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TEMATICHE: Due passi nell'Italia nascosta Simbologia e Cultura Orientale UTILITY: Ricerca veloce titoli per argomento SERVIZI:
| Tutto il materiale è soggetto alle Avvertenze/Disclaimer Inquadrare la città di BAMBERGA
Bamberga è costruita
intorno ad un nucleo storico eccezionale, che si estende su sette colli come
Roma. La cittadina è bagnata dal fiume Regnitz, ed è
attraversata da due ponti di collegamento, Untere( il ponte basso in
stile barocco) e Obere (il ponte alto). .La città di Bamberga nacque
"ufficialmente"nel 902 d.C., quando la famiglia Babenberg
vi si trasferì portandovi la propria residenza. Da allora la città crebbe e
prosperò durante la Guerra dei Trent'anni, che vide la popolazione schierarsi
con i cattolici. A Bamberga sono molti i luoghi dove incantarsi, dalla
scenografica Domplatz (la piazza del Duomo) con l'imponente Cattedrale
a quattro torri Angoli pittoreschi se ne trovano molti,
come la Klein-Venedig (la "piccola Venezia") Nella "Heilig-Grass-Kapelle"
della Chiesa, ho trovato varie lastre pavimentali consunte dal tempo e
dall'usura, sicuramente sepolcrali, che recano incise iniziali, date, numeri e
simboli che forse si riferiscono alle tombe di coloro che costruirono questa
chiesa, Maestri Costruttori o semplici Artefici delle opere Edili Bamberghesi.
Ne ho fotografate alcune: Queste lastre si trovano in detta
Cappella, dove una scenografica composizione al centro della sala attira
sicuramente l'attenzione, sviandola dal resto(parte del pavimento resta coperto
dalla pedana in legno su cui è montato questo lavoro artistico). La scena
raffigura Cristo deposto nel sepolcro, su cui si erge una piattaforma con
sopra un globo attorno a cui si snoda un serpente;due cherubini alati stanno ai
lati. Dal globo dipartono scintillanti elementi che si riuniscono in una
corona, sopra la quale in posizione di massima preminenza c'è Dio, che con la
mano destra scaglia fulmini d'oro, in un tripudio di raggi luminosi, in cui un
triangolo fa da centro. La particolarità di tutta la scenografia (per la quale
è rintracciabile l'interpretazione esoterica), è che gli 'dei' sono in realtà
due:uno da un lato,e uno dall'altro, speculari a sè stessi. La cittadina andrebbe gustata adagio, senza fretta, per carpirne i segreti più reconditi e dissetarsi camminando per le sue viuzze dalle case colorate ,con i balconi in legno e i fiori alle finestre, un po' come a Wuerzburg. La zona 'sa' di nord Europa, si sente, si vede, lo si respira. Eppure siamo ancora -geograficamente parlando- nella Germania meridionale, nell'antica Franconia, oggi assimilata alla Baviera.Nelle sue piazze, per le sue vie, mi è sembrato di rivivere il passato, ho percepito quel gusto antico di Cavalieri e Monaci, come se dagli angoli risuonassero i calpestii dei cavalli, e mi aspettassi da un momento all'altro di vederli spuntare e attraversare di corsa la strada per arrampicarsi sull'erta che conduce alla Cattedrale. Camminando, ho fatto anche l'incontro
con singolari colonnine che recano un fascio 'annodato'
orizzontalmente. Particolari ve ne sono molti, che
restano da approfondire, anzitutto la tipologia di colonnina, che non ho mai
incontrato prima; sull'archivolto della cappellina sono collocati
-rispettivamente a destra e a sinistra-un volto umano e uno 'demoniaco'. Come si
accedeva alla loggetta? Cos'era questo luogo? Oggi c'è un cancelletto in ferro,
ma senza scale o accessi. La si vede così, come 'sospesa' attaccata
alla costruzione (la chiesa è Obere Pfarrkirche,chiesa del XIV secolo
sorta su una precedente, probabilmente dedicata alla Vergine). Il Duomo di Bamberga, il duomo degli Hohenstaufen Ha ricevuto il titolo di "Basilica Minore" e con la sua mole è l'emblema della città, che sovrasta. E' uno dei più grandi e antichi monumenti della Germania e dell'Europa; dal punto di vista della storia sipirituale, si annovera tra i più grandi edifici religiosi tedeschi del Medioevo; una basilica medievale a tre navate, con un transetto occidentale e due cori, situati ognuno tra le due torri.La costruzione è consigliabile osservarla da est a ovest, perchè ciò corrisponde anche alle fasi di costruzione e alla particolarità degli stili. MISURE: lunghezza totale: 95 m- Coro orientale:30 m;- Navata centrale:37 m;- Coro occidentale:28 m;- Torri orientali: 76m;- Torri occidentali:74 m. La sua forma,con i due cori più elevati, ricorda una nave possente con la prua rialzata e con la chiglia(vedasi il simbolismo delle cattedrali). Il Duomo è intitolato a S.Pietro (patrocinio
