Il
quarto Meeting 'Due Passi nel Mistero' si è svolto domenica 2 luglio
2006 in una splendida giornata di sole e dolce brezza. I partecipanti si
sono dimostrati molto attivi seppure alcuni non si fossero mai visti di
persona. Diverse le regioni di
provenienza:Piemonte, Lombardia, Lazio, Sicilia... Anzitutto ringraziamo
ciascuno per la propria simpatica presenza e speriamo che abbiano
trovato gradito, come è stato per chi scrive, sia il luogo scelto come
meta del pranzo, l'Agriturismo Cascina Buona Speranza di Zanica (BG)
che il menù nostrano, preparato dalle abili mani della cuoca. Discreta
la sala interna a nostra disposizione e rilassante lo spazio
all'aperto in cui abbiamo potuto intavolare discussioni a gruppetti,
nonchè sfidarci a tornei improvvisati di ping-pong!.
Nel pomeriggio, due
ricercatori presenti, Alessandro Luè e Andrea de Marinis, che
gestiscono il portale Planetcircles,
ci hanno allietato con una interessante relazione in merito al loro
ultimo viaggio in Inghilterra, in Wiltshire, alla ricerca delle nuove
formazioni della stagione 2006. I due ragazzi studiano esclusivamente il
fenomeno 'cerchi nel grano'
da alcuni anni, divenendo progressivamente "equamente" critici
nei confronti dell'argomento che, ci hanno assicurato, presenta molti
risvolti volutamente contorti (o artificiosi?). Perchè 'volutamente'?
Perchè ciò che filtra attraverso i 'media' non sempre corrisponde alla
verità dei fatti. Così, ci siamo 'abituati' a credere che gli
agroglifi siano di una perfezione impeccabile, visti magari su riviste,
ripresi da foto aeree o in documenti filmati.In realtà, entrando
all'interno di un cerchio, non si rivelano perfetti ma presentano
sbavature, evidenti linee di 'costruzione', caratteristiche che i mezzi
informativi non divulgano. Perchè?
Ci troviamo di fronte ad
una duplice realtà.
Questo fenomeno anzitutto
è ancora ignorato da una buona parte di pubblico; dalla scienza
ufficiale; dai governi. Quelli che se ne occupano sono soprattutto
ricercatori indipendenti, i quali -con l'andare del tempo- in vari casi
hanno finito col lasciarsi talmente coinvolgere, da perdere di vista
l'obbiettività.Per altri, è divenuto un business,
tramite cui vendere riviste, gadgets, libri, fotografie, e questo è
'prassi' soprattutto in terra inglese, patria per antonomasia dei
pittogrammi campestri, almeno fino a poco tempo fa. Quest'anno,
infatti, nei luoghi dove lo scorso anno erano apparsi numerosi crop
circles, c'è il nulla. A tale proposito,si legga l'articolo 'Sopralluogo
in Wiltshire' a firma dei nostri due amici, per farsi un'idea delle
differenze e degli interrogativi che queste fanno emergere.
Luè e de Marinis hanno
inteso proporre non certezze ma ciò che le loro indagini hanno
raccolto:immagini, osservazioni, impressioni, interviste in loco e ciò
che riportano alcuni giornali inglesi. Il fenomeno, loro affermano, deve
essere studiato perchè non a tutto si trova una risposta, anche se in
molti casi si può essere certi che gli agroglifi, anche i più
complicati, siano opera di circlemakers.
Tra i presenti c'erano
alcune persone molto preparate sulla questione, che hanno posto domande,
hanno esposto la loro esperienza di visita in un cerchio nel grano
italiano, hanno riportato le loro impressioni, ciò che hanno visto e
questo scambio di opinioni, di dati, di posizioni è stata di grande
interesse generale, destandolo anche in coloro che a queste tematiche
non sono avvezzi (e qualcuno nel gruppo c'era). Si è ribadita
l'importanza e la necessità di fare Ricerca seriamente. Non solo per i
crop cirlces ma vale per ogni ambito in cui si compia una ricerca,che va
condotta in primis con onestà intellettuale, che è la sola strada che
permette di non porsi il paraocchi ma nemmeno di vedere ciò che non
esiste. Sana curiosità, ponderatezza, senso della misura, buon senso e
impegno a collaborare verso il raggiungimento di obiettivi comuni hanno
unito il gruppo, che si è sentito rispettato in ciascuno dei suoi
elementi, perchè ciascuno ha qualcosa da dire e da dare, da imparare e
e da trasmettere. Inoltre, non dobbiamo perseguire una strada se
non ci rispecchiamo più in essa, se sentiamo che ce stiamo
discostando. Evoluzione significa anche e soprattutto rendersi conto
quando stiamo andando in una direzione che ci appare vana, dobbiamo
avere il coraggio di cambiare rotta, anche se questo spesso comporta
l'isolamento ideologico e materiale da parte di coloro che prima
camminavano insieme a noi.
Questo IV Meeting diciamo
che è stata un'altra utile tappa di questo percorso, per rinsaldare
l'amicizia, la stima, il rispetto reciproco fra persone che hanno
qualcosa da condividere. Anche nella diversità delle Idee.
Grazie a chi ha
partecipato e anche a chi, non potendo esserci, ci pensava da lontano!
Alla prossima
www.duepassinelmistero.com
(Avvertenze/Disclaimer)