 50 opere sue);Bartolomeo Esteban Murillo (sivigliano,si conservano 40 sue opere),Francisco de Zurbaran...(e non ce ne vogliano gli altri gloriosi artisti che qui sono esposti).

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Con i Borboni, Madrid conobbe un grande sviluppo urbanistico. Filippo V, nipote di Luigi XIV di Francia,nel 1734 approfitta di un incendio (non si sa quanto procurato!) che aveva distrutto o quasi il vecchio palazzo reale/'alcazar' per darvi le forme che voleva:più simile alle regge di Versailles e di Caserta.

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Carlo III, figlio di Filippo V, salito al trono e qui arrivato da Napoli nel 1759, conferì alla città tutto lo splendore che merita una capitale,cosa che fino a quel momento pare non fosse proprio a Madrid,una sorta di 'cloaca' a cielo aperto in cui i maiali gironzolavano indisturbati.Il nuovo sovrano portò con sè architetti neoclassici come il suo preferito, l'italiano Sabatini, Ventura Rodriguez e Marquet, incaricandoli di farla salire al vertice dell'urbanismo europeo e infatti viene oggi ricordato come il 'miglior sindaco' di Madrid, perchè dotò la città anzitutto di un funzionale sistema fognario, illuminazione stradale, dell'Ospedale di San Carlo, e tutto ciò che oggi si può ammirare di più splendido è dovuto alla sua energia:il Paseo del Prado con le fontane di Nettuno, Apollo e Cibele, il Giardino Botanico,l'Osservatorio Astronomico,l'attuale Museo del Prado (di cui abbiamo poc'anzi detto), l'Accademia, la Puerta de Alcalà, il parco del Buon Ritiro.

La Spagna conobbe il disastro della Guerra Indipendentista e nel XIX secolo andò al trono Giuseppe I Bonaparte,che era malvisto dal popolo,ma attuò riforme urbanistiche come la realizzazione di varie piazze che tendevano a trasformare l'assetto medievale che conservava ancora la città.Con Ferdinando VII e la figlia di questi,Isabella II,si eressero palazzi,giardini,fontane,viali,e la Porta di Toledo.

Il Marchese di Salamanca,ministro e amante -si dice- della regina Isabella II,fece erigere il Paseo de Recoletes,il quartiere che porta il suo nome,Salamanca,che è uno dei più prestigiosi e lussuosi ancora oggi.

Bellissimi edifici come il Banco di España,Palazzo Linares e le Poste nella Piazza Cibele,Ministero dell'Agricoltura, le basi della nuova Cattedrale dell'Almudena e la Basilica di Atocha prendono corpo nel XX secolo sotto Alfonso XII. Un altro Alfonso, il XIII, realizzerà la più grande via di Madrid,che si chiama appunto Gran Via e inaugura la prima linea della metropolitana e la Grande città Universitaria (1927)a nord.

1936-39:Guerra Civile Spagnola.Un enorme recessione per la città che trova però  nell'industrializzazione una crescita demografica vertiginosa: da un milione di abitanti nel 1945 a 3.800.000 alla fine della dittatura del Generalissimo Francisco Franco.Si urbanizzano zone che divengono enormi quartieri-operai e si creano piazze come quella di Mencloa o di Spagna,e il Paseo della Castellanza,i Nuovi Ministeri (brutti edifici in periferia).

1975.Termina la Dittatura e si instaura una Monarchia Costituzionale,che ridarà libertà e serenità al popolo spagnolo.Da qui deriva il concetto di 'Movida' che caratterizzò un periodo della Spagna,e specialmente di Madrid: la gente -dopo decenni di proibizioni- si sentiva finalmente libera e si riversò in tutte quelle direzioni in cui la gioia,la spensieratezza,l'allegria che la contraddistingue poteva canalizzarsi.Si dice che non c'era differenza tra il giorno e la notte,in certi quartieri,perchè ci si divertiva a oltranza! Oggi non è più così:la gente si è 'ridimensionata' e si vive come in qualsiasi altra capitale europea,fermo restando la peculiarità di certi quartieri,che rimane sempre invariata.

Nel decennio 1975-'86 furono create quelle infrastrutture che mancavano alla città.Fu anche completato lo spazio chiamato AZCA,il più 'futurista':ha torri ed edifici singolari,senza rapporto tra loro,ognuno vuole fare mostra di sè,e ruotano attorno alla Piazza Picasso.

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I diversi settori della AZCA comunicano tra loro tramite gallerie pedonali,mentre gli autoveicoli viaggiano su percorsi sotterranei. E'in questo quartiere che si situa lo Stadio Santiago Bernabeu,del Football Club Real Madrid, il più importante con la sua capienza di 110.000 spettatori:qui la Nazionale di Calcio Italiana vince i Mondiali del 1982.Il campo da gioco si trova a cinque metri sotto il livello stradale.

L'espansione delle periferie ha favorito lo spopolamento della città e il popolamento dei centri satellite:così Madrid attualmente conta 3.000.000 di abitanti,che dagli ultimi resoconti statistici sono però in aumento per il fenomeno dell'immigrazione.

