Nodi e colonne...
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(di Marisa Uberti e Michele Trapani)

Tavola dei Canoni con miniature 'ornamentali'(Codice Bizantino della Biblioteca Palatina di Parma).

Tre colonne annodate in questo Codice Bizantino, un collegamento tra Occidente e Oriente?

 Sono grata a Michele Trapani di avere condiviso con me l'entusiasmo e l'interesse per  il simbolismo del 'nodo'alle colonne.Quando gli parlai delle 'mie' colonne annodate, egli si mostrò immediatamente entusiasta e mi disse che era curioso il fatto che,nel suo passato di capo-scout, i 'nodi' erano stati quasi una mania.

Io ero reduce da una visita alla città di Monaco di Baviera,dove avevo incredibilmente rintracciato una Colonna annodata di cui non ero assolutamente a conoscenza(e forse ben pochi lo sono o non vi prestano attenzione). Ma quando i nostri 'sensi' imparano ad estendersi 'oltre' la fisicità,ecco che percepiamo la 'presenza muta' di un elemento che ci sta aspettando, e che ci richiama,con quella forza invisibile che ci permette di trovare quanto cerchiamo.

A Monaco non avevo riscontrato la presenza di colonne annodate, fino a quel momento.

 Alcune considerazioni sulla colonna ofitica Monacense,che appare particolare:

  • questo nodo è diverso da quelli da me incontrati perchè NON lega insieme coppie di colonne, mentre come abbiamo visto nella sezione precedente, i nodi 'uniscono'o due o quattro colonne.L'ho riscontrato anche in altri luoghi: qui,nell'Abbazia Benedettina(poi cistercense) di Vidor(Treviso) e in quella di Follina,per esempio

  • La colonna qui è UNA sola!  Sembra abbozzarsi in quattro parti ma è fusa in un unico fusto, su cui l'autore ha voluto ugualmente apporre un NODO. Perchè?

Qui possiamo vedere il manufatto in laterale sinistra, entrando dalla chiesa lo vediamo così.

  • Anton Pruska si limitò a riproporre uno stile 'ornamentale'che aveva già visto in loco, riproducendolo fedelmente o è stato un parto della sua fantasia scultorea?  Sarebbe interessante sapere qualcosa di più su questo personaggio ma le notizie scarseggiano.Di certo,ho potuto sapere che nacque il 1/06/1846 a Goldbrunn/Böhmen e che morì il 24 /7/1930 a Monaco di Baviera.Studiò all'accademia di Praga e a Monaco.Fu professore tra il 1895-1915;tra il 1892 e il 1930 lavorò nella chiesa di St.Anna a Monaco,di cui ammiriamo il pulpito in questione.Lavorò anche alle sculture plastiche nel castello di Linderhof e nella Schackgalerie;tra il 1893-1900 nella facciata e nella Saal des Künstlerhauses;tra il 1896-1900 anche per il Nationalmuseums.Prestò la propria opera anche in varie chiese di Monaco di Baviera.
 
  • E' una remotissima probabilità quella che Pruska potrebbe essere stato a contatto con la Confraternita dei Maestri Comacini i quali, ammettendo le tesi del Merzario, avrebbero continuato per generazioni e generazioni a tramandarsi certi segreti del mestiere?
  • Le domande sono legittime per non lasciare slegato un discorso che potrebbe anche non esserlo affatto!

 

Ecco il nodo visto anteriormente in primo piano e lo si confronti con i nodi visti nella sezione precedente.

Ancora una visuale della parte sinistra e,sotto,di quella destra.

  • E' possibile un collegamento con tutte le altre colonne annodate? L'importanza di apporre un NODO sotto un pulpito,ad esempio, ci riconduce a quanto afferma il pievano di Gropina, che intende sottolineare come esso-in questa posizione-sottenda alla Trinità, le due colonne sono il Padre e il Figlio e il nodo che le unisce,lo Spirito Santo. Ma a Monaco la colonna è fusa insieme.Il Pulpito è quella parte della Chiesa che riveste un'importanza eccezionale:nessuno potrebbe salirvi perchè è il posto di Dio, da cui Lui emana la Sua parola. E'fatto per restare simbolicamente vuoto, perchè nessuno Lo ha mai visto: una presenza che ognuno di noi deve percepire dentro se stesso.

