|
TEMATICHE: Due passi nell'Italia nascosta Simbologia e Cultura Orientale UTILITY: SERVIZI:
|
Piacenza è una bella ed antica città, situata nella parte occidentale dell'Emilia Romagna, al confine con la Lombardia. Abitata fin da epoche remote, fu avamposto militare romano contro i Galli. L'impianto romano era basato su due assi principali perpendicolari tra loro, il cardo e il decumano, che dividevano lo spazio urbano in quattro quadrati. Sugli assi viari principali si impiantavano tutti quelli minori mentre anche tutto il territorio circostante lungo il fiume Trebbia venne bonificato e centuriato. La confluenza del Trebbia al Po costituiva una rete di vie fluviali importante navigabile da Torino a Ravenna in due giorni e pare che esistesse anche un porto (nella zona dell'attuale ponte ferroviario). Accanto a queste idrovie, vi era un sistema articolato costituito dalle strade che non solo collegava la città alle vallate appenniniche del suo territorio, ma permetteva scambi commerciali con i più vitali centri della Repubblica Cisalpina in età romana. Nel 148 a.C. i Romani realizzarono per scopi soprattutto militari, un'importante via consolare, la Postumia, per congiungere Genova con Aquileia, il mare Ligure con l’Adriatico. Su un percorso pedemontano precedente che doveva collegare Piacenza a Rimini, i Romani adattarono quella che venne in seguito chiamata via Emilia, nel 187 a.C. I Longobardi attrezzarono quella che poi, in epoca carolingia, venne appellata via Francigena, della quale si conoscono diverse varianti. Piacenza compare in tutti gli itinerari percorsi dai pellegrini (e da militari, merci, etc.) tra il IV e il XV secolo. Quello dell'arcivescovo di Canterbury Sigerico, che nel 990 descrive il ritorno da Roma e le sue tappe; quello dell’abate Nicola Thingör o Thungeyr che descrive il suo viaggio in Terrasanta avvenuto tra il 1151 e il 1154, transitando per il S. Bernardo e Roma, collocando Piacenza ad un giorno di viaggio da Pavia ed uno da Fidenza; quello dell'imperatore Filippo Augusto di Francia di ritorno dalla terza crociata (1191); gli “Annales Stadenses auctore Alberto” della metà del 1200. Molto importante era il porto di Calendasco, in provincia di Piacenza, dove si trovava il "Transitus Padi", dove Sigerico traghettò èer portari sulla sponda lodigiana del Po, a Corte Sant'Andrea. Questi due punti li abbiamo ripercorsi nel giugno 2014, e abbiamo realizzato un video in proposito. Il guado infatti è stato ripristinato da alcuni anni e ha già traghettato numerosi pellegrini in transito sulla Via Francigena. Il comune di Calendasco fa parte dell' Associaizone Europea Vie Francigene.
La via Francigena proseguiva sull’antica via Emilia per Fidenza, Parma, Berceto, il monte Bardone (il passo della Cisa), Pontremoli, Aulla, Sarzana, la Lunigiana e Luni, Carrara, Massa, Lucca, Siena, Bolsena, Viterbo, Roma. Alcune importanti tappe le stiamo percorrendo, gradualmente, anche noi con i nostri due passi...come i nostri assidui lettori avranno potuto notare. Lungo questo percorso vi erano numerosissime stazioni di sosta: mansio per i pellegrini, xenodochi (foresterie gratuite medievali), ed hospitali. Tutte queste erano generalmente gestite da religiosi, in particolare da Ordini monastico-cavallereschi come i Templari, i Gerosolimitani o i Cavalieri di Altopascio o del Tau. Essi assicuravano anche la manutenzione di ponti e strade, bonifica delle terre paludose, controllare piene e difendere i guadi e i transiti. Pare che i Templari possedessero una mansione agricola a Cotrebbia, alla confluenza del Trebbia col Po. Alla fine del XIV secolo, il cronista Giovanni Musso testimonia per Piacenza 31 ospizi in città e 22 nel contado, gestiti da Templari, Benedettini, Cavalieri di S. Giovanni di Gerusalemme ed altri enti ecclesiastici; "lo spedale di S. Brigida -scriveva- è destinato ad accogliere i pellegrini irlandesi e sorge nella parte sud-occidentale della città in prossimità della via Francigena. Esiste anche un ospizio per gli scandinavi tra Piacenza e Fidenza, forse vicino a Fiorenzuola. Lo spedale di S. Sepolcro, presso l’omonimo monastero, accoglie i romei ed i palmieri". Contrada del Tempio a Piacenza Croce dei Cavalieri di S. Giovanni di Gerusalemme presso la Chiesa del Santo Sepolcro a Piacenza La Basilica del Santo Sepolcro è stata rimaneggiata più volte Diverse scacchiere sono presenti sulla facciata posteriore del Palazzo Comunale (iniziato nel 1281) Verso la cattedrale, dedicata a S.Maria Assunta e a Santa Giustina, data al 1122-1233 Basilica di Sant'Antonino, risalente al IV sec. d.C. e rifatta nel 1041, ampliata nel 1400 Chiesa di Santa Brigida, le cui origini risalgono almeno al IX sec. Chiesa di San Francesco, cotrruita tra il 1278 e il 1363
Altre immagini di Piacenza:
Sezioni correlate:
|