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Parte seconda: Maria di Magdala e il Grande Segreto Templare a cura di Ugo Cortesi

Par. II - : I sacerdoti benediranno tutti gli uomini della sorte di Dio che cammineranno integralmente….(2) - I leviti
malediranno tutti gli uomini della sorte di Belial…..(5) – Nota: I membri della Comunità erano divisi in tre categorie
fondamentali: sacerdoti, leviti e laici (tutti gli uomini).
Par. III - : Per il saggio affinché istruisca e ammaestri tutti i figli della luce …. e sul tempo della loro retribuzione.
(13,14,15). - In una sorgente di luce sono le origini della verità e da una fonte di tenebra le origini dell’ingiustizia. (19) -

Par. IV - : … e nascondere fedelmente i misteri della conoscenza: questi sono gli elementi fondamentali dello spirito per i
figli della verità che sono nel mondo. (6)
Par. VI - : …l’inferiore obbedirà al superiore per quanto concerne il lavoro e il denaro; mangeranno in comune,
benediranno in comune e delibereranno in comune (2,3) - E allorché disporranno la tavola per mangiare o il vino dolce
per bere (5) – Nota: Il vino dolce o meglio il mosto era usato solamente dai nazorei.
Par. VIII - : Nel consiglio della comunità ci saranno dodici uomini e tre sacerdoti perfetti in ogni cosa manifestata da tutta
la legge, per praticare la verità, la giustizia……(1 – 2) – Nota: I 12 uomini erano laici che rappresentavano le 12 tribù di
Israele. -- Questo è il muro provato, la pietra d’angolo inestimabile! Non vacilleranno le sue fondamenta né saranno
mosse dal loro posto. (7 – 8) - Nota: su questo punto è bene citare anche Isaia 28,16: “Guardate! Pongo in Sion una
pietra, una pietra scelta, angolare, preziosa, quale fondamento: chi vi crederà non vacillerà”.
Par. IX - : Sarà una persona piena di zelo per lo statuto e per il suo tempo, per il giorno della vendetta e per compiere il
beneplacito di Dio in ogni opera delle sue mani e in ogni sua attività (23,24)
Par. XI - : …il mio occhio contempla una saggezza nascosta all’uomo, scienza e pensieri prudenti, celati ai figli di
Adamo…(6).
Gli esseni, nazirei e zeloti rappresentavano le classi sociali più deboli e si contrapponevano alle altre tribù israelite, in
particolare dei farisei e sadducei, che erano un’elite religioso-politica. Per questi ultimi, quindi, Gesù ed i suoi discepoli
esseno-nazirei erano personaggi scomodi, al punto non solo di contrastarli, ma di eliminarli. Eliminando però il loro
Capo, gli altri sarebbero venuti a miti consigli. Dopo torneremo su questo punto, ma prima è bene indicare la temporalità
del noviziato per capire il perché Gesù cominciò a predicare all’età di 30 anni.
Le norme di comportamento erano dettate dalla Regola dell’Assemblea che delinea appunto il cammino per chi veniva
ammesso allo studio nella comunità. Citerò i punti essenziali di detta Regola:
- Allorché giungeranno, raduneranno tutti gli arrivati, dai bambini alle donne, e leggeranno alle loro orecchie tutti gli
statuti del patto e li istruiranno in tutte le loro disposizioni, affinché non sbaglino commettendo inavvertenze. (I- 4,5)
- Fin dalla sua giovinezza lo si istruirà sul libro della meditazione e, secondo la sua età, lo ammaestreranno sugli statuti
del patto, ed egli riceverà la sua educazione nelle loro disposizioni per dieci anni. (I-7,8)
- All’età di venti anni passerà tra gli arruolati, entrando, in base alla sorte, in mezzo alla sua famiglia, in comunione con
l’assemblea santa….(I-9)
- All’età di venticinque anni entrerà a partecipare alle strutture fondamentali dell’assemblea santa…(I-13)
- All’età di trenta anni potrà essere promosso ad arbitrare una lite e un giudizio, a prendere posto tra i capi delle migliaia
di Israele, tra i comandanti delle centurie e i comandanti delle cinquantine…(I-14)
- Ma nessun uomo poco dotato entrerà nel sorteggio per accedere a un posto sopra l’assemblea di Israele per emettere
una sentenza o per assumere una carica dell’assemblea o per accedere ad un posto nella guerra destinata ad abbattere
le nazioni. (I-20,21)
- Questa sarà la seduta dei notabili, chiamati al convegno per il consiglio della comunità, quando Dio avrà fatto nascere
il messia in mezzo a loro. II-11,12) – Nota : Il messia esseno non è una personalità celeste, ma il Maestro di Giustizia del
momento. Gesù è stato Maestro di Giustizia.
- E quando si raduneranno alla mensa comune oppure a bere il vino dolce, allorché la mensa comune sarà pronta e il
vino dolce da bere sarà versato, nessuno stenda la sua mano sulla primizia del pane e del vino dolce prima del
sacerdote, giacché egli benedirà la primizia del pane e del vino dolce e stenderà per primo la sua mano sul pane...(II-
18,19,20) ...In conformità di questo statuto essi si comporteranno in ogni refezione, allorché converranno insieme
almeno dieci uomini. (II-22).
Riporto pure alcuni passi della Regola della Guerra, a testimonianza che gli esseni, zeloti e nazorei non erano poi tanto
propensi a porgere l’altra guancia, specialmente a coloro che li opprimevano o invadevano la loro terra. Erano buoni e
pii, ma si facevano rispettare anche con le armi. Questo documento è importantissimo per capire il perché anche i
Romani avevano astio nei confronti degli zeloti e nazorei, prediligendo invece la casta del sinedrio che meglio si
adeguava alle risoluzioni politiche di Roma.
- E questo è il libro della regola della guerra. L’inizio si avrà allorché i figli della luce porranno mano all’attacco contro il
partito dei figli delle tenebre, contro l’esercito di Belial, contro la milizia di Edom, di Mohab, dei figli di Ammon…..…
contro le milizie dei Kittim di Assur….(I-1,2) - Nota : I Kittim o Kthjjm (di Assur) sono stati individuati nei Romani che
venivano in Palestina dal nord.
- E dopo la guerra se ne andrà di là, contro tutte le milizie dei Kettim in Egitto (I-4) – Nota: A quell’epoca i Romani
avevano già occupato parte dell’Egitto.
- Verità e giustizia risplenderanno per tutti i confini del mondo, illuminando senza posa fino a quando saranno finiti tutti i
tempi stabiliti per le tenebre. (I-8).
Ritornando a Gesù e quindi alla И di Nazoreus, abbiamo visto che i Nazirei seguivano le Regole in modo tassativo.
Torniamo alle predicazioni di Gesù, Nazoreo e Maestro di Giustizia che aveva una forte presa sul popolo.

