1.La
Frauenkirche, con le sue due torri gemelle, è il simbolo di
MONACO.Ovunque ci si trovi nella città, esse sono un punto di
riferimento.La Chiesa è il Duomo o Cattedrale della Città e ha le
seguenti misure:109 m,40 m e 37 m.C'era una precedente Chiesa in
questo stesso posto, del 1271.Quella attuale sorse negli anni 1468-94
ad opera dell'architetto Jorg Ganghofer in stile
tardogotico.E'veramente maestosa,tutta in mattoncini rossi,uno
sull'altro,intervallata dal grande portale centrale; sulle pareti
esterne laterali, innumerevoli lapidi e steli risalenti a tempi molto
antichi, alcune consunte e illegibili.
L'interno è lineare,
presenta numerose cappelle e ospita il Mausoleo dell'imperatore
LUDOVICO IL BAVARO, interamente di colore nero con statue e
iconografie simboliche,mentre all'interno riposano tre statue
dormienti. La Chiesa presenta interessanti simbolismi e sculture
del XVI secolo e ha la particolarità che ogni Cappella ha una propria
cancellata recante un simbolo diverso. Splendide finestre gotiche dai
colori sgargianti illuminano ogni Cappella (con la particolarità che,
quando si entra, si ha l'impressione che la Chiesa non abbia alcuna
finestra).
Come si mette piede all'interno
del Duomo,si osservi la strana immagine 2. sul pavimento,
chiamata l'impronta del diavolo, in tedesco Teufelstritt.
E' ancora un mistero come abbia potuto imprimersi tale forma, in
quanto sembra 'fusa'nella mattonella e una leggenda la circonda:
quando l'architetto stava costruendo la Chiesa, Belzebù (altro nome
del diavolo!) gli si sarebbe palesato strappandogli la promessa
che nessuna finestra sarebbe stata visibile nell'edificio. Infatti, a
lavoro terminato, l'architetto chiamò il diavolo e gli mostrò
l'opera da un punto in cui (come dicevo) veramente non si scorgono le
finestre (che in realtà sono ben 66). Il diavolo si sentì
"battuto" e, al colmo del risentimento, sarebbe fuggito via,
lasciando (a 'ricordo' del proprio 'passaggio') questa 'impronta'!
3.La croce di Lorena,che
ho ripreso in una delle Cappelle radiali, simbolo frequentissimo
da incontrare a Monaco.La croce patriarcale o di Lorena, è formata da
un’asta verticale intersecata da due aste orizzontali delle quali
quella superiore è più corta di quella inferiore.
Essa comparve verso la metà del V secolo per rappresentare le quattro
chiese orientali: Alessandria, Antiochia, Costantinopoli, Gerusalemme.
Benché a capo di ciascuna di esse vi fosse un Vescovo, al Patriarca
di Costantinopoli nel Concilio di Calcedonia furono riconosciute
prerogative superiori a quelle degli altri.
Sue rappresentazioni si possono riscontrare negli stemmi degli
Angioini. Assunse anche la denominazione di croce di Lorena,
quando il re Renato I il Buono, figlio di Luigi II d’Angiò,
divenuto conte di Lorena (1431), la introdusse in tale regione della
Francia nord-orientale.
Questo tipo di Croce è detta
anche "doppia croce greca",ma questa che ho inserito ci
offre lo spunto per una riflessione:all'estremità di ogni
'asta'si nota una sorta di prolungamento fogliaceo o fiorifero e ci
rimanda all'albero della Vita che in alcuni Codici è
proprio rappresentato dalla croce di Lorena.Ogni fiore
rappresenterebbe una divinità agraria o il Settenario
Divino.Nell'arte africana i motivi cruciformi con linee o foglie di
manioca sono numerosi e ricchi di significato.Anche nelle croci di
Palenque troviamo estremità ramificate o fogliacee.
Nell'immagine si nota la Croce
sovrastata dal Cappello Cardinalizio e sovrasta, a sua
volta, uno scudo quadripartito in cui trovano posto due volti
femminili dai lineamenti chiaramente negroidi che recano una
sorta di corona regale, e negli altri due settori tre piramidi
triangolari e tre cerchi. In questa foto ritroviamo tutti i
simboli fondamentali (il 'centro,il cerchio,il quadrato,la croce) interdipendenti
tra loro:l'intersezione delle rette coincide con il centro, che
la croce apre sull'esterno. La croce offre lo spunto per un'
analisi complessa(impossibile da fare in questa sede) che ha dato
origine, fin dalla notte dei tempi, ad un 'linguaggio' Universale.La
croce è, in sintesi, il cordone ombelicale mai reciso del cosmo
legato al centro originario. è il simbolo totalizzante, mediatore tra
la terra e il cielo, tra il basso e l'alto...Un'altra versione di
CROCE eccola qui, nella foto 10 (simbolo presente sul
coperchio bronzeo di un Fonte Battesimale nella Ludwigkirche, ovvero
la Chiesa di St.Ludwig). Si nota una parte verticale (che
rappresenta sempre la parte ascensionale)che termina
inferiormente con una sorta di coda di pesce mentre
l'anello superiore ricorda la croce Egizia Anck ; i
due bracci orizzontali sono singolari:uno è tracciato e
l'altro è formato da due pesci che si guardano.Già nell'età
paleocristiana si hanno raffigurazioni con il simbolo del
pesce(esempio nelle Catacombe di Domitilla a Roma).Il pesce assume la
valenza di una promessa di rigenerazione in Cristo:il termine
'pesce'corrisponde,in greco,(ICHTHYS=Iesus Christos Theu Hyios Sòter)
ad un acronimo dell'espressione "Gesù Cristo (di)Dio Figlio
Salvatore".Il pesce fu un potente simbolo del Cristianesimo
primitivo ma lo ritroviamo in tutte le culture:in Egitto,in Fenicia,in
Mesopotamia (Oannes), in Grecia(dove veniva associato al culto di
Apollo e dà nome a Delfo,da 'delfino')...attestando il medesimo
simbolismo:il Rivelatore.
Sembra interessante ricordare
che l'iconografia cristiana si è impadronita del simbolo della Croce
per esprimere il supplizio del Messia oltre che la sua presenza, dove
è la croce, là è il crocifisso.
La simbologia del pesce
(=Cristo)e della croce si ritrova già nell'arte copta in
Egitto nei secoli IV-V°. Si distinguono quattro tipi principali di
croci:
-la croce senza cima, detta tau T
(simboleggia il serpente fissato a un piolo, la morte vinta attraverso
il sacrificio e rivestiva, già nell'Antico Testamento, un senso
Misterioso; Isacco fu risparmiato proprio perchè il legno del suo
sacrificio, che portava sulle spalle, aveva questa forma);
-la croce a una traversa, quella
del Vangelo, simboleggia i 4 rami cioè i 4 elementi che si sono
corrotti nella natura umana, ma anche i punti cardinali, le virtù
dell'anima umana, le quattro parti del mondo...Del simbolismo della
croce a una traversa abbiamo parlato in più parti in questo
sito.Nella gerarchia ecclesiastica appartiene ai vescovi.
-la croce a due traverse come
quella detta di Lorena che,in realtà,è nata in Grecia dove
questo simbolismo è molto più frequente.Nella traversa superiore
starebbe la scritta derisoria di Pilato(I.N.R.I.)ma che in Alchimia
assume ben altro significato, mentre in quella inferiore si
stendono le braccia di Cristo.Nella gerarchia ecclesiastica appartiene
ai cardinali o agli arcivescovi.
-la croce a tre traverse, è un
simbolo della gerarchia ecclesiastica corrispondente alla triade
papale, al cappello cardinalizio e alla mitra episcopale.A partire dal
XV° sec. soltanto il Papa ha diritto alla croce a tre
traverse.
La croce può comunque assumere
molte altre "varianti"o "trasfigurazioni" .
La Croce è il geroglifico del
crogiolo alchemico(come già detto nella
apposita sezione)..
Nell'Egitto Antico,la croce ANCK
o Chiave della Vita era il "simbolo dei milioni di anni
di vita futura",è spesso raffigurata in mano a divinità
per simboleggiare l'eternità e nei personaggi mortali per esprimere
il voto di eternità beata in compagnia di Iside, l'Iniziatrice.
La fotografia n.4 è
sempre stata scattata in una delle Cappelle della FrauenKirche e si
vede un quadro con una particolare cornice in cui compaiono sottili
simbolismi (la scritta era completamente in tedesco e non ho potuto
decifrarla!), tra cui spiccano alla vista di chiunque il teschio,
l'orologio e la clessidra.Sarebbe molto interessante capire se sono in
correlazione con quanto riporta il testo presente.
Come sempre, quando incontro dei
simboli, mi interessa approfondirne il significato, al di là di
quello comunemente conosciuto.La clessidra, ad esempio, sappiamo tutti
che era un antico strumento per misurare il Tempo, ma solo questo? No,
c'è un senso più 'sottile': essa, detta anche "orologio
a sabbia" rappresenta l'eterno scorrere del tempo e il compimento
del suo flusso inesorabile corrisponde, nel ciclo dell'uomo, alla
morte, esprimendo al contempo la possibilità di un rovesciamento del
Tempo stesso, di un ritorno all'inizio.Ricorda il sigillo di Salomone,
in un certo senso.La sua forma è costituita da due comparti collegati
da un foro sottilissimo, che è la porta stretta attraverso cui si
effettuano gli scambi. Esotericamente, dà l'immagine dell'alto e del
basso e della loro interscambiabilità, un continuo passaggio
dal'inferiore al superiore, dal celeste al terreno e viceversa: la
reintegrazione della manifestazione nella sua Sorgente divina.Un
simbolismo curioso è dato dal tamburo-clessidra di Shiva
,il damaru,costituito da due triangoli rovesciati, chiamati lingayoni,
il cui punto di contatto è il bindu, origine della
manifestazione.Il damaru emette il suono primordiale, shabda. Il
Teschio simboleggia il ciclo Iniziatico nella Massoneria:la morte
corporea, che è preludio di una rinascita a un livello superiore di
vita e condizione nel regno dello spirito.Analogamente,in Alchimia
significa putrefazione, come la tomba allude all'athanor (il
forno degli Alchimisti): l'uomo nuovo esce dal crogiolo dove il
vecchio si annulla per traformarsi.Spesso, insieme al teschio,
troviamo due tibie incrociate a formare una croce di Sant'Andrea,
simbolo di perfezione spirituale.Non conosco la data di esecuzione di
questo manufatto, pertanto la presenza di un orologio di fattura
moderna mi lascia un po' perplessa.
