Nell’ultimo libro del dr.
Roberto Volterri,
‘Miracoli?’ è implicita fin dall’inizio una domanda, stante il punto
interrogativo inserito nel titolo. Iniziamo la nostra intervista
all’illustre Autore proprio da qui.
1-Gentilissimo dr. Volterri, è in uscita il suo nuovo libro
“Miracoli?”, dove i punti interrogativi compaiono già nel titolo. Perché
questa scelta e cosa sottende?Non mi dica che lei che è stato un
‘pioniere’ delle scienze di frontiera è ora scettico a oltranza su
tutto o quasi…
Al contrario, rimango dubbioso su tutto ciò che
viene dato ‘per scontato’.
Ma attribuire al Trascendente – chiunque sia,
qualunque cosa sia, ovunque sia. Se c’è… -- il merito, la causa di ogni
fenomeno che non riusciamo ora – e sottolineo ora! – a spiegare e che quindi
viene etichettato come ‘miracolo’, mi sembra eccessivo. Ho quindi voluto
analizzare non scetticamente, non con preclusioni mentali immotivate (alla
Cicap, insomma…), ma da una diversa angolazione, una serie di fenomeni
definiti ‘miracolosi’. Ma che, forse, in un futuro non lontanissimo
potrebbero essere spiegati alla luce della Fisica, della Biologia, della
Chimica, della Medicina.
Così è avvenuto in passato per moltissimi fenomeni,
così potrebbe avvenire per molti altri, oggi definiti ‘miracoli’. Ecco il
motivo del ‘punto di domanda’.
Prima di Franklin & C. il fulmine era considerato
l’ira divina, poi… abbiamo cambiato opinione.
2- Il libro verte su uno dei temi più spinosi della
storia umana di ogni tempo. Dato che qui ne diamo un’anteprima, può dire ai
nostri lettori, qual è stato il primo soggetto che le è venuto
in mente e quando? Qual è il fenomeno descritto nel libro che l’ha più
incuriosita e perchè?
Mi ha incuriosito un po’ tutta la letteratura
agiografica, dove i ‘miracoli’ si incontrano ad ogni piè sospinto. Ma poiché
nei confronti della sperimentazione sono affetto da innegabile monomania, ho
dato un certo rilievo a quei fenomeni ‘miracolosi’ ove fosse possibile – con
un paio di provette, un po’ di prodotti chimici e molta pazienza – cercare
di riprodurre il ‘prodigio’. Come ad esempio la liquefazione ematica che
avviene in alcuni santuari italiani in determinate ricorrenze. Napoli docet…
3-Ogni capitolo prevede un’ appendice
sperimentale, in cui tutti i miracoli esposti potrebbero essere…'riprodotti’!
E’ realmente così?
Come dicevo, gli ingredienti sono molti: materiale
adatto, know-how, pazienza, un po’ di perizia e – non guasta mai! – una
piccola dose di ‘fortuna. Ma qualcosa si riesce a fare…
Sono certo che molti tra i lettori si avventureranno nella sperimentazione,
così come avvenne molti anni fa (negli anni 1976-1979) quando pubblicai i
miei primi libri dedicati alla Parapsicologia e dintorni: ‘Psicotronica’;
‘Enigma Uomo’; ‘Alla ricerca del Pensiero: ecc. Oggi
ristampati in un unico ‘Manuale di Psicotronica sperimentale’ dalla
Eremon Edizioni di Aprilia
4- Può dirci qualcosa,ad esempio, della ‘pietra
della decollazione’, argomento trattato nel primo capitolo, come stuzzicante
antipasto? Di cosa si tratta?
La pietra della decollazione è la pietra su cui
sarebbe stato decapitato San Gennaro. Pietra che in certe particolari
ricorrenze sembrerebbe ‘arrossarsi’ nei punti in cui fu versato il sangue
del Santo. Ma i dubbi su cosa sia presente sulla pietra stessa permangono.