La gente seguiva i suoi insegnamenti, lo andava ad ascoltare durante il suo peregrinare, abbandonando quella che era
la linea ufficiale della religione ebraica e cioè i dettami del Sinedrio. Il Sinedrio era una congrega religiosa composta da
sacerdoti e da saggi; in pratica erano coloro che determinavano le linee politiche e religiose che il popolo doveva
seguire. Nessuno più ascoltava i sacerdoti del Sinedrio per accorrere invece dove predicava Gesù. Quindi Gesù, come
già detto in precedenza, era diventato scomodo. Per questo viene inquisito e condannato a morte dal Sinedrio.
A tal proposito per poter poi continuare il discorso che lega Gesù, Maria Maddalena e i Templari citerò alcuni brani dei
Vangeli, non quelli gnostici, ma quelli della chiesa vaticana, riconosciuti dalla CEI. Indicherò di essi questi punti:
- Cospirazione del Sinedrio,
- Cattura,
- Gesù davanti al sinedrio (per Matteo Marco e Luca),
- Gesù davanti a Anna e Caifa (solo per Giovanni),
- Crocifissione,
- Agonia e morte,
- Sepoltura,
- Risurrezione.
Certamente molti di voi avranno già letto questi passi, ma vi chiedo di rileggerli per rinfrescarvi la memoria, tenendo
conto che sono dichiarazioni riconosciute dalla chiesa e quindi non si parli di irriverenza da parte di alcuno. Indicherò i
capitoli ad uno ad uno nell’ordine sopra indicato ed ognuno riferito ai quattro estensori (Matteo, Marco, Luca e Giovanni)
nella stessa sequenza.
• Cospirazione del Sinedrio:
MATTEO - Capitolo 26 - VII. PASSIONE E RISURREZIONE - Complotto contro Gesù
1 Terminati tutti questi discorsi, Gesù disse ai suoi discepoli:
2 “Voi sapete che fra due giorni è Pasqua e che il Figlio dell’uomo sarà consegnato per essere crocifisso”.
3 Allora i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono nel palazzo del sommo sacerdote, che si chiamava Caifa,
4 e tennero consiglio per arrestare con un inganno Gesù e farlo morire.
5 Ma dicevano: “Non durante la festa, perché non avvengano tumulti fra il popolo”.
MARCO - Capitolo 14 - V. LA PASSIONE E LA RISURREZIONE DI GESÙ - Complotto contro Gesù
1 Mancavano intanto due giorni alla Pasqua e agli Azzimi e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di
impadronirsi di lui con inganno, per ucciderlo.
2 Dicevano infatti: “Non durante la festa, perché non succeda un tumulto di popolo”.
LUCA - Capitolo 22 - VI. LA PASSIONE - Complotto contro Gesù e tradimento di Giuda
1 Si avvicinava la festa degli Azzimi, chiamata Pasqua,
2 e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano come toglierlo di mezzo, poiché temevano il popolo.
3 Allora satana entrò in Giuda, detto Iscariota, che era nel numero dei Dodici.
4 Ed egli andò a discutere con i sommi sacerdoti e i capi delle guardie sul modo di consegnarlo nelle loro mani.
5 Essi si rallegrarono e si accordarono di dargli del denaro.
6 Egli fu d’accordo e cercava l’occasione propizia per consegnarlo loro di nascosto dalla folla.
GIOVANNI - Capitolo 11- I capi Giudei decidono la morte di Gesù
45 Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di quel che egli aveva compiuto, credettero in lui.
46 Ma alcuni andarono dai farisei e riferirono loro quel che Gesù aveva fatto.
47 Allora i sommi sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dicevano: “Che facciamo? Quest’uomo compie molti segni.
48 Se lo lasciamo fare così, tutti crederanno in lui e verranno i Romani e distruggeranno il nostro luogo santo e la nostra
nazione”.
49 Ma uno di loro, di nome Caifa, che era sommo sacerdote in quell’anno, disse loro: “Voi non capite nulla
50 e non considerate come sia meglio che muoia un solo uomo per il popolo e non perisca la nazione intera”.
51 Questo però non lo disse da se stesso, ma essendo sommo sacerdote profetizzò che Gesù doveva morire per la
nazione
52 e non per la nazione soltanto, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi.
53 Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.
54 Gesù pertanto non si faceva più vedere in pubblico tra i Giudei; egli si ritirò di là nella regione vicina al deserto, in una
città chiamata Efraim, dove si trattenne con i suoi discepoli.
• Cattura:
MATTEO - Capitolo 26 - VII. PASSIONE E RISURREZIONE - L’arresto di Gesù
47 Mentre parlava ancora, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una gran folla con spade e bastoni, mandata
dai sommi sacerdoti e dagli anziani del popolo.
48 Il traditore aveva dato loro questo segnale dicendo: “Quello che bacerò, è lui; arrestatelo! ”.
49 E subito si avvicinò a Gesù e disse: “Salve, Rabbi! ”. E lo baciò.