Anche la colonna annodata del chiostro della Chiesa di Santa Sofia a Benevento è davvero singolare,come si nota nell'immagine

La copia di colonne è SALDATA insieme e "subisce" una lieve torsione,tanto che (vista di lato) sembra essere una,che dal nodo in poi si 'ramifica'. Un nodo veramente 'speciale',molto allungato. Un simbolismo sicuramente da approfondire.

ALTRI NODI,ALTRE COLONNE...

In Portogallo,presso il Mosteiro dos Jerónimos(Monastero di S.Geronimo) sono  presenti delle colonne che vale la pena segnalare per la loro forma variabilmente 'intrecciata', come si nota dalle fotografie:

  Qui,all'interno di un 'triangolo'formato dall'intrecciarsi delle colonne,che sembrano trasformarsi mirabilmnte in corde marmoree, è stato inciso un piccolo volto.

  Questa colonna dà,invece,l'impressione di un albero che si ramifica e si intreccia.

In questa foto vediamo chiaramente l'intreccio imposto dall'artista a tre colonne,quasi a formare un 'nodo'anche se siamo distanti dalla tipica colonna annodata riscontrata in Italia e nel nord Europa.

  'cerchi'legati tra loro e nodi vegetali al di sopra e al di sotto, sempre all'interno del monastero di S.Geronimo. L'Edificio è del XVI secolo, fu costruito sotto il regno di D. Manuel I, consacrato alla scoperta del cammino marittimo per l'India.
Accresciuto e concluso da D. João III (1502-1557), è una delle più importanti costruzioni nazionali Portoghesi, classificata dall'UNESCO come Patrimonio Mondiale.

Sempre a Lisbona,presso la Torre di Bèlem,vi è una scultura a forma di fune annodata,attribuita allo scultore Francisco de Arruda.La datazione è compresa tra il 1515 e il 1520

L'amico Michele Trapani, scout appassionato di scienze esoteriche,ci illustra i vari tipi di nodi e il loro significato,partendo da una considerazione di natura pratico/razionale per poi elevarci ad un livello simbolico.
Nelle colonne a cui fanno riferimento le fotografie presenti nella sezione precedente e in questa, ho riscontrato 3 tipologie principali di nodi che vado ad elencare:
1) nodo piano
2) gassa d'amante
3) nodo diamante
4) A questi possiamo aggiungere un quarto tipo (anche se propriamente di
nodo non si tratta) ovvero mi riferisco alle colonne intrecciate.

1: Il "nodo piano" da un punto di vista pratico serve ad unire due cavi. Se
abbiamo un cavo di lunghezza "A" ed uno di lunghezza "B" per suo tramite ne
otterremo uno di lunghezza "C".
Simbolicamente, il significato mi sembra
chiaro. i due opposti, maschile e femminile o se si preferisce Zolfo e Mercurio
vengono uniti dal Sale (il nodo). Quest'ultimo infatti nella realtà
microcosmica rappresenta la volontà che non ha genere (come gli angeli,
sessualmente indifferenziata). Il fare un nodo infatti è un atto volitivo
(io "voglio" unire due cavi).
Nel caso in cui le colonne sono quattro, la cosa mi sembra
assai interessante. in questo caso l'atto volitivo si estende ai quattro
elementi della natura il tutto a rappresentare la "quintessenza" (l'essenza
che sancisce il patto tra i quattro elementi).

4): Questa rappresentazione intrecciata simbolicamente è simile alla
precedente. di due faccio uno tramite volontà (l'atto di intrecciare)
tuttavia l'enfasi mi sembra sullo sviluppo verticale che potrebbe essere un
riferimento alla colonna vertebrale umana nella quale scorrono le due
energie opposte una ascendente e l'altra discendente (Ida e Pingala).

