Conoscere l'Anglona significa anche visitare i
suoi Musei, perchè se nei siti archeologici visitiamo il monumento, è
nel museo che sono state convogliate le suppellettili in esso ritrovate!
Accanto al Museo Nazionale G.A.Sanna di Sassari,esistono altri musei,molto
meno noti e visitati probabilmente,che meritano sicuramente una
visita,come questo di Perfugas,di cui ci fa piacere divulgare qualche
accenno,avendolo appunto potuto ammirare.
Il Museo fu inaugurato nel 1988 con
l'obbiettivo di raccogliere testimonianze archeologiche e paleobotaniche
presenti nel territorio anglonese. Le esposizioni coprono dunque un
arco di tempo veramente ampio.
Abbiamo infatti visto in una sezione
precedente come in un'area di circa 300 Kmq fosse presente la Foresta
pietrificata, di cui molti esemplari sono oggi qui
conservati(sezione paleobotanica). Essa risale a circa trenta milioni di
anni fa.
Si ha poi una sezione paleolitica,
con manufatti litici che sono i più antichi rinvenuti in Sardegna,
perchè il territorio di Perfugas risulta essere quello, stando agli
ultimi studi, più anticamente sede di stanziamenti umani(500.000-120.000
anni fa).Sono esposti raschiatoi e denticolati in selce.
Un pannello mostra com'era un tempo l'isola:in arancione le terre che
erano emerse e che oggi sono sommerse.In marrone i confini
attuali.Si evince che la Sardegna era unita alla Corsica formando
un'unica grande isola,con coste diverse rispetto a quelle odierne.
L'attuale arcipelago della Maddalena è il 'brandello' di terre
emerse che derivano dal distacco della Corsica con la Sardegna.Si noti
come anche la Toscana era più avanzata rispetto a oggi, verso le coste
settentrionali della Corsica, cosa che sicuramente favoriva passaggi da
una regione all'altra perchè il braccio di mare da attraversare era
esiguo.
Nella sezione Neolitica ed Eneolitica
spicca certamente lei, quella enigmatica statuina di donna grassa che
regge un bambino, definita Dea Madre con Bambino (e siamo
all'incirca al 4.000- 3.500 prima dell'avvento del Cristianesimo), a
testimoniare come il culto ancestrale di questa Mater sia
Universale.Importanti le ceramiche in special modo quelle della cultura
cosiddetta di Ozieri (3500-2700 a.C.), che già dipingeva e decorava
finemente i propri manufatti.
La Dea Madre
Il periodo Nuragico è presente
con reperti ceramici(vasellame di varia forma), bronzi (pugnali, spade,
fibule, bracciali...).E dato che a Perfugas si trova un bellissimo Pozzo
Sacro, alcuni reperti trovati in loco sono stati portati qui.Inoltre
interessanti pannelli descrittivi si riferiscono a nuraghi, fonti sacre,
tombe dei giganti legate a questa cultura.
Una sezione Classica e Medievale
completa l'allestimento museale. I manufatti testimoniano anzitutto
l'intensa attività di scambio commerciale che avevano i nuragici con i
Fenicio-Punici e con i Romani.
Di età medievale alcune maioliche
provenienti da chiese limitrofe.
Per informazioni:
- Museo archeologico e Paleobotanico
Via N. Sauro-Perfugas (SS) tel 079/564241
- Comune di Perfugas - Piazza Mannu
tel. 079/5639000
- Comunità Montana n.2 "Su
Sassu-Anglona-Gallura" Via E.Toti, 07034 -Perfugas tel.079/564299
- Proloco c/o Antonio Tortu, via
Garibaldi, 9 tel.079/5624241(museo) prolocoperfugas@gmail.com
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