50 E Gesù gli disse: “Amico, per questo sei qui! ”. Allora si fecero avanti e misero le mani addosso a Gesù e lo
arrestarono.
51 Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù, messa mano alla spada, la estrasse e colpì il servo del sommo sacerdote
staccandogli un orecchio.
52 Allora Gesù gli disse: “Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di
spada.
53 Pensi forse che io non possa pregare il Padre mio, che mi darebbe subito più di dodici legioni di angeli?
54 Ma come allora si adempirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire? ”.
55 In quello stesso momento Gesù disse alla folla: “Siete usciti come contro un brigante, con spade e bastoni, per
catturarmi. Ogni giorno stavo seduto nel tempio ad insegnare, e non mi avete arrestato.
56 Ma tutto questo è avvenuto perché si adempissero le Scritture dei profeti”. Allora tutti i discepoli, abbandonatolo,
fuggirono.
MARCO - Capitolo 14- V. LA PASSIONE E LA RISURREZIONE DI GESÙ - L’arresto di Gesù
43 E subito, mentre ancora parlava, arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni mandata dai
sommi sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani.
44 Chi lo tradiva aveva dato loro questo segno: “Quello che bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona
scorta”.
45 Allora gli si accostò dicendo: “Rabbi” e lo baciò.
46 Essi gli misero addosso le mani e lo arrestarono.
47 Uno dei presenti, estratta la spada, colpì il servo del sommo sacerdote e gli recise l’orecchio
48 Allora Gesù disse loro: “Come contro un brigante, con spade e bastoni siete venuti a prendermi.
49 Ogni giorno ero in mezzo a voi a insegnare nel tempio, e non mi avete arrestato. Si adempiano dunque le Scritture! ”.
50 Tutti allora, abbandonandolo, fuggirono.
51 Un giovanetto però lo seguiva, rivestito soltanto di un lenzuolo, e lo fermarono.
52 Ma egli, lasciato il lenzuolo, fuggì via nudo.
LUCA - Capitolo 22 - VI. LA PASSIONE - L’arresto di Gesù
47 Mentre egli ancora parlava, ecco una turba di gente; li precedeva colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, e si
accostò a Gesù per baciarlo.
48 Gesù gli disse: “Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell’uomo? ”.
49 Allora quelli che eran con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: “Signore, dobbiamo colpire con la spada?
”.
50 E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l’orecchio destro.
51 Ma Gesù intervenne dicendo: “Lasciate, basta così! ”. E toccandogli l’orecchio, lo guarì.
52 Poi Gesù disse a coloro che gli eran venuti contro, sommi sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani: “Siete
usciti con spade e bastoni come contro un brigante?
53 Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete steso le mani contro di me; ma questa è la vostra ora, è l’impero delle
tenebre”.
GIOVANNI - Capitolo 18 - 2. LA PASSIONE - L’arresto di Gesù
1 Detto questo, Gesù uscì con i suoi discepoli e andò di là dal torrente Cèdron, dove c’era un giardino nel quale entrò
con i suoi discepoli.
2 Anche Giuda, il traditore, conosceva quel posto, perché Gesù vi si ritirava spesso con i suoi discepoli.
3 Giuda dunque, preso un distaccamento di soldati e delle guardie fornite dai sommi sacerdoti e dai farisei, si recò là
con lanterne, torce e armi.
4 Gesù allora, conoscendo tutto quello che gli doveva accadere, si fece innanzi e disse loro: “Chi cercate? ”.
5 Gli risposero: “Gesù, il Nazareno”. Disse loro Gesù: “Sono io! ”. Vi era là con loro anche Giuda, il traditore.
6 Appena disse “Sono io”, indietreggiarono e caddero a terra.
7 Domandò loro di nuovo: “Chi cercate? ”. Risposero: “Gesù, il Nazareno”.
8 Gesù replicò: “Vi ho detto che sono io. Se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano”.
9 Perché s’adempisse la parola che egli aveva detto: “ Non ho perduto nessuno di quelli che mi hai dato ”.
10 Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori e colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l’orecchio
destro. Quel servo si chiamava Malco.
11 Gesù allora disse a Pietro: “Rimetti la tua spada nel fodero; non devo forse bere il calice che il Padre mi ha dato? ”.
• Gesù davanti al sinedrio (per Matteo Marco e Luca):
MATTEO - Capitolo 26 - VII. PASSIONE E RISURREZIONE - Gesù davanti al sinedrio
57 Or quelli che avevano arrestato Gesù, lo condussero dal sommo sacerdote Caifa, presso il quale già si erano riuniti
gli scribi e gli anziani.

