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Descrizione delle immagini su Monaco di Baviera (2003)

Non si può parlare di tutto ciò che si vede, solo di "qualcosa"!Monaco,conosciuta in tutto il mondo come 'capitale della birra' e rinomata per la più grande festa popolare del mondo(L'Oktoberfest) è una città piena di risorse culturali, con importantissimi Musei,Pinacoteche,Palazzi, Centri-Congressi,Università e Chiese.Ovunque, ci si sente osservati da una miriade di simboli che occhieggiano da qualsiasi parte, edificio civile o pubblico,religioso o Culturale.Parte di questo aspetto di Città Intellettuale o Filosofica lo si deve alla dinastia dei Wittelsbach, che resse la Baviera fino al 1918 (quando fu proclamata la Repubblica) in special modo a Ludwig I che ricreò a Monaco l'antica Arte Classica Greca.Molti di questi simbolismi sono probabilmente semplici 'decorazioni' ma altri sono stati mantenuti in certi luoghi(ne sono convinta!) e inducono a delle riflessioni. Monaco fu particolarmente provata durante l'ultimo conflitto mondiale e quanto di ancora 'originale'resti è difficile saperlo,specie per un semplice turista.Bisognerebbe viverci per capirlo meglio. Non a caso,a Monaco si svilupparono certi filoni artistici come "Der Biaue Reiter"(Il Cavaliere Azzurro)di cui facevano parte Vassily Kandinsky,G.Muenter,Franz Marc,A.Jawlensky e A.Macke che le diedero fama internazionale nel campo dell'arte moderna.La sua "Magia"mi ha incantato e per questo le ho voluto dedicare questi brevi commenti e spero gradevoli immagini.

 

CHIESE/KIRCHEN e i loro simbolismi EDIFICI PUBBLICI NYMPHEMBURG
1.La Frauenkirche, con le sue due torri gemelle, è il simbolo di MONACO.Ovunque ci si trovi nella città, esse sono un punto di riferimento.La Chiesa è il Duomo o Cattedrale della Città e ha le seguenti misure:109 m,40 m e 37 m.C'era una precedente Chiesa in questo stesso posto, del 1271.Quella attuale sorse negli anni 1468-94 ad opera dell'architetto Jorg Ganghofer in stile tardogotico.E'veramente maestosa,tutta in mattoncini rossi,uno sull'altro,intervallata dal grande portale centrale; sulle pareti esterne laterali, innumerevoli lapidi e steli risalenti a tempi molto antichi, alcune consunte e illegibili.

 L'interno è lineare, presenta numerose cappelle e ospita il Mausoleo dell'imperatore LUDOVICO IL BAVARO, interamente di colore nero con statue e iconografie simboliche,mentre all'interno riposano tre statue dormienti. La Chiesa presenta interessanti simbolismi e sculture  del XVI secolo e ha la particolarità che ogni Cappella ha una propria cancellata recante un simbolo diverso. Splendide finestre gotiche dai colori sgargianti illuminano ogni Cappella (con la particolarità che, quando si entra, si ha l'impressione che la Chiesa non abbia alcuna finestra).

Come si mette piede all'interno del Duomo,si osservi la strana  immagine 2. sul pavimento, chiamata l'impronta del diavolo, in tedesco Teufelstritt. E' ancora un mistero come abbia potuto imprimersi tale forma, in quanto sembra 'fusa'nella mattonella e una leggenda la circonda: quando l'architetto stava costruendo la Chiesa, Belzebù (altro nome del diavolo!)  gli si sarebbe palesato strappandogli la promessa  che nessuna finestra sarebbe stata visibile nell'edificio. Infatti, a lavoro terminato, l'architetto chiamò il diavolo e gli mostrò l'opera da un punto in cui (come dicevo) veramente non si scorgono le finestre (che in realtà sono ben 66). Il diavolo si sentì "battuto" e, al colmo del risentimento, sarebbe fuggito via,  lasciando (a 'ricordo' del proprio 'passaggio') questa 'impronta'!

3.La croce di Lorena,che ho ripreso in una delle Cappelle radiali,  simbolo frequentissimo da incontrare a Monaco.La croce patriarcale o di Lorena, è formata da un’asta verticale intersecata da due aste orizzontali delle quali quella superiore è più corta di quella inferiore.
Essa comparve verso la metà del V secolo per rappresentare le quattro chiese orientali: Alessandria, Antiochia, Costantinopoli, Gerusalemme. Benché a capo di ciascuna di esse vi fosse un Vescovo, al Patriarca di Costantinopoli nel Concilio di Calcedonia furono riconosciute prerogative superiori a quelle degli altri.

Sue rappresentazioni si possono riscontrare negli stemmi degli Angioini. Assunse anche la denominazione di croce di Lorena, quando il re Renato I il Buono, figlio di Luigi II d’Angiò, divenuto conte di Lorena (1431), la introdusse in tale regione della Francia nord-orientale.

