Giovedì, 12
maggio 2011, alle ore 18.30, c'è stato un appuntamento molto atteso per i
lettori di James Redfield (statunitense), laureato e
specializzato in filosofie orientali e scrittore, divenuto celebre in tutto
il mondo per "La
profezia di Celestino",
edito da Corbaccio
(scommettiamo che molto pochi, tra i nostri internauti, non lo hanno letto o
quanto meno sentito nominare, negli ultimi vent'anni...), il cui
protagonista è sostanzialmente un misterioso manoscritto contenente 9
illuminazioni (1). Il romanzo, che venne collocato dai critici nella
cosiddetta corrente 'New Age', era stato fortemente voluto da
Redfield, che lo pubblicò a proprie spese nel 1989, in una serie limitata di
copie. Ma il 'contagio' divenne enorme e la Casa Editrice Warner ne acquistò
i diritti (per 800.000 dollari). Dopo essere stato tradotto in 15 Paesi, in
Italia uscì nel 1994, riscuotendo un successo incredibile. Dopo quel primo,
mai eguagliato romanzo, seguirono altri libri, editi dalla casa Editrice
Corbaccio: La decima illuminazione, Milano 1996; Il segreto di
Shambhala, Milano 2000; Guida alla profezia di Celestino, scritto
con Carol Adrienne, Milano 1995; La visione di Celestino, Milano
1998. Ed ora è pervenuto l'ultimissimo, la 'Dodicesima
Illuminazione. L'ora del risveglio' Milano, 2011, presentato proprio a
Milano in contemporanea con l'uscita nelle librerie italiane.
L'evento si è
tenuto presso la Sala Acomea del teatro Franco Parenti, in via Pier
Lombardo, alla presenza di un folto pubblico (ad ingresso libero).
Numeroso il
pubblico presente all'evento milanese
Bella presenza,
modi pacati e gestualità navigata, Redfiel si è presentato abbastanza
puntuale, ausiliato da Alessandra Callegari per l'introduzione e dalla
traduttrice (lo scrittore non parla italiano). Noi di Duepassinelmistero
eravamo presenti, e curiosi di capire un po' meglio il personaggio, le sue
filosofie di vita e il suo messaggio. In tutta sincerità, dobbiamo
riconoscere di non poterci annoverare tra i milioni di lettori dei suoi
libri, avendo letto solamente il primo, La Profezia di Celestino, ben
16 o 17 anni fa. Un libro che va sicuramente riletto più volte, magari a
distanza di tempo, in base ai cambiamenti esterni e soprattutto
all'evoluzione di coscienza individuale. Perchè nulla rimane immutato, siamo
tutti soggetti al dinamismo.
In un'atmosfera
rilassata e dopo i ringraziamenti inziali allo staff della Corbaccio,
Redfield ha posto al pubblico alcuni quesiti in merito alla
sincronicità. Perchè il nuovo libro parla proprio di
questo:prenderla e metterla in pratica. Tanti piccoli o grandi avvenimenti
cui spesso non diamo peso, non sono 'casuali', bisogna prestarvi attenzione
in quanto ci rivelano quale sia il destino di ognuno di noi. Redfield ha
insistito su temi a lui cari e che si rincorrono nelle sue produzioni
letterarie; per lui le illuminazioni non sono immaginarie:sono reali e
possono cambiare la nostra vita. Il discorso dello scrittore non è di
difficile comprensione: basta guardarsi intorno per avvedersi dei mali della
società, ma non bisogna -a suo dire- temere oltre: su questo pianeta si sta
verificando un ritorno all'integrità morale, un mondo di spiritualità.
