La
chiesa di S.Stefano Rotondo a Roma
è
il più antico esempio di
chiesa circolare
ancora presente nella città.Gli studi hanno attestato che essa sorge su
un precedente edificio del II secolo d.C. (ampliato nel III sec.) che non era
rotondo bensì rettangolare: un mitreo,il
quale era provvisto di due podi e un'edicola a nicchia.
La chiesa fu (ri)-edificata tra il 468-483 e dedicata a S.Stefano,
diacono
e martire; di forma circolare,con quattro cappelle radiali che determinavano la
forma di una croce latina. Il numero 22 sembra
costante in questo edificio: 22 sono le
Colonne separano il corridoio ad anello dall'area centrale,coperta da un alto
tamburo (altezza 22 metri) ed erano 22 le finestre(alcune restaurate altre
murate nel XV secolo durante il pontificato di Niccolo V,su consiglio di uno
degli architetti più ricercati dell'epoca,Leon Battista Alberti).Il
sito rientra nel calendario esclusivo di “Archeologia nascosta”:
ciclo di
visite guidate a siti archeologici generalmente chiusi al pubblico, per
conoscere luoghi e monumenti minori di Roma e per scoprire storie e personaggi
del passato. Al momento, la chiesa mi risulta sia ancora inaccessibile al pubblico(per
info:
Mitreo di Santo Stefano Rotondo, Roma, Via di Santo Stefano Rotondo 7-
Informazioni e prenotazioni +39.06.39967700 (lunedì-sabato 9-13.30 e 14.30-17). Non resta
molto dell'antica struttura,
infatti oggi le arcate del deambulatorio esterno risultano murate.
Fu aggiunto il portico nel XII secolo. Conserva 34 affreschi lungo le pareti
perimetrali (Pomarancio,Tempesta e altri artisti) ma anche decorazioni e un
mosaico altomedievale nelle cappelle. Secondo alcuni, "la soluzione
architettonica della chiesa, con i suoi tre cerchi concentrici e la forma della
croce greca, la fa assomigliare alla basilica del Santo
Sepolcro in Gerusalemme. Prendendo in
considerazione la forma della chiesa, alcuni hanno pensato gia dal X. secolo,
che essa fosse la chiesa della divinità pagana Faunus o del cesare Claudius, in
assomiglianza con la più conosciuta chiesa rotonda, il Pantheon".E'interessante
notare",si legge in questo
sito,che la base della chiesa ha un diametro di 144 cubiti e che l’altezza al centro è di 144 cubiti, cioè vi si può iscrivere una sfera di 144 cubiti che poi non è altro che 12 (3 x4) per 12 e non è questa l’unica indicazione numerologica da sottolineare, perché è chiaro ed inequivocabile che forma e misure sono relazionate a significati e simboli e che Santo Stefano, è la trasposizione della Gerusalemme Celeste dell’Apocalisse di SanGiovanni. Come è altresì evidente che il cerchio della pianta si raffronta con il quadrato di San Giovanni, indicando il tentativo dell’uomo di quadrare il cerchio, e l’innalzarsi dalla sua umanità, con l’innalzarsi al cielo e al tondo che da sempre lo
rappresenta".
Basilica
di San Vitale a Ravenna
Venne costruita da Giuliano
Argentario nel VI secolo d.C.e si compone di un corpo ottagonale
sormontato da un tiburio,pure ottagonale,che ricopre la
cupola:originariamente un quadriportico e un nartece precedevano la basilica,ma
oggi di queste vestigia rimangono solamente le strutture. L'interno è
costituito da una vasto ambiente coperto dalla cupola, sorretta da otto
grandi arcate poggianti su pilastri.
Di
eccezionale importanza e magnificenza il ciclo musivo,che ricopre l'abside e il
presbiterio, iniziato nel 522-532 nel catino absidale dov'è raffigurato Cristo
tra S.Vitale e il vescovo Ecclesio.Nel presbiterio sono raffigurati soggetti
simbolici e narrativi molto simili per stile a quelli del catino mentre si
discostano totalmente da quelli delle pareti dell'abside,che sarebbero gli
ultimi ad essere stati realizzati e che sono di argomento storico.Rappresentano
infatti l'imperatrice Teodora circondata dalla sua corte e l'imperatore
Giustiniano con soldati,dignitari e il vescovo Massimiano al quale vengono
offerti doni per il completamento della basilica.Si ritiene che l'opera debba
essere di un autore bizantino ed eseguita tra il 546 e il 548.