Nel libro ho però riportato praticamente tutte le
ricette suggerite dall’800 ai giorni nostri per riprodurre la ‘liquefazione
del sangue’ (che, almeno nei nostri esperimenti, sangue non sarà…) in base
soprattutto all’ipotesi tissotropica,
ben illustrata anche in un articolo scientifico dal Dott. Garlaschelli del
Cicap. Funziona egregiamente se l’esperimento viene eseguito con estrema
attenzione.
5- Nel capitolo 4 è alle prese con i miracoli che
pretendono di sfidare le leggi della fisica…
Molti ‘miracoli’ sfiderebbero le leggi della
Fisica: la Levitazione per prima, poiché pare non dare… troppo peso –
l’espressione mi pare appropriata – alla ‘diffusissima’ legge di
gravitazione universale.
Ma esistono inquietanti testimonianze che mettono
la pulce nell’orecchio anche dei più scettici. Però qualche ‘surrogato’
della Levitazione è possibile ottenerlo sperimentalmente ricorrendo a forze
elettrostatiche o all’elettromagnetismo. Nel libro, nell’apposita Appendice
si suggerisce come fare…
6- Ampio spazio è stato dato nel libro a quella che
va sotto il nome di ‘miracolistica religiosa’. Mi permetta la parte
‘diavolo’ per un momento. La Bibbia annovera numerosi episodi a carattere
miracoloso sui quali si è tentato di dare spiegazioni scientifiche:secondo
lei è giusto o fede e scienza devono restare separate?
A parer mio Scienza e Fede possono coesistere –
come coesistono – nell’animo del singolo individuo, ma la seconda non
dovrebbe ( e spesso lo fa…) ostacolare il progredire della prima.
Ricordiamoci ancora del povero Galileo…
Chi sta ora rispondendo alle sue domande – per
fortuna? Per disgrazia? Non so… -- non ‘ha fede’, ma ha un infinito interesse
e infinito rispetto per tutta la fenomenologia legata alla dimensione del ‘sacro’.
Se qualche Appendice sperimentale del libro ‘Miracoli?’
apparirà ‘blasfema’ al lettore, me ne scuso in anticipo ma rassicuro il
lettore stesso che è ben lungi da me assumere atteggiamenti
aprioristicamente ‘spocchiosi’ nei confronti di chi ‘crede’.
Siamo in democrazia ( mi pare…) e ciascuno di noi la può pensare come meglio
crede, senza per questo offendere il prossimo.
7- Nel terzo capitolo si sofferma sui miracoli del
Calvario e ha ‘osato’ proporre una spiegazione ‘alternativa’ a quei misteri
cristiani. Alcuni capitoli invece non prevedono una… appendice pratica:
questo perché sta perfezionando nuovi miracoli o ha temuto di
esporsi troppo, di poter incappare in qualche scomunica?
Quello della ‘scomunica’ è l’ultimo dei problemi
che potrebbero affliggermi. Tenterei di sopravvivere…
Molto più prosaicamente e praticamente, in alcune
direzioni è saggio suggerire qualche semplice esperimento – definiamoli
benevolmente così – per verificare se effettivamente alcuni fenomeni
‘prodigiosi’ possono invece essere annoverati nell’ambito di Scienze ormai
ben consolidate, magari affrontando il problema del ‘miracolo’ da altra
angolazione. In altre direzioni la sperimentazione, almeno a livello
‘amatoriale’ potrebbe essere troppo difficile o anche troppo rischiosa.
Meglio rimandare ad altra occasione...
8- In questa società dove
sembra essersi smarrito il concetto del ‘divino’, è però ancora molto
sentito il fascino del misterioso e del soprannaturale. Se guardiamo alle
antiche cronache (non per emulare il titolo di un suo precedente e
fortunatissimo libro), di fatti prodigiosi e apparentemente inspiegabili ve
ne sono un numero incredibile. Lei pensa che sia più un bisogno
antropologico, il ‘credere’ in qualcosa di soprannaturale, o una abilità
di alcuni per soggiogare altri?
L’una e l’altra cosa. Nel mio caso c’è stata una
sorta di imprinting paterno, poiché mi sono trovato a vivere indirettamente
alcune strane esperienze in casa, dove aghi da lana attraversavano il
braccio di mio padre Oliviero, senza che ne uscisse alcuna goccia di sangue.
