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PRIMA PARTE : La Basilica romanica di Santa Giulia a Bonate Sotto (BG) (testo e foto di Marisa U.)
Recenti ricerche di superficie hanno indotto a pensare che in questo luogo sorgesse un abitato("castrum de Lisina",citato in una pergamena del 1088) andato distrutto, non si sa nè quando nè perche; gli abitanti, forse, si trasferirono altrove. Rimase solo la chiesa di Santa Giulia, riguardo la quale permangono ancora dei 'misteri insoluti', a partire dalla data primitiva di costruzione,attorno a cui sono sorte leggende,che vedremo man mano osservando le immagini e le relative didascalie.La Chiesa sorge su un altura delimitata dalla sponda destra del fiume Brembo e dal torrente Lesina (su alcuni documenti essa è citata con tale denominazione,'di Lesina').
Sicuramente l'area fu considerata sacra fin dall'antichità: in zona
sono stati rinvenuti i riferimenti di un edificio sacro e una sepoltura, da un'ara
sacra romana In alcuni documenti la chiesa viene confusa con la chiesa di S.Giuliano;
le venne attribuito un annesso monastero femminile, appannaggio in realtà della
chiesa di S.Giuliano. Una chiesa basilica sancti juliani si
testimoniava nell'ottavo secolo.Non esistono tracce, infatti, nell'area di
S.Giulia, di questo monastero.Ciò che esiste, invece, sono curiosi
ammucchiamenti di 'sassi di fiume'(detti 'murere'),che in certi
punti arrivano a due metri di altezza, e formano un tracciato di svariate
centinaia di metri in vari tronconi collegati. Forse opera di contadini o forse
resti di più antiche costruzioni... Una delle leggende che attorniano le origini della Basilica la attribuisce direttamente a Santa Giulia,che sarebbe passata da queste zone e vi avrebbe fatto erigere la chiesa con annesso monastero di monache (cosa che,come abbiamo visto, è avversata dalle testimonianze archeologiche oltre che storiche).Per la storia di Santa Giulia,del suo martirio e sui luoghi di culto sorti in sua dedicazione,vedasi qui. Il riferimento alla Santa si coglie nell'affresco dei fratelli Orelli,che
fa da pala centrale,
Contrassegnata da quella piccola piramide bianca,c'è -al di sotto- una preziosa urna,purtroppo scalpellata e rovinata, sulla quale sono nate alcune leggende, tra cui quella che contenesse le spoglie della figlia della regina longobarda Teodolinda. Fu ritenuta anche di epoca romana/cristiana, poichè un autore, (il Finazzi),in un' opera pubblicata nel 1876, riportò un anno sbagliato(3). Giovanni da Ponte, nel dizionario odeporico, dice che "fu ritrovata una piccola urna di marmo bianco, che conteneva delle ceneri e ossa umane e resti di pagliuzze aurifere provenienti forse da una veste". L'urna reca incise le seguenti parole: ROMANAE (si legge solo RO) TITIANAE (si legge solo Ti...NAE) QUAE VIXIT ANN.XII.M.VII.D.XII Ai lati,vi sono dei simboli, che sembrano delle pelte,cioè scudi mezzalunati che ricorderebbero gli 'oscilla',strumenti rituali che si appendevano ai rami degli alberi quali offerta agli dei.Come mai sono ritratti su questa urna? Venne richiesto di trasferire l'urna a Bergamo, per conservarla con altre testimonianze archeologiche in un museo. Ma i Bonatesi si opposero e così, nel trambusto, l'urna fu rotta con un colpo di martello e in più punti screpolata, ma rimase al suo posto,ovvero su un capitello alla sinistra dell'arco centrale.Era stata rinvenuta durante scavi nel terreno limitrofo. Che nesso avrebbe l'urna con la Regina Teodolinda? B.Pellegrini (o de Peregrinis) in "Opus divinum de sacra ac fertili bergomensi vinea,Brixiae",1553,riferisce che il canonico Giovanni Filippo di Novara trovò una lapide,nel 1528,che attestava come la Regina Teodolinda(morta nel 628) -durante la minore età del figlio Adaloaldo- fosse in visita a Bonate Sotto e, morendo la propria figlia Tiziana, qui l'avrebbe fatta tumulare, facendo erigere per l'occasione la Basilica di S.Giulia (santa cara ai Longobardi), a cui avrebbe assegnato anche la rendita di alcuni benefici( la regina avrebbe fatto erigere vari chiese in Lombardia). L'urna cineraria apparterebbe, pertanto,secondo questa tesi, alla figlia di Teodolinda.Ma della lapide rinvenuta dal canonico oggi non resta notizia! Perchè avrebbe dovuto falsificare però la notizia? Studiosi accreditati in passato hanno affermato che non è improbabile far
risalire l'epoca di costruzione della chiesa al VII secolo,e lo indicherebbe
anche una curiosa figura scolpita su uno dei capitelli che sarebbe abbigliato
alla 'foggia longobarda' Lo stile architettonico della Basilica è comunque riconosciuto romanico e fatto risalire tra i secoli XI-XIII.
Nel 1129 Santa Giulia è tra i motivi di discordia tra il vescovo Ambrogio e i canonici di Sant'Alessandro.Sembra di capire che la chiesa fosse stata costruita dai canonici senza il permesso del vescovo e questo risulta da documenti del 1129, perciò essa già c'era a quel tempo e doveva essere consacrata (o fu costruita ex novo o ricostruita). Nel 1146 i documenti provano che era in uso e consacrata e chiamata 'Santa Giulia'.
