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Siamo giunti in Sardegna via mare,
portandoci la macchina al seguito e sbarcando a Olbia; siamo
ripartiti da Porto Torres dopo quindici giorni.Tutti da raccontare.
Il nostro punto di partenza per
intraprendere gli itinerari di conoscenza del territorio della Sardegna
del Nord è stato un bel villaggio marittimo, che si sta sviluppando
adesso:La Ciaccia, una delle località site nel comune di
Valledoria, in provincia di Sassari. La zona rientra nel tratto
di costa noto come Golfo dell'Asinara e Valledoria
appartiene alla Comunità montana n. 2 della Sardegna, che
comprende 14 Comuni protesi verso l'interno e che costituiscono il
territorio dell'Anglona. Essi sono: Badesi, Bulzi, Castelsardo,
Chiaramonti, Erula, Laerru, Martis, Nulvi, Perfugas, Santa Maria Coghinas,
Sedini, Tergu, Valledoria, Viddalba. Li abbiamo visitati quasi tutti
(dieci), perdendoci alcune volte tra i sentieri deserti, ma non paghi e
sempre più sorpresi dal mutare degli scenari naturali, dirigendoci in
luoghi 'rappresentativi 'per ciascuno di essi, soprattutto seguendo la via
del Romanico-Templare, che qui ha lasciato intriganti tracce.
Potrà sembrare un paradosso che una cittadina di mare sia classificata
come montana ma credeteci, a pochissimi chilometri dalle coste il
paesaggio cambia totalmente e ci si ritrova fra gole rocciose, colline
sinuose, pianori, fiumi e laghetti montani, megaliti, e innumerevoli
chiese campestri.
Il comune di Valledoria ha sede
nel centro di Codaruina, il vecchio nome con il quale si
indicava l'originario borgo agricolo. Oggi -anche se su molte mappe ancora
c'è- si tende a sostituirlo con Valledoria. Il toponimo Codaruina
è interessante perchè farebbe pensare a 'coda di rovine(ruinas)',
qualcosa che è scomparso. Infatti a poca distanza dal paese, proprio
sulla spiaggia di San Pietro a Mare, dov'è situata
l'omonima chiesina, vi sono scarse e quasi invisibili rovine pertinenti
all'antica città di Ampurias, distrutta sul finire del '500 e
sostituita come capoluogo della zona da Castelsardo. Questo è
importantissimo perchè Ampurias, situata alla foce del fiume Coghinas,
è il mitico approdo in cui i Templari risalivano il fiume per entrare in
Anglona e raggiungere le seminascoste abbazie di cui parleremo nei nostri
appunti di viaggio. E...la spiaggia di San Pietro è stata una delle
nostre mete più frequentate; quante volte siamo entrati in quella
desolata chiesina completamente rifatta, eppure deve avere avuto il suo
peso nella storia medievale di questo territorio!
In questo scenario da 'Indiana
Jones' c'è un patrimonio archeologico e culturale, intriso di tradizioni
millenarie, di culti ancestrali, civiltà enigmatiche ed abilissime, che
non può sfuggire a chi ama la storia, l'avventura, il mistero e l'Arte in
tutte le sue forme. A patto di possedere una buona lena e tanta voglia di
conoscere! Prima di recarci in Sardegna, ammettiamo la nostra ignoranza,
non sapevamo nemmeno cosa fosse, l'Anglona, e forse questo la può dire
lunga su come si abbia poca dimestichezza di una regione finchè non si
vada sul posto. Perle come quelle che abbiamo visitato abbiamo il piacere
di riproporle nei nostri reportage e divulgarle, affinchè un
pezzettino di quell'isola magica resti sempre con noi e venga apprezzata
anche da chi pensa di andare in Sardegna 'solo' per il mare. A poca
distanza da dove eravamo, si trova il Logudoro-Meilogu con
la Valle dei Nuraghi, in cui c'è la più alta concentrazione di
queste misteriose costruzioni di tutta la regione, che ne possiede circa
8.000.
Oltre all'Anglona, che abbiamo
attraversato in lungo e in largo, consapevoli di aver dovuto trascurare
moltissimo (ma il tempo di una vacanza è quello che è), siamo stati in
Gallura e nella Valle della Luna, nel Goceano, dove ci
siamo persi ma estasiati dinanzi alla foresta di Burgos e al
castello omonimo, abbarbicato su uno spuntone di roccia; abbiamo percorso
la costa a più riprese, da est a ovest, spingendoci ai due 'Capi'
opposti del litorale settentrionale (Capo Caccia e Capo Testa)
per approdare anche nell'arcipelago de La Maddalena e nel 'covo dei
vips', Porto Cervo, di cui forse saremo stati gli unici a visitare
in quell'assolato giorno la chiesa post-conciliare, veramente particolare!
Proprio per la millenaria storia
che vanta questa regione, abbiamo puntato su siti 'rappresentativi'
di un determinato periodo o cultura, non potendo spingerci ovunque
e a casaccio.Ripartendo con un certo buon senso i percorsi, si può infine
dire che 'qualcosa' si è visto, si è osservato, si è di conseguenza
approfondito, com'è nostro solito fare. E dobbiamo anche dare delle
'tiratine d'orecchi' a chi di dovere, qualche volta, leggerete perchè.
Durante il soggiorno abbiamo
partecipato a tre mostre interessanti, in materia 'esoterica', in
altrettanto splendide località, di cui vi renderemo partecipi.Alternando
giornate al mare, si programmano itinerari che meglio si prestano agli
interessi personali. Portatevi sempre il costume, però: terminata la
visita ad un sito archeologico, se nei pressi c'è una bella spiaggia, non
perdetela! Perchè la Sardegna offre tanti scenari costieri diversi, uno
più bello dell'altro, gratuiti, sorprendenti e meravigliosi, aspri come
gli strapiombi selvaggi o dolcissimi come le vaste distese sabbiose, che
abbiamo cercato di illustrare un po' nella nostra galleria dei 'panorami'.
Essendo questo un sito imperniato sui 'due passi nel mistero', non ci
soffermeremo sulla 'vita da spiaggia' o su descrizioni turistiche ma su
quelle visite culturali particolarmente interessanti che hanno costellato
il nostro 'tour', rendendolo indimenticabile.
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