 

   

 

San Lorenzo all'Escorial è considerato l'ottava meraviglia del mondo.Si trova a circa 50 km da Madrid e racchiude sia il Palazzo reale che il monastero di San Lorenzo, oltre che la necropoli di quasi tutti i re di Spagna e degli Infanti.  Il complesso fu creato con la forma della graticola del martirio del santo. Nell' edificio lavorarono i Maestri Comacini. Il suo architetto fu il geniale Juan Baptista de Toledo,nel 1563 che però morì presto e i lavori furono continuati e terminati da  Juan de Herrera. Oltre a straordinarie bellezze architettoniche, nella sua biblioteca affrescata da artisti italiani,sono conservati quarantamila volumi in folio, aperti perchè restino in contatto dell'aria.Vi sono inoltre 4.000 preziosi manoscritti.Fu fondato da Filippo II, che era un cultore dell'Alchimia, così come il suo fedele architetto Herrera. Filippo II è un personaggio da approfondire,passato alla storia per ciò che forse non era;non amava le vanità nè le orge e adorava i dipinti di Jeronimus Bosch,il sagace deformatore delle follie umane. Pare che nell'Escorial avesse approntato un laboratorio, in cui tra il 1592- 95 ospitò Richard Stanihurst (1547-1618), irlandese alchimista(seguace degli insegnamenti di Paracelso), incaricato di preparare nuovi medicamenti per il re.La figura di Filippo II, che ci è stata tramandata forse artefatta (come un sovrano crudele e filocattolico), andrebbe riscritta così come la condanna della chiesa al paracelsismo in quei tempi.Esiste una lista di testi conservati alla Biblioteca dell'Escorial che sono inequivocabilmente di matrice alchemica (antichità classica, medievali, rinascimentali, opere anonime). L'Alchimia era praticata alla corte di Aragona, così come in altre corti europee.Infatti l'influenza di Filippo II si sarebbe fatta sentire anche su suo cugino Rodolfo II, imperatore d'Austria dal 1576 al 1612 e che risiedette alla corte spagnola dal 1564 al 1571.Rodolfo trasformò la corte imperiale di Praga in un nucleo di alchimisti,astrologi,maghi, pittori e astronomi,patrocinando l'alchimia come linguaggio di mediazione tra diverse confessioni religiose. Pare che Filippo II -quando non viveva nell'alcazar(palazzo reale), vivesse con i monaci nelle stanze più piccole e appartate dell'immenso Escorial (che aveva fatto collocare vicino all'altare e al sepolcro dei suoi cari) e finisse la propria vita convertendosi alla dottrina di R.Lullo.

Anche Carlo II (ultimo sovrano del ramo spagnolo degli Asburgo)  si rivolse all'Alchimia.Il giovane re aveva una salute cagionevole e non poteva avere figli. Morì a 39 anni senza lasciare eredi e per questo si aprì la guerra di successione al trono di Spagna.Due anni prima che morisse, nel 1698, dopo che tanti rimedi non avevano sortito alcun effetto, si accettò la proposta di Roque Garcia de la Torre,che si diceva alchimista, in grado di preparare l'elixir di lunga vita che avrebbe migliorato la salute del re e permesso a lui di avere eredi.Gli fu allestito un laboratorio in via de Leganitos (Calle de Leganitos) a Madrid,nel quale si diceva capace di preparare la pozione in un paio di mesi,ma passati molti di più di quelli, a un certo punto si ammalò e disse che doveva cambiare aria.Pare che allora il medico di corte e il suo braccio destro si risolvessero a continuare l'opera, ma a quanto pare senza risultato, dato che il sovrano morì di lì a poco.

Si vedano i seguenti articoli:

"Los Libros Herméticos de Juan de Herrera y Felipe II"

"Censura e Paracelsismo durante el reinado de Felipe II"

La Chymica de Richard Stanihurst en la Corte de Felipe II"

"Alquimia en la corte de Carlos II (1661-1700)"


"Alchimia i Medicina a la Corona d'Aragò"

Non crediamo fuori luogo se diciamo che visitando il Palazzo Reale di Madrid, siamo rimasti affascinati dalla Farmacia Reale che occupa un'ala intera. E non è fuori luogo se diciamo che per certi aspetti ci ha ricordato che non poteva mancare un 'antro alchemico' in questo Palazzo.  L'audioguida ci dava indicazioni preziose,che purtroppo non abbiamo potuto annotare e in seguito di notizie ne abbiamo trovate assai poche, per non dire nessuna.Il Palazzo reale è menzionato in ogni salsa per altri tesori che conserva,ma della sua farmacia niente! Eppure è uno dei luoghi più straordinari del complesso, in cui si possono ammirare alambicchi, storte, beute, matracci...Qui si preparavano (ma viene ancora usata) i medicamenti per la corte;vi sono i ritratti dei medici-chimici che vi lavorarono,da quando fu fondata,nel XVIII secolo. Sugli scaffali i bei vasi di maiolica bianca e blu, recanti il nome del preparato che contenevano; vasetti di vetro con gli olii,i balsami,le essenze,gli estratti animali e  i principi attivi vegetali provenienti anche da paesi lontani e che i re facevano importare affinchè si potessero preparare medicine efficaci.Sembra di sprofondare in un passato che non c'è più ufficialmente,eppure sembra di vedere i maghi della salute al lavoro,stando qui!

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La Farmacia Reale è costituita da svariati locali,con un numero incalcolabile di strumenti da laboratorio. Non manca la zona più 'sporca' della 'fucina', quella in cui le pozioni si calcinavano,si cuocevano,si trasformavano al calore del fuoco.Troviamo pestelli, forni refrattari, distillatori, beute, gorgogliatori,raccoglitori,e quanti più se ne possono vedere nelle foto.

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C'è anche una bottiglietta di plastica...decisamente fuori tema ma anche i custodi hanno sete!

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