La MIA fu fondata come Istituzione laica di beneficenza(diverrà
Insigne Opera Pia),ed era posta sotto il patrocinio della Vergine. Nasce nel 1265,
come Istituzione puramente laica,non ‘ufficiale’,se si può dire così, e nel
XII°sec.questa iniziativa non era
considerata ‘pericolosa’ma ortodossa da parte della Chiesa. I
Papi,infatti,in questo periodo,dovevano affrontare nuove esigenze di spiritualità,
coagulatesi in movimenti ‘eretici’molto attivi.L’unica forma di vita
religiosa 'alternativa',consentita, era stata quella monastica:la regola comunemente accettata
quella benedettina.
La Chiesa aveva accumulato ingenti ricchezze,con il pretesto che
erano elargite a Dio stesso in remissione dei 'peccati'o per
glorificarlo al meglio ma ciò aveva accentuato lo stridente
contrasto tra chi anelava ad un Cristianesimo primitivo, al ritorno
alla semplicità e all'umiltà e la Chiesa potente,ricca e mondana.
Da più
parti si elevavano feroci critiche, a guida delle molti voci di protesta si
ersero figure di grandi ‘riformatori’,denunciando la sete di vita puramente
spirituale,ascetica,rinunciataria del mondo.Questa concezione si sviluppò
soprattutto tra i laici, trai quali le ‘dottrine gnostiche’attecchirono
tanto da farli apparire più apostolici degli stessi ecclesiastici.
Alla fine del XII° secolo,il movimento dei Catari raccoglie proseliti
in molte nazioni d’Europa(Renania,Francia del sud,nei Pesi Bassi,e
nell’Italia settentrionale).
A Bergamo,abbiamo notizie che prima della costituzione della MIA,
esiteva già qualche sorta di confraternita:la
Milizia della S.Croce,i “Poveri Lombardi”,che erano un gruppo considerato
eretico che però godeva dell’appoggio da parte del comune orobico.Nel 1218 si
tenne a Bergamo,infatti,un convegno(ci informa il MAZZI in “Aspetti di
vita”) in cui si incontrarono rappresentanti dei Valdesi e dei Poveri
Lombardi. Valdo era un ricco mercante lionese che decise di donare tutto ai
poveri,divenendo un riformatore della dottrina cristiana,non trovandosi in linea
con quella ufficiale(affermava infatti la necessità di separare il potere
temporale da quello spirituale!)e quindi venne considerato eretico e il suo
movimento condannato(al pari di altri) da papa Lucio III°nel 1184 con la
decretale “Ad Abolendam”.Ma guarda caso nel 1218 Bergamo ospita proprio i
Valdesi,che posssiamo considerare alla stregua dei Catari,massacrati qualche
anno più tardi,in Francia,dall’esercito papale proprio per le loro idee
considerate eretiche e pericolose per la Chiesa Cattolica.Nel 1179,il terzo
Concilio Lateranense aveva ‘ammonito’ questi ‘movimenti’ e 5 anni dopo
il Consiglio di Verona colpiì con l’anatema perpetuo gli “umiliati”attivi
in Lombardia,i quali nella sola Bergamo avevano 21 case fino a quel momento.
A Bergamo,l’Età Comunale nacque con tutta probabilità nel 1098 con
la deposizione del vescovo-conte Arnolfo,simoniaco e filo-imperiale;solo allora
subentrò un governo di cittadini,appartenenti alle stesse famiglie che avevano
collaborato con lui e che erano a capo delle ‘vicinie’,cioè le suddivisioni
dei quartieri cittadini inizialmente aventi finalità religiose e,in seguito,con
funzioni di pubblica amministrazione.A questo punto emergono,quali membri dotati
di responsabilità dirigenziali in seno ad esse,le famiglie più importanti di
Bergamo:i Rivola,Mazzi,Colleoni,Suardi,Bonghi,i Rota...