L'immagine 5.è stata
ripresa nella CRIPTA della Frauenkirche, dove si trovano le
tombe/cenotafio della famiglia Wittelsbach.Qui si vede quella di
Alberto V che nel 1569 stabilì che il Cattolicesimo doveva essere la
sola religione dello Stato, cosa poi rafforzata da Massimiliano I che
fondò una "LEGA CATTOLICA CONTRO I MISCREDENTI". Con essa,
chiunque non fosse dichiaratemente cattolico era bandito dalla città
(o restava celato agli occhi del popolo; da qui forse sono nati i
tanti simbolismi presenti, muti veicoli del "camaleonte ermetico"?)
e si potè nuovamente entrare ufficialmente (anche se non cattolici)
solo a partire dal 1800!
Della iconografia dell'immagine
6.ho accennato in
altra sezione.
Spesso riscontrabile a
Monaco,questa icongorafia del cimiero,con una sorta di 'armatura'al di
sotto,tralci vegetali,la corona al di sopra, le ali e i due nastri che
ricordano due 'proboscidi.Molto frequente è anche vederli uniti al
simbolo dello 'steccato' che è oggi presente nell'icona
cittadina(bianco e azzurro).
La foto 7.riproduce la più
antica chiesa di Monaco di Baviera, St.Peter, chiamata dagl iabitanti
"Alter Peter"(Vecchio Pietro). In questo stesso
luogo,chiamato "la collina di San Pietro", sorgeva
una chiesa preesistente gestita da MONACI (MONCHE) che,come si sa,
hanno dato il nome alla città.Risale al 1181 per opera di Ottone I
di Wittelsbach ma venne ricostruita negli anni 1368-86 aggiungendo
una torre centrale di stile gotico. Dopo la seconda guerra
mondiale,venne riportata allo stato originario poichè aveva subito
notevoli danneggiamenti. All'esterno,sulle mura, sono presenti
numerose lapidi e steli,come sulla Frauenkirche,alcune illeggibili o
erose dal tempo. All'interno si trovano numerose sculture,un San
Giacomo con indosso varie 'conchiglie' e l'altare di SIGISMONDO,opera
dell'importante scultore Ignaz Guenter(1725-75)che fu scultore
di corte dal 1754.Lavorò anche alla Frauenkirche e al castello di
Nympemburg.
La foto 8 ritrae la
chiesa di St Michael, edificata a partire dal 1583 sotto il ducato di
Guglielmo V di Baviera ad opera dei GESUITI. L'intenzione era quella
di erigere un monumento alla Controriforma (Azione di Santa Romana
Chiesa contro la Riforma Protestante attuata da Martin Lutero),che
risultò costosissimo per le casse di Monaco.Tutt'ora è un centro
cattolico in cui si tengono anche concerti.Interessante la CRIPTA,con
molti sarcofagi della famiglia Wittelsbach,tra cui quella di LUDWIG II,
il "Maerchenkoenig" (il re delle fiabe).
L'immagine n.9 raffigura la
Ludwigkirche o Chiesa di St.Ludwig, bellissima sia nelle forme
dell'esterno che nella mistica dell'interno,con le volte stellate e
con uno dei più grandi affreschi del mondo nell'abside: Il Giudizio
Universale di Cornelius. La Chiesa mi è piaciuta moltissimo.A destra
dell'ingresso, in una Cappellina. il magnifico Fonte Battesimale (di
cui ho ripreso un particolare nella foto 10) con l'iscrizione in
tedesco della Formula del Battesimo.
L'immagine seguente,n.11,è
riferita a St.Bonifaz, una chiesa sorprendente.All'esterno,come
si nota,richiama il classicismo greco-romano,con colonnato e capitelli
tutti istoriati,mentre all'interno c'è qualcosa che stupisce,almeno
per una chiesa cattolica: una grande forma a piramide(foto n.12)
pende dal soffitto in un punto (presumo) strategico di perfetta
'centralità' armonica. Dato che la dottrina cristiana non sembra
affatto interessata a quelle che vengono oggi considerate 'vecchie
superstizioni', sulle prime ho pensato che St.Bonifaz non fosse di
culto ortodosso ma documentandomi essa è annoverata tra le Chiese di
rito cattolico di Monaco.La forma piramidale è oggi soggetta a
continui studi, non solo dalla cosidetta corrente della NEW AGE.