58 Pietro intanto lo aveva seguito da lontano fino al palazzo del sommo sacerdote; ed entrato anche lui, si pose a
sedere tra i servi, per vedere la conclusione.
59 I sommi sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano qualche falsa testimonianza contro Gesù, per condannarlo a morte;
60 ma non riuscirono a trovarne alcuna, pur essendosi fatti avanti molti falsi testimoni.
61 Finalmente se ne presentarono due, che affermarono: “Costui ha dichiarato: Posso distruggere il tempio di Dio e
ricostruirlo in tre giorni”.
62 Alzatosi il sommo sacerdote gli disse: “Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te? ”.
63 Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: “Ti scongiuro, per il Dio vivente, perché ci dica se tu sei il
Cristo, il Figlio di Dio”.
64 “Tu l’hai detto, gli rispose Gesù, anzi io vi dico: d’ora innanzi vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra di Dio, e
venire sulle nubi del cielo ”.
65 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: “Ha bestemmiato! Perché abbiamo ancora bisogno di
testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia;
66 che ve ne pare? ”. E quelli risposero: “È reo di morte! ”.
67 Allora gli sputarono in faccia e lo schiaffeggiarono; altri lo bastonavano,
68 dicendo: “Indovina, Cristo! Chi è che ti ha percosso? ”.


