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                                                     I Laghi di Plitvice

                                                                     (tutte le immagini sono di Marisa Uberti)

                  

                

                                                        

 

              

Nel Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice non sono i fotografi ad essere bravi. E' la Natura che fa tutto. Sembra che i quattro elementi si siano dati appuntamento qui per incontrarsi e formare un connubio di incomparabile bellezza, forse intendendo emulare il paradiso terrestre!

I 16 laghi di Plitvice si trovano nell'area tra Mala Kapela e Plješivica in Lika (contea del Quarnero, in Croazia) e insieme al patrimonio faunistico e arboreo ivi compreso, costituiscono il Parco Nazionale omonimo, istituito nel 1949; dal 1979 è stato annoverato dall'UNESCO tra i beni del patrimonio naturale  mondiale e, dal punto di vista geologico, rappresenta un eccezionale modello idrografico carsico. Questa roccia carbonatica tufacea (travertino o dolomia cariata), particolarmente porosa e fragile, origina dal deposito  di carbonato di calcio nell'acqua; l'ausilio di microorganismi, delle alghe e del muschio fa in modo che venga eliminato il calcare disciolto nelle acque carsiche. La roccia  non smette mai di 'crescere' e formarsi (fino a 3 cm all'anno) o disgregarsi, formando barriere, soglie, dighe, canali, terrazze e altre forme tanto che dal suo modificarsi e divenire, originano forme sempre diverse di cascate; l'acqua cambia il proprio percorso, lasciando asciutte alcune barriere e stimolando la crescita del tufo su altri punti. Da ciò deriva la sensazione che i laghi siano sempre diversi. Nell'armonioso svolgersi di questi atavici processi biodinamici, risalta su tutto il colore degli invasi verde-azzurro (introvabile altrove), come le fotografie ben dimostrano. Sembrano cartoline senza essere noi degli specialisti. L'acqua da vicino è trasparentissima, ricca di fauna ittica.

Il sistema del parco si basa sulla presenza del corso superiore del torrente Korana che origina poi 16 laghetti, per un totale di 220 ettari, mentre oltre 35.000 ettari sono costituiti da boschi, prati e pascoli. I laghi si suddividono in superiori, più boscosi e dai dislivelli più dolci, e inferiori, formatisi nell'ambiente aspro di un canyon. Il percorso che il visitatore può effettuare si aggira sugli otto chilometri a piedi, ma è in funzione un servizio di pulmini e uno di traghetti (nel solo lago superiore), che alleviano un po' la 'scarpinata'. Questi mezzi non inquinano, funzionando ad energie 'alternative'. Entrando dall'ingresso n.1 si può godere subito della visione mozzafiato delle prime cascate, la cui acqua si raccoglie in due invasi che, dall'alto, assumono incredibili sfumature di colore cangiante nelle tonalità del verde. Si procede poi su passerelle di legno che danno la sensazione di camminare sulle acque; in alcuni tratti vi sono percorsi naturali (sentieri in mezzo ai boschi) e ponticelli. Non si preoccupino coloro che non hanno portato il pranzo: nel parco sono in funzione ben cinque punti-ristoro (non accettano gli euro), con relativi servizi igienici.

Man mano che si procede nell'avventuroso itinerario naturalistico, ricco di flora e di fauna protette, il rumore delle fragorose cascate investirà chiunque, mentre i loro spruzzi divertiranno grandi e piccini, e migliaia di scatti fotografici, di riprese video ostacolano talvolta il passaggio. Tutti si vogliono fermare a rimirare la bellezza, a immortalare se stessi o parenti/amici tra queste memorabili scenografie! Salendo, però, il rumore si attenua fino a scomparire arrivati al più alto dei laghi, il Prošćansko, a circa 637 metri s.l.m. Qui tutto è remoto e vergine; si naviga con il battellino godendosi una pace interrotta soltanto dal passaggio di altri traghetti in senso inverso, da cui la gente saluta, ricambiata. Tra questa zona e la parte più bassa (a circa 503 m s.l.m.), ci sono 134 metri in cui si può apprezzare la corsa di cascate piccole e grandi, in continuo divenire.

Nelle rocce che accompagnano il percorso discendente, si noteranno grandi buchi, antri, caverne carsiche: emozionante entrarvi, salvo -per la maggiore- non scoprire molto, ma ne vale comunque la pena. Incutono un senso di mistero, e rammentiamo la leggenda che aleggia attorno ai Laghi, incastonati in una regione che a detta di qualcuno è il Giardino del Diavolo (Vražji vrt ). La leggenda racconta che un tempo tutti gli abitanti della regione, uomini, animali e piante, non avevano più acqua. Si misero a pregare intensamente suscitando la pietà di una Regina Nera, che comparve accompagnata da altre entità boschive, che si adoperarono per far spirare un forte vento e un temporale, apportatore della tanto agognata pioggia, che non smise per tanto tempo. Da quella pioggia magica sarebbero nati i 16 laghi di Plitvice.

Per ulteriori informazioni, contattare il sito ufficiale che è:  www.np.plitvicka-jezera.hr

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I nostri video sul canale YouTube (prima parte)

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                                                             settembre '08