Questa piramide è costituita da parti in metallo e da una parte
superiore presumibilmente di vetro o plexiglass giallo
semitrasparente.Come si nota bene nella foto,questa parte viene
investita dai raggi solari in diversi punti a seconda delle ore del
giorno.Alla base della struttura metallica vi sono 12 sfere
metalliche,tutte di dimensioni uguali tra loro,quattro per lato(una
è sempre in comune a due lati).Molte altre sfere,più
grosse,pendono dal soffitto,avendo forse anche una funzione di
illuminazione artificiale (lampadari?) ma comunque sono singolari.Mi
stavo 'divertendo' a curiosare un po' quando il custode mi ha
detto(anzi,mi ha fatto capire a gesti) che non potevo in quanto c'era
una funzione (verso la quale ho rispetto ma non sembrava tale,poichè
era tutto un cantare,un battere le mani ritmicamente e festosamente,mi
sentivo coinvolta pur non capendo una parola, essendo in lingua
tedesca.A un certo punto,il prete ha invitato i bambini presenti a
circondarlo,si è seduto sui bassi gradini di quello che dovrebbe
essere certamente l'altare,e ha fatto leggere loro delle storie ).La
piramide sovrasta proprio la zona in cui sostano i ministri del culto,
accentuando ancora di più il carattere 'esoterico'di questa
struttura( delimita un 'recinto sacro'?). Non ho visto alcuna icona
cristiana, alle pareti, però molti 'quadri'astratti e vivacemente
colorati(vedi nella foto).
La fotografia n.13
appartiene alla splendida Theatinekirche o Chiesa dei Teatini
(conosciuta anche come S.Gaetano, fondatore dell'Ordine dei TEATINI).
Lo stile è barocco bavarese, ispirata a quello italiano,con uno
spiccato colore giallo ocra e le coperture nere in contrasto.Anche
questa Chiesa è visibile da molti punti della città.Cuvilliès
realizzò la facciata nel 1767 e vi lavorò,negli interni,anche un
italiano,Agostino Barelli.Importante da visitare il sarcofago del re
Massimiliano II e della moglie Maria di Prussia( in questo
periodo(agosto 2003) in restauro. C'è anche la cripta dei principi
dei Wittelsbach.
Nikolaikirche, foto n.14,
sembra una chiesa irreale,tale è sfolgorante la sua bellezza e
maestosità. Si affaccia sulle acque del fiume Isar ed è situata in
una sorta di boscaglia.E'molto antica, essendo già ricordata come
parte dell'ospedale per i lebbrosi nel 1315.Subì varie
ricostruzioni,sia nel Rinascimento che in età Barocca,e anche dopo la
seconda guerra mondiale.Purtroppo è aperta solo di mattina per due
ore e non ho potuto visitare gli iinterni.
La foto 15 ritrae la
Asamkirche,capolavoro barocco che vale la pena di
visitare.Personalmente l'ho trovata troppo 'eccessiva' e carica di
sculture,specchi,soppalchi, tanto da risultare poco adatta per un
'raccoglimento spirituale'.Ma ero curiosa perchè i suoi autori, i
famosi fratelli ASAM, Cosmas Damian(1666-1739) e Egid Quirin(1692-1750),
hanno lasciato molte loro opere a Monaco, che mi sembrano di stampo
ermetico. Appresero le loro arti dal padre pittore, Georg e si
formarono anche in Italia, presso l'Accademia di San Luca, a
Roma. Essi crearono uno stile tutto particolare definito "Theatrum
sacrum", che si basa sui contrasti tra luce e ombra, e forti
effetti pittorici e di forme.. Attigua alla Chiesa,c'è la Asamhaus,che
presenta la facciata carica di sculture,gessi,putti,dee,come se ne può
vedere un piccolo scorcio.Asamhaus e Asamkirche sono praticamente
unite(non so se esista un passaggio interno tra le due). Ma Asamhaus(la
casa in cui abitò Egid Quirin dal 1733)non è visitabile. Egid non si
sposò mai mentre suo fratello ebbe 13 figli con due mogli diverse.
La Chiesa pare sia stata eretta
in seguito ad un voto per grazia ricevuta dai due fratelli che erano
stati salvati da annegamento nelle acque del Danubio,durante uno dei
loro viaggi.Egid finanziò la costruzione e Cosmas dipinse tutte le
scene dei soffitti,relative alla vita del santo Patrono.
