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TEMATICHE: Due passi nell'Italia nascosta Simbologia e Cultura Orientale UTILITY: Ricerca veloce titoli per argomento SERVIZI:
| Si è svolta alle ore 17, il 16 luglio 2005,presso la Libreria Ecumenica/Esoterica di Galleria Unione,1 a Milano, la presentazione del libro di Mario Arturo Iannaccone "Rennes-le-Château: una decifrazione. La genesi occulta del mito" (SugarCo Edizioni) Un pubblico attento ha seguito l'esposizione dello storico, che si è dimostrato disponibile al dibattito con le persone presenti in sala.Una conferenza che ho trovato interessante perchè ha dato alcuni elementi che nella vicenda non erano mai emersi (o solo di 'sfuggita'), mentre l'indagine che sta svolgendo l'Autore mi pare sia degna di attenzione.Credo,personalmente,che ricercando in direzioni diverse,con metodologie di approccio diverse,si possano accumulare dati maggiori e,auspicando una conseguente 'unificazione' dei rispettivi risultati raggiunti, si possa ottenere un quadro 'omogeneo', più obbiettivo possibile. Questo sarebbe veramente d'aiuto alla Ricerca, nel senso più puro del termine. Il relatore ha solo accennato alla moltitudine di "ipotesi" ( circa una sessantina) che nel corso del tempo si sono 'intrecciate' sui 'misteri' legati alla nota cittadina dei Pirenei francesi. Ha cercato di capire cosa vi potesse essere di documentato e documentabile in tutta questa vicenda, che prende per così dire "le mosse" a partire dagli anni 1950-'60,quando vengono pubblicati dei libri in merito, portando alla conoscenza della massa le supposte vicende dell'abate Sauniere. Ha scoperto che in essa si hanno tutti gli ingredienti indispensabili per creare uno degli enigmi più affascinanti della storia, in cui ritroviamo chiesa,massoneria,società segrete,soldi,morti ammazzati, l' Alpha Galati, il Priorato di Sion,segreti impronunciabili, alchimia, New Age, un mix sapientemente dosato,dice l'Autore. Ma cosa si deve scremare dalla storia arcinota? Come realmente si svolsero i fatti? Ma...avvennero? (si domanda Iannaccone). Questo il punto. Non è vero che 'non ci sia nulla', in tutta questa vicenda, ma non c'è tutto quanto è stato raccontato da un quarantennio a questa parte,non in quei termini. Forse qualcosa di ancor più intrigante e concretamente possibile e, come dice egli stesso: "...in fondo alla strada, ho scoperto che il mito di Rennes-le-Château, cela qualcosa di ancora più affascinante di quanto io stesso pensassi. Anche se si tratta di qualcosa di "umano". Qualcosa che inizia inquadrando la situazione socio-politica,culturale e religiosa dell'epoca. M.Iannaccone durante la sua relazione La questione 'Rennes le Chateau' ,così come spesso la ritroviamo,secondo Iannaccone si baserebbe principalmente su tre aspetti-cardine: -tre pergamene su cinque facciate; -una serie di lapidi; -la vita stessa dell'abate,che sarebbe costellata di 'stranezze', ricollegabile ad una sua affiliazione ad ambienti occultistici dell'epoca, nonchè naturalmente sulla sua misteriosa e ingente ricchezza. Le prove più 'schiaccianti' sarebbero però da ricercarsi e trovarsi nella chiesa di RlC, la quale presenterebbe i cicli decorativi interni quanto meno 'anomali'. Senza entrare nel dettaglio di tutti questi aspetti, reperibili in qualsiasi libro imperniato sui misteri di Rennes le Chateau, Iannaccone afferma -con le sue ricerche- che a livello storico non esiste alcuna prova determinante, cioè la ricerca storica porta a risultati diversi, sintetizzabili come segue: -le pergamene non le ha mai viste nessuno.Comparse ad opera di G.dè Sede negli anni '60 ,vengono 'riprodotte a catena',scompaiono e nessuno le vede più.Qualcuno confessò che erano dei falsi.Sarebbero infatti state copiate da un testo di un biblista... -la pietra tombale della marchesa Marie de Negre in originale non esiste,solo una copia -la vita dell'abate non avrebbe nulla di 'eclatante',la sua ricchezza(circa 193.000 franchi oro) accumulata in vent'anni e non in tempi rapidi come si suol far credere;e dilapidata(morì povero) -il viaggio iniziale a Parigi non fu mai effettuato,cioè manca un riscontro storico. La visione dell'autore di questo libro si addentra nell'ottica della situazione politica della Francia di allora,e vede la chiesa di RlC come un 'tempio legittimista'. Che significa in poche parole? Erano tempi in cui fazioni monarchiche e massoniche,Società Segrete cattoliche si contendevano una certa 'supremazia'ideologica; erano ben organizzate e minacciavano la Repubblica Francese.L?attivismo politco era molto fervente,la polizia cercava di contenerlo da una parte e dall'altra. Sauniere, a detta di Iannaccone, faceva parte (insieme a laici e altri preti)
del gruppo di ultracattolici che avevano connotazioni sovversive,
oltre che impegnarsi nella lotta alla Massoneria che a quel tempo impegnava una parte del clero francese
con case editrici, riviste e altre attività culturali. Sauniere e il gruppo di 'estremisti'
monarchici (potrebbero essere definiti) militavano per far tornare sul trono
francese un sovrano, legittimamente abilitato a diventarlo,ma dovevano fare i
conti con
la Repubblica appena instaurata,ed erano considerati 'nemici' della stessa.I
pretendenti al trono-tra il 1883 e il 1909-risiedevano fuori dai confini
francesi e furono diversi.Le cose andavano gestite in maniera assai delicata e
il più possibile occulta. Uno dei personaggi-cardine,sempre secondo Iannaccone, della
vicenda fu Maurice Leblanc,autore della ben nota serie di libri imperniati su un
ladro-gentiluomo "Arsene Lupin".Egli era introdotto nel mondo
aristocratico di Parigi,era cognato del ministro degli Interni e formulò più
o meno un ragionamento simile: "Quei preti aspettano il Grand Monarque che porterà la Secondo Iannaccone è così che stanno le cose. Infatti nessuna
prova di una qualsiasi affiliazione alla massoneria è mai stata trovata,non una
sola carta,in quarant'anni di indagini(da che 'scoppiò' il 'caso Rennes le
Chateau'),nè prove di un'affiliazione para-massonica, martinista aut similia, di Bérenger Saunière. Le
cosiddette prove della simbologia della chiesa, afferma
Iannaccone, sono puerili: il diavolo, la via crucis, la simbologia ermetica e tutto il resto.
