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"Voi che pel mondo gite errando, vaghi
di vedere meraviglie alte e stupende
venite qua, dove son facce orrende,
elefanti, leoni, orsi, orchi e draghi"
Se andate nel Lazio, in provincia di Viterbo, non perdete l'occasione per
visitare una curiosità affascinante e misteriosa: il Parco dei Mostri,
situato in Località Giardino, a meno di due chilometri dall'abitato
di Bomarzo.
Nella foto, una stele con Giano bifronte, all'ingresso del percorso del
Parco dei Mostri
La cittadina di Bomarzo vanta lontane origine etrusche, ma il fatto che la
rende tanto particolare è dovuto a Pierfrancesco Orsini, detto
"Vicino", un bizzarro personaggio, a metà tra il guerriero e il letterato,
che a partire dal 1552 ideò e fece costruire, su suo progetto, un magnifico
giardino a terrazze degradanti verso il fondovalle, dove si trovano,
completamente immerse nella natura, sculture in roccia, alcune delle quali
immense, scolpite negli stessi massi che affiorano dal terreno e
raffiguranti i mostri che hanno dato il nome al parco: personaggi
mitologici, orchi, sirene, giganti, draghi e costruzioni ancora più
emblematiche, come un'assurda casa pendente con le mura inclinate.
Il parco di Bomarzo fu ignorato per secoli. Riscoperto dai pittori
surrealisti e rimesso in ordine, resta unico nel suo genere, anche se molte
ville patrizie della stessa epoca hanno figure allegoriche simili. Per
esempio, a Saonara (in provincia di Padova), nel parco della Villa
Valmarana è stato costruito nel 1813 un percorso fra elementi simbolici
su modello di Bomarzo, interessante, ma non grandioso come l'originale.
Il principe di Pelagonia, durante i lavori di ristrutturazione della sua
villa di Bagheria (vicino a Palermo), alla metà del Settecento, fece
riempire la casa di animali fantastici, specchi deformanti e mostri.
Ferdinand Cheval costruì, con le sue stesse mani, il "Palazzo Ideale" di
Hauterives, in Francia, a una settantina di chilometri da Lione. Il
materiale erano pietre dalla forma strana, raccolte nei fiumi e nei campi.
Nella foto sotto, uno dei mostri del Parco
Alcune delle sculture del Parco di Bomarzo sono molte ben conservate, di
altre il tempo e le intemperie hanno distrutto particolari e cancellato
parte delle molte e strane iscrizioni che si incontrano passeggiando, come
quella sopra o come questa:
"Colui che non si dirigerà verso questo luogo/ con gli occhi spalancati e
le labbra serrate /non ammirerà i sette famosi monumenti dell'universo".
Non si conosce il motivo per cui fu costruito il parco. Una iscrizione
chiede al visitatore di guardarsi intorno e poi di dire "se tante
meraviglie sien fatte per inganno o pur per arte".
Una chiave di interpretazione è che le sculture siano simboli occulti,
che segnerebbero i livelli di una via interiore che un ipotetico iniziato
dovrebbe percorrere per arrivare alla perfezione. Le creature mostruose ed i
personaggi mitologici sarebbero, perciò, i mostri dell'inconscio da
combattere e le tentazioni che l'iniziato dovrebbe superare prima di
arrivare alla perfezione, raffigurata da un piccolo e aggraziato tempio. Per
questo il parco è chiamato dagli esoteristi "Bosco sacro" e
viene considerato un vero e proprio "percorso iniziatico", che spiazza e
sbalordisce.
Nella foto, Ercole che uccide un nemico
Mistero nel mistero, nella zona ad Ovest del parco, coperta di boschi, circa
dieci anni fa è stato scoperto un altare sacrificale, scolpito in
peperino (molto comune in tutta la zona), con incisioni e simboli
misteriosi, tra cui un sole con raggi curvati verso sinistra.
La superficie presenta un alveo rettangolare e canali di scolo, tipici degli
altari per sacrifici cruenti (lo scopo era di far defluire il sangue delle
vittime). Sui lati si trovano nicchie che potrebbero aver avuto la funzione
di contenere gli strumenti propri dell'esercizio del culto. Di quale culto
si trattasse, però, non ci è dato di sapere con certezza, anche se alcuni
studiosi hanno ipotizzato l'adorazione di potenze uraniche e non solari.
Il Parco dei Mostri di Bomarzo si può visitare a pagamento dall'alba al
tramonto. Per informazioni: tel. 0761 924029.
(Autrice:Devon Scott)
L'articolo è presente nella
sua forma originale in
http://www.specchiomagico.net/giardinibomarzo.htm
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