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TEMATICHE: Due passi nell'Italia nascosta Simbologia e Cultura Orientale UTILITY: Ricerca veloce titoli per argomento SERVIZI:
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(di Marisa Uberti) Come è nostra consuetudine, affrontiamo la visita di questa splendida città cogliendone i particolari meno conosciuti,quelli che per motivi diversi catturano l'attenzione di chi scrive. Del resto,i canali attraverso cui documentarsi in senso 'canonico',sono oggi moltissimi,per un turista, mentre scarseggiano quelli diciamo 'insoliti'. Tuffiamoci,quindi,nel passato di Parma,alla ricerca di segni e simboli,che in vari casi tornano alla luce grazie agli scavi archeologici;in altri casi sono sotto gli occhi di tutti ma muti,in attesa di essere riscoperti e/o decifrati. Parma è una città a continuità di vita ininterrotta, in cui il centro storico è cresciuto su sè stesso e i resti degli insediamenti più antichi giacciono ad alcuni metri di profondità,sepolti e spesso intaccati da quelli delle epoche successive,rendendo per tale motivo(e per la presenza gli edifici attuali) difficile un'indagine archeologica di maggiore respiro.Gli elementi per ricostruire l'evoluzione del tessuto urbano antico,sono frammentari e discontinui. Pertanto,anche l'elemento che appare insignificante, nell'insieme di un quadro globale può essere determinante ai fini di ricostruire correttamente la storia della città.Inoltre, Parma si trova sul percorso del 'pellegrino',sulla cosidetta 'via Francigena',attraversata da Pellegrini,Cavalieri,Monaci, che si recavano(o tornavano)in Terrasanta. PARMA ROMANA Sotto ciò che calpestiamo,palpitano le memorie di ciò che fu.
Gli scavi eseguiti nella piazza,come si può vedere nella foto:si nota l'area di scavo che ha permesso l'individuazione di strutture soggiacenti e il recupero di alcuni manufatti che vedremo nel corso della ricerca. Parma sembra avere origini estrusche.Venne conquistata dai Galli Boi(tribù Celtiche) fino all'arrivo dei Romani. La colonia romana di Parma venne fondata nel 183 a.C.lungo la via Emilia,sulla destra del torrente omonimo,con funzioni strategiche di controllo delle vallate appenniniche popolate dai Liguri ancora in guerra con Roma.Ad ognuno dei duemila soldati-coloni,giunti insieme alle famiglie dai territori dell'Italia centrale,vennero assegnati 8 iugeri di terra coltivabile.Le campagne,che sopportarono il maggior carico antropico della conquista,vennero centuriate. Non si conosce l'estensione del nucleo originario della città,che venne distrutta da Antonio nel 43 a.C.durante le guerre civili. L'impianto augusteo, risulta diviso dall'incrocio di decumano(via Emilia)e cardine massimo in quattro quadranti di estensione simile, fatta eccezione per quello di sud-ovest, condizionato dal corso del fiume che, allora, scorreva più a est di quanto faccia oggi. All'incrocio delle due strade maggiori c'era il FORO, su cui si affacciavano i principali monumenti pubblici della colonia:
Nell'immediata periferia sorgevano gli edifici da spettacolo:
Un ponte in pietra,di cui restano visibili due arcate (nel sottopasso pedonale di Via Mazzini),consentiva il transito dell'Emilia sul torrente. Importanti snodi viari mettevano in comunicazione la città con le vallate appenniniche e con il Po. Lungo le strade principali,fuori dalla città secondo quanto stabiliva una legge antichissima delle XII Tavole,si sviluppavano le necropoli. Lungo le stesse strade o all'interno del decumano,si distribuiva la popolazione territoriale, soprattutto nelle 'villae',grandi fattorie in cui convivevano parti residenziali e impianti produttivi, Nell'area del complesso episcopale, in un arco di tempo di cinquant'anni,sono stati condotti scavi archeologici diversi, che ogni volta hanno fornito materiale e dati importanti. In un' area intraurbana marginale,in cui si svilupparono abitazioni private almeno fino al V sec.d.C.,in età tardoantica si insediò la Mater Ecclesia.Attraverso i secoli, il complesso episcopale subì varie trasformazioni, spianamenti e ricostruzioni, installazione di cantieri provvisti di calcare e fornaci,sempre nella medesima area.Il ritrovamento di una porzione della cinta antica settentrionale,dimostra come esso si sia sempre sviluppato all'interno della città e di ipotizzare come la cattedrale sia sempre stata una sola,di volta in volta ariana o cattolica a seconda dell'ortodossia dei suoi vescovi.Pannello illustrativo all'esterno del Duomo: si vedano le lastre del monumento pagano rimosse dalla facciata della cattedrale nel 1867 e ora conservate al Museo Archeologico cittadino.
Nei locali del museo Diocesano sono visibili le fondazioni di un edificio medievale e un tratto di cinta muraria,scoperti durante gli scavi per la realizzazione del museo medesimo. Epigrafe funeraria di Bagennia Cleonis,con dedica agli DEI MANI (D M superiormente). Ha una tenera dedica funeraria a tre donne parenti tra di loro.La stele presente al museo diocesano è una copia (l'originale al Museo Archeologico di Parma). Dalla città provengono un'ara con figure agresti e un'iscrizione che ricorda le lunones, dee concettualmente legate alla Grande Madre;dal territorio le dediche a Diana,Silvano e Orgenus. Questi e altri ritrovamenti fanno pensare a culti legati al mondo celtico(riconducibili soprattutto alle forze della Natura e alle acque).
Il secondo mosaico(foto),in tessere minute,recuperato per una porzione di metri 3.37 x 5.25. è caratterizzato da una decorazione geometrica e floreale stilizzata,ordinata per esagoni,contornati da motivi a treccia;è datato tra il IV e il V sec.d.C.All'interno di un grande clipeus è raffigurato un cantharos pieno d'acqua circondato da pesci e sormontato da delfini.Non è dato sapere se la ricca dimora privata cui il mosaico più antico apparteneva, avesse anche la funzione di Domus Ecclesia(ossia che i proprietari l'avessero messa a disposizione per tenervi funzioni religiose). Un 'sigillo di Salomone' bianco e nero,inserito in un triplice esagono e contornato da un intreccio policromo una scacchiera un fiore della vita. Sono solo alcuni dei simbolismi presenti su questo meraviglioso tappeto musivo dalle misure davvero sorprendenti. La scritta presente in uno degli esagoni, realizzata con tessere di vetro blu cui è stata sovrapposta una foglia d'oro,recita CLARUS ET DECENTIVS FEC(ERUNT)PED(ES)CC cioè che Claro e Decenzio ne sponsorizzarono una porzione di 200 piedi(circa 17 mq ciascuno).
Re Salomone e la Regina di Saba, statue originali provenienti dalla facciata esterna del Battistero (in cui alloggiano copie).Sono due delle sei statue in origine collocate all'esterno del Battistero. Qualcuno ha la chiave di lettura di queste incisioni? Le informazioni riportate(e le immagini) sono state ricavate nel Museo Diocesano di Parma, inaugurato nel marzo del 2003 e aperto al pubblico tutti i giorni dalle ore 9-12.30 e dalle 15-18.30. Esso occupa una parte del sotterraneo del Palazzo Vescovile, con ingresso e biglietteria dal vicino vicolo del Vescovado.Per informazioni e visite guidate tel. 0521/208699 - In rete: www.fabbriceriacattedraleparma.it PARMA MEDIEVALE Il centro storico 'pulsante 'della moderna città è costituito dalla Piazza del Duomo,in cui svettano appunto la cattedrale,il Campanile gotico(1294),il Battistero eseguito dal Maestro Camacino Benedetto Antelami e dai suoi allievi,il Palazzo Vescovile. Qui si ritrova la 'continuità' storica di Parma.
I lavori di restauro stanno portando alla luce nuovi dati molto interessanti circa le diverse epoche e stili architettonici di esecuzione della cattedrale.Pannelli esplicativi mostrano cosa si celi lassù,nei meandri più elevati di questo Duomo,dove occhio umano non potrebbe mai arrivare adeguatamente. Ed eccoli, i volti enigmatici che i costruttori inserirono sapientemente nella 'decorazione' plastica della parte superiore della chiesa. "Le testine su cui poggiano gli archetti di sinistra sembrano molto più arcaiche di quelle della parte destra",ci informa la Soprintendenza ai Lavori.Le colonnine dell'ultimo registro al di sopra delle logge terminano sempre con un capitello nella parte sinistra e con una testina nella parte destra (per ulteriori dettagli, invito a cliccare sulla foto e leggere la didascalia ingrandita). Dettaglio La croce è in due tronchi con gemme,ad indicare che è strumento di morte ma al contempo di vita,di rinascita(la materia spiritualizzata e divinizzata). Navata centrale della Cattedrale di Parma,che ha tre navate poggianti su solidi pilastri.Il presbiterio è sopraelevato sulla cripta (chiusa!).Lo splendido coro è del 1473; la celebre cattedra episcopale è opera Antelamica con rilievi. La facciata è ornata da tre ordini di logge e ha tre portali. L'altro artista Comacino 'sicuro', è Giovanni Bono da Bissone - villaggio posto sulla sponda destra del lago lungo la strada che conduce da Como a Lugano (3),Ancora Merzario di dice :"[...]Il pronao maestoso coi soliti leoni giacenti e sorreggenti le colonne;e la porta maggiore che è un tessuto di finissimi e vaghissimi ornamenti,con fascio di bastoncini e gole rovesciate avvicendati con copia di esili fusti,formanti le due pareti laterali,fino all'arco che si svolge,agile e leggiadro,al di sopra dei piccoli ed eleganti capitelli,ed è attraversato-secondo la foggia dei Comacini-da un bel lavorato architrave(dettaglio del fregio simbolico).Sopra la porta sta un'epigrafe scolpita,in marmo,che fu decifrata dall'erudito Pezzana nel modo che segue:'Nell'anno 1281,nella nona indizione,questi leoni vennero fatti dal maestro Giovanni Bono da Bissone,e nel tempo di Guido,Nicolao,Bernardino e Benvenuto nel Lavorerio"
