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Tematiche: Simbologia e Cultura Orientale Utility: Servizi:
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(di Marisa Uberti e Michele Trapani) Tavola dei Canoni con miniature 'ornamentali'(Codice Bizantino della Biblioteca Palatina di Parma). Tre colonne annodate in questo Codice Bizantino, un collegamento tra Occidente e Oriente? Sono grata a Michele Trapani di avere condiviso con me l'entusiasmo e l'interesse per il simbolismo del 'nodo'alle colonne.Quando gli parlai delle 'mie' colonne annodate, egli si mostrò immediatamente entusiasta e mi disse che era curioso il fatto che,nel suo passato di capo-scout, i 'nodi' erano stati quasi una mania. Io ero reduce da una visita alla città di Monaco di Baviera,dove avevo incredibilmente rintracciato una Colonna annodata di cui non ero assolutamente a conoscenza(e forse ben pochi lo sono o non vi prestano attenzione). Ma quando i nostri 'sensi' imparano ad estendersi 'oltre' la fisicità,ecco che percepiamo la 'presenza muta' di un elemento che ci sta aspettando, e che ci richiama,con quella forza invisibile che ci permette di trovare quanto cerchiamo. A Monaco non avevo riscontrato la presenza di colonne annodate, fino a quel momento. Alcune considerazioni sulla colonna ofitica Monacense,che appare particolare:
Qui possiamo vedere il manufatto in laterale sinistra, entrando dalla chiesa lo vediamo così.
Ecco il nodo visto anteriormente in primo piano e lo si confronti con i nodi visti nella sezione precedente. Ancora una visuale della parte sinistra e,sotto,di quella destra.
Anche la colonna annodata del chiostro della Chiesa di Santa Sofia a Benevento è davvero singolare,come si nota nell'immagine La copia di colonne è SALDATA insieme e "subisce" una lieve torsione,tanto che (vista di lato) sembra essere una,che dal nodo in poi si 'ramifica'. Un nodo veramente 'speciale',molto allungato. Un simbolismo sicuramente da approfondire. ALTRI NODI,ALTRE COLONNE... In Portogallo,presso il Mosteiro dos Jerónimos(Monastero di S.Geronimo) sono presenti delle colonne che vale la pena segnalare per la loro forma variabilmente 'intrecciata', come si nota dalle fotografie: Qui,all'interno di un 'triangolo'formato dall'intrecciarsi delle colonne,che sembrano trasformarsi mirabilmnte in corde marmoree, è stato inciso un piccolo volto. Questa colonna dà,invece,l'impressione di un albero che si ramifica e si intreccia. In questa foto vediamo chiaramente l'intreccio imposto dall'artista a tre colonne,quasi a formare un 'nodo'anche se siamo distanti dalla tipica colonna annodata riscontrata in Italia e nel nord Europa.
'cerchi'legati tra loro e nodi vegetali al di sopra e al di sotto, sempre
all'interno del monastero di S.Geronimo. L'Edificio
è del XVI secolo, fu costruito sotto il regno di D. Manuel I, consacrato alla
scoperta del cammino marittimo per l'India. Sempre a Lisbona,presso la Torre di Bèlem,vi è una scultura a forma di fune annodata,attribuita allo scultore Francisco de Arruda.La datazione è compresa tra il 1515 e il 1520 L'amico Michele Trapani, scout appassionato di scienze esoteriche,ci illustra
i vari tipi di nodi e il loro significato,partendo da una considerazione di
natura pratico/razionale per poi elevarci ad un livello simbolico.
