33
d.C. circa: Gesù è in agonia sulla Croce,circondato dai soldati
romani.Uno di questi, denominato Longino(1),gli trafigge il costato
con la punta di una lancia e il sangue misto ad acqua
comincia a sgorgare.Improvvisamente risanato da un'infermità che lo
affliggeva ( la cecità), costui si mette in ginocchio e si pente,
rendendosi conto della potenza divina dell'Uomo sulla croce. Si affretta allora
a raccogliere la terra intrisa di alcune gocce di sangue cadute per
terra, riponendola in una cassetta.Poi parte, portando con sè quell'inestimabile
fardello.
(Longino,dipinto murale nella chiesa)
36 d.C. circa: la tradizione
vuole che Longino arrivi a Mantova con la reliquia (non si sa bene
per fare 'che cosa' o per darla a chi).Pare che la città sia stata la
prima in Occidente ad essere evangelizzata ma essendo epoca di
persecuzioni, ed essendo divenuto apostolo del Signore, Longino
viene sottoposto al martirio(per decapitazione), non prima di aver nascosto la
reliquia sotto terra, presso il tempio romano di Diana. Secondo una tradizione posteriore sarebbe stato sepolto in una contrada
della città denominata Cappadocia(2).Nel luogo dove Longino avrebbe
interrato la preziosa reliquia, sorge oggi la
cripta che contiene il Preziosissimo sangue di Cristo, nella
magnifica Basilica di Sant'Andrea Apostolo. Increduli? Avete letto
bene: quel sangue raccolto da Longino
sarebbe arrivato fino ai giorni nostri.
Questa balaustra delimita lo spazio
corrispondente all'altare della cripta in cui si conserva la reliquia del
preziosissimo sangue di Gesù.La scritta al centro dell'ottagono invita:
tu che passi
adora qui il prezzo
della tua redenzione
Dove era stato tenuto dalla morte di
Longino?
Dove lui lo aveva nascosto. Nessuno pare lo avesse mai
ritrovato.Fino a che...
804 d.C.: dopo un lungo arco di
tempo, Carlo Magno(3) viene a conoscenza della leggenda di Longino
e giunge a Mantova convocando il papa, Leone III (che eleva la
città a sede vescovile, autenticando la reliquia). Forse venne ritrovata
per caso la cassa di piombo sotterrata da Longino, ma la notizia si
diffonde. Il luogo del ritrovamento era l’orto dell'Ospedale di
S.Maddalena (su cui si impiantò l'oratorio di Sant'Andrea per
ricordare l'avvenimento).La reliquia viene portata alla luce insieme ad alcune
ossa, che giacevano poco distanti, e subito si attribuirono al centurione
Longino, tutt'oggi conservate in un sarcofago
all'interno della cappella omonima!
La tradizione racconta che tutti i
sovrani ebbero come aspirazione massima,quella di possedere le reliquie
più importanti della Cristianità, perchè ritenute portatrici di potenza
divina,tramite le quali sarebbero divenuti invincibili.
Di questa,Carlo Magno dovette
acccontentarsi di una piccola porzione donatagli dal papa,e forse la
portò in Francia.
La reliquia si 'sdoppia' e il ricordo
misteriosamente si perde
Ma perchè due reliquiari
se in origine la terra raccolta da Longino era in un unico frammento?
Non sappiamo molto del destino della
reliquia dal momento del primo ritrovamento in poi.Dove era stata
conservata per oltre cent'anni? Di certo era venerata perchè le cronache
dicono che, nel 923, per timore di una razzia da parte degli Ungari, il frammento di terra intriso del preziosissimo sangue, venne suddiviso in due contenitori (e/o forse -a titolo precauzionale- in diversi altri?) che vennero nuovamente interrati:uno nello stesso luogo del primitivo ritrovamento e l'altro fuori porta,nella città vecchia.Resta un mistero capire come mai la memoria dell'evento si perse e nessuno più ricordasse dove erano stati sepolti, fino a quando un mendicante cieco riceve in sogno una rivelazione:Sant'Andrea Apostolo gli indica il luogo in cui scavare per riportare alla luce il sangue di Cristo.Non viene creduto inizialmente dai signori del tempo,(Bonifacio di Canossa e Beatrice di Lorena) ma dopo altre due apparizioni del Santo,si convincono.
Inizia la devozione popolare di massa
1048:la reliquia viene fatta
cercare, trovata e sottoposta al giudizio del papa, che ne
conferma ancora l'autenticità.Da allora non verrà mai più nascosta e
anzi, per custodirla degnamente, furono costruite in successione, tre
chiese(ciascuna nata sulle precedenti):un monastero benedettino già
esistente,;della seconda(distrutta da Ludovico Gonzaga per erigere
l'attuale) resta il
bellissimo campanile gotico mentre la basilica che visitiamo oggi, iniziata nel 1472,
è di Leon Battista Alberti, con cupola settecentesca di Filippo
Juvara affrescata da Giorgio Anselmi, che vi raffigurò nella
gloria S.Longino e la città di Mantova, in atto di reggere i due
reliquiari contenenti il preziosissimo sangue di Cristo.Nella basilica
lavorarono artisti come Correggio,Giulio Romano e Andrea Mantegna,che è
sepolto nella prima cappella entrando,a sinistra.La reliquia fu meta di pellegrinaggi di
massa,visitata da papi e imperatori.