Questo tipo di Croce è detta anche "doppia croce greca",ma questa che ho inserito ci offre lo spunto per una riflessione:all'estremità di ogni 'asta'si nota una sorta di prolungamento fogliaceo o fiorifero e ci rimanda all'albero della Vita che in alcuni Codici è proprio rappresentato dalla croce di Lorena.Ogni fiore rappresenterebbe una divinità agraria o il Settenario Divino.Nell'arte africana i motivi cruciformi con linee o foglie di manioca sono numerosi e ricchi di significato.Anche nelle croci di Palenque troviamo estremità ramificate o fogliacee.

Nell'immagine si nota la Croce sovrastata dal  Cappello Cardinalizio  e sovrasta, a sua volta, uno scudo quadripartito in cui trovano posto due volti femminili dai lineamenti chiaramente negroidi che recano una sorta di corona regale, e negli altri due settori tre piramidi triangolari e tre cerchi. In questa foto ritroviamo tutti i simboli fondamentali (il 'centro,il cerchio,il quadrato,la croce) interdipendenti tra loro:l'intersezione delle  rette coincide con il centro, che la croce apre sull'esterno. La croce offre lo spunto per un'  analisi complessa(impossibile da fare in questa sede) che ha dato origine, fin dalla notte dei tempi, ad un 'linguaggio' Universale.La croce è, in sintesi, il cordone ombelicale mai reciso del cosmo legato al centro originario. è il simbolo totalizzante, mediatore tra la terra e il cielo, tra il basso e l'alto...Un'altra versione di CROCE eccola qui, nella foto 10  (simbolo presente sul coperchio bronzeo di un Fonte Battesimale nella Ludwigkirche, ovvero la Chiesa di St.Ludwig). Si nota una parte verticale (che rappresenta sempre la parte ascensionale)che termina inferiormente  con una sorta di coda di pesce  mentre l'anello superiore  ricorda la croce Egizia Anck ;  i due bracci orizzontali sono singolari:uno  è tracciato e l'altro è formato da due pesci che si guardano.Già nell'età paleocristiana si hanno raffigurazioni con il simbolo del pesce(esempio nelle Catacombe di Domitilla a Roma).Il pesce assume la valenza di una promessa di rigenerazione in Cristo:il termine 'pesce'corrisponde,in greco,(ICHTHYS=Iesus Christos Theu Hyios Sòter) ad un acronimo dell'espressione "Gesù Cristo (di)Dio Figlio Salvatore".Il pesce fu un potente simbolo del Cristianesimo primitivo ma lo ritroviamo in tutte le culture:in Egitto,in Fenicia,in Mesopotamia (Oannes), in Grecia(dove veniva associato al culto di Apollo e dà nome a Delfo,da 'delfino')...attestando il medesimo simbolismo:il Rivelatore.

Sembra interessante ricordare che l'iconografia cristiana si è impadronita del simbolo della Croce per esprimere il supplizio del Messia oltre che la sua presenza, dove è la croce, là è il crocifisso. 

La simbologia del pesce (=Cristo)e della croce si ritrova già nell'arte copta in Egitto nei secoli IV-V°. Si distinguono quattro tipi principali di croci:

-la croce senza cima, detta tau T (simboleggia il serpente fissato a un piolo, la morte vinta attraverso il sacrificio e rivestiva, già nell'Antico Testamento, un senso Misterioso; Isacco fu risparmiato proprio perchè il legno del suo sacrificio, che portava sulle spalle, aveva questa forma);

-la croce a una traversa, quella del Vangelo, simboleggia i 4 rami cioè i 4 elementi che si sono corrotti nella natura umana, ma anche i punti cardinali, le virtù dell'anima umana, le quattro parti del mondo...Del simbolismo della croce a una traversa abbiamo parlato in più parti in questo sito.Nella gerarchia ecclesiastica appartiene ai vescovi.

-la croce a due traverse come quella detta di Lorena che,in realtà,è nata in Grecia dove questo simbolismo è molto più frequente.Nella traversa superiore starebbe la scritta derisoria di Pilato(I.N.R.I.)ma che in Alchimia assume ben altro significato,  mentre in quella inferiore si stendono le braccia di Cristo.Nella gerarchia ecclesiastica appartiene ai cardinali o agli arcivescovi.

-la croce a tre traverse, è un simbolo della gerarchia ecclesiastica corrispondente alla triade papale, al cappello cardinalizio e alla mitra episcopale.A partire dal XV° sec. soltanto il Papa ha diritto alla croce a tre traverse.

La croce può comunque assumere molte altre "varianti"o "trasfigurazioni" .

La Croce è il geroglifico del crogiolo alchemico(come già detto nella apposita sezione)..

Nell'Egitto Antico,la croce ANCK o Chiave della Vita  era il "simbolo dei milioni di anni di vita futura",è spesso raffigurata in mano a divinità  per simboleggiare l'eternità e nei personaggi mortali per esprimere il voto di eternità beata in compagnia di Iside, l'Iniziatrice.