Ma facendo cadere in deliquio mia madre Fernanda e, contemporaneamente,
accendendo in me l’interesse per il ‘mistero’. Nella più ampia accezione del
termine.
Di questa mia involontaria ma proficua
‘iniziazione’ ho comunque parlato nel mio libro ‘Archeologia
dell’Invisibile’ di recente pubblicato da Sugarco.
Ma c’è al contempo anche l’abilità di vari
individui, spesso dotati di facoltà ESP ma anche di scarsissimi valori
morali, i quali sono in grado di soggiogare, come lei dice, altri individui.
Basti ricordare il tenebroso Rasputin, il quale aveva in mano, tramite lo
Zar e la Zarina, tutta la Russia dei primi del Novecento…
9-Quando un evento ‘fuori dall’ordinario’ smette di
essere miracolo? Non è un fatto ‘soggettivo’ anche questo?
Quando un evento smette di essere etichettato come
‘miracolo’ entra a far parte, a mio parere, della Scienza, delle Scienze con
la S maiuscola.
Non mi pare un fatto ‘soggettivo’ annoverare il
fulmine tra i più eclatanti fenomeni dell’Elettricità statica, anzichè
annoverarlo tra i ‘miracoli’ attribuibili al buon Giove Pluvio o ad altra
divinità in tutt’altre faccende affaccendata.
10- John Cornwell in chiusura del suo libro “
Paranormale, dossier aperto”, alla fine del suo viaggio attraverso i
meandri del miracoloso e del demoniaco ha scritto”Il fascino di tali
fenomeni può essere traditore, perché può portare ad un’interiorità
narcisistica, alla tentazione del potere e della manipolazione”. Lei è
d’accordo e, se si, perché?
In alcuni casi Cornwell può aver ragione: ricordo
ancora Rasputin e il suo ipnotico fascino esercitato su gentili signore
della sua improvvisata Corte, ma soprattutto sul potere statale
rappresentato dallo Zar e ancor più dalla Zarina. Anche perché sembra avesse
salvato la vita del figliuolo di quest’ultima, affetto da emofilia…
Ma non mi pare assolutamente che ciò accada nella
maggioranza dei casi.
11-Lo stesso autore aggiunge che ciò che ha
documentato in quello che chiama ‘misticismo popolare’ non gli ha fornito
una prova del soprannaturale ma la convinzione che non potrà più bearsi di
un tranquillo scetticismo. Mettendo la parola fine al suo libro,
dottore, lei può dichiararsi dello stesso parere del suo collega?
Io non riesco a bearmi di un ‘tranquillo
scetticismo’. Mi annoierei a morte!
Riesco solo, con gran fatica, ad occuparmi del
‘mistero’ a 360° cercando ove possibile di diffondere un sano e costruttivo
‘dubbio’ sulle reali cause che stanno alla base della fenomenologia
cosiddetta ‘paranormale’ (ma il discorso può estendersi un po’ a tutta la
vasta messe di temi sui quali ho scritto qualcosa…).
Sano e costruttivo (almeno spero…) ‘dubbio’ in
sostituzione delle assolute ‘certezze’ diffuse sia da chi si dichiara
totalmente scettico, sia da chi si dichiara totalmente convinto della
genuinità di gran parte dei fenomeni al limite ( e oltre…) del ‘miracoloso’.
Ora ringrazio lei, gentilissima Marisa Uberti, e i
lettori che avranno avuta la pazienza di seguirmi, di seguirci fin qui e
auguro loro di affrontare sempre queste ricerche all’insegna del ‘gusto
per il mistero’ – come diceva lo scrittore Pitigrilli – ma anche cum
grano salis, come dicevano i nostri lontani padri che abitavano all’ombra
del Colosseo.
Ai quali mi associo senza riserve!
Dott. Roberto Volterri
Ringrazio lei della disponibilità
e le auguro buon lavoro!
(M.Uberti)
Nota: chi volesse
prenotare il libro può visitare il sito della Eremon Edizioni
cliccando qui.