|
TEMATICHE: Due passi nell'Italia nascosta Simbologia e Cultura Orientale UTILITY: Ricerca veloce titoli per argomento SERVIZI:
|
Report di visita alla mostra:”IL TEMPO ED IL SOLE. Dall’orologio di Ötzi alle chiese gotiche -indagini archeologiche per 5.000 anni di astronomia” (di Marisa Uberti) Allestita nel Salone dei Cavalieri, di Viale Giolitti 7 a Pinerolo (TO), la mostra si compone di pannelli o Tavole illustrative che mirano a divulgare recenti scoperte compiute in una delle branche più ‘spinose’ della Scienza: l’archeoastronomia. Con tale termine si intende la disposizione non casuale di monumenti (ma anche graffiti rupestri, tombe, castellieri, chiese e cattedrali, etc.), che antichi artefici hanno realizzato in base a precise (spesso sorprendenti) conoscenze astronomiche e prendendo come riferimento il sorgere o tramontare degli astri (Sole, Luna, levata eliaca di alcune stelle) o ‘fissando’ eventi fondamentali dell’anno come gli Equinozi e i Solstizi, in maniera che proprio queste ‘tracce’ -rinvenibili nelle costruzioni stesse - permettono agli studiosi anche di risalire all’epoca della loro realizzazione, specialmente laddove manchino documentazioni ausiliarie. La mostra è stata realizzata dalla città di Pinerolo e dal CeSMAP, Centro Studi e Museo d’Arte Preistorica, dal Museo Civico di Archeologia e Antropologia di Pinerolo, e curata da Piero Barale e Giuseppe Brunod, collaboratori scientifici del CeSMAP e delle Società Astronomiche Italiane – SAIt – SIA. Le misure delle chiese sono state effettuate da Adriano Gaspani dell’ Osservatorio Astronomico di Brera. Il percorso espositivo è articolato in tre sezioni:
Quindi, prima è stata raccolta una serie di dati che sono stati elaborati, raccolti e divulgati in questa mostra (cui probabilmente seguirà la pubblicazione di un catalogo). Per la chiesa di San Giovanni di Saluzzo, tanto per fornire un esempio, si è desunto che sull'asse della navata centrale sorgeva la costellazione del Cigno. Nel 1460 (data della costruzione) essa era sorgente all'orizzonte, in posizione orizzontale con le stelle Deneb (Alpha Cigni) a Nord e Albireo (Beta Cigni) a Est. La chiesa diventa in tal modo uno strumento di calcolo per determinati eventi astronomici, che si 'fissarono' nell'edificio al momento della sua realizzazione! Molto indicativo è il sottotitolo dato all’esposizione, che è “Le macchine del tempo: geometrie di luce. Archeoastronomia nelle chiese del Marchesato di Saluzzo". Se Dio ha creato il macrocosmo, l'uomo può creare un microcosmo in cui far rivivere la stessa 'armonia'. Nell'Ideale medievale questo assunto aveva un'importanza direi fondamentale. Gli studiosi hanno da tempo compreso che lo schema costruttivo delle chiese medievali romaniche e gotiche era frequentemente basato sulle eleganti proprietà matematiche e geometriche del decagono regolare inscritto in un cerchio, chiamato anche 'Poligono di Dio'. Questo fatto sembra ben palese nella cattedrale di Santa Maria di Saluzzo in cui, per esempio, sull'asse dei colonnati che sostengono le navate sorge il sole al Solstizio d'Estate; sull'asse del rosone centrale posto in facciata tramonta il sole al Solstizio d'inverno. Correlazioni che non parrebbero proprio trovate per puro e semplice caso. Essa è tra l'altro situata tra il 45° e il 50° parallelo Nord, cioè al centro dell'Europa, fascia in cui sorsero innumerevoli cenobi, chiese romaniche, cattedrali... Vengono poi presentati gli studi relativi all'abbazia cistercense di Staffarda (frazione in provincia di Revello,Torino), che racchiude messaggi astronomici degni di attenzione e scientificamente provati.
Va sottolineato che l'abbazia è l'unica costruzione cistercense a presentare absidi semicircolari e non rettangolari, come consuetudine dell'architettura omonima. 3 . La “Rosa di Staffarda”, esposizione dei risultati degli studi su di un affresco labirintico, geometrico e simbolico, dipinto nella Chiesa dell’ omonima Abbazia. A questo punto, è stato d'obbligo che ci recassimo a Staffarda per vedere dal vivo sia il complesso abbaziale che il misterioso affresco labirintico studiato da Brunod e Barale. Non sveliamo dunque le conclusioni a cui sono giunti i due astronomi, che molto probabilmente verranno pubblicate a breve. A chi volesse saperne di più consigliamo di recarsi alla mostra (a patto di far presto, dura ancora pochi giorni) o seguire i nostri due passi nell'Abbazia di Staffarda... La Mostra è visitabile dal
19 Gennaio al 10 Febbraio 2008 (salvo proroghe) SEZIONI CORRELATE IN QUESTO SITO:
www.duepassinelmistero.com Avvertenze/Disclaimer febbraio 2008 |