Non c'è nulla che manchi a Trogir. Il visitatore può solo
abbeverarsi ad ogni passo, e sorprendersi infinitamente fino a sazietà. Pare che l'Unesco
abbia detto che 'Trogir vale. Trogir è un Patrimonio mondiale'. Però,
proseguono i curatori della sua presentazione sulle guide, non
accorgetevi solo della pietra, ma dello spirito nascosto nella pietra e poi
di tutti quei numerosi scultori, architetti, artisti, mecenati, di tutte
quelle storie nascoste dietro la pietra, che hanno formato e hanno
conservato Trogir durante tutti questi secoli. Come possiamo non
trovarci d'accordo? Sembrano parole fatte apposta per noi di 'due passi nel
mistero', che amiamo andare dentro alle Cose, oltre la superficie o
l'apparenza. Noi non daremo informazioni turistiche, che si possono trovare
su ogni guida classica, ma qualche 'spunto' per cogliere alcuni particolari
interessanti, andando appunto a scovare 'lo spirito' delle pietre, tenendo
presente che la magnificenza dell'insieme potrà venirne solo esaltata. Le nostre fotografie,
più delle parole, hanno cercato di dare una minima idea
dello 'spirito' celato nella pietra, che corso dopo corso ha dato vita ad un
edifico, che ha ospitato persone, ha animato piccole vicende umane o grandi
eventi storici.
Se si avrà l'accortezza di
soffermarsi sui 'particolari' incisi o scolpiti nelle pietre degli edifici,
si potrà piacevolmente scoprire cosa hanno lasciato gli scalpellini, i
lapicidi, i committenti, gli ordini religiosi, e perchè no? I Templari, e così
ritroveremo molti dei simboli a noi cari e dei quali conduciamo da anni i
censimenti.
Ad
esempio sugli stipiti esterni della chiesetta di Santa Barbara(oggi San
Martino), completamente coperta da teli e impalcature che la rendono
quasi introvabile al visitatore, abbiamo trovato due croci(una per lato) non
comuni a trovarsi, e che potrebbero essere templari (sono piuttosto consunte
tra l'altro), mentre sull'architrave si trova un raffinato motivo in parte
geometrico e in parte ad intreccio, che andrebbe esaminato, ma ciò è
impossibile per la presenza di lavori in corso che non fanno avvicinare
all'edificio (abbiamo scostato un po' i pesanti teli per documentare
qualcosa ma nulla più).
Il più significativo monumento della città di Trogir è la cattedrale di San
Lorenzo, eretta tra il 1123, ultimata nel XIII sec. e ritoccata ancora
nel corso del 1500 (troviamo quindi sia il romanico puro che il gotico
fiorito); il portale è opera di maestro Rodovan,
in cui vi è un tripudio di mirabili sculture, certamente influenzate
dall'arte lombardo-comacina (viene infatti accostata dagli studiosi stessi
alle realizzazioni del tardo romanico dell'Italia settentrionale facenti
capo alla scuola Antelamica). Il ciclo dei mesi, i leoni stilofori (leone e
leonessa), le figure di Adamo ed Eva, solo solo alcuni dei protagonisti di
quest'opera che- al pari di altre che abbiamo incontrato nei nostri viaggi
precedenti- insegna una chiave di lettura nascosta tra i volti mostruosi,
tra le ingenue attività calendariali, tra le pieghe delle vesti perfino,
basta saper guardare(nota 1). Ma la 'chicca' più sbalorditiva è a nostro
avviso nella lunetta. Nel rilievo centrale abbiamo tre scene: Natività
di Gesù, il viaggio dei Tre Re Magi e l'Adorazione
dei Pastori (firmata e datata dal maestro Radovan, 1240. Egli si
definisce 'celeberrimo in quest'arte). ). Nella scena della Natività
si vede Maria che abbassa il velo dal volto del Bambino per mostrarlo allo
spettatore, un dettaglio -questo- che è altamente simbolico. Sopra la
lunetta vi è ancora, nella cinta semicircolare, l'Annunciazione, l'Adorazione,
il sogno di Giuseppe (con implicito il famoso motto 'Terribilis
est locus iste!) e una serie di angeli in gloria. Ovviamente è d'obbligo
entrare nella cattedrale perchè conserva opere d'arte di grandissimo pregio.
Nel portico della cattedrale si trova l'entrata al Battistero di San
Giovanni (1460) con un grande rilievo scultoreo in fronte, opera di
Andrea Alessi, raffigurante il Battesimo di Gesù, mentre
all'interno c'è quello di San Gerolamo nella grotta. La statua del S.