Sicuramente il materiale litico di S.Giulia ("ceppo
grosso" cioè pietra grezza disposta a 'lisca di pesce',ma anche
arenaria e diversi tipi di pietra per le absidi) fu reimpiegato per altri
edifici,come abbiamo letto, forse per il Castello di Trezzo d'Adda ma anche
in paese, dove (tra le le altre, pietre di arenaria uguali a quelle delle
absidi) la lunetta
La Basilica era a tre navate, una centrale e due laterali,divise da otto pilastri con cinque campate; era lunga 33.50 m, larga 17.60 m ed aveva tre absidi (l'unica parte ad essere pervenuta fino a noi). Fu costruita con perizia architettonica testimoniata dall'intreccio perfetto di spazi quadrati e rettangolari che i pilastri formavano (desunta dai disegni),che si rinviene in chiese romaniche di importanza rilevante, come quella di S.Pietro in Ciel d'Oro di Pavia. La pianta è leggermente trapezoidale, avendo il lato destro più lungo di circa un metro del sinistro.(4) Se è vero che il materiale lapideo di S.Giulia è
stato riutilizzato per la costruzione di altri edifici, anche la stessa basilica
fu costruita, a sua volta, con materiale proveniente da altri edifici, più
antichi molto probabilmente. Osservando meglio le pietre di cui è costituita la parte
di Basilica che ci è prevenuta,si nota come esse sono diseguali,di forma,colore
e materiale diverso. Anche le colonne rimaste sono disomogenee,alcuni pilastri
sono di forma circolare,incassati nella muratura,e su uno(a sinistra della
cancellata che chiude il catino centrale), è ancora presente (anche se poco
leggibile)una scritta: Accanto a quella scritta, c'è un altro curioso segno, sul
pilastrino attiguo:si tratta di un cerchio inciso su una pietra
squadrata(ora è appesa una croce) I Capitelli sono rimasti quelli primitivi,e a parte
opere di sabbiatura e di restauro,offrono una lettura simbolica ancora
affascinante.Le sculture incise,i soggetti,sono molti diversi tra loro, ad
imitazione di vari stili:dal capitello nudo Ai lati dell'abside centrale (sia a destra che asinistra)
ci sono quelli forse più interessanti,con figure umane e animali
mostruosi, come era in uso nei bestiari medievali. L'animale è dotato di due
corpi e una sola testa,e tiene saldo un uomo ritratto disteso,come fosse in
balìa dell'animale,ovvero dell'istintualità.Il motivo potrebbe voler suggerire
il percorso evolutivo dell'uomo,che dalla sua natura materiale -passando
attraverso le prove dell'esistenza e del sacrificio- deve tendere all'evoluzione
o spiritualizzazione,che potrebbe trovare riscontro nella testa(sede
dell'Intelligenza o intesa come 'anima',parte spiritualizzata) scolpita isolata
tra i corpi degli animali.
1)-Il nome 'Bonate'conterrebbe il suffisso 'at'(frequente per le località lombarde) di origine ligure- celtica,che avrebbe perdurato in epoca romana e alla lingua latina.(1). Il nome del paese deriverebbe dall'appellativo del proprietario Bonus, con l'aggiunta di 'sotto' o inferiore(esiste anche la vicina Bonate Sopra);potrebbe però indicare anche un riferimento alla 'terrae bonae'(fertile). 2)-L'immagine è tratta dal volume "Tra storia e leggenda-La Basilica di S.Giulia in Bonate Sotto"(P.Arzuffi, C.Cavagna, A.Pendeggia) -Collana Quaderni Bonatesi, edita dal Comune di Bonate Sotto-1997,che è stata utilizzata anche come preziosa Bibliografia di riferimento. 3)-Sono ben due gli autori che però avrebbero trascritto un anno erroneamente,la qual cosa è curiosa.Il Finazzi("Le antiche lapidi di Bergamo descritte ed illustrate dal cav.can.Giovanni Finazzi",Tipografia Pagnoncelli) riporta,anzichè quanto c'è scritto,la seguente data ANN.XI.M.VI e la stessa cosa la compie il Belotti in "Storia di Bergamo e dei Bergamaschi" ,volume I (Bergamo,1989). Errori grossolani per autori attenti! Praticamente avrebbero tralasciato la parte finale e trascritto XI anzichè XII. A causa di ciò, fu ritenuta una lapide di origine romana,tanto da citare:" La lapide della Fanciulla Tiziana,morta a undici anni...Considerata la forma e il contenuto dell'urnetta, entra il sospetto che fosse pagana...Ma la parsimonia e la semplicità del dettato la dicono assai probabilmente cristiana" ; si riteneva risalente ad un'epoca anteriore al VII secolo.In realtà la decifrazione suonerebbe così: Tiziana Romana morta in età d'anni 12,mesi 7,e giorni 12. 4)-Queste imperfezioni non sembrano dovute alla imperizia dei costruttori,ma alla consapevolezza da loro mostrata, riconoscendo a Dio solo, l'attributo di perfezione;altri vi vedono il capo reclinato di Cristo verso destra, sulla croce.
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