|
Il
tradizionale evento a scadenza annuale è giunto quest'anno alla sua
decima edizione. Un cammino bellissimo e denso di ricerca, che ci sta
portando tante soddisfazioni, confronti, esperienze emozionanti.
Il ritrovo è stato alle 11.30 presso il Parco naturalistico di San Rocco
a Spirano (Bg), dove abbiamo potuto ammirare il santuario omonimo, il
laghetto alimentato da una sorgente, i viali dai colori caldi dell'autunno
appena iniziato e scambiarci le prime battute. Quest'anno ci ha onorato
della propria presenza il Gruppo Archeologico Ambrosiano (GA.AM) di
Milano, cui sono associata. Undici soci erano presenti e con la loro
simpatia e attenzione hanno caricato la giornata positivamente; altre
diciotto persone erano "volti noti", che fa sempre piacere
ritrovare anche se alcune defezioni di amici che avrei voluto vedere
accanto a me, proprio in questo decimo anniversario, mi hanno dispiaciuto
(bisognerà sculacciarli di santa ragione). In totale 29 persone vivaci,
partecipative, serene.
Il
pranzo si è svolto nel ristorante limitrofo al Parco, da cui trae anche
il nome, ambiente semplice e confortevole.
Contrariamente
alle previsioni meteorologiche che davano pioggia tutto il giorno e in
particolare nel pomeriggio, è invece spuntato il sole cosicchè, nel dopo
pranzo, abbiamo potuto stare nella terrazza all'aperto, e qui ho
"deliziato" gli astanti con una breve presentazione dei miei due
libri appena pubblicati. Uno era in cantiere da quattro anni, iniziato a
scrivere subito dopo l'uscita del primo saggio (scritto con Giulio Coluzzi),
e proseguito con grande impegno e dispendio di energie. Il titolo è
"Ludica, Sacra, Magica. Il censimento mondiale della Triplice
Cinta", che raccoglie oltre 2.500 esemplari dell'antica incisione
dello schema del filetto o del mulino, censiti in tutto il mondo e
acquisiti sia da ricerca diretta che dalla bibliografia o da segnalazioni
di attenti osservatori. Naturalmente l'investigazione ha portato ad
individuare, dietro l'aspetto ludico di questo schema, potenti significati
simbolici, che occupano tutto il terzo capitolo del libro. Il primo e il
secondo capitolo sono dedicati all'excursus storico e geografico
del soggetto, cercando di stabilirne l'origine sia cronologica che
geografica. Il quarto capitolo, restituendo il valore sociale a questo
gioco a pedine, analizza la sua importanza nella società dei nostri
nonni, fatta di cose semplici e divertimenti casalinghi, ma ha considerato
anche la sua ubiquitarietà come elemento decorativo, ancora oggi molto
usato. La seconda parte del libro contiene tutto il censimento, suddiviso
per continenti, nazioni, località e contesti, nonchè la posizione, il
modello, il numero di esemplari presenti in quel contesto stesso. In
chiusura del volume è stato dato uno spazio a 11 grafici esplicativi e ad
una breve analisi statistica, dalla quale emerge immediatamente come la
Triplice Cinta, allo stato delle attuali ricerche, sia eurocentrica.
L'Italia occupa il primo posto assoluto con oltre mille esemplari. Un
censimento che è destinato ad evolvere ed incrementarsi con scoperte di
esemplari inediti. Dunque, guardatevi attorno e continuate anche voi a
segnalare!
Un momento
della presentazione dei libri
L'altro
libro, che ho pubblicato in contemporanea, è un omaggio al mio sito, a
questo sito che da dieci anni cammina insieme a voi che lo seguite con
entusiasmo e attenzione, e di questo debbo infinitamente ringraziarvi.
L'idea è di trasferire tutta la mole di Ricerche dal mondo virtuale a
quello cartaceo, in maniera tale che articoli, studi e indagini siano
facilmente consultabili nella libreria di chiunque ne abbia l'interesse.
Per il momento ho pubblicato una sola sezione, le Antiche Civiltà,
naturalmente in una forma adatta ad un saggio, con diverse notizie nuove e
qualche argomento inedito. Essendo volumi autopubblicati, ogni forma di
divulgazione e "passaparola" sarà grandemente gradito.
Ho
particolarmente apprezzato, e in parte mi ha commosso, l'intervento di mia
sorella Lorena, la quale (senza che l'avessi pagata, eh!) ha preso la
parola e ha invitato i presenti ad unirsi in un applauso compensativo per
tutto l'impegno, l'amore e la passione che da dieci ripongo in questo sito
e nella Ricerca. Grazie!
Dopo
questa soleggiata parentesi, il gruppo si è diviso in due parti: una è
andata a visitare l'Oasi dei Fontanili e delle Risorgive di
Spirano, l'altra si è recata ad Urgnano, dove si sono visitate la
Parrocchiale e il pittoresco campanile del Cagnola, con le cariatidi.
La parrocchiale e
il vicino campanile circolare, visti dal castello
Riunitisi
tutti i partecipanti, alle 16.30 circa è partita la visita guidata alle
sale interne del Castello Visconteo, meglio noto come Rocca Albani, cui
abbiamo dedicato
ampio spazio in questo sito alcuni anni fa. Ci eravamo infatti
occupati della storia, dei simboli e delle leggende che circondano questo
affascinante maniero medievale, più volte rimaneggiato. A distanza di
tempo, rivedere queste stanze -molto migliorate e restaurate mirabilmente
- è stato molto bello. La guida ha saputo farci tuffare nell'epoca d'oro
del maniero, e dei personaggi che lo hanno animato. Ci ha parlato del suo
declino e della nuova fase di risveglio quando, acquistato dal Comune, è
divenuto dapprima scuola elementare, poi municipio e da diversi anni è
stato restituito alla sua gloria, tornando ad essere quello che era in
origine.
Collage di bellissime immagini degli esterni
e dell'interno della Rocca Albani
Nel
finale, prima di congedarci, l'immancabile foto di gruppo, da aggiungere
nell'album dei ricordi. Al prossimo Meeting!
Il Gruppo del X Meeting di "Due passi nel mistero" |
|