Difficilmente
sarà trovato il catasto della
centuriazione Faentina, ma considerata l’attuale
situazione, fotocopia di lontani tempi, se
venisse trovato, più o meno
troveremo citate
alcune di queste presumibile
notizie.
Prendendo in considerazione solamente il
lato occidentale di questo Ager, cioè la parte che conosco abbastanza
bene, ed avendo la certezza
che in questo territorio i quintari
sono
stati tracciati con lo schema “secondo Frontino”,
azzardo qualche
suggestiva ipotesi.
Dal
cardine massimo faentino, il Naviglio, alla via Lunga, vi sono 13
strade centuriali di cui 4
sono quintari.
Dal
decumano massimo, via Emilia ,
andando verso il mare, vi sono
almeno 26
strade centuriali e 7 quintari.
Vediamo,
sempre immaginando di leggere
il catasto, ove sarebbero ubicati gli agglomerati
ed i santuari
All’incrocio
del Cardine Massimo e del Decumano Massimo, troveremo naturalmente
Faventia con un tempio
dedicato a Giove, edificio che successivamente diventerà la cattedrale di
S. Pietro.
Vediamo
cosa potremmo trovare nei quintari
decumani:
nel
primo, cioè la via Emilia,
troveremo una mansio per cambio cavalli, già ricordata nella
Tabula Peutingeriana, con
la denominazione Simniun, nome preso dal fiume Senio. Considerato
che nei pressi del ponte, fu
in epoca alto medioevale eretta la pieve
di S. Procolo,
quasi sicuramente troveremo citato anche
un santuario .
Nel
secondo quintario, troveremo
un tempietto ove era venerato
il dio Termine, di possibile origine etrusca, poco
distante, nei pressi
del fiume Saternus, (Santerno), troveremo pure il vicus
Quinto, ove nel 536 fu ucciso il re dei Goti Teodato.
Nel
quinto quintario, troveremo
un santuario ove successivamente è stata eretta la pieve di S. Stefano in
Panicalis (Cotignola).
Nel
sesto quintario, troveremo un tempio dedicato
alla Dardanica Bona Dea
(l’evirata), ove
successivamente è stata edificata la pieve
della altrettanto “evirata” S. Agata.
Nel
settimo quintario troveremo un
tempio ove erano venerasti i Potiti, sacerdoti Dardanici del culto di
Ercole, dopodichè è stata eretta la pieve di S. Potito.
Vediamo
cosa potremo trovare nei quintari cardini.
Nel
primo quintario, che poi è anche il cardine massimo, troveremo un
santuario ove successivamente sarà eretta la pieve di S Andrea in
Panicalis, attuale S. Andrea sul Naviglio.
Secondo
Quintario, un santuario ove si venerava
Giove, da
cui la pieve di S. Pier Laguna.
Nel
terzo quintario, un
tempio ove si venerava
un dio fluviale, poi santuario
della Salute, poco distante un altro
tempio pagano ove successivamente è stata eretta la pieve di S. Stefano
in Barbiano.
Quarto
quintario, l’antichissima via
Lunga che
segna il confine occidentale dell’Ager Faentino. Quì troveremo un
vico di cui è ancora ben
visibile l’ellissoide, a poca distanza, sul corso dell’antico Santerno,
un santuario ove era venerato
un dio fluviale, non a caso nei pressi
è stata eretta una chiesa dedicata a S. Giovanni Decollato. Dopo
un paio di chilometri troveremo un vico, contrassegnato
anche questo da un ben
visibile ellissoide, futura Bagnara Vecchia. Ancora su questo quintario,
un altro santuario, ove poi è stata eretta la pieve di San Martino in
Sablusi (Villa S. Martino).
Chissà
se veramente tutto questo sarebbe possibile
trovarlo nel catasto, ho buone ragioni per essere fiducioso.
Al
riguardo della utilità della ricerca dei quintari: lunghissimo sarebbe
l’elenco delle chiese parrocchiali e dei castelli che si trovano su
dette vie. Tutte coincidenze?
(Autore: Sgubbi Giuseppe, Solarolo,
RA, Ottobre 2010)
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