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Nel
cuore della Val d'Elsa,tra Poggibonsi
e Castellina in Chianti,su una collina sorge - come da una fiaba-
pressocchè isolata- la Chiesa di San Pietro,nel paesino di Cedda.Era
sorta come canonica,cioè una chiesa dove vivevano in comunità i sacerdoti dipendenti da una
Pieve (questa dipendeva da quella di Sant'Agnese) e,come si
sa, queste costruzioni avevano sovente funzioni di accoglienza per
viandanti.Notizie si hanno già a partire dall'anno 998,in un
atto di donazione ai Monaci dell'Abbazia
di Marturi.Le notizie del luogo,molto scarne,descrivono la presenza
della chiesina a metà del Mille.Proprio nel cuore del periodo in cui la
via Francigena, e i suoi percorsi collaterali,stavano assumendo
un'importanza fondamentale per i pellegrinaggi da e verso i
luoghi santi.
L'impressione, appena la si vede davanti, è che il tempo abbia scelto di
cristallizzarsi,in questo posto,e permettere al visitatore di sentirsi
pienamente coinvolto dal suo fascino e dall'ambiente circostante.
L'impatto visivo è di una
costruzione romanica precoce,con un campanile a destra, analogo per
materiale e struttura alla chiesa stessa,di cui è infatti coevo.Accanto
si trova una casa di civile abitazione,forse del custode.Abbiamo suonato
ma non ha risposto nessuno.Sul retro,vi sono attrezzi vari che fanno
pensare che qualcuno che vi abita ci sia;il sito dunque non è in
condizioni di abbandono,anche se la chiesa dimostra alcune parti
malconce.La facciata è a capanna,molto semplice,su cui si apre un portalino
sormontato da lunetta cieca,un tempo probabilmente affrescata.Gli
anonimi scultori ebbero l'elegante maestria di decorarla con motivi
di grappoli d'uva, intrecci viminei, palmette e fiori. In questa
semplicità dell'insieme,spiccano all'occhio dell'interessato anche una
serie di simboli incisi sull'architrave
vi è soprattutto una croce ai
cui quattro angoli ripartiti vi sono delle lettere (riconoscibili
un'alfa e un omega,inferiormente;sopra invece pare vedersi una R e una S).
Segue una scritta in latino su
più righe,poco leggibile
ma che reciterebbe così:
IN XPI NOMINE XPIANEI DEDICA + R.S.A.W “RESTITUA E SALUTIS PRINCIPIUM ED
FINE”.
L'edificio va gustato in tutte le
sue parti,e riserva non poche piacevoli sorprese per l'amante dei simboli
e dell'arte romanica.Il fianco destro presenta due monofore ben
curate nei dettagli, poichè la loro decorazione non è uguale,ma
finemente diversa per entrambe:
(ghiera 'a corda')
(ghiera a 'rosette'e 'fiori della vita')
Nei pressi del campanile,si pare un'altra
monofora,accanto alla quale c'è una mensola che,nella parte
inferiore,presenta interessanti motivi decorativi(spirale, a
sinistra,poi rosette e motivi geometrici)
Giunti nei pressi del
campanile,si noterà senz'altro il portalino di accesso, sormontato
da un'archivolto e lunetta monolitica. L'architrave ha al centro una vistosa
croce,che indica la funzione di ospizio,probabilmente,assunta in tempi
antichi dalla canonica.
Ai lati della croce vi sono,
a sinistra,due elementi zoomorfi; a destra un fregio in
verticale,che riproduce (dall'alto in basso)una stella a sette
punte,un uccello,un'altra stella a sette punte.
Quanti misteri celati nei simboli di questa remota chiesa.Di
qui,infatti,oggi non passa più nessuno,a meno che si sia pellegrini o
semplici curiosi. Chissà che importanza avrà avuto ai tempi in cui venne
eretta,con tutti questi dettagli ben curati,ben lavorati...
Proseguendo,oltre la torre
campanaria,si giunge alla parte posteriore,costituita dall'abside
semicircolare,ben noto in tante costruzioni del periodo.Una cara
presenza:colonnine comacine(o molto simili nello
stile).Infatti in questa zona rurale toscana appare quanto meno rara
questa soluzione architettonica(forse le maestranze edili locali si
erano mischiate con quelle lombarde
).
Una è tortile e l'altra liscia,ma
da quanto si può osservare anche nel particolare della mensola e del
voltino,parrebbe che la parte destra sia stata rifatta e sostituita
successivamente.Un tempo erano entrambe tortili? A destra manca la
decorazione del davanzale e anche quella del capitello della colonnina.Il
semicerchio dell'archivolto è decorato con motivo di stelle a sette punte
('ro-sette'?).
L'abside è provvisto di una
cornice costituita da archetti pensili che poggiano su mensoline
recanti scolpiti elementi zoomorfi,antropomorfi anche abbastanza
erosi. Insieme ad elementi cristiani,vi sono
elementi 'pagani',come ripreso più volte nell'architettura
romanica.
La fascia superiore agli
archetti è tutta ornata da fregi ricchissimi di elementi
simbolico-decorativi,così come il profilo degli archetti e dei capitelli
delle esili colonne costolonate.
Abbiamo trovato la chiesa chiusa alle visite;sappiamo però che
all'interno è a navata unica,con affreschi tra cui quello dedicato al
titolare della chiesa,San Pietro.Vi sarebbero anche capitelli che
riprendono motivi di uomini avvolti da tralci d'uva e inoltre elementi
scolpiti secondo il 'bestiario'medievale(figure zoomorfe, antropomorfe, rosette, palme...
).
Abbiamo voluto far conoscere
questo luogo ai nostri attenti lettori,perchè seppure oggi poco di 'passaggio',a
nostro avviso è carico di fascino e potrebbe dimostrarsi uno dei punti
più strategici nella geografia 'sacra' della Val d'Elsa.
Link utile:
http://www.scuole.provincia.siena.it/leonardo/sentieroweb/simbologia.htm
(Marisa Uberti-Avvertenze/Disclaimer) |
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