| Un'altra città
si snoda sotto la nota località balneare della riviera adriatica,al
confine tra Emilia Romagna e Marche:è la Cattolica sotterranea! |
| I complessi ipogei si
snodano lungo l'antica via FLAMINIA, oggi localizzabile tra le moderne
vie Cattaneo e XX Settembre. |
| La foto mostra i
complessi ipogei rinvenuti a Cattolica e la relativa struttura(cliccare
per ingrandire):la galleria San Pio V; la galleria Ubalducci;galleria
Verni;la galleria Talacchi;la galleria Cerri;la galleria
Marchini; la galleria Cecchi |
A parte, nelle foto sotto,
è mostrata la straordinaria galleria Paparoni, unica nel suo genere e che
fa sorgere seri dubbi su un utilizzo come semplice 'magazzino'.
| Ma in effetti,
osservando queste immagini, sorge spontaneo il quesito del perchè
furono costruite, queste strutture, sotto case di civile
abitazione.Forse i proprietari le trovarono già in situ e le
riutilizzarono come deposito, come cantine o quant'altro facesse loro
più comodo? Il mio modesto parere è che non nacquero per questo
motivo.Forse costituivano una più antica via di fuga in caso di
pericolo (in questo caso l'ipotesi di un collegamento tra le stesse
andrebbe ulteriormente indagato e avvalorato o, forse, alcune -come
viene riconosciuto ufficialmente- erano collegate altre no, e questo
è anche spiegabile perchè vicoli ciechi servivano a sviare
gli intrusi).C'è anche chi ipotizza che,collegate o meno, anche
singolarmente esse potessero assolvere ad una funzione
'esoterica'e che qui si tenessero riti sacri, al
riparo da occhi indiscreti. |
| La presenza di una
croce in mattoni incastonata nella prima volta a vela, riferita da
alcuni studiosi che si sono occupati del complesso ipogeo, e
l'iniziale forma a TAU della galleria,supporterebbero tali ipotesi
interpretative(vedasi i lavori di Maurizio Castelvetro "Il fenomeno ipogeo a
Cattolica", in Catalogo della mostra "Gallerie Sotterranee a
Cattolica", Quaderni dell'Antiquarium IV- Cattolica, 14 dicembre 1996 - 2 marzo 1997
) |
| Si noti l'imponenza e
la lavorazione del pilastro e delle volte:per una cantina è possibile
tutto questo lavoro architettonico? |
| La
conformazione del complesso ipogeo della galleria Paparoni,con il suo
articolato e 'simbolico' percorso. |
| (ricerca e immagini
raccolte nel Museo della Regina di Cattolica(RN) nel giugno
2005- da Marisa Uberti).Le gallerie sono interdette al
pubblico,essendo situate sotto case di proprietà privata.Nemmeno la
nostra guida-archeologa locale riferisce di averle mai potute
visitare. |
Io dico mai dire mai, no?
Speriamo.
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| Cattolica
partecipa ad un fenomeno assai diffuso in gran parte della
Romagna sud-orientale e delle Marche,che è quello delle gallerie
ipogee che, in taluni centri, si estendono al punto di costituire
un'altra città sotterranea; a questo proposito esempi sono a Osimo e
a Santarcangelo. |
| Le più antiche grotte
di Cattolica risalgono probabilmente alla prima metà del '500 ma si
affermano specialmente nel 1700 ed oltre; tutte scavate nell'argilla
ed erano interamente foderate con una cortina di laterizio e dotate di
pilastri e di volte che ne garantivano stabilità e tenuta. Una
certa omogeneità nella tecnica costruttiva e nel tipo di
laterizi e di malta impiegati,sembrerebbe collocare la costruzione di
gran parte delle strutture entro un arco di tempo abbastanza
ristretto; la modestia inoltre degli interventi di ristrutturazione e
ammodernamento dovrebbero attestare una sostanziale immutabilità
nella funzione e nell'uso. |
| La struttura di base si
fonda su uno schema a corridoio allungato su cui si affacciano, a
pettine o a croce, nicchie laterali; all'interno di questo modulo,
comune alle grotte di quasi tutte le città, si assiste ad una
varietà di interventi che conferiscono a ciascuna una unicità
strutturale e architettonica in parte condizionata dallo spazio
fruibile, dal rapporto con l'edificio soprastante, dalla
disponibilità economica del committente,dalla capienza necessaria
all'uso: la galleria Paparoni rappresenta in assoluto e non solo
rispetto a Cattolica, uno dei più alti risultati raggiunti di questo
genere di architettura sotterranea. |
| Ciascuna galleria era
pertinente ad un'unica proprietà immobiliare: da ciò deriva che non
doveva esistere un sistema di rete unica e comunicante, anche se in
taluni casi poteva forse stabilirsi un passaggio diretto tra gallerie
limitrofe di appartenenti ad un' unica famiglia. |
| Le loro caratteristiche
architettoniche, l'esiguità degli spazi utilizzabili, la scarsa
funzionalità dell'articolazione interna hanno alimentato le più
svariate ipotesi circa la loro destinazione: anche se permangono
talune perplessità, è tuttavia probabile che servissero come
cantine, prevalentemente destinate al deposito e alla conservazione
del vino; la stessa diffusione quasi esclusiva in quelle regioni e in
quelle aree in cui è alta la produzione vitivinicola, sembra
confermare questa tesi. |
| LA GALLERIA
PAPARONI |
| E' la più
importante struttura ipogea di Cattolica ed una delle più
significative di tutta la zona. Ubicata in via Cattaneo, ricade sotto un'immobile, forse da identificare con l'edificio di cui faceva
parte l'osteria "San Marco", di cui si ha notizia a partire
dal 1557. |
| Attraverso un lungo
e stretto corridoio in discesa che corre parallelo a via Cattaneo e
che si innesta in un altro corridoio a quello ortogonale, su cui si
affacciano sei bracci con terminazione semicircolare, si giunge
attraverso uno stretto passaggio che piega a gomito, ad una sala
ottagona con un
pilastro centrale, su cui si aprono sette bracci. La copertura con
volte a vela e a crociera, le caratteristiche architettoniche
complessive, la singolarità della planimetria,l'uso di termini
semicircolari per i bracci laterali, fanno
di questa galleria un esempio di grande architettura, che sembra mal
addirsi ad un uso di semplice cantina:
lo sforzo architettonico, del resto, sembra sproporzionato agli spazi
disponibili per l'immagazzinamento. |
| Va tuttavia
sottolineato che la sala ottagona,che rappresenta l'elemento
distintivo e più complesso, e anche quello che meno si rapporterebbe
al carico di un edificio soprastante, ricade sotto un'area cortilizia:
ciò ha consentito certamente al costruttore un maggiore ardimento
nella tessitura degli spazi e dell'equilibrio tra pieni e vuoti. |
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