La fotografia n.4 è sempre stata scattata in una delle Cappelle della FrauenKirche e si vede un quadro con una particolare cornice in cui compaiono sottili simbolismi (la scritta era completamente in tedesco e non ho potuto decifrarla!), tra cui spiccano alla vista di chiunque il teschio, l'orologio e la clessidra.Sarebbe molto interessante capire se sono in correlazione con quanto riporta il testo presente.

Come sempre, quando incontro dei simboli, mi interessa approfondirne il significato, al di là di quello comunemente conosciuto.La clessidra, ad esempio, sappiamo tutti che era un antico strumento per misurare il Tempo, ma solo questo? No, c'è un senso più 'sottile': essa, detta anche "orologio a sabbia" rappresenta l'eterno scorrere del tempo e il compimento del suo flusso inesorabile corrisponde, nel ciclo dell'uomo, alla morte, esprimendo al contempo la possibilità di un rovesciamento del Tempo stesso, di un ritorno all'inizio.Ricorda il sigillo di Salomone, in un certo senso.La sua forma è costituita da due comparti collegati da un foro sottilissimo, che è la porta stretta attraverso cui si effettuano gli scambi. Esotericamente, dà l'immagine dell'alto e del basso e della loro interscambiabilità, un continuo passaggio dal'inferiore al superiore, dal celeste al terreno e viceversa: la reintegrazione della manifestazione nella sua Sorgente divina.Un simbolismo curioso è dato dal tamburo-clessidra di Shiva ,il damaru,costituito da due triangoli rovesciati, chiamati lingayoni, il cui punto di contatto è il bindu, origine della manifestazione.Il damaru emette il suono primordiale, shabda. Il Teschio simboleggia il ciclo Iniziatico nella Massoneria:la morte corporea, che è preludio di una rinascita a un livello superiore di vita e condizione nel regno dello spirito.Analogamente,in Alchimia significa putrefazione, come la tomba allude  all'athanor (il forno degli Alchimisti): l'uomo nuovo esce dal crogiolo dove il vecchio si annulla per traformarsi.Spesso, insieme al teschio, troviamo due tibie incrociate a formare una croce di Sant'Andrea, simbolo di perfezione spirituale.Non conosco la data di esecuzione di questo manufatto, pertanto la presenza di un orologio di fattura moderna mi lascia un po' perplessa.

L'immagine 5.è stata ripresa nella CRIPTA della Frauenkirche, dove si trovano le tombe/cenotafio della famiglia Wittelsbach.Qui si vede quella di Alberto V che nel 1569 stabilì che il Cattolicesimo doveva essere la sola religione dello Stato, cosa poi rafforzata da Massimiliano I che fondò una "LEGA CATTOLICA CONTRO I MISCREDENTI". Con essa, chiunque non fosse dichiaratemente cattolico era bandito dalla città (o restava celato agli occhi del popolo; da qui forse sono nati i tanti simbolismi presenti, muti veicoli del "camaleonte ermetico"?) e si potè nuovamente entrare ufficialmente (anche se non cattolici) solo a partire dal 1800! 

Della iconografia dell'immagine 6.ho accennato in altra sezione.

Spesso riscontrabile a Monaco,questa icongorafia del cimiero,con una sorta di 'armatura'al di sotto,tralci vegetali,la corona al di sopra, le ali e i due nastri che ricordano due 'proboscidi.Molto frequente è anche vederli uniti al simbolo dello 'steccato' che è oggi presente nell'icona cittadina(bianco e azzurro).

La foto 7.riproduce la più antica chiesa di Monaco di Baviera, St.Peter, chiamata dagl iabitanti "Alter Peter"(Vecchio Pietro). In questo stesso luogo,chiamato "la collina di San Pietro", sorgeva una chiesa preesistente gestita da MONACI (MONCHE) che,come si sa, hanno dato il nome alla città.Risale al 1181 per opera di Ottone I di Wittelsbach ma venne ricostruita negli anni 1368-86 aggiungendo una torre centrale di stile gotico. Dopo la seconda guerra mondiale,venne riportata allo stato originario poichè aveva subito notevoli danneggiamenti. All'esterno,sulle mura, sono presenti numerose lapidi e steli,come sulla Frauenkirche,alcune illeggibili o erose dal tempo. All'interno si trovano numerose sculture,un San Giacomo con indosso varie 'conchiglie' e l'altare di SIGISMONDO,opera dell'importante scultore Ignaz Guenter(1725-75)che fu scultore di corte dal 1754.Lavorò anche alla Frauenkirche e al castello di Nympemburg.

La foto 8 ritrae la chiesa di St Michael, edificata a partire dal 1583 sotto il ducato di Guglielmo V di Baviera ad opera dei GESUITI. L'intenzione era quella di erigere un monumento alla Controriforma (Azione di Santa Romana Chiesa contro la Riforma Protestante attuata da Martin Lutero),che risultò costosissimo per le casse di Monaco.Tutt'ora è un centro cattolico in cui si tengono anche concerti.Interessante la CRIPTA,con molti sarcofagi della famiglia Wittelsbach,tra cui quella di LUDWIG II, il "Maerchenkoenig" (il re delle fiabe).