L'immagine seguente,n,17 è
la Kath.Stadtpfarrkirche St.Anna, nel quartiere LEHEL, che
rappresenta uno degli esempi più importanti dell'arte decorativa del
'700.E'aasolutamente da visitare perchè racchiude uno scrigno di
stucchi realizzati tra il 1732-35.Fu progettata da Gunetzrhainer e vi
ho trovato uno splendido pulpito,con curiosi simbolismi,tra cui una
colonna annodata,foto 19,che è particolare: normalmente
-questo 'nodo'-unisce due o quattro colonne(vedi sezione sulle Colonne
Annodate) mentre qui non è così.La colonna è una sola,anche
se pare formarne quattro e il nodo non è il 'solito'che ho
riscontrato altrove.Esso appare troppo'sagomato',quasi 'squadrato' a
vederlo dal vivo,del resto questa colonna annodata è,almeno fino a
nuove scoperte.la più recente in ordine cronologico.Infatti il
pulpito è all'incirca dell'inizio del '900 ed è opera di
A.Pruska.Forse lì si trovava una colonna più antica,annodata,ed egli
la riprodusse in stile più 'moderno'?
Altre simbologie interessanti
sono presenti su questo pulpito.
Nella foto 18 il portale
d'igresso della medesima Chiesa e,nella n.20, la veduta
laterale.
Di tutte le Chiese (in tedesco
Kirchen) visitate a Monaco (e sono molte oltre quelle di cui ho
parlato in questa sede), questa è l'unica in cui ho trovato una
colonna annodata.
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1.Neues
Rathaus ,il Nuovo Municipio,che sembra più antico del vicino
"Altes Rathaus", il Vecchio Municipio. Ha delle splendide
guglie in stile neogotico e risale agli anni 1864-1908 su progetto di
Georg Hauberisser. E'uno dei simboli di Monaco,situato nella piazza più
frequentata dai turisti, Marienplatz. Il campanile è alto 96 metri e
la sua facciata e adorna di sculture che raccontano storie e leggende
bavaresi, raffigurando personaggi locali o figure allegoriche, di cui
il DRAGO nero (foto 3)ed enorme attira l'occhio in maniera
impressionante.Del simbolismo del Drago si è parlato nella sezione
dedicata all'Alchimia.
Ogni turista non può
esimersi dal sapere che il simbolo di Monaco è il "Munchner
Kindl", foto n.2, rappresentato da un bambino con la tonaca
nera da monaco.E'opinione accettata che dove oggi sorge la città, si
fosse insediata anticamente una comunità di Monaci che l'avrebbero
fondata ufficialmente il 14 giugno 1158, data che viene tuttoggi
ricordata con una grande festa popolare.
Nella foto 4. c'è
il Glockenspiel o Orologio a carillon, attrazione turistica da
non perdere.Quotidianamente, alle11, alle 12 e anche alle 17 se è
estate, dopo il suono delle campane, si potranno veder muovere le
imponenti marionette in rame smaltato (ad altezza naturale) che danno
vita a due espisodi della storia della città di Monaco: nel
registro superiore si rivive la scena del torneo del 1567 che
si tenne in onore del matrimonio del duca Guglielmo V con Renata di
Lorena.In quello inferiore,l a danza dei bottai che rievocano
la fine della pestilenza del 1515-17.Ogni sette anni questo fatto
viene rievocato 'dal vivo'con danze sulla Marienplatz per i giorni del
Carnevale.
Foto 5:Residenz,
che fu la sfarzosa reggia dei Wittelsbach dal 1385 al 1918.Subì varie
aggiunte e restauri.Oggi è costituita da tre edifici principali e
dieci cortili interni e vi si possono incontrare dvariati stili
architettonici.Da segnalare la Stanza del Tesoro, che espone
opere di oreficeria del periodo compreso tra il IX e il XIX secolo.A
questo edificio lavorò il famoso architetto Leo Von Klenze,
protetto da Ludwig I e considerato uno dei più importanti architetti
neoclassici tedeschi.A lui venne affidata la riedificazione di Monaco come
una piccola Atene e tra i suoi capolavori a Monaco si
possono ammirare la Koenigplatz (stupenda!), su cui si
affacciano i PROPILEI, foto 8, che imitano i colonnati dorici
dell'Acropoli di Atene, la GLIPTOTECA(che è considerata una
delle massime raccolte di sculture antiche d'Europa, voluta da Ludwig
I e cutodisce i busti di imperatori romani che la famiglia Wittelsbach
ha raccolto nel corso del tempo; inoltre qui si trova il rilievo della
tomba di Mensarete e sculture provenienti dal timpano del
tempio di Aphaia) e l'Antikesammlung, altra eccellente raccolta
di opere antiche(vasi di epoca attica,ornamentalistica Etrusca e
gioielli che risalgono al tempo di Alessandro Magno).La piazza,con
questi tre edifici che formano un triangolo (se virtualmente
collegati), dà un senso di ordine e di Armonia.
Theatermuseum(il
Museo del Teatro),foto 6.