Truppe d'invasione, nel 1848, asportarono i sacri vasi,di cui si persero le tracce(ma pare venissero sostituiti da altri che erano stati sapientemente approntati).Avrebbero anche potuto rubare dei falsi, dopotutto, mentre quelli 'veri' erano al sicuro nelle mani di qualcuno che aveva previsto tutto(in tempo di guerra è così).In
ogni caso, l'originaria reliquia era stata a suo tempo suddivisa in
diverse 'porzioni' cosicchè se ne serbò anche dopo la depredazione
del 1848.
Le 12 chiavi
Le reliquie furono varie volte oggetto
di tentato furto anche in seguito e per tale motivo si è escogitato uno
strategemma difensivo a prova di ladro..Conservate nella cripta della Basilica di Sant'Andrea
Apostolo, vengono tolte solo una volta all'anno. Il visitatore può
accedere alla cripta, con guida, e può ammirare un altare con ai lati due
'calici' che sono comunque delle copie (foto sotto).
I Vasi autentici sono
contenuti nell'arca dorata custodita da statue allegoriche e per
estrarli si è ideato un sistema del tutto particolare e degno
di essere menzionato.Infatti il venerdì Santo di ogni anno, si
procede all'apertura del reliquiario, spostando il pannello metallico
posteriore (vedi foto sotto) e mettendo in evidenza un meccanismo che
prevede l'impiego contemporaneamente di 12 chiavi (detenute da
dodici persone diverse, appartenenti a membri della società civile e
religiosa).Se manca una sola persona, quindi una sola chiave, la serratura
non si apre. Ingegnoso no? Altro che le trame alla Dan Brown!
Scherzi a parte, a questo punto i due Sacri Vasi vengono tolti dal
loro riposo annuale ed esposti alla pubblica venerazione, portati
processionalmente per le vie della città, come segno del sacrificio
redentore di Gesù e richiamo alla Santa Messa, in cui il suo sacrificio
si rinnova perennemente.Vengono quindi riposti nella loro dimora.
La cripta era stata pensata dai Gonzaga,
signori di Mantova, come loro luogo di sepoltura ma, per alterne
vicende, mai fu utilizzata per quello scopo.Rimangono singolari posti
vuoti...
Scienza us Fede
A livello scientifico mancano
riscontri analitici eseguiti sul sangue (o tracce di esso) contenuto nei
Sacri Calici.Al momento non risultano notizie in tal senso,perchè a
quanto è dato sapere la Curia non ha mai concesso campioni ematici per
studi biologici (dire 'comparativi' forse è troppo,ma si potrebbe almeno
tentarne uno con quello rinvenuto sulla Sindone?).
Come abbiamo già avuto modo di dire in
altre sezioni di questo sito,è solo la Fede il 'metro' con cui è
possibile affrontare tali spinose questioni.Per chi la possiede,questi
sono i Sacri Vasi che contengono il Prezioso Sangue di Cristo(4).
Ricordiamo che un calice ritenuto il
Santo Graal o Calice dell'Ultima Cena che avrebbe contenuto-secondo
un'altra leggenda o tradizione apocrifa- il sangue di Cristo
raccolto da Giuseppe di Arimatea, è conservato nella Cappella del
Santo Caliz a Valencia (Spagna),visitata da noi nel luglio del 2006.
Pagine correlate:
Note:
1)-Tale nome compare nel Vangelo
apocrifo di Nicodemo,in quanto la tradizione cristiana ufficiale non cita
il nome di colui che trafisse il costato di Gesù.In seguito si confusero
due figure, il soldato della lancia e il centurione romano che proclamò la
divinità di Cristo
morto sulla croce. Esisterebbero infatti due santi omonimi aventi destino, data e luogo di morte diversi (il centurione venne ucciso
in Cappadocia, regione dell'Anatolia).
2)-Forse a ricordare come il luogo fosse
divenuto il rifugio per i profughi provenienti da quella terra in lotta?
3)-Il fatto è narrato nelle
"Cronache"della corte di Carlo Magno
4)-Da un punto di vista esoterico,
Longino è una figura allegorica e rappresenta un simbolo, così
come la sua lancia e gli elementi della tradizione che la
accompagnano.Vedasi la sezione
Il linguaggio dell'Alchimia.
Per la visita guidata della basilica e
della cripta,rivolgersi ai Volontari di Sant'Andrea (prima cappella a
destra,entrando).
www.duepassinelmistero.com