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Interessante, da un punto di
vista conoscitivo, appare ampliare questa ricerca sul significato dei
'nodi' al mondo degli Ordini Cavallereschi (e
Monastico-Cavallereschi).
L'unione tra Cavalieri, infatti, appare molto più che un semplice
legame d'arme.
Oltre che al signore cui erano al 'servizio' e che aveva necessità
di tenerli uniti, essi erano spinti da un senso di solidarietà, lealtà
reciproca,affratellamento e fedeltà.
In genere, gli Ordini legati alle diverse dinastie europee erano
costituiti da pochi personaggi, che si distinguevano per
prestigio,valore e potere e che fossero capaci di tenere veramente uniti
gli altri in una sorta di 'credo' comune, una finalità spesso celata
sotto stemmi, emblemi,blasoni.
In tale contesto, il nodo appare quale mezzo più idoneo per
indicare-senza troppo dare nell'occhio-proprio una com-unione di
intenti e di ideologie.
1)-L'ORDINE DEL COLLARE dei Savoia
Nel 1350, il conte Amedeo VI di Savoia (chiamato il
Conte Verde perchè ufficialmente amava portare abiti di tale colore!)
fondò un Ordine, definito del Cigno Nero, in cui si ritrovavano
pochi Cavalieri che si erano impegnati a non farsi guerra e darsi mutuo
aiuto in caso di necessità ed erano arbitri di loro stessi. Qualche
anno dopo, nel 1362, il Conte Verde volle fondare un altro Ordine,
detto del Collare, che era formato da quindici cavalieri,compreso se
stesso, con cui aveva instaurato un rapporto di devozione speciale.Egli
si poneva sul medesimo piano paritario degli altri, e si chiamavano (tra
loro) "fratelli" e "compagni".Di questi primi
cavalieri (1362-1383) si conoscono i nomativi.
Lo spirito di fratellanza che regnava in tale gruppo si palesa anche
dal fatto che solevano chiamarsi "cugini del sovrano" e
appare suggestivo il loro emblema: un collare,appunto.
(Istruzione dell'Ordine del Collare d'Annunziata-XIV secolo).Immagine
tratta dal volume "Gli Ordini Cavallereschi"di Franco Cuomo.
Perchè proprio un collare?
Segno di dominio o di fedeltà, sottomissione e appartenenza totale.
Ma sul collare appaiono vari NODI, il cui significato sfugge
tuttora una plausibile spiegazione ufficiale.In seguito, essi verranno
chiamati nell'Araldica "Nodi Savoia",ma
originariamente erano detti "Nodi del Signore (che
poteva essere inteso con significato duale, come Dio o il Principe);
"lacci di Salomone" (il che conferirebbe all'emblema
una parentela Massonica) e,ancora, "lacci d'amore".Quest'ultima
considerazione parrebbe verosimilmente legata al fatto che ad Amedeo VI
Savoia, il fondatore dell'Ordine, sarebbe stato donato un braccialetto
adornato di capelli annodati da parte di una misteriosa dama. I nodi del
collare, tra parentesi, sono intercalati da minute roselline.
Si narra che Amedeo VI avesse un culto veramente particolare per i
"nodi",che usava ovunque: sull'elmo,sugli abiti,sulla
gualdrappa del cavallo,sugli emblemi e forse fu il primo ad adottarli.
C'è curiosità anche per la scritta misteriosa che compare
sul "collare",tra un nodo e l'altro: FERT, sigla
aggiunta nel 1409 da Amedeo VIII detto il Pacifico, che fu il primo duca
di Savoia.
Potrebbe alludere ad un legame fondato sul patto e sulla
religione (Foedere et religione tenemur) che mi sembra
plausibile, tra le svariate ipotesi in merito al significato delle
quattro lettere, tenendo conto dello spirito con cui nacque l'Ordine del
Collare (e della Cavalleria in generale).