MARCO - Capitolo 14 - V. LA PASSIONE E LA RISURREZIONE DI GESÙ - Gesù davanti al sinedrio
53 Allora condussero Gesù dal sommo sacerdote, e là si riunirono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi.
54 Pietro lo aveva seguito da lontano, fin dentro il cortile del sommo sacerdote; e se ne stava seduto tra i servi,
scaldandosi al fuoco.
55 Intanto i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non
la trovavano.
56 Molti infatti attestavano il falso contro di lui e così le loro testimonianze non erano concordi.
57 Ma alcuni si alzarono per testimoniare il falso contro di lui, dicendo:
58 “Noi lo abbiamo udito mentre diceva: Io distruggerò questo tempio fatto da mani d’uomo e in tre giorni ne edificherò
un altro non fatto da mani d’uomo”.
59 Ma nemmeno su questo punto la loro testimonianza era concorde.
60 Allora il sommo sacerdote, levatosi in mezzo all’assemblea, interrogò Gesù dicendo: “Non rispondi nulla? Che cosa
testimoniano costoro contro di te? ”.
61 Ma egli taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli: “Sei tu il Cristo, il Figlio
di Dio benedetto? ”.
62 Gesù rispose: “Io lo sono!
E vedrete il Figlio dell’uomo
seduto alla destra della Potenza
e venire con le nubi del cielo”.
63 Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: “Che bisogno abbiamo ancora di testimoni?
64 Avete udito la bestemmia; che ve ne pare? ”. Tutti sentenziarono che era reo di morte.
65 Allora alcuni cominciarono a sputargli addosso, a coprirgli il volto, a schiaffeggiarlo e a dirgli: “Indovina”. I servi intanto
lo percuotevano.
LUCA - Capitolo 22 - VI. LA PASSIONE - Gesù davanti al sinedrio
66 Appena fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i sommi sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti
al sinedrio e gli dissero:
67 “Se tu sei il Cristo, diccelo”. Gesù rispose: “Anche se ve lo dico, non mi crederete;
68 se vi interrogo, non mi risponderete.
69 Ma da questo momento starà il Figlio dell’uomo seduto alla destra della potenza di Dio”.
70 Allora tutti esclamarono: “Tu dunque sei il Figlio di Dio? ”. Ed egli disse loro: “Lo dite voi stessi: io lo sono”.
71 Risposero: “Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? L’abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca”.
GIOVANNI - Capitolo 18 - 2. LA PASSIONE - Gesù davanti ad Anna e a Caifa.
12 Allora il distaccamento con il comandante e le guardie dei Giudei afferrarono Gesù, lo legarono
13 e lo condussero prima da Anna: egli era infatti suocero di Caifa, che era sommo sacerdote in quell’anno.
14 Caifa poi era quello che aveva consigliato ai Giudei: “È meglio che un uomo solo muoia per il popolo”.
15 Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme con un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo
sacerdote e perciò entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote;
16 Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell’altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò
alla portinaia e fece entrare anche Pietro.
17 E la giovane portinaia disse a Pietro: “Forse anche tu sei dei discepoli di quest’uomo? ”. Egli rispose: “Non lo sono”.