La foto 7 mostra
Mariensaule,cioè la Colonna della Vergine che svetta sulla
Marienplatz e che fu eretta nel 1638 su ordine del principe
Massimiliano I in segno di ringraziamento per la fine dell'occupazione
svedese.Prima, la statua dorata della Madonna era sull'altare della
Frauenkirche.
Nell'immagine n.8
si vede il complesso del Maximilianeum, che ricalca gli edifici
greco-romani.Infatti fu pensato come una vera e propria acropoli da
Massimiliano II e fu realizzato tra il 1852-72 da G.Semper;oggi è
sede della Dieta bavarese e del Senato.
Nella foto 10.si
ammira l'Arco di Trionfo o Siegestor, che è simile al Piccolo
Arco di Parigi. Imita quello di Costantino a Roma e fu eretto tra il
1843-50 in memoria dell'armata bavarese.
La foto 11 mostra un
obelisco (ebbene sì,anche a Monaco!) nero,al centro della
Karolinenplatz,alto 32 m ed opera di Leo Von Klenze.Ricorda i 30.000
bavaresi morti nella campagna contro la Russia in epoca Napoleonica.
L'Angelo della Pace
o Friedensengel -foto 12-è un'opera suggestiva che si vede da
vari punti per la statua alata e dorata sulla sommità.La colonna è
corinzia. Fu eretto negli anni tra il 1896-99 su progetto di Jacob
Mohl e ricorda i 25 anni di pace dopo la guerra franco-prussiana del
1870-71 che fu vinta dai Tedeschi.
La foto 13 mostra
l'Olympia Zentrum, dove si tennero le tristemente famose Olimpiadi
di Monaco del 1972.Oggi è un Complesso molto attivo e importante. Una
curiosità:il Monte Olimpico è costruito con i resti dei
bombardamenti della II guerra mondiale ed è metà prediletta per chi
fa jogging e sciatori d'erba,oltre che per coloro che cercano un po'
di tranquillità a pochi passi dalla città.
La Pagoda
Cinese,foto 14., Chinesischer Turm,si trova nel paradisiaco
English Garten,una enorome oasi di verde,il più esteso polmone verde
di Monaco,con i suoi 374 ettari.Situato alla confluenza dei due rami
dell'ISAR: l' Eisbach e lo Schwabingerbach.Lo si deve all'idea di un
americano -tale conte Rumford-che aveva fatto fortuna al servizio del
principe elettore di Baviera, in qualità di scienziato e luotenente
dell'esercito,ma soprattutto perchè introdusse la coltivazione della
patata.
Venne ampliato,nel
corso del tempo.
La Pagoda ha 5 piani,
con tantissime campanelle dorate che pendono dagli spigoli.Vi ha sede
un frequentatissimo Biergarten( dove si beve birra) ed è amatissimo
dal popolo Monacense.,che vi va per passeggiate a piedi o in
bicicletta,per prendere il sole,navigare su graziose imbarcazioni,fare
persino surf nel punto in cui la corrente dei due rami crea una forte
ondata impetuosa.
Su una collina
artificiale,si trova un bellissimo Tempietto Rotondo,il MONOPTEROS,
foto 15.costruito nel 1830 da Leo Von Klenze per volere di
Ludovico I.
La foto 16
mostra una planimetria (che si trova nei pressi dell'obelisco nero)
che racconta (in lingua solo tedesca!) che in quella zona si era
insediato il Quartier generale di Hitler a Monaco, vi sono
anche delle fotografie d'epoca e la zona dopo i bombardamenti.
Hitler era
arrivato in città nel 1919 e l'aveva subito trovata "assai
migliore di Berlino"; nel 1923 aveva fatto un tentativo di 'colpo
di Stato' (passato alla storia come il 'putsch della birreria' (perchè
partito dalla birreria Buergerbraukeller), ordinando ai suoi
uomini di impadronirsi della città.Il giorno seguente un gruppo dei
suoi fu fermato dalla polizia mentre lui riuscì a scappare. Come è
noto, alle origini del movimento Nazista sembra ci fosse una forma di
esoterismo esasperato, affiliazioni a Società Segrete e
un legame con il mondo dell'Occulto. Hitler fu uno di quei
personaggi che pare si fosse sentito attratto (come molti che hanno
tracciato-nel bene o nel Male-la Storia) da una delle reliquie della
tradizione cristiana più affascinanti e che volesse appropriarsene ad
ogni costo,convinto che gl iavrebbe dato potere sul Mondo. Questa
reliquia è comunemente nota come "la lancia di Longino",
il centurione romano che trafisse il costato di Gesù sulla croce.
Ci
informa Andrea Rocca:
"Narra la tradizione che in punto di morte Gesù Cristo sia stato
trafitto al costato da una lancia; autore del gesto un centurione
romano, tale Gaio Cassio Longino. L’arma, a contatto con il sangue
del Figlio di Dio, avrebbe di seguito acquistato poteri miracolosi,
“generando” con il passare dei secoli un alone di leggenda.
