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TEMATICHE: Due passi nell'Italia nascosta Simbologia e Cultura Orientale UTILITY: Ricerca veloce titoli per argomento SERVIZI:
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Continua la ricerca e la pubblicazione di stemmi,simboli,insegne,epigrafi che restano ancora avvolti 'nel mistero' (in attesa di dipanarlo e trovare le relative corrispondenze contestualizzate).Ringraziamo coloro che posso contribuire alla soluzione di qualche 'arcano'. Di seguito vediamo uno stemma gentilizio, probabilmente, relativo alla famiglia Moioli, che fu censito dagli architetti Scotti,di Verdello (BG).Di questa famiglia, sono stati censiti cinque stemmi dagli Autori (con alcune varianti tra loro).La particolarità di quello che si riporta in questo contesto, trovato su un camino di una casa che fu sicuramente di proprietà della famiglia Moioli, è data dalla presenza di una sigla, che tra poco vedremo.Lo stemma è costituito da uno scudo perale accartocciato, che riporta l'arma gentilizia ( i tre bicchieri).E' scolpito in pietra ed è in ottimo stato conservativo. Nel disegno non si vede, ma gli Autori informano che a destra dell'arma si trova la sigla sotto riportata (di cui la prima lettera appare decisamente 'enigmatica')
e, a sinistra, le lettere " C.BM." Nel medesimo lavoro (citato alla Nota 1), gli Autori propongono uno stemma ecclesiastico per cui -al momento- non vi è corrispondenza interpretativa (manca sapere a chi appartenga).I due Autori hanno censito -oltre a stemmi gentilizi, comunali e 'altri', anche gli stemmi ecclesiastici esistenti in Verdello(BG), con relativa appartenenza, di Prevosti,Vescovi e Papi, elencandoli per ogni gruppo in ordine cronologico.Questo lo si deve dire, per far comprendere al lettore come la loro ricerca sia stata approfondita e puntigliosa.Per tale ragione, il fatto di non trovato una spiegazione per il simbolo sottostante, ha suscitato maggiore perplessità e curiosità; pertanto è stato definito 'non identificato'.C'è un motto a corredo, che potrebbe servire per una decifrazione. Altro stemma che hanno censito, ma che risulta ancora misterioso, è quello rinvenuto in una via del paese (sempre in Verdello), sopra l'arco di accesso ad una casa attualmente aperta da un porticato.Scolpito in pietra arenaria e in mediocre stato di conservazione, ha subito negli ultimi anni un ulteriore danneggiamento da parte di qualche grosso autoarticolato,che ne ha compromesso la parte superiore)."Lo stemma è privo di scudo e riporta un'aquila sorante dalla cima di un monte, col volo abbassato, la testa rivolta verso sinistra ed il rostro incurvato; ai lati due rami con il fogliame rivolto verso il basso.E' mancante della parte superiore(anche da foto più vecchie)e pertanto non possiamo comprendere se i due rami sono legati tra loro oppure staccati.I colori non sono dichiarati e non siamo riusciti a stabilire il nome della famiglia proprietaria di quest'arma" (pag.29, op.cit. nella Nota 1).
Nel vicino paese di Spirano (BG),abbiamo potuto rilevare la presenza di uno stemma che, da 'profani', ci sembrava 'simile'a quello verdellese, ma in realtà presenta evidente diversità.Anzitutto qui c'è uno scudo,che è accartocciato, e l’aquila ha le ali aperte, la testa rivolta verso destra e poggia su una pianura. Presenta due lettere ai lati, sotto le ali, a destra una A e a sinistra una B, che forse potrebbero ricondurre ai proprietari dell'arma.Pare di ravvisare una 'corona' al di sopra dello stemma vero e proprio e, sotto l'aquila, vi sono tre intriganti 'pennacchi', che sovrastano altrettante 'collinette'...Enigmatiche anche le sei (o sette?) tacche nella parte terminale.Oggi è situato sopra l'accesso ad un cortile di civile residenza.Non sono ravvisabili tratteggi correlabili a colori, che risulta così impossibile determinare. A pochi passi abbiamo rinvenuto anche il seguente graffito, inciso nella chiave di volta di un'architrave contornante un portoncino.Vi si vede una corona, superiormente, e due lettere sovrapposte e vergate in uno stile enfatico, molto arricciato: forse si tratta di una B (sotto)e una C (quasi spiraliforme)? Sempre restando in 'zona', l'attenzione cade su un piccolo balcone in ferro, i cui elementi di sostegno aereo terminano con due 'volti' (uno a destra e uno a sinistra) piuttosto particolari, per noi appassionati di 'simbolismo'. Infatti, come si vede dalla foto sotto, il viso del personaggio scolpito sembra 'fogliato', con orecchie appuntite, un occhio senza pupilla, l'espressione enigmatica:ricorda l'Uomo dei boschi(Selvaggio)'(2), o un'entità arborea. Ma ci troviamo in pieno centro storico.Il colore visibile oggi è il rosso. Al momento di redigere questa pagina, non sappiamo chi furono i committenti di tali edifici, nè a chi siano appartenuti (nè, tantomeno, chi li abbia costruiti e realizzati).Cosa che speriamo poter espletare quanto prima.
Note: 1)- R.e C.Scotti in "Stemmario Verdellesco" in 'Cronache Verdelesche' n.2, Quaderni di Storia e cultura locale a cura della Biblioteca Comunale e del Gruppo Alpini di Verdello (BG), dicembre 1984.Pubblicato su gentile concessione dell'arch. Riccardo Scotti. 2)-'Il mito dell’Uomo dei Boschi, che vive in una sorta di selvatichezza, ricorre in molte leggende popolari; naturalmente egli è sempre possessore di un’antica scienza che spesso mette a disposizione degli uomini che vivono nella civiltà' (E.Danese: La Vita, la Grande Opera) è ovvio che,parlando di stemmi,si sconfini in quel campo vastissimo che va sotto il termine di 'araldica'e che in questa sede non possiamo affrontare,se non con accenni indiretti quando il caso lo richiede.Ma crediamo che per comprendere e tentare la lettura di uno stemma, ad esempio, si debba perlomeno conoscere la terminologia 'tecnica' corrente.La domanda che può sorgere spontanea è come si possa capire quale sia il colore originario di un'arma,quando questa è collocata su una pietra apparentemente 'grigia' o riprodotta su stampe e disegni in b/n. A meno che sia illeggibile o sia stato omesso per qualche ragione, il colore(che in araldica si chiama smalto) è deducibile da tratteggi convenzionali. (Nota 1) Un buon punto di partenza per addentrarsi nell'affascinante 'universo' dell'Araldica(con buona bibliografia e sitografia correlata) è http://it.wikipedia.org/wiki/Araldica
(continua-)
dicembre 2006 |