L'immagine n.9 raffigura la Ludwigkirche o Chiesa di St.Ludwig, bellissima sia nelle forme dell'esterno che nella mistica dell'interno,con le volte stellate e con uno dei più grandi affreschi del mondo nell'abside: Il Giudizio Universale di Cornelius. La Chiesa mi è piaciuta moltissimo.A destra dell'ingresso, in una Cappellina. il magnifico Fonte Battesimale (di cui ho ripreso un particolare nella foto 10) con l'iscrizione in tedesco della Formula del Battesimo.

L'immagine seguente,n.11,è riferita a St.Bonifaz, una chiesa sorprendente.All'esterno,come si nota,richiama il classicismo greco-romano,con colonnato e capitelli tutti istoriati,mentre all'interno c'è qualcosa che stupisce,almeno per una chiesa cattolica: una grande forma a piramide(foto n.12) pende dal soffitto in un punto (presumo) strategico di perfetta 'centralità' armonica. Dato che la dottrina cristiana non sembra affatto interessata a quelle che vengono oggi considerate 'vecchie superstizioni', sulle prime ho pensato che St.Bonifaz non fosse di culto ortodosso ma documentandomi essa è annoverata tra le Chiese di rito cattolico di Monaco.La forma piramidale è oggi soggetta a continui studi, non solo dalla cosidetta corrente della NEW AGE. Questa piramide è costituita da parti in metallo e da una parte superiore presumibilmente di vetro o plexiglass giallo semitrasparente.Come si nota bene nella foto,questa parte viene investita dai raggi solari in diversi punti a seconda delle ore del giorno.Alla base della struttura metallica vi sono 12 sfere metalliche,tutte di dimensioni uguali tra loro,quattro per lato(una è  sempre in comune a due lati).Molte altre sfere,più grosse,pendono dal soffitto,avendo forse anche una funzione di illuminazione artificiale (lampadari?) ma comunque sono singolari.Mi stavo 'divertendo' a curiosare un po' quando il custode mi ha detto(anzi,mi ha fatto capire a gesti) che non potevo in quanto c'era una funzione (verso la quale ho rispetto ma non sembrava tale,poichè era tutto un cantare,un battere le mani ritmicamente e festosamente,mi sentivo coinvolta pur non capendo una parola, essendo in lingua tedesca.A un certo punto,il prete ha invitato i bambini presenti a circondarlo,si è seduto sui bassi gradini di quello che dovrebbe essere certamente l'altare,e ha fatto leggere loro delle storie ).La piramide sovrasta proprio la zona in cui sostano i ministri del culto, accentuando ancora di più il carattere 'esoterico'di questa struttura( delimita un 'recinto sacro'?). Non ho visto alcuna icona cristiana, alle pareti, però molti 'quadri'astratti e vivacemente colorati(vedi nella foto).

La fotografia n.13 appartiene alla splendida Theatinekirche o Chiesa dei Teatini (conosciuta anche come S.Gaetano, fondatore dell'Ordine dei TEATINI). Lo stile è barocco bavarese, ispirata a quello italiano,con uno spiccato colore giallo ocra e le coperture nere in contrasto.Anche questa Chiesa è visibile da molti punti della città.Cuvilliès realizzò la facciata nel 1767 e vi lavorò,negli interni,anche un italiano,Agostino Barelli.Importante da visitare il sarcofago del re Massimiliano II e della moglie Maria di Prussia( in questo periodo(agosto 2003) in restauro. C'è anche la cripta dei principi dei Wittelsbach.

Nikolaikirche, foto n.14, sembra una chiesa irreale,tale è sfolgorante la sua bellezza e maestosità. Si affaccia sulle acque del fiume Isar ed è situata in una sorta di boscaglia.E'molto antica, essendo già ricordata come parte dell'ospedale per i lebbrosi nel 1315.Subì varie ricostruzioni,sia nel Rinascimento che in età Barocca,e anche dopo la seconda guerra mondiale.Purtroppo è aperta solo di mattina per due ore e non ho potuto visitare gli iinterni.

La foto 15 ritrae la Asamkirche,capolavoro barocco che vale la pena di visitare.Personalmente l'ho trovata troppo 'eccessiva' e carica di sculture,specchi,soppalchi, tanto da risultare poco adatta per un 'raccoglimento spirituale'.Ma ero curiosa perchè i suoi autori, i famosi fratelli ASAM, Cosmas Damian(1666-1739) e Egid Quirin(1692-1750), hanno lasciato molte loro opere a Monaco, che mi sembrano di stampo ermetico. Appresero le loro arti dal padre pittore, Georg e si formarono anche in Italia, presso l'Accademia di San Luca, a Roma.  Essi crearono uno stile tutto particolare definito "Theatrum sacrum", che si basa sui contrasti tra luce e ombra, e forti effetti pittorici e di forme.. Attigua alla Chiesa,c'è la Asamhaus,che presenta la facciata carica di sculture,gessi,putti,dee,come se ne può vedere un piccolo scorcio.Asamhaus e Asamkirche sono praticamente unite(non so se esista un passaggio interno tra le due). Ma Asamhaus(la casa in cui abitò Egid Quirin dal 1733)non è visitabile. Egid non si sposò mai mentre suo fratello ebbe 13 figli con due mogli diverse.