2) e 3): La "gassa d'amante" ed il "nodo diamante" hanno caratteristiche
pratiche del tutto simili tra loro ma assai differenziate dai casi
precedenti.
Trattasi di nodi "occhiati" che servono cioè a realizzare un cappio di
lunghezza fissa in fondo alla fune. Esempi di questi nodi ci vengono forniti
da due foto relative al monastero "dos Jerònimos" di Lisbona . Sicché lo
scopo di questi tipi di nodo è formare un cerchio con tutte le sue
connotazioni simboliche.
Nella foto con la "gassa d'amante" vi sono due cerchi interconnessi tra loro
formanti un "otto" (anche qui il simbolo è chiaro). In quella con il "nodo
diamante"
(scattata nello stesso monastero di Lisbona) abbiamo quattro
colonne formanti un cerchio (molto ben dissimulato tra l'altro).

Per quanto è relativo al nodo trovato sulla colonna a Monaco di Baviera, sembrerebbe trattarsi  di un "doppio nodo piano" del tutto simile a quello che si trova a Verona di cui ho precedentemente scritto.
Dall'immagine pare che

  •  le quattro colonne siano così vicine da formare un unico elemento;
  •  inoltre sembrano ruotate nello spazio di 45°. Quest'ultimo particolare rende il nodo
    "innaturale".
  • Cosa volevano indicare con quest'angolo di rotazione?

Comunque sia, da quattro colonne ne ottengo una.

Tutto questo suggerisce il rapporto 1 : 4 che stabilisce un legame tra Luna
e Sole rispettivamente, perché 18 (nutazione) / 72 (precessione) = 1 / 4.

Grazie agli spunti di Michele, ritorniamo all'unione degli opposti che -fondendosi-originano nuovamente l'unità.

Seguendo, poi, la chiave esoterica e ricordando che al di sopra del nodo vi sono i simboli del Tetramorfo, assimilabili alle quattro Operazioni Alchemiche fondamentali (dall'uomo materiale a quello divino, spiritualizzato), possiamo scorgere realmente, nella fusione delle quattro colonne, la 'ricongiunzione' -attraverso lo Spirito(il nodo) o Sale-all'Unità primordiale, indissolubile dal resto. Personalmente mi pare molto emblematica questa colonna ofitica, oltre che unica nel suo genere(almeno per adesso, fino a che non ne verranno censite altre).

La particolarità del nodo teutonico inoltre, fa riflettere sul fatto che  pare 'apposto', applicato, forse 'stampato' ma resta da capire a fondo se coloro che eseguirono i nodi alle colonne o come elemento scultoreo, scegliessero uno specifico tipo di nodo e perchè.

Lo studio dei nodi alle colonne appare lungo e particolareggiato, profondo nei suoi aspetti affrettatamente 'decorativi'.  Dall'interpretazione di questa forma di 'linguaggio', infatti, potrebbero derivare considerazioni sorprendenti.

 Si potrebbe intravedere, nella forma annodata,specie quando composta da un enorme annodamento che abbraccia quattro colonne insieme, un serpente arrotolato che non ha nè inizio nè fine, che scaturisce e poi rientra nell'invisibile.Infatti non si riesce ad individuare il punto da cui parta il nodo, è come se la colonna fosse diventata malleabile sotto lo scalpello e l'artista la modellasse come si fa con la creta, conferendole forma e direzione desiderate! Quindi egli la  fa ruotare,girare, voluire e poi la riporta nelle direzione verticale.E' un'opera davvero incredibile.

