Dobbiamo sempre far
ricorso all'immaginazione. O meglio sarebbe dire, provare per un
istante a chiudere gli occhi e vedere con quelli della mente
qualcosa che non c'è più.Ma che è stato. Perchè il presente ci
può donare vivide emozioni,procurarci un insieme di sensazioni,di
impressioni,di dati; ma essi non sarebbero completi se non sapessimo
provare curiosità.Quella che ci induce a scandagliare il passato e
a chiederci se niente di ciò che vediamo ora assomigli alle sue
origini. E nella maggioranza dei casi non sono disponibili
documenti per saperlo! Se non fosse per il lavoro degli archeologi
(ma anche di tanti ricercatori ufficiali e non), che ricostruiscono,
in base ai ritrovamenti e agli scavi condotti in un luogo,un enorme
patrimonio che sta alle nostre spalle,tutto sarebbe forse più 'semplice':
visitare, ammirare, fotografare e andarsene.Cosa che a noi risulta
impossibile.Noi vogliamo sempre 'capire' e cercare di ridonare agli
altri qualcosa che induca a riflettere, a porsi domande.Se la storia
dell'uomo fosse immutabile, infatti, che bisogno ci sarebbe di fare
delle Ricerche? Ma proprio perchè la nostra storia è tanto
dinamica, ma anche uguale a se stessa, guardare al passato non è un
fatto così inutile, oggi; provare a decifrare il lavoro di tanti
costruttori e dei loro committenti significa tentare di rimettere in
piedi un ponte che a tutti gli effetti sembra scomparso.
E' con questo
Pensiero, quando abbiamo visto l'ex cattedrale di Carcassonne, che
abbiamo provato in noi la domanda:come mai questa chiesa non è
dedicata alla Vergine? Perchè assomiglia molto alle sue più roboanti
sorelle dedicate a Notre Dame;inoltre anche qui c'è presenza di
acqua, siamo su un'altura, e la zona era abitata da tempi
ancestrali.Possibile che tutte queste componenti non abbiano
contribuito all'erezione di un tempio, un santuario o una cripta
dedicata ad una divinità femminile,a quel culto 'primigenio' di cui
in tante ricerche s'è parlato? Al momento non lo sappiamo;le prime
notizie che fanno riferimento ad una chiesa in questo luogo
risalgono al VI secolo, durante il regno di Teodorico,
reggente del regno Visigoto, ma a dire il vero la dedicazione
ci è ignota. Prima di lui, il buio storico e archeologico.Solo nel
925, sotto l'episcopato del vescovo Gimer, si
hanno notizie precise: dalla chiesa di Santa Maria e del
Salvatore,nel sobborgo,egli trasferì la cattedra
all'interno dei bastioni, nella chiesa di Saint Nazaire, che
dunque si deduce si intitolasse già a questo Santo.Rimase
cattedrale fino al 1803, quando un altro vescovo, de la
Porte, decise di trasferire la cattedra nella città bassa,
presso la chiesa di San Michele. Nel 1898 il papa Leone
XIII eresse Saint Nazaire a Basilica Minore.
Nel frangente di
tutti questi avvenimenti, Saint Nazaire vide tutto lo svolgersi
delle vicende medievali cui fu il fulcro,e quel che più interessa
è che fu sede dell'eresia Catara.Va ricordato infatti che alla
chiesa cattolica si contrapponeva una chiesa catara organizzata ( a
Carcassonne come a Tolosa e ad Albi ) con un vescovo, due
coadiutori, innumerevoli " perfetti", diaconi e
predicatori. Perfino la madre del vescovo Bernard Raimond de
Roquefort ( vescovo della città dal 1208 ), aveva indossato
l'abito di perfetta e il fratello del vescovo, Guillame, fu
uno dei signori catari più agguerriti e altri due dei suoi fratelli
erano catari. Si pensi dunque come la situazione dovesse essere
densa di tensioni e come questa cattedrale abbia visto il succedersi
di avvenimenti storici e religiosi della massima rilevanza.
Nel XII secolo la
chiesa originaria venne sostituita da una romanica; venne benedetta
da papa Urbano II l'11 Giugno 1096, al ritorno da
Clermont ( in Auvernie ), dove aveva appena indetto la prima
Crociata a Gerusalemme.