La Chiesa pare sia stata eretta in seguito ad un voto per grazia ricevuta dai due fratelli che erano stati salvati da annegamento nelle acque del Danubio,durante uno dei loro viaggi.Egid finanziò la costruzione e Cosmas dipinse tutte le scene dei soffitti,relative alla vita del santo Patrono. 

L'immagine seguente,n,17 è la Kath.Stadtpfarrkirche St.Anna, nel quartiere LEHEL, che rappresenta uno degli esempi più importanti dell'arte decorativa del '700.E'aasolutamente da visitare perchè racchiude uno scrigno di stucchi realizzati tra il 1732-35.Fu progettata da Gunetzrhainer e vi ho trovato uno splendido pulpito,con curiosi simbolismi,tra cui una colonna annodata,foto 19,che è particolare: normalmente -questo 'nodo'-unisce due o quattro colonne(vedi sezione sulle Colonne Annodate) mentre qui non è così.La colonna è una sola,anche se pare formarne quattro e il nodo non è il 'solito'che ho riscontrato altrove.Esso appare troppo'sagomato',quasi 'squadrato' a vederlo dal vivo,del resto questa colonna annodata è,almeno fino a nuove scoperte.la più recente in ordine cronologico.Infatti il pulpito è all'incirca dell'inizio del '900 ed è opera di A.Pruska.Forse lì si trovava una colonna più antica,annodata,ed egli la riprodusse in stile più 'moderno'?

Altre simbologie interessanti sono presenti su questo pulpito.

Nella foto 18 il portale d'igresso della medesima Chiesa e,nella n.20, la veduta laterale.

Di tutte le Chiese (in tedesco Kirchen) visitate a Monaco (e sono molte oltre quelle di cui ho parlato in questa sede), questa è l'unica in cui ho trovato una colonna annodata.

1.Neues Rathaus ,il Nuovo Municipio,che sembra più antico del vicino "Altes Rathaus", il Vecchio Municipio. Ha delle splendide guglie in stile neogotico e risale agli anni 1864-1908 su progetto di Georg Hauberisser. E'uno dei simboli di Monaco,situato nella piazza più frequentata dai turisti, Marienplatz. Il campanile è alto 96 metri e la sua facciata e adorna di sculture che raccontano storie e leggende bavaresi, raffigurando personaggi locali o figure allegoriche, di cui il DRAGO nero (foto 3)ed enorme attira l'occhio in maniera impressionante.Del simbolismo del Drago si è parlato nella sezione dedicata all'Alchimia.

Ogni turista non può esimersi dal sapere che il simbolo di Monaco è il "Munchner Kindl", foto n.2, rappresentato da un bambino con la tonaca nera da monaco.E'opinione accettata che dove oggi sorge la città, si fosse insediata anticamente una comunità di Monaci che l'avrebbero fondata ufficialmente il 14 giugno 1158, data che viene tuttoggi ricordata con una grande festa popolare.

Nella foto 4. c'è il Glockenspiel o Orologio a carillon, attrazione turistica da non perdere.Quotidianamente, alle11, alle 12 e anche alle 17 se è estate, dopo il suono delle campane, si potranno veder muovere le imponenti marionette in rame smaltato (ad altezza naturale) che danno vita a due espisodi della storia della città di Monaco: nel registro superiore si rivive la scena del torneo del 1567 che si tenne in onore del matrimonio del duca Guglielmo V con Renata di Lorena.In quello inferiore,l a danza dei bottai che rievocano la fine della pestilenza del 1515-17.Ogni sette anni questo fatto viene rievocato 'dal vivo'con danze sulla Marienplatz per i giorni del Carnevale.

Foto 5:Residenz, che fu la sfarzosa reggia dei Wittelsbach dal 1385 al 1918.Subì varie aggiunte e restauri.Oggi è costituita da tre edifici principali e dieci cortili interni e vi si possono incontrare dvariati stili architettonici.Da segnalare la Stanza del Tesoro, che espone opere di oreficeria del periodo compreso tra il IX e il XIX secolo.A questo edificio lavorò il famoso architetto Leo Von Klenze, protetto da Ludwig I e considerato uno dei più importanti architetti neoclassici tedeschi.A lui venne affidata la riedificazione di Monaco come una piccola Atene  e tra i suoi capolavori a Monaco si possono ammirare la Koenigplatz (stupenda!), su cui si affacciano i PROPILEI, foto 8, che imitano i colonnati dorici dell'Acropoli di Atene, la GLIPTOTECA(che è considerata una delle massime raccolte di sculture antiche d'Europa, voluta da Ludwig I e cutodisce i busti di imperatori romani che la famiglia Wittelsbach ha raccolto nel corso del tempo; inoltre qui si trova il rilievo della tomba di Mensarete e sculture provenienti dal timpano del tempio di Aphaia) e l'Antikesammlung, altra eccellente raccolta di opere antiche(vasi di epoca attica,ornamentalistica Etrusca e gioielli che risalgono al tempo di Alessandro Magno).La piazza,con questi tre edifici che  formano un triangolo (se virtualmente collegati), dà un senso di ordine e di Armonia.

