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| LA MERIDIANA DI SAINT- SULPICE A PARIGI (Marisa Uberti) "Molti anni fa ho pensato a qualche mezzo praticabile, ed alla portata di tutti, per conoscere con precisione tutti i giorni dell'anno, l'ora vera del sole, a cui devono rapportarsi tutti gli strumenti di cui ci si serve per la misura del tempo, e soprattutto gli orologi pubblici". Henri de Sully, 1727
Come si nota dall' immagine, sul pavimento della chiesa non vi è solo la linea metallica creata da Le Monnier bensì altre linee incise(oltre,come abbiamo detto in questa sezione, a vari altri 'tracciati'che paiono disegnati con il gesso sul pavimento e per i quali al momento non ho trovato spiegazione).Almeno una è molto chiara e corre praticamente parallela alla meridiana.Si tratta dell'antica meridiana, potremmo dire il primo 'prototipo', che un orologiaio di nome Henry de Sully aveva tentato di costruire nel 1727 ma che non potè mai portare a compimento perchè morì il 13 ottobre 1728.Si trattava di una meridiana interna verticale e orizzontale,che egli aveva intenzione di mettere a punto per risolvere il problema dell'ora a Parigi. Essa, oggi, è ancora visibile se si presta attenzione e corre 0,45 m di distanza dalla meridiana 'ufficiale' creata dall'astronomo Charles Le Monnier (1715-1799) nel 1743, riprendendo e trasformando i lavori di de Sully. Le Monnier si avvalse della collaborazione dell'ingegnere del Museo del Louvre, Claude Langlos, per elaborare e realizzare in concreto il progetto. Lo strumento venne costantemente usato da Le Monnier per le sue osservazioni astronomiche,in particolare la diminuzione dell'obliquità dell'eclittica, e intendeva risolvere alcuni problemi legati alla determinazione dell'ora reale in base ai movimenti del sole. Le osservazioni sono state fatte senza interrompersi, fino alla Rivoluzione, sia da parte del Monnier stesso, sia da parte di diversi aiuti. Questo strumento era assai apprezzato,sia per la sua bellezza estetica che per la sua precisione costruttiva. L'obelisco visto dal transetto sud. "Questo strumento era anche notevole, in occasione della sua costruzione, sia per la sua esattezza che per la bellezza dei marmi dell'obelisco." Attualmente ancora, il solo gnomon che lo supera in ricchezza ed in aumento è quello di Bologna in Italia".(Nau,1863) (1) La linea meridiana è una semplice linea di rame di 4,5 mm di spessore, incastrata tra bande di marmo di 0,10 m di larghezza;essa va dalla lastra di marmo del Solstizio d'Estate fino all'obelisco,attraversando il coro per 4,36 m.La sua lunghezza totale al pavimento è di 40,295 m.La linea meridiana è tracciata sul pavimento della chiesa,secondo una direzione rigorosamente Nord-Sud.(veduta dal transetto sud) Una lastra di marmo indica il Solstizio d'estate;una targa di rame indica l'obliquità dell'Eclittica.Una piastra di rame indica l'Equinozio dietro il cancelletto sinistro della balaustra del coro. Seguiamo con le immagini il 'percorso',partendo dall'obelisco: (visto dal basso)la linea meridiana scende sul suo piedistallo e prosegue sul pavimento siamo nei pressi dell'altare maggiore.Qui la linea si interrompe,o così sembra,per ripresentarsi poi immediatamente all'interno della cancellata del coro(Altare maggiore) veduta più ampia del tracciato della meridiana sulla pavimentazione di S.Sulpice(la balaustra grigia a forma semicircolare separa il coro dal resto della chiesa) qui siamo già all'interno del coro,dove si trova la placca metallica.(dettaglio)poi la linea fuoriesce dal coro e prosegue in direzione sud,verso il transetto meridionale,dove confluisce nella lastra qui mostrata (vista da sud) (vista da nord) Il transetto sud visto dall'obelisco(che si trova in quello settentrionale).Notare le finestre:da lì -attraverso i due oculari prima spiegati- i raggi solari entrano e vanno ad 'incidere'come due dischi sull'obelisco*(risultante) Tutte fantasie? Ma... Nella prima sezione dedicata alla chiesa di S.Sulpice,abbiamo visto come i reggenti abbiano esposto alla visione del pubblico,proprio nei pressi dell'obelisco,delle informative,relative a specificare che -nulla ha a che vedere questa meridiana con la 'linea della Rosa' ipotizzata da Dan Brown,tra gli altri, nel suo romanzo di recente successo("Il Codice da Vinci") - non è l'asse mistico' della Francia; - S.Sulpice non è situata affatto sul meridiano di Parigi (che correrebbe più a est)- non nasconde vestigia di un antico tempio - la S e la P nelle finestre tonde significano Sulpice e Pietro, non certo un fantomatico Priorato di Sion, insomma tutte fantasie! Curiosamente,dopo aver trovato tutto in lingua francese,queste specificazioni sono messe in doppia lingua, francese e inglese, forse così le orecchie(e gli occhi) si apriranno meglio,avranno pensato! (uno dei testi in doppia lingua).
Questo è il testo integrale(le parti in rosso sono quelle che mancano sul basamento dell'obelisco attualmente) Parte sinistra e dettaglio del simbolo mancante dell'attuale incisione e ciò che c'era: una m minuscola in un cerchio Che voleva dire? Parte del registro destro ricostruita (in rosso):notare le curiose 'provette' ai lati del primo passo e il simbolismo nel cerchiouna sorta di H con una mezzaluna sul lato destro. L'obelisco ha la parte inferiore rovinata e una porzione di muro accanto, presenta una delle lastre più sporgenti del resto,tanto che farebbe pensare ad un tentativo di volerla 'estrarre'(verrebbe voglia...!). Sull'obelisco infine,osservando bene per quanto possibile ovviamente,ho scorto alcuni simbolismi probabilmente da porsi in correlazione con la sua funzione astronomica ma ugualmente da considerare (li ho circolettati in nero)(questo è di più ardua visualizzazione, data la posizione più elevata rispetto alla mia, di esecutrice della foto). Tra il basamento e l'obelisco vero e proprio,si notano due 'simpatici' animaletti (uno rigorosamente a destra e l'altro a sinistra,specularmente come è consuetudine in questa chiesa).Sono forse lucertole o ramarri o,cosa non infrequente da trovare, salamandre? Se così fosse,ci troveremmo di fronte ad un ennesimo simbolismo legato alla sfera alchemica e,cosa che faccio notare solo a titolo di curiosità,anche nell'acquasantiera di Rennes le Chateau ci sono due salamandre. Fuori dalla chiesa,un piccolo quadrante è inciso sulla facciata meridionale(non ho potuto vederlo,ma si cita abbia forma quadrata, di 1,20 m per lato);esso è considerato coevo alla navata su cui appoggia. NOTE:(1)-sulla meridiana in S.Petronio a Bologna si veda in questo sito la mia visita in loco. (2)-A RlC l'acquasantiera a forma di conchiglia è sormontata da quattro angeli poggianti su due salamandre.La salamandra è tradizionalmente accostata alla mitica Fenice che risorge dalle proprie ceneri e vive nel FUOCO. E’ il simbolo della pietra filosofale, lo zolfo alchemico.( Non a caso Fulcanelli la trova raffigurata anche nella cattedrale di Notre-Dame a Parigi,
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