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Compositore
tedesco, nato a Mendorf, un piccolo paese della Baviera vicina al Danubio
ed a Ingolstadt, nel 1763, e morto a Bergamo nel 1845. Ebbe le prime
lezioni dal padre organista, poi studiò teologia e diritto canonico a
Ingolstadt. Studiò la musica nel monastero di Wetenburg e nel collegio
dei Gesuiti di Ingolstatd. Lì conobbe Adam Weishaupt e si affiliò
all'Ordine degli Illuminati di Baviera. Perseguitato dopo la condanna
dell'Ordine nel 1785, abbandonò i suoi studi, sebbene poi li riprese
successivamente. Dal 1789, infatti, si trasferì a Bergamo per studiare
musica insieme con Carlo Lenzi, maestro di cappella a Santa Maria
Maggiore, al quale successe nel 1802. Nel 1805 fondò a Bergamo una scuola
musicale ed ebbe tra i suoi allievi anche Gaetano Donizetti. Modesta la
sua produzione strumentale e cameristica (è autore della canzone "La
biondina in gondoleta"), più ricca quella sacra con venti Messe
e dieci Oratori, ma fondamentale soprattutto la produzione operistica. In
questo campo Mayr può essere considerato l'anello di congiunzione tra la
scuola mozartiana e quella italiana, rinnovando profondamente
l'orchestrazione ed aprendo la strada a Rossini. Fra le opere più
significative, le farse "Che Originali!" (1798), e "Il
Carretto del venditore d'aceto" (1800), e le opere serie "Lodöiska"
(1796), "Adelaide di Guesclino" (1799), "Ginevra
di Scozia" (1801) e "La rosa rossa e la rosa bianca"
(1813).
(tratto dalla pagina web http://newsbyrebis.interfree.it/Dossier/Illuminati/adepti.html
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