Theatermuseum(il Museo del Teatro),foto 6.

La foto 7 mostra Mariensaule,cioè la Colonna della Vergine che svetta sulla Marienplatz e che fu eretta nel 1638 su ordine del principe Massimiliano I in segno di ringraziamento per la fine dell'occupazione svedese.Prima, la statua dorata della Madonna era sull'altare della Frauenkirche.

Nell'immagine n.8 si vede il complesso del Maximilianeum, che ricalca gli edifici greco-romani.Infatti fu pensato come una vera e propria acropoli da Massimiliano II e fu realizzato tra il 1852-72 da G.Semper;oggi è sede della Dieta bavarese e del Senato.

Nella foto 10.si ammira l'Arco di Trionfo o Siegestor, che è simile al Piccolo Arco di Parigi. Imita quello di Costantino a Roma e fu eretto tra il 1843-50 in memoria dell'armata bavarese.

La foto 11 mostra un obelisco (ebbene sì,anche a Monaco!) nero,al centro della Karolinenplatz,alto 32 m ed opera di Leo Von Klenze.Ricorda i 30.000 bavaresi morti nella campagna contro la Russia in epoca Napoleonica.

L'Angelo della Pace o Friedensengel -foto 12-è un'opera suggestiva che si vede da vari punti per la statua alata e dorata sulla sommità.La colonna è corinzia. Fu eretto negli anni tra il 1896-99 su progetto di Jacob Mohl e ricorda i 25 anni di pace dopo la guerra franco-prussiana del 1870-71 che fu vinta dai Tedeschi.

La foto 13 mostra l'Olympia Zentrum, dove si tennero le tristemente famose Olimpiadi di Monaco del 1972.Oggi è un Complesso molto attivo e importante. Una curiosità:il Monte Olimpico è costruito con i resti dei bombardamenti della II guerra mondiale ed è metà prediletta per chi fa jogging e sciatori d'erba,oltre che per coloro che cercano un po' di tranquillità a pochi passi dalla città.

La Pagoda Cinese,foto 14., Chinesischer Turm,si trova nel paradisiaco English Garten,una enorome oasi di verde,il più esteso polmone verde di Monaco,con i suoi 374 ettari.Situato alla confluenza dei due rami dell'ISAR: l' Eisbach e lo Schwabingerbach.Lo si deve all'idea di un americano -tale conte Rumford-che aveva fatto fortuna al servizio del principe elettore di Baviera, in qualità di scienziato e luotenente dell'esercito,ma soprattutto perchè introdusse la coltivazione della patata.

Venne ampliato,nel corso del tempo.

La Pagoda ha 5 piani, con tantissime campanelle dorate che pendono dagli spigoli.Vi ha sede un frequentatissimo Biergarten( dove si beve birra) ed è amatissimo dal popolo Monacense.,che vi va per passeggiate a piedi o in bicicletta,per prendere il sole,navigare su graziose imbarcazioni,fare persino surf nel punto in cui la corrente dei due rami crea una forte ondata impetuosa.

Su una collina artificiale,si trova un bellissimo Tempietto Rotondo,il MONOPTEROS, foto 15.costruito nel 1830 da Leo Von Klenze per volere di Ludovico I.

La foto 16 mostra una planimetria (che si trova nei pressi dell'obelisco nero) che racconta (in lingua solo tedesca!) che in quella zona si era insediato il Quartier generale di Hitler a Monaco, vi sono anche delle fotografie d'epoca e la zona dopo i bombardamenti.

Hitler era arrivato in città nel 1919 e l'aveva subito trovata "assai migliore di Berlino"; nel 1923 aveva fatto un tentativo di 'colpo di Stato' (passato alla storia come il 'putsch della birreria' (perchè partito dalla birreria Buergerbraukeller), ordinando ai suoi uomini di impadronirsi della città.Il giorno seguente un gruppo dei suoi fu fermato dalla polizia mentre lui riuscì a scappare. Come è noto, alle origini del movimento Nazista sembra ci fosse una forma di esoterismo esasperato, affiliazioni a Società Segrete e un legame con il mondo dell'Occulto. Hitler fu uno di quei personaggi che pare si fosse sentito attratto (come molti che hanno tracciato-nel bene o nel Male-la Storia) da una delle reliquie della tradizione cristiana più affascinanti e che volesse appropriarsene ad ogni costo,convinto che gl iavrebbe dato potere sul Mondo. Questa reliquia è comunemente nota come "la lancia di Longino", il centurione romano che trafisse il costato di Gesù sulla croce.