A proposito di simbolismo del serpente, ho trovato interessante questo stralcio (di un articolo più ampio) dal titolo:

L'ALCHIMIA NELLA MURATORIA OPERATIVA (tratto da http://www.memphismisraim.it/id13.htm)

 

 

"Dalla completezza del saggio di Carlo Hoede su i Maestri Comacini (R. L. Quator Coronati di Bayreuth, trad. di Fernando Vidotti nel I° Quaderno del gruppo di ricerca di Bologna, 1980), si ricava, tra l'altro, una notizia che considero una misteriosa testimonianza alchemica tra i Liberi Muratori Operativi: il Simbolo del Serpente trasferito nelle Colonne delle Chiese. Il serpente elevato da Mosè per espressa volontà divina, compare sul Tau e già rientra nell'esoterismo biblico. Hoede (e le sue autorevoli fonti) riprende il tema e conduce l'immagine fino all'araldica ghibellina (il biscione dei Visconti) ed alla magia: in Benevento (patria di un albero di ispirazione druidica e poi trasfigurato dalle leggende nel "noce delle streghe") sarebbe ancora custodito "il serpente bicipite di bronzo."
Il fatto è che i Longobardi (pagani e mai forse completamente cattolicizzati) avevano conservato il culto del Serpente. Noto però che esso già doveva esistere in Italia, se è vero che, durante la guerra greco-gotica, quando la fame costringeva la gente a riesumare i cadaveri per sfamarsi, riaffiorano superstizioni pagane, quali l'adorazione della Vipera. Ancora Hoede: "San Michele, protettore dei Longobardi ed espressione di tradizioni solari e di Mitra, è raffigurato dominatore del serpente e perfino tra due serpenti, come Ercole. I Comacini trassero dai Longobardi notevole protezione che fu esempio di dominatori succedutisi in Italia, e la loro zona di influenza divenne europea. Il motivo serpentiforme si sviluppò nella Colonna intrecciata (a san Quirico d'Orcia, Wurzburg, Budingen, Oberstrese e altrove)".
Nel linguaggio alchimistico il Serpente indica il Mercurio, onde il Caduceo ermetico presente con il bastone (il Telesma) alato, l'energia equilibratrice del dualismo universale, ed il principio (ligneo) del Fuoco. Siamo dinanzi all'archetipo della purificazione (verso cui Mercurio guidava le anime dei trapassati) e dunque dell'eterno ritorno di Eraclito (il mondo rinnovato nel Fuoco) ed alla Apocatastasi dei Padri d'Oriente (la liberazione definitiva dal giogo del Male, con la scomparsa della Terra, opera demiurgica divenuta inutile). Siamo giunti infine al punto d'arrivo di tutte le trasformazioni, all'ideale dell'ALCHIMIA. Per questo il serpente rievoca il passaggio del Mar Rosso, la liberazione, e con le immagini dell'umidità e del Giordano, l'ergersi verso il proprio destino in alto, del modello umano, nato di acqua e di cenere. Con le loro originali colonne i Maestri Comacini davano dunque l'immagine della trasmutazione (in armonia con quella cristiana catartica orientale):il mistero restava per i profani, non per gli edotti della virtù del Serpente.

Qualcun altro,dunque, oltre la sottoscritta,che ritiene non solo possibile ma certo il legame tra Comacini e colonne annodate e il loro sottendere ad un significato nascosto,da penetrare.

Molto interessante ed esteticamente pregevole anche la frequentissima 'colonna ritorta', (chiostro della Basilica di San Giovanni in Laterano-Roma)

Si osservi come questa coppia di colonne ricalchi la simbologia dei due serpenti attorcigliati, come in questa miniatura* che ricorda, del resto, anche il Caduceo.

(*miniatura di iniziale con coppia di serpenti attorcigliati,tratta dal Grande passionario di Weissenau, f.95r; Xi-XII-sec.)

 

(chiostro della Basilica di San Paolo fuori le Mura-Roma). Da rilevare che in questi chiostri,molto simili nell'impianto architettonico e decorativo,sono presenti anche i simboli delle "Triplici Cinte" e -nel secondo-anche questa particolare incisione di non chiara decifrazione(appello a chi ne sapesse qualcosa in più):

(l'incisione si trova sul muretto alla base delle colonne nel chiostro).

 

(Continua-)

 

Ringraziamenti:

sig.ra M:Luisa dall'Orto per le foto delle colonne presso il  Monastero di S.Geronimo in Portogallo

Sig.ROBERTO LUNGHI per la foto della colonna annodata presso il Chiostro di S.Sofia,a Benevento.