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TEMATICHE: Simbologia e Cultura Orientale UTILITY: SERVIZI
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La lettura astronomica delle chiese romaniche, secondo Adriano Gaspani (report a cura di duepassinelmistero) Abbiamo seguito la conferenza dello studioso, svoltasi il 10 giugno 2008 presso il Planetario di Milano e riteniamo utile divulgarne un 'sunto' per permettere agli interessati di riflettere su alcune questioni circa il fatto che i costruttori medievali lasciassero poco (per non dire nulla) al 'caso', ma determinavano con grande precisione l'orientamento e la disposizione dei loro edifici e dei relativi elementi architettonici. Nonchè- come suggerito dallo stesso studioso- riteniamo utile osservare questi 'particolari' quando si visita una chiesa medievale: spesso è sufficiente una 'semplice' bussola ma soprattutto un grande spirito di osservazione, magari prolungata o svolta nei momenti più salienti della giornata (alba/ zenit e tramonto del sole) o dell'anno (Equinozi/Solstizi, feste religiose specifiche). Si potranno così ricavare interessanti e 'simpatici' risultati! Preambolo Informazioni di tipo astronomico In genere l'asse su cui si costruiva la chiesa medievale era E-O. L'architetto doveva però realizzarla secondo il proprio metodo, e ha lasciato la sua traccia nell'edificio. Come rinvenirla? Se ci poniamo come osservatori del cielo, avremo un Orizzonte davanti, una sfera celeste e la posizione di un astro è data dall'angolo di azimut (definito dalla direzione verso cui l'astro viene visto e la direzione del nord astronomico; ad una certa ora l'astro può essere sull'orizzonte visibile a una certa altezza e questa corrisponde all'angolo di azimut). Importante perchè possiamo definire la direzione di orientazione di una chiesa sulla base della misura di questo angoletto, riuscendo a quantificare lo scostamento eventuale dell'asse della chiesa dalla direzione prescritta da una certa regola o criterio dettati dalla chiesa di Roma, se è una chiesa cristiana.
La navata di una chiesa
(rettangolare) termina generalmente con un abside su un asse allineato secondo
l'angolo di azimut (rispetto alla direzione nord del meridiano astronomico
locale /direzione dove c'è il polo nord celeste). Non quello della bussola che
le devia un pochino. Tutte le chiese antiche hanno l'abside a est e l'ingresso a
ovest. Più o meno spostati di qualche grado. Questo ventaglio di orientazioni ha
una ragione, non sono errori, ma riflettono l'impostazione culturale
dell'artefice e talvolta una deliberata modifica per fare dispetto alla chiesa
di Roma.
A queste si sovrappongono santi locali, S.Michele(equinozio di autunno), S.Giuseppe(equinozio di primavera), S.Brigida, etc. Alcune chiese sono orientate in modo che il sole sorga in un preciso punto il giorno della festa di questo santo. Esempio nel duomo di Sovana (Toscana), dedicato ai SS.Pietro e Paolo (prima dedicato a S.Giovanni) che è allineato al solstizio estivo, si è visto che nella monofora dell'abside entra il primo raggio di sole dell'alba proprio quello specifico giorno solstiziale, generando dei giochi di luce all'interno. Meridiano astronomico locale. Dove c'è la montagna il paesaggio è ondulato e dunque rispetto all'osservatore il sole viene visto sorgere dietro la montagna più avanti e tramontare prima. Nelle vallate alpine le chiese sono allineate 'spostate' perchè allineate sul punto di effettiva visibilità del sole all'alba. Dunque nello studio bisogna tenere conto di questo. Direzioni spostate verso sud. Un'altra cosa è che l'asse terrestre è soggetto al moto di precessione e di cambiamento dell'obliquità dell'eclittica. Il primo si compie in 26.000 anni, descrive un cono e riguarda le stelle. Più importante il secondo fenomeno che fa spostare i punti di levata eliaca estremi (solstiziali) ma in tempi ancor più lunghi; dunque i fenomeni rilevati dagli artefici li troviamo tranquillamente ancora oggi. La ricerca 'sul campo' Si può fare in due modi, ci
insegna il relatore:-
molto sofisticata (misurare posizione satellitare, antenna adattata, fare
calcoli astronomici, latitudine precisa, strumenti di collimazione per
determinare l'asse della chiesa, riferito alla direzione nord del meridiano
astronomico locale)- molto semplice (bussola, direzione allineamento).