. Un'epigrafe assegna la costruzione,in particolare la decorazione plastica allo scultore Benedetto Antelami.Essa dice:"BIS BINIS DEMPTIS ANNIS DE MILLE DUCENTIS INCEPIT DICTUS OPUS HOC SCULPTOR BENEDICTUS" (nell'anno 1196 incominciò quest'opera lo scultore chiamato Benedetto". Ancora Giuseppe Merzario di informa:"Anche qui,sia negli storici bassorilievi della porta,nel cui mezzo è scolpito il nome dell'autore,sia nelle decorazioni,che rendono più vago il tempietto,creato dalla fantasia e aggraziato dalla mano dell'Antelamo[...]. Più che fantasia,credo che la ricca simbologia di cui è fregiato dentro e fuori il Battistero,vadano indagati in chiave simbolico-esoterica. Dettaglio dell'architrave del portale principale(quello che si affaccia su Piazza Duomo): poco visibile,ma presente, un drago (la coda tocca il pezzo di ferro inserito).Lo vedete? I portali laterali(trattandosi di una costruzione ottagonale,è un modo di dire!). Questo simbolo l'ho notato per caso:infatti la sua posizione è ambigua,in fondo al pilastrino di sostegno dell'architrave del portale destro.Sarà coevo all'edificio o è un'incisione scolpita posteriormente? Chi l'ha lasciata?E perchè? Cosa vi vedete? A seconda di come la si osservi, sembra rinvenirvi un delfino e un serpente, o una fiamma. Sempre sullo stesso portale,vi è un magnifico 'racconto' scultoreo con storie della Genesi.Se si osserva bene,lo scultore-dopo ogni parola-pone dei puntini in una posizione particolare,anche quando le parole vanno a capo(quindi,non li usa per separarle).Questa 'maniera'potrebbe essere un carattere distintivo per 'riconoscere'una particolare scuola scultorea o un 'compagno' (sappiamo che i Comacini sono stati i precursori della Massoneria,perchè lo conferma anche Merzario nella sua monumentale opera, quando essa era Operativa)o una messaggistica che solo alcuni consocevano e potevano decifrare? Dettaglio di una delle lunette I fregi con i simboli zodiacali
Il Leone,raffigurato contornato dai raggi,a emulare il Sole... Re Salomone e la Regina di Saba:copie degli originali che si trovano al Museo Diocesano Splendida veduta dell'interno del Battistero,con le sculture del 'ciclo dei mesi'dell'Antelami. Un magnifico 'ombrello' affrescato ci ripara come entriamo nel Tempio sacro. La grande vasca centrale del Battistero,di forma ottagonale con,all'interno,una seconda vasca ,per l'officiante e il battesimando. L'edificio è tuttora usato per celebrare il rito del Battesimo. Altra splendida opera dell'Antelami:fonte battesimale sorretto da un leone Le colonne in marmo rosso di Verona,con una particolare applicazione di 'anelli'.Ne abbiamo accennato nella sezione colonne annodate. Edificio limitrofo al Battistero. Antica lapide che indica il luogo dove si tenevano i registri dei 'neofiti',presumibilmente i battesimandi...
PARMA RINASCIMENTALE e moderna Anche in questa chiesa hanno lavorato i Maestri Comacini (Merzario,op.cit.pagg-126-130),pur se l'edificio è di epoca rinascimentale. L'interno è a croce greca con quattro cappelle angolari e absidi ad ogni braccio e conserva pregevoli affreschi del Parmigianino.
Un'aquila reale (ha la testa coronata)pone i suoi artigli su un libro aperto,sul quale è posato un bastone attorcigliato al quale vi è un serpente. Ai lati, due busti di 'dame' proteggono 'silenziose' qualche altro 'mistero',dal momento che sugli scolli dei loro abiti(apparentemente sembrano motivi floreali) sono incise delle lettere ma,almeno per il momento, nonostante vari sforzi di più persone, non siamo riusciti a darvi un senso compiuto. Se qualcuno si volesse cimentare...
Inoltre, ho trovato anche questa iconografia del buon pellegrino che segue la via dei pellegrinaggi verso Roma,Santiago di Compostella o Gerusalemme...Insieme a lui, a distanza di secoli, anche noi 'metaforicamente', percorriamo la nostra.
Alla prossima. Argomenti correlati in questo sito:
NOTE:
www.duepassinelmistero.com Avvertenze/Disclaimer Maggio 2006 |