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Proposizione
27
L’arte a servizio della celebrazione Eucaristica
Nella storia della celebrazione della Santa Messa e dell’adorazione
eucaristica riveste una funzione di grande importanza l’arte sacra nelle
sue varie espressioni a cominciare dall’architettura. Essa infatti
traspone il significato spirituale dei riti della Chiesa in forme
comprensibili e concrete, che illuminano la mente, toccano il cuore e
formano la volontà. Inoltre, lo studio della storia dell’architettura
liturgica e più in generale dell’arte sacra, da parte dei laici, dei
seminaristi e soprattutto dei sacerdoti, è in grado di illuminare la
riflessione teologica, arricchire la catechesi e ridestare quel gusto per
il linguaggio simbolico che facilita la mistagogia sacramentale. Infine,
una approfondita conoscenza delle forme che l’arte sacra ha saputo
produrre lungo i secoli può aiutare coloro che sono chiamati a
collaborare con gli architetti e gli artisti a pianificare adeguatamente,
a servizio della vita eucaristica delle comunità di oggi, tanto gli spazi
celebrativi quanto la programmazione iconografica.
Nel caso di conflitti tra aspetto artistico e celebrativo si dia priorità
alle necessità liturgiche della celebrazione seconda la riforma approvata
dalla Chiesa.
Proposizione 28
Il tabernacolo e la sua collocazione
In conformità con l’Introduzione Generale del Messale Romano (cf n.
314), il Sinodo ricorda che il tabernacolo per la custodia del Santissimo
Sacramento deve avere nella chiesa una collocazione nobile, di riguardo,
ben visibile, curata sotto il profilo artistico e adatta alla preghiera.
Allo scopo si consulti il Vescovo.
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