Basilica
di S.Lorenzo (MI)
E' considerato il
più importante monumento paleocristiano della città.Costruita nel IV
secolo d.C. con materiali provenienti da edifici romani, è a pianta
centrale ed è preceduto da colonne attico-corinzie, forse già parte
di un tempio e ricostruite davanti alla chiesa a formare un quadriportico
di cornice. Subì incendi e crolli nel periodo paleocristiano, e venne
rifatta nel XII e poi nel XIII sec. Conserva le mura esterne oltre a tre
delle quattro torri.
Insieme alla
Basilica di S.Eustorgio, rappresenta una delle tappe più importanti della
Milano capitale dell'impero romano romano ( 286-402 d.c).
Nel luglio 2005 ho potuto
visitare questo stupendo complesso,che così appare al visitatore che
giunge dal 'retro'
Particolare
della cupola e della lanterna
Uno
scorcio dell'aula circolare interna
interno
cupolaLa
bizantina cappella di S.Aquilino, anticamente dedicata a S.Genesio
e in origine, nel V secolo d.C.,costruita come chiesetta a se
stante. Entrando, si notano avanzi di mosaici paleocristiani, raffiguranti
personaggi biblici (forse rappresentanti le dodici tribù d'Israele).Vi è
un'aula ottagonale,quella del mausoleo imperiale,e contiene resti
musivi della primitiva costruzione.Nel terzo ambiente, vi si trova la teca
in vetro con le spoglie di S.Aquilino, che visse attorno al Mille della
nostra Era.Aquilino era nato a Wuerzburg e predicò a Parigi, a Lione,
Pavia, Milano, dove venne ucciso forse dagli eretici e ritrovato da una
compagnia di facchini (i trasportatori di allora)di cui è patrono.Dalla
scaletta dietro l'urna del santo, si accede alle fondamenta,di cui
si documentano alcune foto(ambiente molto suggestivo,in cui si trovano
vari pezzi di materiale e foggia diversa;anche un paio di pietre per lo
scolo dell'acqua,che non si capisce se doveva confluire al centro della
struttura o furono poste qui come materiale di reimpiego o di scarto).
La
chiesa di Santa Maria
della Rotonda ad Albano
Laziale
è
sorta sulle rovine del ninfeo di Domiziano.E' la più antica chiesa della
cittadina laziale ed è costituita da un corpo centrale con quattro nicchie e
cupola con lanterna.Il campanile è del XIII secolo. Preceduta da un portico, vi
è conservata un'antica immagine della Vergine (V sec.d.C.)che secondo la
leggenda fu portata ad Albano da alcune suore greche.
La
chiesa di S.Giusto
in S.Maroto, nell'alta Val di Chienti (Marche) manca di una datazione
certa, non essendovi documenti in grado di accertarlo. Gli studi propendono
per un edificio di epoca carolingia.Di forma circolare,è provvista di
quattro absidi. Per approfondimenti http://www.carolingi.org/itinerari/san_giusto_maroto.htm
La
Cappella Palatina (Kaiserkapelle) di Aquisgrana...(ma con sorpresa)Mettiamo
questa chiesa che non è in Italia per un motivo: un mistero aleggia intorno
alla stessa (legato alla scheda che seguirà)...La
cattedrale di Aquisgrana, con la Cappella Palatina al centro (di forma
ottagonale)che conterrebbe le spoglie di Carlo Magno, è
una costruzione ottagonale di circa 31 m d'altezza e 16 m di
diametro, sostenuta da forti pilastri. Al di sopra degli archi della
galleria si erge un tamburo ottagonale finestrato, su cui poggia la cupola
che copre lo spazio centrale. Attorno a questi pilastri corre un periambolo
di 16 lati con basse volte incrociate, sopra cui si trova un'alta galleria,
coperta anch'essa da volte a botte e chiusa da cancelli di bronzo in stile
carolingio. Le colonne che adornano gli interstizi dell'ottagono sono per lo
più antiche e provengono da Roma, Treviri e Ravenna. Questo ottagono
carolingio fu iniziato e completato nel 796 secondo stile bizantino dal
mastro Odo von Metz. Fu consacrata durante la festa dei Re Magi del 804 da
Papa Leone III. Sul
lato ovest dell'Ottagono si trova un campanile, connesso da un ponte in
pietra e affiancato da due torri scalari rotonde(http://it.wikipedia.org).