S.Pietro e Paolo, 29 giugno) ed ha un ulteriore patrono, San Giorgio (23
aprile). Questo è dovuto al fatto che da sempre ebbe due funzioni, quella
religiosa e quella civica. S.Pietro simboleggiava il Papato (sacerdozio)
e S.Giorgio(uno dei primi patroni nobili introdotti dall'oriente nell'est
della Franconia) l' Impero. Questa doppia valenza si concretizza
nella presenza di due cori: uno a est e uno a ovest. Il centro
liturgico-l'altare-è collocato nel coro occidentale ma stabilisce un
collegamento ideale con un punto non liturgico, che nei secoli fu meta di
pellegrinaggio e devozione popolare:la tomba dell'imperatore
Nel 1081 l'edificio venne distrutto da un incendio (il destino di tante cattedrali...), e venne ricostruito sotto il vescovo Ottone I il Santo(1102-1139). Come per Wuerzburg, anche per la cattedrale di Bamberga ci si ispirò al Duomo di Spira, del quale il Kaiser Enrico IV aveva seguito l'edificazione. Nel 1185 seguì un altro incendio, e venne riparato. Nel periodo 1215-1220 si ampliò la costruzione; dai documenti si evince che nella parte trasversale era situato un altare, consacrato alla Madre di Dio il 15 agosto 1229. La nuova cattedrale venne consacrata il 6 maggio 1237 ma solo sul finire di quel secolo si terminò la parte esterna. Nel corso del 1400 si ampliò lo spazio per i monumenti sepolcrali dei prelati del capitolo del Duomo, chiamato anche Cappella del Chiodo(perchè vi si conservava la reliquia del S.Chiodo, oggi al Museo Diocesano,attiguo al Duomo) e venne costruito il chiostro nelle forme che vediamo oggi. Nel 1510 si aggiunse la terrazza in pietra ad est,chiamata 'zoccolo del Duomo' e,nel 1515 venne addossata al coro orientale la casetta per i Cavalieri (che fu abbattuta nel 1841). Successivamente subì trasformazioni nel XVII secolo (vennero asportate le belle vetrate colorate [sfortunatamente], con variazione nei rapporti tra luce e spazio),vennero eretti nuovi altari e furono inserite opere plastiche del primo barocco; vennero ricoperti con uno strato di colore tutti i dipinti medievali, di cui si suppone l'esistenza; nel XVIII secolo venne trasformato l'esterno, sostituendo le tegole con l'ardesia, mentre venne abbattuto il piccolo campanile centrale terminante con una lanterna; sulle quattro torri venne messo un tetto a cuspide.L'architettura odierna la mantiene dal 1766. Negli anni 1768 e nel 1777 si tentò di far approvare un progetto che prevedeva la sostituzione della terrazza con una scala esterna,quindi il coro orientale avrebbe dovuto essere abbassato e si voleva sfondare l'abside romanico per aprirvi un portale barocco (orrore! Le 'mie' colonne annodate ,situate proprio in quel punto,all'interno, che fine avrebbero fatto?). Per fortuna non se ne fece nulla. Nel 1806 venne dichiarata anche chiesa parrocchiale,quindi si inserì un altare anche nel coro orientale e,tra il 1828-1837- per volere di Ludovico I di Baviera, vennero pulite le pareti dagli elementi estranei barocchi, e si cercò di riportare la costruzione all'aspetto medievale, cosa che in parte si è realizzata, ma il gioco di luce dato dal gusto barocco non ha potuto essere mitigato. Nel XX secolo furono inserite nel duomo opere di artisti 'moderni',ma ci fu anche un ritorno al gusto medievale,con la collocazione di splendidi altari. Dopo il Convegno Nazionale cattolico del 1966, vi fu un ultimo fondamentale cambiamento: l'orientamento del Duomo dal coro orientale(che era da sempre considerato il più importante) a quello occidentale(che divenne coro principale); venne creata una grande scala per migliorare l'accesso all'altare e far così predominare il coro ovest rispetto a quello est.In detta occasione, furono condotti lavori di scavo,che portarono alla scoperta dell'antica cappella della fortezza dei Babenberg, ell'edificio di Enrico II e di quello di Ottone I.
La parte orientale ha due portali, quello di Adamo e quello della Misericordia, che stanno proprio alla base delle Torri, le quali si elevano per sette piani. Questa parte è la più antica (1215 circa).
Quando si entra nel Duomo di Bamberga, ci si sente pervadere da un grande senso di rispetto e ci si sente piccolissimi di fronte a tanta vastità.Il Duomo ha linee semplici, quasi severe, le altissime volte, i pilastri maestosi sembrano abbracciare il visitatore come un padre o una madre che accolgono il proprio figlio che torna dopo un lungo viaggio. Non si sente l'estraneità del luogo, solo una sensazione di 'ritorno', di spiritualità fortissima.