Dell'edificio
romanico resta ben poco perchè esso durò appena il tempo del regno
dei suoi visconti: quando le truppe del Nord assoggettarono la
città, anche la chiesa risentì del cambiamento politico. Nel 1269
arrivò un architetto dal Nord per dirigere i lavori di ampliamento
della cattedrale, che vennero realizzati in stile gotico. In realtà
l'edificio romanico avrebbe dovuto sparire completamente ma la
mancanza di finanziamenti fece sì che la navata venisse
risparmiata. L'architetto fece comunque un lavoro straordinario,
accordando con armonia i due stili. I risultati sono da ammirare
ancora oggi: l'abside e il transetto sono stati paragonati ad una
lanterna vera e propria, grandi e numerose vetrate rendono l'insieme
un capolavoro di armonia compositiva di colore ed eleganza.
Come è tipico
nello stile gotico, i muri sembrano smaterializzarsi, e la volta
sembra sospesa nell'aria. St.Nazaire gareggia con le grandi
cattedrali del Nord della Francia,almeno secondo il nostro
parere.
Il rosone nord è
del XIII sec., e riceve il sole del mattino; come già ribadito
nella sezione Le
Cattedrali del mistero
questi rosoni presentano colori freddi: anche questo è una sinfonia
di viola e rende l'idea di una ruota che gira, così come a scandire
il tempo ed il ciclo solare. Il rosone sud è del XIV sec.,
è illuminato dal sole al tramonto e presenta colori caldi.
La chiesa ha
tre navate sostenute da pilastri alternati ( rotondi e quadrati);
colonnette cilindriche fiancheggiano ai quattro lati i pilastri
quadrati, che si elevano sino alla cornice della volta.Queste
colonnette terminano con capitelli di diverse forme. I pilastri
rotondi sono uniti e si elevano arrivando soltanto all'inizio degli
archi che separano la navata dai laterali. Nella navata centrale si
ha una volta a botte con archi trasversali; in quelle laterali le
volte sono a tutto sesto. I pilastri del coro sono ornati di statue
scolpite direttamente sulla colonna, cosa molto rara, così come è
raro vedere scolpiti i dodici apostoli attorno a questo coro. Non vi
sono stalli lignei ma in pietra. Una menzione la merita l'organo,
già esistente nel 1522, dunque uno dei più antichi che si
conoscano.
Nella
basilica si trovano delle tombe di vescovi, come quella di Pierre
de Rochefort ( vescoco dal 1300 al 1320), di Guillaume
Razouls ( vescovo dal 1255 al 1266).
Lastra tombale
attribuita a Simone de Montfort, capo della crociata, che si
insediò a Carcassonne dopo la vittoria del 1209, in qualità di
visconte di Beziers e Carcassonne. Morto in battaglia nel 1218
durante l'assedio di Tolosa, venne inizialmente sepolto in
questa chiesa e solo successivamente traslato dal figlio Amaury a
Montfort.
Particolare
Lapide detta dell'assedio:
secondo un' interpretazione, rappresenterebbe l'uccisione del
tiranno Simone di Montfort da parte delle donne della città di
Tolosa, ritratte mentre armano una macchina. Il conte sarebbe morto
per aver ricevuto una pietra in testa. Secondo altri la lapide
rappresenta un documento storico importante a testimonianza della
crociata.
Campana esposta nel
transetto della chiesa.In primo piano si possono osservare un
serpente crocifisso e un fiore della vita;anche a Rennes le Chateau c'è una campana
messa a terra nel piccolo cortiletto del presbiterio della chiesa di
S.Maria Maddalena
Curioso particolare
della parte superiore della campana.
Particolare della base di un pilastro
Effetto della luce solare che dalle vetrate dell'abside si riflette
sulle colonne del transetto
Un fenomeno simile,
noto come 'les pommes bleu' si verifica nella chiesina di Rennes le
Chateau (cfr.il 17 gennaio).Qui a St.Nazaire accade qualcosa di 'magico'
(tuttavia è un 'semplice'fenomeno di riflessione):il pilastro
sembra smaterializzarsi e divenire una colonna di luce
colorata:strabiliante!
La
varietà dei colori delle vetrate -colpire dai raggi del sole-
produce sui pilastri, sul pavimento e sulla parete di fronte un
affascinante fenomeno luminoso.In particolare qui si vede come
vengano investite anche la pietra dell'assedio e la lapide di
Simon de Montfort. Chissà che forse dietro quei pannelli
litici si celi un mistero che gli abili costruttori di cattedrali si
sono portati con sè.