Comunque sia, da quattro colonne ne ottengo una. Grazie agli spunti di Michele, ritorniamo all'unione degli opposti che -fondendosi-originano nuovamente l'unità. Seguendo, poi, la chiave esoterica e ricordando che al di sopra del nodo vi sono i simboli del Tetramorfo, assimilabili alle quattro Operazioni Alchemiche fondamentali (dall'uomo materiale a quello divino, spiritualizzato), possiamo scorgere realmente, nella fusione delle quattro colonne, la 'ricongiunzione' -attraverso lo Spirito(il nodo) o Sale-all'Unità primordiale, indissolubile dal resto. Personalmente mi pare molto emblematica questa colonna ofitica, oltre che unica nel suo genere(almeno per adesso, fino a che non ne verranno censite altre). La particolarità del nodo teutonico inoltre, fa riflettere sul fatto che pare 'apposto', applicato, forse 'stampato' ma resta da capire a fondo se coloro che eseguirono i nodi alle colonne o come elemento scultoreo, scegliessero uno specifico tipo di nodo e perchè. Lo studio dei nodi alle colonne appare lungo e particolareggiato, profondo nei suoi aspetti affrettatamente 'decorativi'. Dall'interpretazione di questa forma di 'linguaggio', infatti, potrebbero derivare considerazioni sorprendenti. Si potrebbe intravedere, nella forma annodata,specie quando composta da un enorme annodamento che abbraccia quattro colonne insieme, un serpente arrotolato che non ha nè inizio nè fine, che scaturisce e poi rientra nell'invisibile.Infatti non si riesce ad individuare il punto da cui parta il nodo, è come se la colonna fosse diventata malleabile sotto lo scalpello e l'artista la modellasse come si fa con la creta, conferendole forma e direzione desiderate! Quindi egli la fa ruotare,girare, voluire e poi la riporta nelle direzione verticale.E' un'opera davvero incredibile. A proposito di simbolismo del serpente, ho trovato interessante questo stralcio (di un articolo più ampio) dal titolo:
L'ALCHIMIA NELLA MURATORIA OPERATIVA (tratto da
http://www.memphismisraim.it/id13.htm)
"Dalla completezza del saggio di Carlo Hoede su i Maestri Comacini (R. L. Quator Coronati di Bayreuth, trad. di Fernando Vidotti nel I° Quaderno del gruppo di ricerca di Bologna, 1980), si ricava, tra l'altro, una notizia che considero una misteriosa testimonianza alchemica tra i Liberi Muratori Operativi: il Simbolo del Serpente trasferito nelle Colonne delle Chiese. Il serpente elevato da Mosè per espressa volontà divina, compare sul Tau e già rientra nell'esoterismo biblico. Hoede (e le sue autorevoli fonti) riprende il tema e conduce l'immagine fino all'araldica ghibellina (il biscione dei Visconti) ed alla magia: in Benevento (patria di un albero di ispirazione druidica e poi trasfigurato dalle leggende nel "noce delle streghe") sarebbe ancora custodito "il serpente bicipite di bronzo." Il fatto è che i Longobardi (pagani e mai forse completamente cattolicizzati) avevano conservato il culto del Serpente. Noto però che esso già doveva esistere in Italia, se è vero che, durante la guerra greco-gotica, quando la fame costringeva la gente a riesumare i cadaveri per sfamarsi, riaffiorano superstizioni pagane, quali l'adorazione della Vipera. Ancora Hoede: "San Michele, protettore dei Longobardi ed espressione di tradizioni solari e di Mitra, è raffigurato dominatore del serpente e perfino tra due serpenti, come Ercole. I Comacini trassero dai Longobardi notevole protezione che fu esempio di dominatori succedutisi in Italia, e la loro zona di influenza divenne europea. Il motivo serpentiforme si sviluppò nella Colonna intrecciata (a san Quirico d'Orcia, Wurzburg, Budingen, Oberstrese e altrove)". Nel linguaggio alchimistico il Serpente indica il Mercurio, onde il Caduceo ermetico presente con il bastone (il Telesma) alato, l'energia equilibratrice del dualismo universale, ed il principio (ligneo) del Fuoco. Siamo dinanzi all'archetipo della purificazione (verso cui Mercurio guidava le anime dei trapassati) e dunque dell'eterno ritorno di Eraclito (il mondo rinnovato nel Fuoco) ed alla Apocatastasi dei Padri d'Oriente (la liberazione definitiva dal giogo del Male, con la scomparsa della Terra, opera demiurgica divenuta inutile). Siamo giunti infine al punto d'arrivo di tutte le trasformazioni, all'ideale dell'ALCHIMIA. Per questo il serpente rievoca il passaggio del Mar Rosso, la liberazione, e con le immagini dell'umidità e del Giordano, l'ergersi verso il proprio destino in alto, del modello umano, nato di acqua e di cenere. Con le loro originali colonne i Maestri Comacini davano dunque l'immagine della trasmutazione (in armonia con quella cristiana catartica orientale):il mistero restava per i profani, non per gli edotti della virtù del Serpente. Qualcun altro,dunque, oltre la sottoscritta,che ritiene non solo possibile ma certo il legame tra Comacini e colonne annodate e il loro sottendere ad un significato nascosto,da penetrare. Molto interessante ed esteticamente pregevole anche la frequentissima 'colonna ritorta', (chiostro della Basilica di San Giovanni in Laterano-Roma) Si osservi come questa coppia di colonne ricalchi la simbologia dei due serpenti attorcigliati, come in questa miniatura* che ricorda, del resto, anche il Caduceo. (*miniatura di iniziale con coppia di serpenti attorcigliati,tratta dal Grande passionario di Weissenau, f.95r; Xi-XII-sec.)
(chiostro della Basilica di San Paolo fuori le Mura-Roma). Da rilevare che in questi chiostri,molto simili nell'impianto architettonico e decorativo,sono presenti anche i simboli delle "Triplici Cinte" e -nel secondo-anche questa particolare incisione di non chiara decifrazione(appello a chi ne sapesse qualcosa in più): (l'incisione si trova sul muretto alla base delle colonne nel chiostro).
(Continua-)
Ringraziamenti: sig.ra M:Luisa dall'Orto per le foto delle colonne presso il Monastero di S.Geronimo in Portogallo Sig.ROBERTO LUNGHI per la foto della colonna annodata presso il Chiostro di S.Sofia,a Benevento. |