.AQUISGRANA
IN VAL DI CHIENTI?
SE QUANTO CI E' STATO SEMPRE DETTO SULLA COLLOCAZIONE DELLA CAPPELLA
PALATINA DI AQUISGRANA,IN GERMANIA,NON FOSSE STATA AFFATTO LI'? SE SI
TROVASSE IN ITALIA, NELLE MARCHE? E' QUANTO SOSTIENE UN INSIGNE
PROFESSORE, sacerdote SALESIANO,CHE DA QUINDICI ANNI SPULCIA DOCUMENTI ED
EFFETTUA STUDI IN MERITO. IL SUO NOME E' GIOVANNI CARNEVALE E TUTTO
QUANTO HA RACCOLTO SI PUO' LEGGERE NEL SITO http://www.carolingi.org/http://www.carolingi.org/considerazioni_storiche.htm
che è curato dal Comitato per lo Studio della presenza dei Franchi,Carolingi,Sassoni
e Svevi in Val di Chienti.
Il
Tempio di Sant'Angelo a Perugia(segnalazione
di Stefania e Roberto Lunghi) Questa struttura paleocristiana a pianta circolare viene chiamata Tempio di Sant’Angelo in quanto situato accanto alla Porta Sant’Angelo nelle mura trecentesche che cingono l’antico centro di Perugia.Il suo impianto ha derivazione da modelli costruttivi romani.
Dalla pubblicazione periodica De Agostini “Conoscere l’Italia – Umbria Volume I° - 1991” si
evincono le seguenti notizie:
“Anche attraverso le aggiunte e le perdite prodotte nei secoli è chiaramente leggibile l’iniziale impianto circolare nel quale si innesta lo schema cruciforme sottolineato dai quattro piccoli bracci che emergono dalla rotonda stessa, comunicando mediante un triforio (galleria sovrastante la navata) su colonne con il vano anulare.All’interno sedici colonne di spoglio (colonne corinzie romane n.d.r.) sostengono il tiburio, denunciando l’originale costruzione al di là della ristrutturazione gotica e contribuiscono insieme alla struttura laterizia, ad alcuni elementi formali, alla presenza dei semplici pulvini sopra le colonne a confermare la cronologia del monumento alla fine del V o all’inizio del VI secolo”
Il portale è gotico". (veduta
aerea del complesso paleocristiano). *Fonte immagini: web.Siamo a
disposizione per citare la stessa (al momento ci è impossibile
risalirvi),qualora chi ne detenga i diritti lo facesse presente, grazie.
Per approfondimenti
http://www.paginesi.it/perugia/perugia/storia.htm
Segnalata dal dr. Paolo Galiano
Santa Maria de Mesumundu o Santa Maria in Bubalis venne edificata nel VI-VII
sec. su di un edificio romano, di cui sono stati scavati i resti, forse da
collegare ad un piccolo edificio termale annesso ad una mansio (nella zona
sono presenti numerose sorgenti termali di acqua calda, utilizzate dai romani
nel II e III sec. d.C.), ma senza adoperarne le strutture, per cui la pianta
circolare sarebbe da considerare originale e non basata su di una preesistente
esedra; scrive Maetzke, al quale sono dovuti gli scavi archeologici nella
zona: “la pianta rotonda della chiesa non ha nulla a che vedere con la
trasformazione del calidario romano ma è un elemento nuovo che merita di
essere studiato in sè stesso” (F.A.Pittui in
www.siligo2000.it/architettura.htm.
L’edificio originale, nella ricostruzione di Mastino (A. Mastino Siligo
storia e società, ed. Democratica Sarda, Sassari 2003), sarebbe
costituito dalla sala circolare di circa 5,90 mt. di diametro con due
ambienti, l’uno con funzione di ingresso posto ad ovest e l’altro
rappresentante un’abside posta a sud.
La cupola è costruita secondo la tecnica romana in calcestruzzo direttamente
poggiante sul muro circolare, ed è fatta di piccole pietre disposte in
spirale a simulare una serie di cerchi concentrici, simile alla Rotonda di
Montesiepi, nella quale però il motivo ad anelli è perfettamente
eseguito; le mura della parte antica a sud e ovest sono in bicromia con fasce
alterne di pietra basaltica scura e mattoni rossi, a formare un paramento
bicolore.