Alla storia della lancia è collegata la vicenda umana di Adolf Hitler;
proprio il dittatore tedesco venne a contatto con la reliquia nel
lontano 1909 nella Schatzkammer del museo dell’Hofburg di Vienna. Il
giovane austriaco in visita ai tesori degli Asburgo, sostando davanti
alla teca contenente l’arma di Longino, ne sarebbe rimasto come
stregato. Lo colpì soprattutto il seguente particolare: un chiodo era
attaccato all’asta e proprio la tradizione voleva che l’oggetto
appartenesse al gruppo di chiodi usati per la crocifissione. Altre
lance sacre erano all’epoca conservate in Europa; una a Parigi dove
era stata portata al tempo delle crociate. Una seconda ed una terza in
Vaticano e in una chiesa di Cracovia.
Hitler venne al corrente della storia della reliquia viennese; fu
Costantino il Grande il primo a servirsene come potente talismano.
Carlo Martello si sarebbe giovato dei suoi poteri all’uopo di
scacciare la minaccia araba dalla Francia nell’VIII secolo. Lo
stesso Federico Barbarossa ne sarebbe entrato in possesso, alimentando
ulteriormente la credenza che l’uso della medesima portasse la
vittoria a chi la avesse detenuta.
Secondo lo studioso austriaco Walter Stein, amico di Hitler, il
fascino esercitato dal cimelio avrebbe causato la progressiva apertura
del führer al mondo delle arti occulte; calato in questa atmosfera
magica e tenebrosa egli si sarebbe convinto di essere la
reincarnazione di Landolfo II di Capua, un sanguinario principe
longobardo del IX secolo.
I poteri della lancia lo avrebbero aiutato a procedere alla conquista
del mondo.
Quando la Germania nazista procedette all’annessione dell’Austria
nel 1938, Hitler dette l’ordine di trasferire l’arma dall’Hofburg
a Norimberga, all’interno di una chiesa. Conseguentemente il luogo
di culto tedesco divenne una sorta di santuario del nazismo,
strettamente controllato e protetto.
Durante i bombardamenti alleati la lancia venne nascosta in un
sotterraneo del castello della città tedesca e, a quanto sembra,
proprio il 30 aprile del 1945, soltanto poche ore prima che il
dittatore si suicidasse in un bunker di Berlino, i soldati americani
la trovarono.
A tutt’oggi l’inquietante reliquia è conservata a Vienna, dell’Hofburg.
nella originaria Schatzkammer".
Per una ulteriore
trattazione del Nazismo Magico/Esoterico,in rete un buon sito a cura
dell'ANPI(Associazione Partigiani d'Italia) che offre indirizzi in
merito:
http://193.70.162.67/anpiroma/nazismo/nazismosaggi.htm
inoltre:
http://www.geocities.com/palingenesi2001/nazimagi/00.htm
Nella foto 17 è
l'immagine dell'ingresso del campo di concentramento di DACHAU,
che fu il primo ad essere tristemente creato proprio a qualche
chilometro da Monaco.Esso fu aperto il 20 marzo 1933 come esempio a
quanti riuscivano a fuggire da altre prigioni.Hitler,proprio nel
1933,era stato eletto Cancelliere. A Dachau venivano incarcerati
inizialmente prigionieri politici che non intendevano sottostare al
Partito.Era sotto l'egida di Himmler ed era stato creato come campo di
lavoro e non come campo di morte come Auschwitz o Trebinda,in Polonia.
Il campo fu liberato
nella primavera del 1945:c'erano 67.665 persone registrate(progionieri)di
cui 22.100 ebrei. In baracche costruite per 200 persone, stavano
invece 600 individui in inumane condizioni. Su un totale di 206.206
prigionieri, furono 31.591 ufficialmente dichiarati deceduti,molti dei
quali per malattie,torture e snervanti condizioni.
C'erano anche delle
camere a gas ma si suppone che non vennero mai utilizzate.
Oggi si può visitare
il Museo con le numerose immagini e filmati, sono state ricostruite le
baracche, edificate chiese per differenti luoghi di preghiera, i forni
crematori(dove venivano bruciati i corpi), le camere a gas e il muro
che circondava il campo, le torri di vedetta,i reticolati e altre
costruzioni.
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Foto1.Si
vede il Castello di Nymphemburg dalla strada: si staglia
bellissimo nel suo colore chiaro e immerso in un paesaggio
spettacolare di laghetti, di verde e di tanti animali acquatici.
LO Schloss Nymphemburg fu la
residenza estiva dei Wittelsbach fino al 1918.
Fui eretto nella seconda metà
del 1600 sotto Ferdinando Maria in onore della nascita del
principe ereditario Massimiliano Emanuele e fu donato alla
moglie (Adelaide di Savoia) come regalo.
