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                                            La medicina ' religiosa'

                                                                     (a cura di duepassinelmistero)

Siete nella sezione L'arte di sanare attraverso i secoli

Culturalmente, i guaritori di campagna sembrano influenzati dalla tradizione cristiana, pur se mescolata a tradizioni superstiziose pagane. La Chiesa non sembra abbia mai condannato queste pratiche pseudo-religiose. Anzi,esisteva un fenomeno(che segue costantemente i tempi) di 'medicina religiosa',a cavallo tra la pura superstizione e la Fede. Nelle campagne soprattutto, la religione si viveva in modo quasi 'pagano', in cui i Santi Sacramenti erano vissuti come dei 'rituali magici' tramite i quali le forze del male potevano essere scacciate, e così pure le malattie. Partendo dall'assunto che la malattia o le calamità erano dovuti all'ira divina, si pensava di scontare i propri peccati o guadagnarsi un posto 'in Paradiso' (evitando le pene infernali!) effettuando molti pellegrinaggi (Roma, Terra Santa e San Giacomo di Compostela erano certamente i più ambiti) e rivolgendosi ai SANTI, rinomati per il loro potere taumaturgico. Con un presumibile effetto 'placebo', la gente si riempiva di 'speciali' immaginette e medagliette,che le Sacrestie delle Chiese o i Santuari vendevano(spesso con l' "imprimatur" della Chiesa)e che si riteneva possedessero la capacità di guarire.La pratica non è certo scomparsa al giooro d'oggi!

Nel '700 fiorì un vero e proprio 'mercato'di reliquiari,che spesso si rivelarono frodi clamorose: al posto della vera 'reliquia' (ad esempio un pezzo della stoffa dell'abito di un santo o un pezzetto di legno della crocifissione di Cristo) si metteva l'amianto che, per la sua natura ignifuga, non bruciava quindi la gente credeva fosse il potere della reliquia stessa! Inoltre veniva detto che tale 'reperto'allontava tutte le 'malìe' (i sortilegi di ogni tipo).

Nel'700 di gran moda divennero i "talismani eduli"(ovvero da edulus=commestibile),che il popolo conosceva con il nome volgare di 'bocconcini toccasana': immaginette sacre di santi stampate su carta velina venivano mangiate, con la convinzione di guarire o prevenire malattie come l'infarto, l'epilessia o altre malattie nervose. La fede religiosa si fondeva, ancora una volta, con le pratiche magico-religiose. Così, se si soffriva di mal di gola ,si ingerivano 'bocconcini'di San Biagio(protettore della gola,appunto); per problemi agli occhi, quelli di Santa Lucia e  via dicendo.(5 'bocconcini'dell' '800)

Altro 'rimedio'per tenere lontane le malattie erano le PREGHIERE, stampate su cartoncini, che venivano inserite nei brevi religiosi o in amuleti magici e portate al collo.Molto usate anche le medagliette.Gli "scapolari" invece, venivano fatti portare soprattutto dai bambini e recavano le effigi della Madonna del Carmine(o del Carmelo)a cui si raccomandavano, perchè venissero protetti dai pericoli più svariati e dalle tentazioni demoniache.

 

Non servivano preghiere, invece, nè novene, nè nessun altro 'rimedio'contro la PESTE NERA, che impelleva in varie città del tempo.Ne venivano comunque recitate tantissime e coniate di apposite, si facevano processioni(che avevano il demerito di favorire il contagio,trattandosi di un periodo in cui l'igiene personale non era nemmeno curata) per 'placare il castigo di Dio', e inoltre vi era un'epidemia psichica, dovuta alla paura di ammalarsi, la gente era angosciata, suggestionata.In tale contesto nacquero i FLAGELLANTI,una confraternita di devoti fanatici che si frustavano a sangue per 'intenerire'Dio e indurlo a placare il flagello.Alcuni giravano di casa in casa per convertire la gente con esorcismi.  L'immagine (tratta da Manget,"Trattato de la peste",Parigi,1720) mostra un medico che si appresta a visitare un appestato:guanti, maschera e abito per proteggersi dalla contaminazione.La maschera aveva due fori all'altezza delle narici e gli occhi erano protetti da due piccoli vetri; all'interno del 'becco'erano inseriti profumi e pomate balsamiche; in bocca, il medico teneva dell'aglio o della ruta; nelle orecchie e nel naso dell'incenso.Gli amuleti contro la peste erano a base di aglio, corallo, cera di candela, erbe magiche.

 

Nel '700 era molto in voga la 'benedizione di San Francesco' contro i demoni, la morte improvvisa, le disgrazie. Veniva inserita nei brevi religiosi.La morte improvvisa era una delle calamità personali più temute.(statua di S.Francesco infermiere)

 

Rosari di corallo rosso(questo colore, secondo la credenza, allontana le streghe e il malocchio)o acini di agrifoglio(legno 'stregonio'', aquifolium=materiale antistregonesco per eccellenza!) venivano messi al collo di epilettici, asmatici o a chi soffriva di malattie nervose o per i vermi dei fanciulli.

Nelle calzature si poteva inserire la soletta taumaturgica,forgiata con 'la giusta misura del piede della Madonna'.

soletta-taumaturgica1.jpg (11636 byte)

 

Come le malattie, le influenze del demonio o delle forze negative erano sempre in agguato e per questo si usavano molto gli scongiuri,benedizioni speciali(per le case 'infestate'),preghiere, esorcismi, anche domestici.

(medaglietta scacciademoni del XVIII sec.). 

 

Per rendere le abitazioni scevre da possibili intrusioni 'malefiche', era usanza inserire,  nel muro maestro, un MATTONE, o più, recante immagini,preghiere,orazioni:erano considerati gli amuleti più efficaci per la protezione della casa.Ogni tanto ne vengono ancora ritrovati;uno ad esempio ,riportava la figura di un ostensorio con la scritta IHS (simbolo di Cristo, considerato un potente amuleto scacciadiavoli).

Nel Medioevo erano sorti i primi ospedali ad opera di Confraternite religiose,retti da monaci-medici e suore-infermiere.Curavano gli ammalati in grandi edifici chiamati "Case di Dio".I monaci coltivavano le erbe medicinali negli 'erborarii' dei conventi, spesso con grande successo.

Coloro che avevano ricevuto un beneficio o una'grazia',come ringraziamento verso un determinato santo/a,lasciavano simbolicamente, un loro 'ricordo'(ex-voto):un cuoricino d'argento, una stampella,un monile prezioso, un quadretto che ricordava l'avvenimento prodigioso,ecc. Queste composizioni personali, recavano spesso la sigla V.G.R., ovvero Voto per GRAZIA RICEVUTA. Si usava molto l'argento per fabbricare oggetti votivi, poichè era metallo considerato prezioso e simbolo del benessere borghese,ma anche perchè era considerato protettore dalle forze demoniache.Una percentuale di argento veniva messa anche nella costruzione delle campane,il cui suono poteva mettere in fuga tutte le forze del male.

Bibliografia di riferimento:

"Cagliostro e l'arte di sanare nel '700"-In particolare si ringrazia l'autore, Antonio Bortolotti - Mediamix, 1995

Sezione correlata in questo sito:

L'Arte di sanare attraverso i secoli

 

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