Cosa lega il mistero della
Porta Alchemica a quello di Rennes -le- Chateau? Stando al libro del
dottor Massimo Barbetta: “E' quasi certo che Sauniere si sia recato a
Roma, ed è quindi possibile che avesse visto questa porta alchemica”
Questa affermazione presente
nel libro di Barbetta dal titolo “Rennes le Chateau porta dei misteri”
è molto interessante e nasce dall’incredibile uguaglianza del segnalibro
dell’abate Sauniere con il frontone della Porta Alchemica stessa.
Il legame però non termina con
questa uguaglianza che a breve andrò ad approfondire ma con il suo ultimo
proprietario. prima di finire a Roma nei giardini di Piazza Vittorio
Emanuele II.
Quest’ultimo proprietario era
il marchese Massimiliano di Palombara. molto amico di Cristina di Svezia,
appassionata di esoterismo e alchimia, che aveva fondato un’Accademia
culturale che si rifaceva ai temi dell’Arcadia.
I temi dell’Arcadia legati al
misterioso quadro di Poussin “I Pastori d’Arcadia” ed il segnalibro di
Sauniere sono i due elementi che collegano il mistero di Rennes le Chataeu
al mistero della Porta Alchemica. Ma in che modo e perché ?
Partendo da un ipotesi di
livello spirituale abbiamo da una parte la chiesa di Rennes le Chateau
legata al mistero del Santo Graal e la Porta Alchemica legata ai
misteri alchemici e quindi alla figura della pietra filosofale.
Quindi abbiamo:“Santo Graal e Pietra filosofale”
Entrambi, secondo alcune
leggende, conferirebbero l’immortalità, ma se proviamo a mettere i piedi
fuori da queste leggende e andiamo a vedere questi due oggetti con l’ottica
del materiale noteremo che la situazione assume un aspetto diverso.
Per entrare in quest’ottica
passiamo alla descrizione della porta alchemica fatta dal dottor Barbetta:
“Il frontone di essa corrisponde al segnalibro di Sauniere e mostra subito
sotto la frase ebraica Ruach Elohim (spirito degli dei) ed una frase
latina Horti magici ingressum Hesperius custodit Draco, et sine Alcide
Colchias delicias non gustasset jason ossia Il Drago delle Esperidi
custodisce l’ingresso del giardino magico e, senza Ercole, Giasone non
avrebbe gustato le delizie della Colchide”
Il brano che all’apparenza
sembra non collegare la Porta Alchemica al mistero di Rennes le Chateau,
dopo alcune righe ci svela il collegamento in questione:
“Il vello d’oro, recuperato da
Giasone in Colchide, verrebbe equiparato alle mele blu delle esperidi,
recuperate da Ercole, che, peraltro era proprio personalmente presente alla
spedizione degli Argonauti in Colchide. Le “mele”, con i riferimenti
astronomici precedenti, assomigliano molto alle Pommes bleues (“mele
celesti”) del Serpent Rouge, di cui si parla frequentemente a
proposito del mistero di Rennes le Chateau.
Come abbiamo potuto vedere ci
sono altri due elementi ossia le “mele blu” ed il “serpente rosso” che
collegano il mistero di Rennes le Chateau alla Porta Alchemica.
Il mistero potrebbe risiedere
nella seguente data:17 GENNAIO
Il fenomeno delle mele blu
avviene ogni 17 gennaio ed il Serpente Rosso è stato pubblicato il 17
gennaio.
Si tratta di una banale
coincidenza ? Oppure chi ha stampato il libricino aveva scoperto qualcosa in
merito al mistero delle mele blu di Rennes le Chateau ?
Secondo le fonti più
accreditate fu Sauniere a dirigere i lavori di restauro nella chiesa dopo
aver fatto decriptare le pergamene scoperte in una delle due colonne che
sorreggevano l’altare.
Sauniere riuscì in qualche modo
a far si che la luce, filtrando da una delle vetrate della chiesa,
proiettasse all’interno di quest’ultima un albero di mele blu.
Oltre a ciò, bisogna aggiungere
che la parola “mele blu” compare nella seconda pergamena resa nota al
pubblico e che allo stesso tempo è una delle chiavi del segreto di Sauniere.
Nella pergamena viene fatto
anche riferimento al pittore Nicolas Poussin e si sa che Sauniere si procurò
a Parigi, dove era andato a far tradurre le pergamene, un suo famoso quadro
dal titolo “I Pastori d’Arcadia”.
L’Arcadia non è era anche uno
dei temi affrontati dall’Accademia di Cristina di Svezia, accennata
all’inizio dell’articolo, in relazione alla Porta Alchemica ?
Un'altra coincidenza ?Pprima di
rispondere andiamo avanti.
Tornando alla pergamena in cui
compare la parola “mele blu”, in essa compare anche il nome “Dagoberto II”,
un famoso re Merovingio e -secondo la storia -uno degli ultimi della sua
dinastia.
In base alle varie ipotesi in
circolazione, i Re Merovingi sarebbero i possibili discendenti nati
dall’unione tra Gesù Cristo e Maria Maddalena, ovvero i discendenti del
Sangue Reale.
Guarda caso il termine “Sangue
Reale” deriva -sempre secondo alcune fonti -dal termine “Santo Graal”;
guarda caso tale termine viene associato alla coppa dell’ultima cena la
quale, secondo alcune leggende, conferirebbe la vita eterna a chiunque ne
berrebbe da essa e anche la pietra filosofale, tra l’altro famosissimo
oggetto alchemico, ha anch’essa il potere di dare la vita eterna.
Quindi in base a tutto ciò è
possibile dedurre che Sauniere avesse scoperto qualcosa in relazione alla
vita eterna ? E se cosi fosse, cosa c’entra la data del 17 gennaio ?
Di certo la Porta Alchemica si
collega per i molti simboli incisi su di essa e si potrebbe ipotizzare ad
una sorta di codice da decifrare per avere l’accesso alla vita eterna o come
viene più elegantemente chiamato “l’elisir di lunga vita”.
In breve l’enigma della chiesa
di Rennes le Chateau e quello della Porta Alchemica sono uniti da una
misteriosa data:17 GENNAIO
Ma cosa si nasconde veramente
in essa ? E perche tanti elementi vi ruotano attorno ? Le domande sono tante
ma solo con il tempo riusciremo a trovare le risposte.
(Autore:Lombardi David)
Bibliografia: