|
Fiorenzuola è' una cittadina
situata in provincia di Piacenza, tappa ufficiale riconosciuta
dall'Associazione Vie Francigene Europee. Infatti vi è un posto di
accoglienza per pellegrini presso l'Ostello Parrocchiale (piazza Molinari,
15, vedi link).
Nell'itinerario dell'arcivescovo Sigerico era la XXXVII tappa, indicata
come Floricum. La tappa successiva fu Calendasco, di
cui abbiamo parlato in un video,
sede di un importante guado sul Po.
La deviazione della Val
d’Arda costituiva un importante collegamento interno alla
diocesi piacentina che lungo di esso disponeva di tre ricetti vescovili
(Fiorenzuola, Val di Tolla, Gravago). L’itinerario principale, partendo
proprio dalla città in cui ci troviamo oggi, si dirigeva verso Castell’Arquato
e, attraversato il torrente Arda, toccava Lugagnano e Monastero, per poi
proseguire fino a
Bardi e alla Valle
del Taro. Alternativi ad esso erano almeno altri due tragitti a
treccia. Il primo si riferiva ad una deviazione che, abbandonata la Via
Emilia a Pontenure, puntava diretta al Monastero di Val Tolla per
poi re-immettersi sull’itinerario principale di Val d’Arda,
risparmiando qualche ora di viaggio. Il secondo era una via di crinale
(Passo del Pelizzone), che passava dal borgo fortificato di Vernasca
e Vigoleno ed era molto vantaggioso per chi proveniva dall’abbazia
di Chiaravalle alla Colomba di Alseno, che ricoprì certamente un
ruolo di primo piano nel pellegrinaggio medievale piacentino.
La tappa di Fiorenzuola medievale
includeva la città murata, il castello, il Monastero vescovile e la
Chiesa plebana. Gli Ospedali dei SS. Pietro e Fiorenzo, di San Giacomo della
Madonnara, quello dei "De Fidusia", di San Lazzaro, di Santa
Margherita, di S. Maria dei Battuti.
Interessante è una visita alla
Chiesa Parrocchiale, dove abbiamo trovato -su una lapide della
controfacciata- menzione dei Cavalieri
Templari che nel 1211 presero sede a
Fiorenzuola, nella chiesa di Santa Margherita che, alla soppressione del
loro Ordine, passò ai Cavalieri di San Giovanni (poi di Malta).
Nel 1132 Bernardo di
Chiaravalle, uno dei fondatori dell'Ordine
Cistercense, soggiornò in questa città
e mise le fondamenta per la vicina
abbazia
di Chiaravalle della Colomba ad
Alseno. Il santo di Clairvaux è anche co-patrono di Fiorenzuola ed è
tutt'oggi molto sentito.
La parrocchiale (Collegiata), che
è intitolata a San Fiorenzo di Tours, venne iniziata nel XIII
secolo e ha conosciuto un lunghissimo cantiere edilizio, fino agli ultimi
restauri del 1933. Sull'architrave del portale laterale (di fronte al
campanile) si legge "Porta Coeli", un frammento della ben più
lunga frase biblica riferita al sogno di Giacobbe ("Terribilis est
locus iste! Hic domus Dei est et Porta Coeli").
La torre campanaria si trova sul
lato opposto al monumento, curiosamente. Ha una base quadrata, detta anche
rocca centrale, e si eleva su un basamento tardo romano costituito
dal rustico bugnato del paramento attorno alla porta.
Nei pressi c'è il Vicolo dei
Templari, che abbiamo percorso fino in fondo, non rinvenendo tracce
consistenti medievali, che comunque si apprezzano forse meglio dalla
piazza della chiesa, guardando in alto, sopra il caseggiato dipinto in
rosso.
In fondo al vicolo, a sinistra, fa
angolo un bellissimo palazzo gotico, Palazzo Grossi, una preziosa
testimonianza rinascimentale della cittadina.
|
|