 Ci informa Andrea Rocca:


"Narra la tradizione che in punto di morte Gesù Cristo sia stato trafitto al costato da una lancia; autore del gesto un centurione romano, tale Gaio Cassio Longino. L’arma, a contatto con il sangue del Figlio di Dio, avrebbe di seguito acquistato poteri miracolosi, “generando” con il passare dei secoli un alone di leggenda.
Alla storia della lancia è collegata la vicenda umana di Adolf Hitler; proprio il dittatore tedesco venne a contatto con la reliquia nel lontano 1909 nella Schatzkammer del museo dell’Hofburg di Vienna. Il giovane austriaco in visita ai tesori degli Asburgo, sostando davanti alla teca contenente l’arma di Longino, ne sarebbe rimasto come stregato. Lo colpì soprattutto il seguente particolare: un chiodo era attaccato all’asta e proprio la tradizione voleva che l’oggetto appartenesse al gruppo di chiodi usati per la crocifissione. Altre lance sacre erano all’epoca conservate in Europa; una a Parigi dove era stata portata al tempo delle crociate. Una seconda ed una terza in Vaticano e in una chiesa di Cracovia.

Hitler venne al corrente della storia della reliquia viennese; fu Costantino il Grande il primo a servirsene come potente talismano. Carlo Martello si sarebbe giovato dei suoi poteri all’uopo di scacciare la minaccia araba dalla Francia nell’VIII secolo. Lo stesso Federico Barbarossa ne sarebbe entrato in possesso, alimentando ulteriormente la credenza che l’uso della medesima portasse la vittoria a chi la avesse detenuta.
Secondo lo studioso austriaco Walter Stein, amico di Hitler, il fascino esercitato dal cimelio avrebbe causato la progressiva apertura del führer al mondo delle arti occulte; calato in questa atmosfera magica e tenebrosa egli si sarebbe convinto di essere la reincarnazione di Landolfo II di Capua, un sanguinario principe longobardo del IX secolo.
I poteri della lancia lo avrebbero aiutato a procedere alla conquista del mondo.

Quando la Germania nazista procedette all’annessione dell’Austria nel 1938, Hitler dette l’ordine di trasferire l’arma dall’Hofburg a Norimberga, all’interno di una chiesa. Conseguentemente il luogo di culto tedesco divenne una sorta di santuario del nazismo, strettamente controllato e protetto.
Durante i bombardamenti alleati la lancia venne nascosta in un sotterraneo del castello della città tedesca e, a quanto sembra, proprio il 30 aprile del 1945, soltanto poche ore prima che il dittatore si suicidasse in un bunker di Berlino, i soldati americani la trovarono.
A tutt’oggi l’inquietante reliquia è conservata a Vienna, dell’Hofburg. nella originaria Schatzkammer".

Per una ulteriore trattazione del Nazismo Magico/Esoterico,in rete un buon sito a cura dell'ANPI(Associazione Partigiani d'Italia) che offre indirizzi in merito:

http://193.70.162.67/anpiroma/nazismo/nazismosaggi.htm

inoltre:

http://www.geocities.com/palingenesi2001/nazimagi/00.htm

 

Nella foto 17 è l'immagine dell'ingresso del campo di concentramento di DACHAU, che fu il primo ad essere tristemente creato proprio a qualche chilometro da Monaco.Esso fu aperto il 20 marzo 1933 come esempio a quanti riuscivano a fuggire da altre prigioni.Hitler,proprio nel 1933,era stato eletto Cancelliere. A Dachau venivano incarcerati inizialmente prigionieri politici che non intendevano sottostare al Partito.Era sotto l'egida di Himmler ed era stato creato come campo di lavoro e non come campo di morte come Auschwitz o Trebinda,in Polonia.

Il campo fu liberato nella primavera del 1945:c'erano 67.665 persone registrate(progionieri)di cui 22.100 ebrei. In baracche costruite per 200 persone, stavano invece 600 individui in inumane condizioni. Su un totale di 206.206 prigionieri, furono 31.591 ufficialmente dichiarati deceduti,molti dei quali per malattie,torture e snervanti condizioni.

C'erano anche delle camere a gas ma si suppone che non vennero mai utilizzate.

Oggi si può visitare il Museo con le numerose immagini e filmati, sono state ricostruite le baracche, edificate chiese per differenti luoghi di preghiera, i forni crematori(dove venivano bruciati i corpi), le camere a gas e il muro che circondava il campo, le torri di vedetta,i reticolati e altre costruzioni.

 

 

Foto1.Si vede il Castello di Nymphemburg dalla strada: si staglia bellissimo nel suo colore chiaro e immerso in un paesaggio spettacolare di laghetti, di verde e di tanti animali acquatici.

LO Schloss Nymphemburg fu la residenza estiva dei Wittelsbach fino al 1918.

Fui eretto nella seconda metà del 1600 sotto Ferdinando Maria in onore della nascita del principe ereditario Massimiliano Emanuele e fu donato alla moglie (Adelaide di Savoia) come regalo.

Il progetto fu di un italiano, Agostino Barelli e in seguito Enrico Zuccalli, che terminò la parte centrale con l'imponente scalone che ricorda un po' Villa Reale a Monza (dove, non a caso, risiedette anche la cugina di Ludwuig II, Sissi). Un gusto romantico lega i due edifici e comunque Schloss Nymphemburg, nella sistemazione esterna, ricorda

il parco di Versailles.

Giovanni Antonio Viscardi (sotto Massimiliano Emanuele che ne proseguì la costruzione) si occupò dei due padiglioni laterali.

Particolari sono le costruzioni che fiancheggiano, dalla parte dell'ingresso, il Castello e che si chiamano Rondell, villette costruite per la nobiiltà che si affacciano sul magnifico laghetto artificiale( costruite sotto Carlo VII).

All'interno del Castello  vi sono stanze spettacolari, come la sala delle feste (Steinener Saal o Sala dei marmi) dove è un tripudio di stucchi e di affreschi, opera di Cuvilliès e J.B.Zimmermann (sotto Massimiliano III Giuseppe).

Nella foto 2 si vede la reggia dal fondo del lago, dalla parte della cascata.(foto 4).

Il parco del Castello è immenso e fu ideato da Von Girard,che aveva avuto per Maestro Le Notre (l'architetto di Versailles), poi realizzato in forme di giardino inglese  da F.Ludwig von Sckell negli anni tra il 1804 e i seguenti.

Percorrendo i magnifici viali alberati, si giunge nei pressi della cascata, formata dalla parte terminale di un canale del lago artificiale.E'contornata da statue marine, che reggono simboli, rappresentano divinità e  animali mitologici.

All'interno del Parco si possono incontrare vari altri edifici, come la Pagoda (1716-19) che è completamente in stile rococò, dove si prendeva il thè: intima, riservata, ha le pareti rivestite di stucchi dipinti in azzurro, con soggetti orientali, ha due piani; nella cameretta superiore c'è un lettino e pochi mobili ed era comunicante con una seconda stanzina, molto romantica. Purtroppo le stanze si possono vedere solo dalla soglia.

Dalla parte opposta del Parco, si trova un altro edificio in stile rococò, chiamato Badenburg o Stanza per i Bagni, costruita nel 1721 da J.Effer ma rimaneggiata da Leo von Klenze.

Vi si andava per godersi il bagno, conserva splendidi lampadari, una vasca originale e ha alle pareti tappezzeria cinese dipinta a mano.

C'è poi la Amalienburg,o Casa di caccia eretta in onore di Amalia, moglie del principe Carlo Alberto.

 

Una curiosa costruzione che mi ha particolarmente interessato e che versa in rovina, mentre tutte le altre sono in perfette condizioni, è la Magdalenklause o Cappella della Maddalena, fatta costruire dall'elettore Massimiliano Emanuele nel 1725. All'interno si presenta con le pareti grezze, sembra di trovarsi in una grotta e per giunta sottomarina!. La Chiesina, di modeste dimensioni, è molto malridotta però interessante.Perchè intitolarla proprio alla Maddalena?

Il pannello espositivo presente fuori dalla chiesina è in  lingua tedesca e non ho potuto comprendere molto(ma perchè non mettere una doppia lingua?!).

Questo è stato un po' l'handicap che ho trovato a Monaco:anche nelle chiese di maggior interesse artistico, come il Duomo, non esiste la doppia lingua nei pannelli antistanti le Cappelle o le opere presenti (almeno l'inglese farebbe comodo un po' a tutti i turisti...)..

Solo in rari monumenti ho trovato depliants o libri in varie lingue.

A Schloss Nymphemburg si possono ammirare anche splendide serre che risalgono all' '800 e in cui sono esposti fiori esotici provenienti da tutti i continenti.

Inoltre c'è il giardino del principe, una piccola area verde con una casetta tutta in legno, dove probabilmente trovava la pace il signore del luogo.

Nel castello hanno sede anche il Marstallmuseum o Museo delle Carrozze di gala della famiglia reale Wittelsbach e il Museo delle Porcellane (Museum Nymphemburg Porzellan), che ha una storia antica, infatti la loro manifattura fu fondata a Nymphemburg sotto Massimiliano III Giuseppe.

L'insieme ordinato e geometrico, con statue dai risvolti simbolici, l'area piena di verde  e feconda di fiori, la flora e la fauna che qui hanno trovato un habitat ideale e tranquillo, fanno di Scloss Nymphemburg un luogo da fiaba.

 

Tra il folto dei boschetti, ecco un'altra piccola meraviglia, il Tempietto Rotondo, foto 5, o Monopteros, che ricorda in modo impressionante quello visto all'English Garten ,infatti furono costruiti entrambi sotto Ludwuig I, cultore dell'antica Arte Classica Greca.

 

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Monaco di Baviera 2004