18 Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con
loro e si scaldava.
19 Allora il sommo sacerdote interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e alla sua dottrina.
20 Gesù gli rispose: “Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i
Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto.
21 Perché interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto”.
22 Aveva appena detto questo, che una delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: “Così rispondi al
sommo sacerdote? ”.
23 Gli rispose Gesù: “Se ho parlato male, dimostrami dov’è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti? ”.
24 Allora Anna lo mandò legato a Caifa, sommo sacerdote.
• Crocifissione:
MATTEO - Capitolo 27 - La crocifissione

32 Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a prender su la croce di lui.
33 Giunti a un luogo detto Gòlgota, che significa luogo del cranio,
34 gli diedero da bere vino mescolato con fiele; ma egli, assaggiatolo, non ne volle bere.
35 Dopo averlo quindi crocifisso, si spartirono le sue vesti tirandole a sorte.
36 E sedutisi, gli facevano la guardia.
37 Al di sopra del suo capo, posero la motivazione scritta della sua condanna: “ Questi è Gesù, il re dei Giudei”.
38 Insieme con lui furono crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra.
MARCO - Capitolo 15 - La crocifissione
24 Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse quello che ciascuno dovesse prendere.
25 Erano le nove del mattino quando lo crocifissero.
26 E l’iscrizione con il motivo della condanna diceva: Il re dei Giudei.
27 Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sinistra.
LUCA - Capitolo 23 - La crocifissione
33 Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra.
34 Gesù diceva: “Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno”. Dopo essersi poi divise le sue vesti, le tirarono
a sorte.
GIOVANNI - Capitolo 19 - La crocifissione
17 Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Gòlgota,
18 dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù nel mezzo.
19 Pilato compose anche l’iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: “Gesù il Nazareno, il re dei Giudei”.
20 Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove fu crocifisso Gesù era vicino alla città; era scritta in
ebraico, in latino e in greco.
21 I sommi sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato: “Non scrivere: il re dei Giudei, ma che egli ha detto: Io sono il re
dei Giudei”.
22 Rispose Pilato: “Ciò che ho scritto, ho scritto”.
• Agonia e morte:
MATTEO - Capitolo 27 - La morte di Gesù
45 Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra.
46 Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: “ Elì, Elì, lemà sabactàni? ”, che significa: “ Dio mio, Dio mio, perché mi hai
abbandonato? ”.
47 Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: “Costui chiama Elia”.
48 E subito uno di loro corse a prendere una spugna e, imbevutala di aceto, la fissò su una canna e così gli dava da
bere.
49 Gli altri dicevano: “Lascia, vediamo se viene Elia a salvarlo! ”.
50 E Gesù, emesso un alto grido, spirò.
…..55 C’erano anche là molte donne che stavano a osservare da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per
servirlo.
56 Tra costoro Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedèo.
MARCO - Capitolo 15 - La morte di Gesù
33 Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio.
34 Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lemà sabactàni? , che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai
abbandonato?
35 Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: “Ecco, chiama Elia! ”.
36 Uno corse a inzuppare di aceto una spugna e, postala su una canna, gli dava da bere, dicendo: “Aspettate, vediamo
se viene Elia a toglierlo dalla croce”.

37 Ma Gesù, dando un forte grido, spirò.
…..40 C’erano anche alcune donne, che stavano ad osservare da lontano, tra le quali Maria di Màgdala, Maria madre di
Giacomo il minore e di ioses, e Salome,
41 che lo seguivano e servivano quando era ancora in Galilea, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme.
LUCA - Capitolo 23 - La morte di Gesù
44 Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio.
45 Il velo del tempio si squarciò nel mezzo.
46 Gesù, gridando a gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito”. Detto questo spirò.
GIOVANNI - Capitolo 19 - Gesù e sua madre e La morte di Gesù
25 Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala.
26 Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco il tuo
figlio! ”.
27 Poi disse al discepolo: “Ecco la tua madre! ”. E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.
28 Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: “ Ho sete ”.
29 Vi era lì un vaso pieno d’aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela
accostarono alla bocca.
30 E dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: “Tutto è compiuto! ”. E, chinato il capo, spirò.
• Sepoltura:
MATTEO - Capitolo 27 - La sepoltura
57 Venuta la sera giunse un uomo ricco di Arimatèa, chiamato Giuseppe, il quale era diventato anche lui discepolo di
Gesù.
58 Egli andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato ordinò che gli fosse consegnato
59 Giuseppe, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido lenzuolo
60 e lo depose nella sua tomba nuova, che si era fatta scavare nella roccia; rotolata poi una gran pietra sulla porta del
sepolcro, se ne andò.
61 Erano lì, davanti al sepolcro, Maria di Màgdala e l’altra Maria.
MARCO – Capitolo 15 - La sepoltura
42 Sopraggiunta ormai la sera, poiché era la Parascève, cioè la vigilia del sabato,
43 Giuseppe d’Arimatèa, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò
coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù.
44 Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, lo interrogò se fosse morto da tempo.
45 Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe.
46 Egli allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato
nella roccia. Poi fece rotolare un masso contro l’entrata del sepolcro.
47 Intanto Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano ad osservare dove veniva deposto.
LUCA – Capitolo 23 - La sepoltura
50 C’era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta.
51 Non aveva aderito alla decisione e all’operato degli altri. Egli era di Arimatèa, una città dei Giudei, e aspettava il
regno di Dio.
52 Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù.
53 Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era
stato ancora deposto.
54 Era il giorno della parascève e già splendevano le luci del sabato.
55 Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono la tomba e come era
stato deposto il corpo di Gesù,
56 poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo secondo il
comandamento.
GIOVANNI – Capitolo 19 - La sepoltura
38 Dopo questi fatti, Giuseppe d’Arimatèa, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a
Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù.
39 Vi andò anche Nicodèmo, quello che in precedenza era andato da lui di notte, e portò una mistura di mirra e di aloe
di circa cento libbre.
40 Essi presero allora il corpo di Gesù, e lo avvolsero in bende insieme con oli aromatici, com’è usanza seppellire per i
Giudei.
41 Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era
stato ancora deposto.
42 Là dunque deposero Gesù, a motivo della Preparazione dei Giudei, poiché quel sepolcro era vicino.