Tra il 1156 e il 1191 sorse una guerra tra le città di Brescia e
Bergamo e i Suardi chiesero l’aiuto dei Visconti.A Milano,deposto
Arnolfo,crebbe il potere dei cittadini e pari passo crebbe la presenza dei laici
nella scala dei valori della Chiesa. Precursori degli Ordini Mendicanti a
Bergamo furono i Vallombrosani: nel 1107 sorge il monastero di Astino,nel 1140
l’Ospedale dei Poveri,nel 1159 la Congregazione del Santo Sepolcro,detto
‘Consorzio dell’Ospedale di Astino’.
Nell’XI°sec.erano già presenti,nella Diocesi
bergamasca, tre
monasteri cluniacensi(a S.Paolo d’Argon,Fontanella,Pontida), tre monasteri
femminili in città (S.Grata,Castagneta-Ramera e S.fermo in Plorzano)e quattro
in provincia.Nel 1117 erano già presenti gli ‘Umiliati’.Sul Colle
S.Vigilio-presso Bergamo Alta-era sita la cappella di Santa Maria
Maddalena,dimora dei Padri Predicatori(o Cappellitti),costruita in periodo
franco.
La Milizia della Santa Croce,preesistente alla MIA,aveva scopi affini e
Pinamonte da Brembate,nel 1265,la definì “CONGREGAZIONE DELLA S.MISERICORDIA
DEL NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO E DELLA GLORIOSA VERGINE MARIA”(abbreviato
con la sigla MIA,talvolta con MIAE).Sul suo fondatore non si hanno molte
informazioni,e quelle che esistono sono ambigue:egli nel 1281 prese parte ad
un’adunanza del Consorzio,ma il Benaglio e altri autori datano la sua morte il
31 gennaio 1266,che è quella riconosciuta(è sepolto nella chiesa di
S.Bartolomeo a Bergamo).Pinamonte era bergamasco, e sembra fosse amico di
S.Tommaso d’Aquino.La MIA venne dunque approvata dal vescovo domenicano
Enobarbo e si dotò di uno STATUTO,contenuto nel “Liber regule consortij
misericorde domine Sancte Marie Majoris de Pergamo”,redatto nel XIII° sec.in
42 fogli.In esso viene ribadita la Fratellanza totale(in vita,malattia e in
morte)dei suoi affiliati.Lo scopo della MIA era combattere l’eresia
organizzata,fornire assistenza pubblica sotto il controllo della gerarchia
ortodossa.I libri-cassa provano che l’inquisitore le destinava un terzo delle
multe imposte agli eretici delle regione.In breve,divenne ricchissima.Assorbì
il Consorzio dell’Ospedale di Astino e fondò nove congregazioni. Era composta
da un Consiglio direttivo di 12 consiglieri,che eleggevano un ministro.In alcuni
testi si trova che era così composta:13 cittadini(di cui 1 ministro),1
mercante,1 canonico;in totale 15 persone. Eleggevano anche quattro
‘Canevari’(uno per ogni porta di Bergamo)o cassieri o massari,che avevano la
carica per un anno e venivano eletti la prima domenica di Quaresima.Tutti
dovevano possedere qualità eccellenti ed erano ammesse donne,eccetto le
pubbliche meretrici(nel XIV°sec.le donne non verranno già più accettate).Vi
erano anche rappresentanti del clero. Pregavano spesso,oltre al Pater Noster,
l’Ave Maria,che nel 1265,però,non era una preghiera così diffusa!
La sede della Congregazione era all’interno della Basilica di S.Maria
Maggiore.In breve si trasferì,acquistando altri locali e,nel 1449,il
Comune-oberato di spese-affidò alla MIA la gestione della Basilica e,nel
1453,papa Niccolò IV° sanzionò l’autonomia della Basilica stessa,con una
bolla che inibiva il vescovo di Bergamo e l’arcivescovo di Milano “da
qualunque ingerenza negli affari della MIA e della sua chiesa”.