Un pubblico attento segue il doscorso di
J.Redfield
Un cambiamento
che è già iniziato e che parte a livello personale. Per riuscire
nell'impresa di fare il salto qualitativo, è necessario convincersi
-sostiene Redfield- che la Verità è da onoare; ciò permette di acquisire
nuova consapevolezza spirituale, per una rinascita spirituale. Aprire la
Mente per offrire un servizio agli altri; la Verità ci libera. Questa
apertura è un'intuizione per capire chi siamo. Inoltre dovremmo avere più
fiducia in noi stessi; siamo più saggi di quanto riteniamo e dobbiamo
conoscerci (e avere idea delle nostre conoscenze) per raggiungere
l'obbiettivo.
James Redfield in un momento della presentazione del
suo nuovo libro
"Ci sono state
tante profezie, tanti calendari, e tutti ci hanno detto che questo doveva
avvenire proprio in questo momento", ha proseguito lo scrittore. Il libro è
un'avventura, per aprirsi a questa nuova Vita, mettendo in atto ogni giorno
la Verità. Ci sono voluti diversi anni per scriverlo e completarlo perchè-
dice ancora l'Autore- voleva accertarsi che 'le mie cose quotidiane
funzionassero in quel modo'. Redfield ha poi accennato al Kharma, alla sua
realizzazione nel momento in cui mettiamo in pratica la verità; perchè in
tal modo attiriamo persone che impareranno a manifestare la verità a loro
volta. Tutte le informazioni ci arrivano quando ne abbiamo bisogno e questo
ci aiuta nella vita di ogni giorno. Ogni azione e reazione scatena una
risposta a livello karmico. Ciascuno è contagioso nei confronti degli altri,
divenendo un modello. Per questo dobbiamo essere consapevoli delle nostre
azioni.
Ne 'La dodicesima
illuminazione' troviamo
lo stesso insegnante di storia
che aveva seguito le tracce della Profezia di Celestino, coinvolto in
una nuova, appassionante, ricerca. Bisogna recuperare nella sua interezza un
manoscritto, di cui si hanno solo dei frammenti. E bisogna fare presto,
perché contiene l’ultima chiave per salvare l’umanità dalla sua rovina.
Il viaggio ha inizio e così
l’avventura, piena di pericoli e di colpi di scena, di nemici e di
sostenitori. Ogni parte di questo misterioso manoscritto riporta una
“Integrazione” della conoscenza spirituale e fa riferimento alle
Illuminazioni della Profezia. Ogni Integrazione deve essere interiorizzata
in sequenza, a partire dalla prima: imparare a mantenere la Sincronicità. La
Profezia di Celestino ha svelato che è possibile, nonostante le forze
avverse, entrare in una dimensione di vita completamente diversa e
spirituale; la Decima Illuminazione, l’Undicesima Illuminazione,
e la Legge dell’Attrazione hanno proseguito sullo stesso cammino. La
'Dodicesima Illuminazione' dovrebbe contenere la chiave finale per
raggiungere il traguardo. Anzi, è il lettore che dovrebbe trovarla, se ha
messo in pratica le altre.
Anche
perchè, da alcune domande del pubblico che sono seguite alla conferenza di
Redfield, pare che non ci sarà più una Tredicesima Illuminazione...
Dal canto nostro, ci limitiamo ad aver riportato queto evento, che è stato
comunque interessante.
La critica
dell'opera di James Redfiel- anche quella cattolica- si è sempre mantenuta
distaccata e polemica. Sono i suoi lettori a decretarne il successo, la
celebrità e a seguirlo costantemente. Un pubblico di fedelissimi che in
internet gli ha dedicato più di 600.000 pagine e che racconta come la
lettura del suo primo libro abbia prepotentemente spinto al cambiamento
interiore per una ricerca verso la propria evoluzione. E' quindi una sorta
di fenomeno, quest'uomo, che è stato capace di attrarre l'attenzione
del mondo su temi spirituali, pur non essendo un religioso o aver fondato
alcun movimento spiritualista. Tuttavia i suoi sostenitori hanno fondato
centri in tutto il mondo per diffondere (tramite seminari e conferenze) il
suo messaggio.