In pieno centro storico,
fra case di civile abitazione, è situato un tempio del Bronzo Medio
(1500.1200 a.C.) che la civiltà dei nuraghi ha costruito e
lasciato in eredità.
|
|
|
L'area archeologica
comprende il tempio a pozzo e alcuni resti di insediamenti abitativi di
epoca nuragica e romana.
I Nuragici costruivano
questi pozzi sacri: se ne contano circa quaranta nell'isola. Si può
dedurre che venerassero l'acqua, solitamente associata alla Luna e
al femminile. Si guardi solo la FORMA che ha: non ricorda una toppa
di chiave? Si! E' stato emozionante scoprirlo dal vivo. Sotto, una
ricostruzione grafica. Si noti la 'vicinanza'di un fiume -il Coghinas-
che per certi versi è pure 'magico' poichè in uno dei suoi tratti, nei
pressi di Casteldoria, è interessato da sorgenti naturali
(70-80°C), bromo-iodiche e da fanghi, le cui proprietà terapeutiche
erano note fin dall'antichità.
Simbolicamente, l'ingresso
alla camera del pozzo, situata nelle profondità della terra, poteva
significare l'unione sacra tra l'uomo e la 'madre' ancestrale, la Natura.
Un ritornare nel 'grembo materno' per rinascere -attraverso l'immersione
rituale-purificati e 'nuovi' (la scala in
sè è simbolo di passaggio graduale attraverso una via 'ascensionale' o iniziatica).
L'acqua era sede della divinità per loro e per questo ritenuta
taumaturgica, con poteri di guarigione.Dal fondo della camera ipogea,si
poteva osservare il cielo con i suoi astri e probabilmente questo tipo di
templi rivestiva anche un'importanza astronomica, essendo costruiti in
base ad una architettura che ne consentisse uno studio, legato
probabilmente a giorni precisi in cui si svolgevano i riti (feste
religiose).
L'area archeologica
è chiusa al pubblico.Per le visite è consigliabile rivolgersi al Museo
locale.
|
. |
Il Pozzo sacro è
costituito di pietra calcarea ben squadrata ed è diviso in tre parti:un
vestibolo, una scala di otto gradini e il pozzo, la cui camera è
circolare, con la parte interna lisciata. La pavimentazione fu realizzata
con tale cura da rendere difficile la distinzione dei punti di unione
delle lastre.
|
Il vestibolo, cioè
l'ingresso al tempio sacro, è rettangolare e ha due sedili ai lati; al
centro un blocco di calcare scanalato superiormente e forato centralmente(canaletta
di scolo). La scala che immetteva al pozzo presenta tre architravi che la
sormontano, che denotano la maestria di esecuzione..
|
|
.
|
Durante i lavori di scavo
furono ritrovate ceramiche nuragiche, puniche e romane, segno di
una frequentazione che si è susseguita nelle diverse epoche. Interessanti
due bronzetti raffiguranti un toro (attualmente al museo di Sassari) e una
mucca (Cagliari).
Si ritiene che qui si
svolgessero dei rituali sacri di purificazione e/o rigenerazione. L'acqua
del pozzo era oggetto di venerazione come attesterebbero degli idoletti
rinvenuti in situ.
|