Non sarebbero altro che simboli presenti anche in tante altre chiese e che
trovano rispondenza e aderenza in Testi cristiani ortodossi. Strana
beffa, dice Iannaccone: Sauniere e 'compari' oggi sono ricordati
per il contrario di ciò che furono,non Massoni od esoteristi (la Massoneria
propugnava la Repubblica ed era aspramente in lotta con la chiesa,la quale era
in lotta sia con la prima che con la seconda!). Insomma,per Iannaccone, la chiesa di Santa Maria Maddalena e le sue adiacenze
sono un vero e proprio tempio legittimista. Saunière era un cattolico
tradizionalista, legato al culto del Sacro Cuore, della Vergine Maria e dell'Immacolata Concezione. Ma esiste da sempre un "esoterismo Seguendo il filone storico che lo ha portato a concludere che Sauniere fosse
un monarchico legittimista di solida fede, egli espone nel suo libro particolari che non sono mai stati presi in
considerazione fino ad ora. La linea seguita da E' impossibile soffermarsi ulteriormente sui molti spunti tematici offerti
dal relatore,che ha preso in esame anche Pierre Plantard, Secondo Iannaccone, Plantard fu il classico 'uomo di paglia' ,che fece comodo a personaggi ben più scaltri (che se ne stavano nell'ombra mentre lasciavano agire lui, espondendolo). Plantard, nel 1956, fondò il Priorato di Sion. Anche qui, bisognerebbe aprire una grossa parentesi sulla situazione della Francia in quel periodo,per poter comprendere adeguatamente le cose. Ad un certo punto,ebbe un'intuizione:
farsi passare come
l'ultimo discendente della dinastia Merovingia. Essere erede di La 'linea'dinastica Merovingia, lo sappiamo ormai 'quasi' tutti- grazie ai libri di Lincoln-Baigent-Leight- avrebbe avuto origine da un presunto legame tra Gesù Cristo e Maddalena,la quale avrebbe portato fino in Francia,dopo la crocifissione del compagno,il 'sang real' il sangue reale della stirpe davidica, di cui i Merovingi erano continuatori. Con la morte di Dagoberto II sarebbero stati ufficilamente finiti come linea dinastica,lasciando il posto a quella Carolingia (per molti nostalgici,usurpatrice del trono di Francia).In realtà,un figlio di Dagoberto si sarebbe salvato e avrebbe continuato la generazione e quindi la dinastia che,all'ombra della storia,seguitava il proprio processo di riconquista del potere regale usurpato. Plantard pensò che con queste 'garanzie' poteva farsi largo nel mondo politico non solo francese -a questo punto- ma mondiale. I tre autori(Baigent & Co) a un certo punto, con le loro pubblicazioni, sottraggono il giocattolo dalle mani di Plantard, ponendolo anche in ridicolo. Sia dè Sede prima, che Baigent e soci dopo, divengono molto famosi e i loro libri vendono moltissimo. Iannaccone si dice convinto di aver trovato documenti che attestano come RlC sia una 'beffa letteraria' inizialmente ordita da Maurice Leblanc. Iannaccone ha considerato anche il ruolo di Leò Taxil nella vicenda Rennes le Chateau, cercando di rispondere anche alle tante domande ricevute dal pubblico presente,che si sono imperniate su svariati aspetti che coronano le vicende in esame: dalla 'N' inversa alle 'strane' morti di personaggi che sono entrati - per un verso o per l'altro -in esse; da Fulcanelli alle cisterne d'acqua create da Sauniere; dai i suoi presunti scavi nel cimitero, al satellite NASA che stazionerebbe sopra il sito di RlC al georadar che avrebbe individuato un vano sotto la Tour Magdala (per il momento i lavori sono sospesi per ordine della Soprintendenza francese)...insomma ,parlando di Rennes le Chateau ci si rende conto di sconfinare in una miriade di direzioni che sono tutte ugualmente affascinanti e intriganti.Bisogna vedere,dice Iannaccone, quanta reale attinenza abbiano con i fatti concreti.Indubbiamente,ammette,permangono lati ancora poco chiari,che necessitano di ulteriori indagini. Se dunque volete approfondire e integrare i brevi spunti che necessariamente qui sono stati evidenziati,non vi resta che leggere il suo libro.E,come 'assaggio', rimandiamo all'articolo pubblicato in questo sito su gentile concessione dell'Autore,'Il mito e il mistero di Rennes le Chateau:un secolo di giochi letterari e polemiche storiche". ---------------------------------------------------------------------------------- Nota )- le affermazioni sono di Iannaccone stesso e contenute in una sua intervista,che si può leggere qui: http://www.renneslechateau.it/rennes.php?id=2&url=studi_garufi1.php Alla prossima (testo e foto raccolti da Marisa Uberti)
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