• Risurrezione:
MATTEO - Capitolo 28 - La tomba vuota. Messaggio dell’angelo

1 Passato il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare il
sepolcro.
2 Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a
sedere su di essa.
3 Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve.
4 Per lo spavento che ebbero di lui le guardie tremarono tramortite.
5 Ma l’angelo disse alle donne: “Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso.
6 Non è qui. È risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto.
7 Presto, andate a dire ai suoi discepoli: È risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l’ho
detto”.
8 Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annunzio ai suoi discepoli.
MARCO - Capitolo 16 - La tomba vuota. Messaggio dell’angelo
1 Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare
Gesù.
2 Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole.
3 Esse dicevano tra loro: “Chi ci rotolerà via il masso dall’ingresso del sepolcro? ”.
4 Ma, guardando, videro che il masso era già stato rotolato via, benché fosse molto grande.
5 Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca, ed ebbero paura.
6 Ma egli disse loro: “Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo
dove l’avevano deposto.
7 Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto”.
8 Ed esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro perché erano piene di timore e di spavento. E non dissero niente a
nessuno, perché avevano paura.
LUCA - Capitolo 24 - VII. DOPO LA RISURREZIONE - La tomba vuota. Messaggio dell’angelo
1 Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano
preparato.
2 Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro;
3 ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù.
4 Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti.
5 Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: “Perché cercate tra i morti colui che è
vivo?
6 Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea,
7 dicendo che bisognava che il Figlio dell’uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e
risuscitasse il terzo giorno”.
8 Ed esse si ricordarono delle sue parole.
9 E, tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri.
10 Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli
apostoli.
11 Quelle parole parvero loro come un vaneggiamento e non credettero ad esse.


GIOVANNI - Capitolo 20 - 3. IL GIORNO DELLA RISURREZIONE - La tomba vuota
1 Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la
pietra era stata ribaltata dal sepolcro.
2 Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: “Hanno portato via il
Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto! ”.
3 Uscì allora Simon Pietro insieme all’altro discepolo, e si recarono al sepolcro.
4 Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.
5 Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò.
6 Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra,
7 e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte.
8 Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. ……

  • Da quanto indicato, dai testi sacri ufficiali, si rilevano:

• il ruolo importante di Maria Maddalena nella vita e nella morte di Gesù,

• la conferma che Gesù era esseno-nazoreo e Maestro di Giustizia (Rabbi),

• che ogni gruppo era formato da 12 fratelli (successivamente lo sarà per i Templari) e che giravano armati,

• che Gesù era diventato un personaggio scomodo per i potenti ed i corrotti (potere religioso e potere politico), così

come successivamente divennero scomodi i Templari sia per il potere della chiesa che per la monarchia,

• che Gesù fu condannato dall’allora potere religioso del sinedrio (congregazione dei preti) come successivamente i

Templari furono condannati dal potere temporale dei papi ed ambedue dopo aver subito un processo infame,

• che l’esecuzione di Gesù fu posta in atto dal potere politico (Roma e Pilato) così come quella di Jacques de Molay dal

potere politico francese (Filippo il Bello),

• che Gesù resuscitò (ma non è una verità templare) come resuscitò l’Ordine del Tempio, dopo la sua soppressione.