Giovanni Battista all'interno, sull'altare, è di Nicola Fiorentino.
L'interno di questo edificio ha 'preso a modello' il Battistero di
S.Giovanni (ex-tempio di Giove)sito nel
palazzo di Diocleziano a Spalato, visitato l'anno scorso: analogo
è il soffitto a botte a cassettoni, ad esempio. Sulle panche di pietra
interne al monumento, possibili un paio di
triplici cinte (dubbie perchè
quasi invisibili). Il portone di accesso al battistero presenta due motivi
'a finestrella' con otto raggi (all'interno si capisce che si tratta del
Monogramma Christi).
Che dire, poi, del
trionfo di
triplici
cinte
che abbiamo trovato proprio sui sedili del
protiro della cattedrale, alla base del campanile e sul sagrato, nella
piazza? Non solo la cattedrale ma chiese, piazze, davanzali, marcapiani, sono
cosparsi del triplice quadrato concentrico, talvolta assai consunto da
confondersi con la pietra, altre volte invece ancora vivo e accattivante. Si
è detto già l'anno scorso che sulla costa dalmata i Templari hanno
sicuramente presidiato per almeno due secoli (XIII-XIV), avevano mansioni e castelli, difendevano le vie di
pellegrinaggio e sicuramente anche la via del sale (vedi Ston!), dal sud al
nord della Croazia. Chissà che qualche rimando effettivamente ci sia, anche
se non documentabile.
Nella
parte ovest della piazza della cattedrale svetta il magnifico Palazzo
Cipiko, che fu proprietà della famiglia omonima, la più famosa di Trogir.
Sicuramente l'edificio ha subito dei rimaneggiamenti ma si può ben
dire che chi lo ha commissionato e chi lo ha realizzato volevano lasciare
una testimonianza del sapere (iniziatico?) che l'ha animato. Non per nulla
sul portale meridionale (opera del 1470 di Nicola Fiorentino), tra
medaglioni raffiguranti angeli, si può trovare il motto di Coriolano Cipiko,
"Conosci te stesso", di pitagorica memoria e vessillo di tutte le
società iniziatiche. E' scritto in latino "Nosce te ipsum",
sia a destra che a sinistra dei leoni che reggono un accartocciato con lo
stemma della sua famiglia e, sotto, le iniziali del suo stesso nome
L'enigmatica e deliziosa chiesa
di San Giovanni, che si dice facesse parte di un importante convento
benedettino, fu una
chiesa dei Templari? Molti indizi lo farebbero supporre (tra l'altro due
evidenzi TC e tre alquerque occhieggiano alla sua base). In particolare una
bellissima composizione costituita da una croce-finestra attorniata da
quattro Fiori della Vita inscritti in un cerchio (vedi una delle foto
precedenti, è ben chiara). Oggi nella chiesa non vi si
svolgono più funzioni ma è adibita a mostre espositive, come quella attuale
dello scultore quattrocentesco Nicolò Fiorentino, che in
quanto a misteri non scherza, a partire dalla sua vera identità. Da solo o
in coppia con un altro grande suo contemporaneo, Andrea Alessi, lavorò molto in Dalmazia (oltre
che in Italia) dimostrando particolare sensibilità e abilità scultorea. Il
suo' Dio Padre che regge la sfera' ci ha colpito in quanto...
Abbiamo notato che questa
sfera, retta dalla Divina mano, assomiglia in maniera inquietante al ben più
antico e celebre
Globo di Matelica.
Curioso!.
Una
volta che poi si è visitato il superlativo centro storico, e si esce dalla
Porta Marina, incontrando il mare, il porto, i palazzi di pietra bianca, si
è colti da un irrefrenabile desiderio di perdere la testa, di volteggiare
leggiadri nel cielo azzurro,come uccelli in volo, e ridiscendere in se
stessi per fondersi con quel paesaggio trasognante, di correre sul lungomare
di palme, sulla banchina tra le navi ormeggiate e ignare, mentre una voce
sale da dentro e ti fa esclamare "Siamo finiti nella città più bella del
mondo!". Sappiamo che lo abbiamo già detto per altre località, e sappiamo
che scegliere quale sia veramente la più bella del mondo è impossibile,
anche perchè tanto mondo lo dobbiamo ancora vedere, ma questo rende l'idea
dell'impressione che suscita questa città spettacolare, almeno in chi ama e
apprezza la cultura e il contesto.
Per
tutte le informazioni si consiglia il sito ufficiale:
www.trogir.hr