Nel 1518, l'emblema fu arricchito da Carlo III (detto
il Buono) di un pendaglio che rappresentava la Vergine in atto di
ricevere l'Annuncio dell'Arcangelo Gabriele per cui, da quel momento,
l'Ordine prese il nome di Ordine Supremo della S.S.Annunziata e
il numero dei Cavalieri salì a venti ("cinque in più per onorare
le 5 piaghe di Cristo").
L'ordine del Collare, pur tra alterne vicende, ha attraversato quindi
la storia ed è giunto al Regno d'Italia. Nel 1869, Vittorio Emanuele
II operò alcune modifiche agli Statuti, aprendo la possibilità di
farne parte anche a chi fosse privo di quarti nobiliari ma si fosse
distinto verso la Corona.
Si continuavano a chiamare "cugini del re" e ad essere
venti.
Nel 1946,con la caduta della Monarchia in Italia, l'Ordine non
ha cessato di vivere ed è ancora gestito da Casa Savoia, che promuove
nuove e regolari ammissioni, poichè si tratta di un Ordine di origine
dinastico/familiare, antecedente alla costituzione del regno, perciò
gode di autonomia ed è molto rinomato nell'araldica europea ( che lo
considera, pare, alla stregua del celeberrimo Ordine della
Giarrettiera).
Dal sito http://www.esonet.org/dizionario/c.htm
apprendiamo il significato del collare in ambito Massonico:
Collare: Fa parte
dell’abbigliamento rituale massonico, indossato solo dai Fratelli che
ricoprono cariche di Dignitari ed Ufficiali di Loggia, ed è simbolo
distintivo della funzione svolta. È indicatore di impegno a favore
dell’Ordine, essendo un carico appeso al collo per ricordare il peso
della funzione affidata dalla Loggia, anche se, per la sua forma a
mandorla od a triangolo rovesciato, con il vertice rivolto verso il
basso, rappresenta contemporaneamente un sigillo di comando, poiché
scende acutizzandosi, come una freccia scoccata dall’alto. Al C viene
appeso il Gioiello (v.), che è generalmente didascalico o comunque
speculare rispetto alle funzioni dei Dignitari e degli Ufficiali.
Interessante valutare il rapporto analogico ipotizzabile tra il Gioiello
ed il cuore sul quale esso sta sospeso: il tema evocato dal Gioiello
deve simbolicamente penetrare nel centro dell’essere umano portatore
ed informarne le funzioni. In molte Logge, specie delle Obbedienze
nordiche, tutti i Fratelli indossano un C. di dimensioni ed appariscenza
inferiore a quello già considerato, e viene utilizzato per appendervi
il Gioiello, ovvero l’emblema, con denominazione, numero distintivo ed
Oriente di appartenenza, della Loggia
Bibliografia:
Franco Cuomo,op.cit.-Newton Compton Editori
2)-L'ORDINE DEL NODO
(foto di G.Coluzzi). Lastra tombale di un Cavaliere appartenente all'Ordine
del Nodo, esposta nei sotterranei della
Chiesa di San Lorenzo Maggiore a
Napoli,che conserva alcuni sarcofagi di Cavalieri di
epoca medievale. Recita la didascalia: «Manifattura napoletana. Ca.
1330. Lastra tombale di un Cavaliere dell'Ordine del Nodo».Il
personaggio presenta una sorta di 'cappio-nodo' sul gomito della manica
destra della propria armatura(quella si sinistra non si vede).
Questo Ordine nacque, a quanto si sa, sotto il Regno di Napoli, due
anni dopo quello del Collare e fu denominato Ordine del
Nodo, altrimenti detto dello Spirito Santo o
nodo d'Amore (con cui si denominano anche i nodi presenti nel
'collare' dell'Ordine visto precedentemente). Un Ordine che merita di
essere approfondito, poichè si rifaceva al Santo Sepolcro e-forse-
sotto l'impronta religioso/cristiana, celava quella esoterica.
Per ulteriori info:
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