Il progetto fu di un italiano, Agostino
Barelli e in seguito Enrico Zuccalli, che terminò la parte
centrale con l'imponente scalone che ricorda un po' Villa Reale a
Monza (dove, non a caso, risiedette anche la cugina di Ludwuig II,
Sissi). Un gusto romantico lega i due edifici e comunque Schloss
Nymphemburg, nella sistemazione esterna, ricorda
il parco di Versailles.
Giovanni Antonio Viscardi
(sotto Massimiliano Emanuele che ne proseguì la costruzione) si occupò
dei due padiglioni laterali.
Particolari sono le costruzioni
che fiancheggiano, dalla parte dell'ingresso, il Castello e che si
chiamano Rondell, villette costruite per la nobiiltà che si
affacciano sul magnifico laghetto artificiale( costruite sotto Carlo
VII).
All'interno del Castello
vi sono stanze spettacolari, come la sala delle feste (Steinener
Saal o Sala dei marmi) dove è un tripudio di stucchi e di
affreschi, opera di Cuvilliès e J.B.Zimmermann (sotto
Massimiliano III Giuseppe).
Nella foto 2 si vede la
reggia dal fondo del lago, dalla parte della cascata.(foto 4).
Il parco del Castello è immenso
e fu ideato da Von Girard,che aveva avuto per Maestro Le
Notre (l'architetto di Versailles), poi realizzato in forme di
giardino inglese da F.Ludwig von Sckell negli anni tra il
1804 e i seguenti.
Percorrendo i magnifici viali
alberati, si giunge nei pressi della cascata, formata dalla parte
terminale di un canale del lago artificiale.E'contornata da statue
marine, che reggono simboli, rappresentano divinità e animali
mitologici.
All'interno del Parco si possono
incontrare vari altri edifici, come la Pagoda (1716-19)
che è completamente in stile rococò, dove si prendeva il thè:
intima, riservata, ha le pareti rivestite di stucchi dipinti in
azzurro, con soggetti orientali, ha due piani; nella cameretta
superiore c'è un lettino e pochi mobili ed era comunicante con una
seconda stanzina, molto romantica. Purtroppo le stanze si possono
vedere solo dalla soglia.
Dalla parte opposta del Parco,
si trova un altro edificio in stile rococò, chiamato Badenburg o
Stanza per i Bagni, costruita nel 1721 da J.Effer ma
rimaneggiata da Leo von Klenze.
Vi si andava per godersi il
bagno, conserva splendidi lampadari, una vasca originale e ha alle
pareti tappezzeria cinese dipinta a mano.
C'è poi la Amalienburg,o
Casa di caccia eretta in onore di Amalia, moglie del principe
Carlo Alberto.
Una curiosa costruzione che mi
ha particolarmente interessato e che versa in rovina, mentre tutte le
altre sono in perfette condizioni, è la Magdalenklause o Cappella
della Maddalena, fatta costruire dall'elettore Massimiliano
Emanuele nel 1725. All'interno si presenta con le pareti grezze,
sembra di trovarsi in una grotta e per giunta sottomarina!. La
Chiesina, di modeste dimensioni, è molto malridotta però
interessante.Perchè intitolarla proprio alla Maddalena?
Il pannello espositivo presente
fuori dalla chiesina è in lingua tedesca e non ho potuto
comprendere molto(ma perchè non mettere una doppia lingua?!).
Questo è stato un po'
l'handicap che ho trovato a Monaco:anche nelle chiese di maggior
interesse artistico, come il Duomo, non esiste la doppia lingua nei
pannelli antistanti le Cappelle o le opere presenti (almeno l'inglese
farebbe comodo un po' a tutti i turisti...)..
Solo in rari monumenti ho
trovato depliants o libri in varie lingue.
A Schloss Nymphemburg si possono
ammirare anche splendide serre che risalgono all' '800 e in cui
sono esposti fiori esotici provenienti da tutti i continenti.
Inoltre c'è il giardino del
principe, una piccola area verde con una casetta tutta in legno,
dove probabilmente trovava la pace il signore del luogo.
Nel castello hanno sede anche il
Marstallmuseum o Museo delle Carrozze di gala della famiglia
reale Wittelsbach e il Museo delle Porcellane (Museum Nymphemburg
Porzellan), che ha una storia antica, infatti la loro manifattura
fu fondata a Nymphemburg sotto Massimiliano III Giuseppe.
L'insieme ordinato e geometrico,
con statue dai risvolti simbolici, l'area piena di verde e
feconda di fiori, la flora e la fauna che qui hanno trovato un habitat
ideale e tranquillo, fanno di Scloss Nymphemburg un luogo da fiaba.
Tra il folto dei boschetti, ecco
un'altra piccola meraviglia, il Tempietto Rotondo, foto 5, o
Monopteros, che ricorda in modo impressionante quello visto all'English
Garten ,infatti furono costruiti entrambi sotto Ludwuig I,
cultore dell'antica Arte Classica Greca.
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