A proposito degli artefici, "Der Dom zu Bamberg", Schnell Guida d'Arte n.100 (1935, ediz.italiana 1991) dice:Non sono noti i nomi degli architetti,degli artisti e dei muratori che hanno costruito la Cattedrale, però è stato possibile trovare i nomi delle corporazioni responsabili (che non vengono menzionate!). L'unico nome che ci è stato tramandato non ci è di grande aiuto:un certo "magister operis",di nome Wortwinus appare quale donatore dell'altare della Madonna nel 1229.Sconosciuti sono pure gli artefici delle belle opere plastiche:essi realizzavano i loro lavori <per una maggior gloria di Dio>e non per ottenere fama e onori". In un altro passo, il testo asserisce, in merito alle opere plastiche dette degli "Hohenstaufen"nel recinto del coro nord, che abbiamo appena visto, "Questo gruppo è opera di artisti che conoscevano le opere plastiche delle cattedrali francesi del primo gotico". Per quanto concerne il Bamberg Reiter, dice:"Come per le altre sculture, non si sa chi sia l'autore di questa statua di un cavaliere d'alto rango". I cori occupano, ognuno, circa un terzo dello spazio e sono sempre stati il centro delle funzioni più importanti che si svolgevano nel Duomo di Bamberga. Il coro orientale è influenzato dallo stile tardo romanico: costituito da un grande abside semicircolare con ampie aperture ad archi tondi, ha la parte del coro vera e propria ricoperta da una volta a tutto sesto ed è delimitato da un recinto ottenuto con la costruzione di un muro a mezza altezza verso le navate laterali. Due rampe di scale conducono qui, a destra e a sinistra- praticamente-superata la tomba dell'Imperatore e Cunigonda. Al di sotto di essa, occupando l'intero spazio del coro che le sta sopra, c'è la cripta, di cui abbiamo accennato prima.
L'altare è neoromanico ed è
ottimamente conservato Ecco, nella parte più terminale del coro orientale, addossate all'abside, stanno una serie di colonne, in semicerchio, per la precisione 12, suddivise a tre a tre da uno spazio in muratura.
Le dodici colonne, sono divise al centro
da questo manufatto, che le ripartisce sei per parte rispetto allo spazio del
coro. Questa strana struttura è formata da una serie di archi, con un'anta
dorata, affiancata da due colonne lisce,
e la sua base, con il dettaglio del
simbolo presente, forse uno scorpione?
Come i più attenti avranno già notato, queste colonne annodate, come quelle del Duomo di Würzburg sono costituite da otto fasci annodati tra loro. Nel lavoro "Die Miester von Como", veniva asserito quanto segue: "Le colonne Bamberghesi sembra siano le sole che presentano i fasci non annodati direttamente, così da dare l'impressione che i nodi siano stati aggiunti posteriormente". Avendole viste di persona, posso dire che non ho riscontrato questo. Le colonne appaiono a due a due formanti anche in questo caso la cruna di un ago, attraverso cui passa un ulteriore fascio, ma in queste colonne è ancor più evidente che in altre la singolarità del manufatto, la sua modellazione, la sua esecuzione! L'intreccio è liscio, come i fasci della colonna. Ho osservato a lungo questi fasci: se per alcune coppie di colonne si riesce a seguirne il capo e la coda, per così dire, per alcune 'anse' di nodo no, alla fine gli occhi si incrociano e non si è capito come siano annodate. Nell'immagine ho cercato di evidenziare in bluette i punti che non trovano un raccordo con la colonna, spero che qualcuno più acuto osservatore di me possa riuscirvi.
Le conseguenze di questa mia visita tedesca hanno avuto una ripercussione grande in questa Ricerca, avendo trovato colonne ofitiche mai precedentemente trovate (i due nodi su una stessa colonna di Wuerzburg, gli otto fasci uniti di Wurzburg e Bamberga, uniti da mirabili intrecci, che non so definire se doppi,tripli,ottupli...fate voi, li vedete). Le colonne J e B sono state sicuramente l'incentivo più grosso a continuare il Cammino, a credere che il 'nodo' sia sinonimo di un linguaggio silenzioso che i costruttori (forse una famiglia specifica o comunque una Confraternita) hanno voluto trasmettere a chi fosse in grado di comprenderlo. La loro diversa collocazione rispetto all'originale sede rende il quadro certamente un po' sfalsato, ma non lo offusca del tutto. Quante peripezie -potessero parlare- ci racconterebbero queste colonne, quanti eventi, quanti personaggi e a quali distruzioni sono scampate, arrivando fino ai giorni nostri. E soprattutto ci racconterebbero di coloro che le hanno create, del segreto che le accompagna, ed è a questi artisti anonimi ed eccelsi che questo mio umile lavoro vuole rendere omaggio,vuole dimostrare rispetto e apprezzamento, conservandone viva la memoria, come vive sono le pietre che ci hanno lasciato. Si dice che ricordare qualcuno, significhi non farlo morire mai. Questo lavoro avrà uno scopo, se saprò leggere il loro messaggio. Se, dopo averlo letto, qualcuno troverà lo stimolo per soffermarsi ad ammirarle, ad interrogarsi, a riflettere.
(vetrata della Heilig-Grass-Kapelle, St.Michael-Bamberg)
(Marisa Uberti)
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