Le analogie fra esseni-nazorei e templari sono molte, come molti sono i segreti templari che si legano agli esseni, a Maria Maddalena ed a Gesù.Ritengo che la religione templare sia molto vicina a quella essena e quindi al primo cristianesimo gnostico, al quale i
templari hanno apportato conoscenze e certezze di verità per quanto già da circa un millennio i veri “gesuiti”predicavano. A tal proposito si deve ricordare che la chiesa di Roma, agli inizi del XVI secolo, per impedire la dilatazione, specialmente nell’Europa del Nord, dei veri “gesuiti” quindi gnostici, si appropriò del nome stesso dei“gesuiti” in modo tale da far credere alle popolazioni che i gesuiti erano fedeli alla chiesa di Roma. E ci riuscirono. Infatti,dopo la dieta di Spira del 1529, quando neotemplari (gesuiti) ed alcune confessioni cristiane (protestanti), si ribellarono ai decreti di Carlo V ed alla autorità della chiesa, il potere religioso capì che era necessario intervenire al fine di arginare
il proselitismo gnostico, riportando la “credenza” nelle mani del papa. Non passò molto tempo e nel 1534, Ignazio di Loyola, fondò l’ordine religioso dei “Gesuiti” sotto la potestà della chiesa, rendendo quindi vane le predicazioni di buona parte degli gnostici, circa la verità su Gesù.
Maria Maddalena non approdò mai in Francia, se non in rapporto, dagli inizi del XII secolo, di vicende legate alle sette
sorelle, di cui, probabilmente, l’abate Saunière aveva trovato documentazione.La gnosi cristiana conosce nel XIV e XV secolo uno sviluppo anche all’interno delle file della chiesa di Roma, dovutoprincipalmente al fatto che il potere, a quel tempo molto arrogante e corrotto, aveva mostrato tutta la sua spudoratezza
nel voler far propria la verità delle sacre scritture, utilizzandola solamente per fini personali e di interesse, come del resto
aveva fatto nei secoli precedenti, ma in misura molto meno impudente. L’esempio culminante del pensiero deistico senza intermediazioni e del Supremo all’interno di ogni uomo è stato Giordano Bruno, non per niente messo al rogo dalla chiesa di Roma.
Per i Templari è vero che Giovanni Battista aveva una certa importanza, ma ancor più importante è e resta Yeshua benJoseph, Maestro di Giustizia, uomo fra gli uomini e figlio di Dio secondo la religione ebraica ed essena, che asseriva che
tutti siamo figli di Dio, quindi anche lui lo era né più né meno degli altri esseri umani.
A questo punto c’è da sottolineare che i primi europei a difesa dei pellegrini in Terrasanta furono i Franchi Crociati che,in molti, dopo il 1118 confluirono nei ranghi “Templari”, ma non tutti fecero parte dei maggiorenti. Tutti furono “Crociati”in terrasanta, ma una parte di loro, i Cavalieri dell’Ordine del Tempio, erano iniziati e gli altri no. I “dignitari”appartenevano ad un rango ben definito che trova le sue origini in quello che da molti oggi viene chiamato “Priorato diSion”. Le leggende sul Priorato di Sion (anticamente i Saggi di Sion) sono molteplici, a volte tenebrose e piene di occultismo, a volte epiche e romanziere. Tralascio il “Priorato di Sion”, quello per intenderci di Plantard per affermare invece che “I Saggi di Sion” esistevano fin dal I secolo d.C. e sono strettamente legati a Maria Maddalena e alle sette sorelle. Lo stesso legame che unisce i Templari a Maria Maddalena ed alle sette sorelle. Si può dire che l’Ordine di Sion(e non il Priorato di Sion) è continuato con l’Ordine dei Cavalieri del Tempio.

 Prima parte

Terza e ultima parte parte

Ugo Cortesi "Maria di Magdala e il grande segreto Templare"

 

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