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Il
nostro viaggio (il quarto in Francia) (1) è
partito da
Chambery, nella
regione del Rodano-Alpi, ha toccato Burget-
du-Lac, Hautecombe,
Annecy, Lione, e siamo giunti
nella regione Centre, nel dipartimento Loir-et-Cher. Il filo conduttore è
risalire le tracce del passato, soprattutto in riferimento alle ricerche
che stiamo conducendo da diversi anni. La presenza dei Templari e dei
Giovanniti, il simbolismo, le architetture sacre, la Triplice Cinta...Ma
cerchiamo di osservare ogni elemento che incontriamo, di abbeverarci di
scoperta, di conoscere angoli, monumenti, paesaggi, aspetti di una cultura
che appartiene a ciascun luogo.
Blois
è un concentrato di bellezza arcana che, accanto all'urbanistica moderna,
ha saputo mantenere la sua preziosa connotazione medievale. Il castello
(cui abbiamo dedicato un
video) sorge nel punto più alto, dove un tempo
vi era un insediamento della potente tribù gallica dei Carnuti, poi
insediamento gallo-romano e più tardi- nel VI secolo- un eremo
in cui St. Calais dimorava in ascesi. Durante il feudalesimo appartenne ai
potenti conti di Champagne, prima, poi ai Chatillon. La sua importanza
politica ed economica la si ebbe con la costruzione del primo ponte sulla
Loira, cui seguirono l'ampliamento della città e del castello, che
sarebbe diventato una delle dimore nobiliari più importanti di tutta la
Francia. Nel Medioevo (1392) la contea venne venduta a Luigi d'Orlèans
(che diventò re), ed entrò a far parte del ducato feudale di Orlèans (cui appartenevano le contee d'Orléans
e d'Étampes, di Gien, di Vendôme, di Chartres e la signoria di Beaugency).
Nel 1558 fu creata la provincia Orleanese, che comprendeva il Blésois
(territorio di Blois), il Pays chartrain (regione di Chartres),
il Dunois,
il Gâtinais orleanese e il Vendômois (regione di Vendôme),
che ebbe vita fino alla Rivoluzione, in seguito alla quale si ebbe un
riordinamento amministrativo (Antiche
province francesi).
Andiamo
a conoscere due tematiche poco note...
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