|
TEMATICHE: Due passi nell'Italia nascosta Simbologia e Cultura Orientale UTILITY: Ricerca veloce titoli per argomento SERVIZI:
|
(a cura di duepassinelmistero) Questa cittadina in provincia di Viterbo merita sicuramente di essere visitata attraverso la millenaria storia che la riguarda ma soprattutto assaporata passeggiando per le sue vie, per le sue chiese romaniche ma di origine assai più vetusta, le sue piazze, i suoi giardini, i simboli ancora presenti sulle facciate di palazzi e case, i suoi dislivelli, le sue colline e i suoi misteri. Abbiamo affidato alle immagini il compito di descriverne la suggestiva bellezza. Cliccando su ognuna si potrà conoscere a quale contesto si riferisce. Molto manca, come è ovvio, ma i nostri 'due passi' servano a stimolare chi ancora non l'ha vista, chi non s'è ancora inebriato al caldo dei suoi colori e dei suoi paesaggi che comunicano direttamente con il passato...( tutte le foto sono di Marisa Uberti)
S.Maria Maggiore. Il
prof. Giuseppe Merzario, nella sua poderosa biografia sui Maestri Comacini*,
ebbe a scrivere, a fine 1800, queste poche ma significative righe attraverso le
quali si può capire che diversi elementi architettonici non ci siano più mentre
altri sono ancora rintracciabilissimi nell'odierno assetto della chiesa. "Tuscania
o Toscanella possiede due monumenti di gran valore storico e artistico privi di
nomi degli autori, ma con impronte tipiche, che li fanno indovinare e quasi
pronunciare.
S.Pietro. Sempre dal prof. Merzario: "L'altro monumento è la chiesa di S.Pietro apostolo, ancor più antica della S.Maria, rinnovata anch'essa posteriormente con facciata, vestibolo, portico, colonne e occhialone (rosone, n.d.r.) di marmo ma intarsiato con figure a mosaico con i simboli dei quattro Evangelisti, dell'agnello pasquale e altri emblemi che la fanno riconoscere della stessa età e delle mani stesse degli artefici della S.Maria. L'erudito Turriozzi che studiò e descrisse Corneto (Corneto Taquinia, una località vicina a Tuscania, n.d.r.) e che studiò e descrisse Toscanella, non resistette dal dichiarare che quelle opere belle e preziose per quei tempi, e ancor degne di considerazione, sono un prodotto non dell'arte romana, che risorse dopo il 1200 con i Cosmati, nè della Toscana non ancora nata, ma della lombarda, che era già antica, e si era estesa in molte province d'Italia" . * Merzario Giuseppe "I Maestri Comacini. Storia artistica di mille duecento anni (600- 1800)", Edizioni Amiedi Milano, 1893, Volume II, cap.XXXVIII 'I Maestri Comacini nella città e nel territorio di Roma da Martino V a Giulio II', cifr. pag. 400). Sezioni correlate in questo sito:
Per ulteriori informazioni si consiglia di visitare il sito ufficiale del comune di Tuscania: : http://www.comune.tuscania.vt.it/sito_acc/tour.php?cat=TURISMO
www.duepassinelmistero.com Avvertenze/Disclaimer
|