Correggerla per la declinazione magnetica del luogo, non parcheggiare auto
vicino (almeno a 30 m di distanza per evitare interferenze del ferro contenuto
nella carrozzeria). Gaspani ha dichiarato che in
realtà i costruttori impiegavano un metodo relativamente semplice e atavico(in
uso tra gli Egizi, nell'India antica, in Nord America, etc.): il cerchio
indiano (citato già da Vitruvio). L'artefice andava nel luogo concordato
all'alba di un dato giorno; piantava un bastone verticale per terra, che fungeva
da gnomone, all'alba il sole sorgendo a est proiettava un'ombra verso ovest
seguendo l'iperbole di declinazione prevista teoricamente per quel dato giorno.
A un certo punto, supponendo che l'ombra si sia proiettata in quel dato punto
quella mattina, si segnava, si tirava un cerchio centrato nello gnomone, con
corda e paletto legato estremità, si aspettava che l'ombra al pomeriggio andasse
a lambire ancora il cerchio, si segnava il secondo punto, si tirava una linea
che passava in quei due punti, ottenendo la linea EST-OVEST astronomica,
determinando la posizione dell'asse della navata della chiesa. Quella
perpendicolare che passava per il piede dello gnomone era la NORD-SUD: in questo
modo era possibile ricavare le direzioni astronomiche in modo rigoroso e
accurato. Dopodichè la direzione delle monofore venivano ottenute disegnando il
decagono regolare ottenuto secondo uno schema geometrico che derivava dalle
operazioni precedenti (che non stiamo a descrivere). Gaspani ha anche detto che
alcune chiese sono 'orientate' non sul sole ma sulla luna; chiese 'lunari'
sono poche ma ci sono. In base ai calcoli che sono stati fatti, emerge il
Numero d'oro, 1,618, o sezione aurea! Esprimeva tutte queste direzioni
astronomiche e conferiva 'armonia' all'edificio. Sono stati quindi esposti i risultati delle analisi effettuate dallo studioso su alcune chiese lombarde (alcune le abbiamo visitate anche noi): S. Egidio in Fontanella (BG), S.Giulia a Bonate Sotto (BG), S.Faustino a Grosio, San Tomè in Lemine (BG), San Tomè a Carvico (BG), S.Sigismondo a Rivolta d'Adda (CR)... Inoltre ha ribadito come alcune chiese equinoziali sono state costruite con meno precisione, e lui ritiene che gli artefici si siano avvalsi dell'almanacco, che non forniva calcoli precisi. Il 21 marzo o il 21 settembre si recavano in loco, determinavano la levata solare a vista e stabilivano la direzione ma non sapevano che il calendario giuliano aveva accumulato un errore rispetto al vero computo astronomico. Pertanto abbiamo questo errore dentro l'orientazione:se la chiesa è stata allineata all'Equinozio di primavera tendenzialmente, il sole era passato all'Equinozio un po' di giorni prima e quindi troviamo orientazioni che non sono 90 ° ma 92-93-94 e lo spostamento proporzionale all'epoca di consacrazione; se sono state orientate sull'equinozio di autunno troveremo invece 102-103-104° perchè il sole se ne stava già andando. Conclusioni Il consiglio del relatore è di andare a vedere l'effetto prodotto dal sole sulle chiese romaniche citate (o anche altre), ancora presente dopo mille anni. Riconoscere i dettagli, le differenze chiese dopo chiesa, leggere i simbolismi sui capitelli, fino a capire se sono stati i Comacini, gli Intelvesi o i seguaci di Mastro Jacques, ciascuna corporazione con la propria simbologia astronomica che li contraddistingueva. Ma questo sarebbe argomento di un'altra conferenza.
Per gli interessati si consiglia di scaricare il file audio dell'intera conferenza, dal sito ufficiale del Planetario al seguente indirizzo internet: http://milkyway.comune.milano.it/doc/08/06/gaspani10062008.mp3
Sezioni correlate in questo sito:
www.duepassinelmistero.com Avvertenze/Disclaimer luglio 2008
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